Barcellona
Ciao a tutti!
In questo articolo vi racconterò la mia esperienza a Barcellona...
Mentre pensavo da dove cominciare, mi sono ricordata di un mio primo tentativo fallito di andare a Barcellona. E comincerò a raccontarvi proprio quello, perchè alquanto divertente. Avevo 18 anni e mi ero appena lasciata con il mio fidanzato, con il quale avevo trascorso 5 anni insieme. Decisi di partire per un posto qualsiasi. Non mi interessava andare in nessuna città in particolare. Avevo solo voglia di evadere e di stare un po' sola, per riflettere e magari dimenticare. Ad i miei genitori dissi che sarei andata a Roma, ad un congresso di inglese. In realtà a Roma avrei solo preso l'aereo per Barcellona.
Partii da Perugia la sera prima del volo, che era alle 6:00 di mattina. Dovetti fermarmi alla stazione Termini fino alle 4:00, orario del primo autobus utile per l'aeroporto di Ciampino. Mentre ero seduta su una panchina, mi si avvicinò un uomo con un bruttissimo aspetto. Cominciò a parlarmi. Mi raccontò la sua esperienza. Lo avevano fatto scendere dall'aereo perchè aveva toccato il sedere ad una hostess. Mi raccontava tutto con estrema tranquillità, ma la mia ansia aumentava. Gli dissi che dovevo andare in bagno, per allontanarmi da lui, che invece mi propose di entrare in un vagone di un treno fermo, mentre lui avrebbe fatto la guardia. Gli dissi di no e gli dissi che sarei andata a cercare un bagno, allontanandomi alla svelta.
Decisi di uscire dalla stazione e ripararmi in qualche bar. Per fortuna, trovai un gruppo di ragazzi e mi misi vicino a loro. Trascorsi la notte con loro a chiacchierare, aspettando che si facesse l'ora per prendere l'autobus. Uno di loro, avendo saputo che io ero di Napoli, mi disse che il giorno dopo sarebbe andato a Salerno per lavoro. Ci scambiammo i numeri di telefono. Alle 4:00 li salutai e presi l'autobus per Ciampino e poi andai in bagno a caricare il cellulare, perchè non potevo rischiare che i miei genitori mi telefonassero e gli rispondesse la voce in spagnolo. Purtroppo rimasi troppo tempo in bagno. Era il mio primo volo da sola e non ricordavo che si dovessero fare i controlli dei bagagli e poi non avevo idea che ci fossero più porte d'imbarco. Quindi persi il volo. Ma non potevo tornare a Perugia, perchè i miei genitori sapevano che io ero al congresso d'inglese.
Mi sedetti sconfortata sulle scale d'ingresso dell'aeroporto, pensando a cosa fare. E all'improvviso mi ricordai del ragazzo che sarebbe andato a Salerno in mattinata. Subito lo telefonai. Non mi rispondeva. Avevo paura che fosse già partito, ma no! Finalmente mi rispose e mi disse che mi avrebbe dato un passaggio fino a Napoli, o almeno da quelle parti. Mi venne a prendere all'aeroporto di Ciampino e poi mi lasciò in un autogrill nei pressi di Napoli, prima di deviare per Salerno. Lì un militare mi offrì un passaggio fino a San Giorgio a Cremano, vicinissimo a San Sebastiano al Vesuvio, dove abitavo io e dove avevo deciso di andare a trascorrere quei 3 giorni, che avrei dovuto trascorrere a Barcellona. Lì mi venne a prendere la mia migliore amica, e poi rimasi a dormire da lei.
