Il Memoriale agli ebrei assassinati in Europa

Il Memoriale per gli ebrei assassinati d’Europa

Avendo poco tempo a disposizione per esplorare e vivere Berlino, io e Mariana avevamo deciso che ci saremmo dedicate esclusivamente alla visita dei monumenti storici più importanti, sacrificando completamente la parte più mondana della città.

Per questo motivo avevamo elaborato un programma serratissimo, che in due giorni ci avrebbe portato dalla Porta di Brandeburgo alla East Side Gallery (alla quale ho dedicato un post specifico, sempre i questo blog), da Alexanderplatz all’edificio del Parlamento tedesco.

Quasi tutti i monumenti più importanti e conosciuti di Berlino sono legati alla sua storia più recente, che attraversa gli anni della prima e della seconda guerra mondiale, quelli del regime nazista ed infine quelli della guerra fredda.

Fra quelli suggestivi e più impressionanti per il significato che porta con sé, per me c’è senza dubbio il memoriale per gli ebrei assassinati d’Europa.

Esso è collocato in un’area storicamente significativa della città di Berlino, non lontano dal Parlamento, dalla Porta di Brandeburgo, e da quello che era il perimetro del muro, al cui interno si trovano oggi i principali uffici del governo.

Il memoriale, che copre un’area complessiva di circa 19.000 metri quadri, fu realizzato dall’architetto statunitense Peter Eisenman: egli si ispirò per la sua costruzione alle lapidi che si trovano nel cimitero ebraico di Praga.Prima che il parlamento deliberasse a favore del monumento, per diversi anni ci fu un accesissimo dibattito sulla necessità di costruire un memoriale che ricordasse gli ebrei assassinati durante l’Olocausto.

Il Memoriale agli ebrei assassinati in Europa

Alla fine il Denkmal fur die ermordeten Juden Europas (il Memoriale per gli Ebrei assassinati in Europa), fu inaugurato il 10 maggio 2005 ed aperto al pubblico due giorni dopo.

Esso è composto da 2711 pilastri rettangolari, che si stagliano tutti ad altezze diverse, di colore grigio scuro. Ce ne sono alcuni alti poche decine di centimetri (il pilastro più basso è di 0,2 metri), ed altri che sfiorano i 5 metri (il più alto è di 4,7 metri).

Questo immenso insieme di parallelepipedi grigi crea una sorta di intricato labirinto al suo interno. L’atmosfera è cupa, desolata e regna un silenzio che è quasi inquietante. Anche quando si condivide il monumento con molte altre persone, l’impressione che si ha è di trovarsi completamente soli.

Il monumento è accessibile ogni giorno, ventiquattro ore su ventiquattro, senza pagare alcun biglietto, ed ogni lato del suo perimetro è illuminato anche di notte. Inoltre, ai quattro punti cardinali si trovano delle interessanti tabelle informative riguardanti i luoghi collegati allo sterminio e la sua storia.

Quando entrai nel memoriale da uno dei moltissimi ingressi, la sensazione che provai fu di smarrimento. L’architetto stesso ha voluto creare un’opera che, nella sua apparente freddezza, trasmettesse un senso di profondo isolamento, claustrofobia e solitudine, le sensazioni che devono aver provato i deportati ebrei durante l’Olocausto.

Il Memoriale agli ebrei assassinati in Europa

 

Anche se in foto può apparire poco coinvolgente dal punto di vista prettamente emotivo, in realtà il memoriale agli ebrei assassinati in Europa riesce nella sua sobrietà a rendere proprio quell’angoscia e disorientamento indotti dalla totale perdita di umanità in epoca nazista.


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