Ebbene, l'anno dopo prenotai un altro biglietto per Barcellona. Ero in partenza per il mio primo Erasmus in Portogallo. L'Università pagava 200 euro circa per il volo, a prescindere da quanto spendessimo effettivamente per comprarlo. Io acquistai un volo da Perugia a Girona (Barcellona), a solo 1 euro, tutto compreso. Erano gli anni d'oro della Ryanair. In quel periodo comprai anche dei biglietti per andare alle Canarie, dal Portogallo, sempre ad 1 euro. Arrivata a Girona, non immaginavo di dover prendere un autobus per Barcellona che ci impiegava più di un'ora. Erano i miei primi viaggi. Non avevo prenotato nessun posto per andare a dormire ed intanto si era fatto buio. Sul pullman conobbi un ragazzo molto gentile che mi invitò a dormire a casa sua. Fu molto carino e decisi di accettare. Mi lasciò dormire sul divano, in salotto. Durante la notte, però, fui svegliata da una luce puntata in faccia. Era il suo coinquilino, che si stava chiedendo chi fossi. Andò tutto bene. Partii di mattina presto, lasciandogli un biglietto di ringraziamento. Cercai un bed and breakfast sulla Rambla. Ne trovai uno carino, a circa 15 euro a notte e decisi di fermarmi lì per una settimana. Barcellona è una città meravigliosa, piena di cose da vedere.
Ebbene, l'anno dopo prenotai un altro biglietto per Barcellona. Ero in partenza per il mio primo Erasmus in Portogallo. L'Università pagava 200 euro circa per il volo, a prescindere da quanto spendessimo effettivamente per comprarlo. Io acquistai un volo da Perugia a Girona (Barcellona), a solo 1 euro, tutto compreso. Erano gli anni d'oro della Ryanair. In quel periodo comprai anche dei biglietti per andare alle Canarie, dal Portogallo, sempre ad 1 euro. Arrivata a Girona, non immaginavo di dover prendere un autobus per Barcellona che ci impiegava più di un'ora. Erano i miei primi viaggi. Non avevo prenotato nessun posto per andare a dormire ed intanto si era fatto buio. Sul pullman conobbi un ragazzo molto gentile che mi invitò a dormire a casa sua. Fu molto carino e decisi di accettare. Mi lasciò dormire sul divano, in salotto. Durante la notte, però, fui svegliata da una luce puntata in faccia. Era il suo coinquilino, che si stava chiedendo chi fossi. Andò tutto bene. Partii di mattina presto, lasciandogli un biglietto di ringraziamento. Cercai un bed and breakfast sulla Rambla. Ne trovai uno carino, a circa 15 euro a notte e decisi di fermarmi lì per una settimana. Barcellona è una città meravigliosa, piena di cose da vedere.
Non essendo molto pratica con i mezzi pubblici né tanto meno con le cartine, optai per acquistare il biglietto valido per due giorni per uno di quei bus turistici rossi a due piani, che si incontrano in tutte le grandi capitali, conosciuti come Hop-On Hop-Off (perché puoi scendere e risalire dal pullman, tutte le volte che vuoi). Il biglietto costava intorno ai 20 euro ed era comprensivo di una mappa della città e di una voce-guida che dava le varie informazioni durante il cammino. Ora come ora, non sceglierei nuovamente di prendere questo autobus turistico, in quanto molto caro. Mi sarebbe bastato muovermi in pullman normali o in metro. In ogni caso, ho visto tutto ciò che c'era da vedere.
Il mio tour è partito da Plaça de Catalunya, la piazza centrale e principale di Barcellona, punto d'incontro tra l'Eixample ed il vecchio nucleo della città. Intorno ad essa si concentrano il commercio, i trasporti (è il punto di capolinea della metro e della maggior parte degli autobus), la finanza ed il turismo, oltre alla movida notturna, anche perchè dalla piazza ha origine la Rambla, ovvero la strada più famosa di Barcellona, che scende verso il mare.
Dopo pochi minuti che l'autobus è partito, siamo passati nel quartiere gotico di Barcellona. Sono scesa alla fermata per poter ammirare la bellissima Cattedrale della Santa Croce e di Santa Eulalia, sede dell'arcidiocesi della capitale catalana. La cattedrale attuale è stata costruita in stile gotico fra il XIII e il XV secolo, sopra le rovine di chiese precedenti. L'edificio oggi è formato dalla chiesa, da un chiostro, dalle sale capitolari e dalla cappella di Santa Lucia. Gli interni sono molto belli e vale la pena visitarli. Potrete entrare gratuitamente nell'ingresso e nel chiostro. Per visitare soltanto il tetto ed il cuore della Cattedrale dovreste pagare 6 euro (3 euro per ogni "attrazione"). Per una visita completa, invece, spendereste 7 euro a persona se siete soli oppure 5 euro a persona se siete un grande gruppo.
Dopo 25 minuti circa, ho ripreso l'autobus, che questa volta mi ha lasciato a Port Vell, il porto vecchio di Barcellona, che fino agli anni'80 era una zona piuttosto degradata, in cui si svolgevano soltanto i mercati di pesce, mentre oggi è diventato una delle zone più attrattive della città. Rinnovato dopo le Olimpiadi del 1992, quello che un tempo era un luogo frequentato esclusivamente dai marinai, oggi è uno dei più importanti luoghi di ritrovo e di divertimento della capitale catalana. Qui troverete l’acquario, un cinema 3D, un centro commerciale e tanto altro ancora. L'acquario è molto bello. Se avete un po' di tempo a disposizione, vi consiglio di visitarlo. Il biglietto di ingresso costa 20 euro per gli adulti (a partire da 11 anni), 15 euro per i bambini tra i 5 ed i 10 anni e 7 euro per i bambini di 3 e 4 anni. Un po' caro forse. Acquistando il biglietto online, sul sito ufficiale (https://www.aquariumbcn.com/), risparmiereste qualcosina.
Dopo un paio d'ore ho ripreso l'autobus, che si è fermato vicino al Museo di Storia della Catalogna, che vale la pena visitare. Io avevo cominciato la visita senza grosse aspettative, invece, passo dopo passo, mi ha coinvolto sempre di più. Il museo è interattivo e permette di poter provare diverse cose, ad esempio l'armatura dei cavalieri, e rivivere alcune situazioni, come il bunker anti-aereo. Si snoda su tre piani modernissimi, fatti di vetro, cemento e tubi. E' ben tenuto, molto pulito ed il personale è gentile e disponibile. Davvero interessante. Molto bella anche la mostra fotografica temporanea sulla Guerra civile. Il biglietto di ingresso per visitare il museo e la mostra costa 4, 5 euro.
Dopo circa un'ora ho ripreso l'autobus, che sostava a Barceloneta, un quartiere marinaro di Barcellona, famoso per le sue lunghe spiagge e la vita notturna. Avevo altri giorni a disposizione per visitare meglio quella zona e poterla apprezzare di più, quindi ho proseguito sull'autobus, che si è fermato al Port Olimpic, costruito nel 1991 per consentire lo svolgimento delle competizioni di vela durante i Giochi delle XXV Olimpiade. Oltre ad essere un rinomato porto sportivo, il Port Olímpic è anche un importante centro turistico e di svago, che attira milioni di persone l'anno. Io mi fermai a comprare un caricabatterie per il computer perchè avevo dimenticato il mio in Italia.
Dopo un'oretta e mezza sono risalita sul pullman, che sostava a Platja de Bogatell (Bogatell Beach), una lunghissima spiaggia considerata tra le più belle di Barcellona. Non sono scesa neppure a questa fermata, per poter apprezzare meglio la spiaggia nei giorni successivi. La sosta seguente era a Nova Marbella Beach, una spiaggia creata per i Giochi Olimpici del 1992. Ho proseguito sull'autobus e sono scesa alla fermata del Forum, un edificio a forma triangolare, dalle pareti blu indaco intervallate da inserti in vetro, disegnato dagli architetti svizzeri Jaques Herzog e Pierre de Meuron, la cui costruzione ha causato tante controversie. La sua forma segue il confluire delle tre vie (l’Avinguda Diagonal, la Rambla del Prim e la Ronda Litoral) che arrivano sino alla grandissima piazza in cui è situato, insieme a due auditorum, un museo ed un'area balneare molto all'avanguardia. Questa zona è sede di concerti, festival, manifestazioni culturali ed eventi di ogni genere. Questa zona è conosciuta anche perché ospita una pergola fotovoltaica grande quanto un campetto da calcio, formata da 2686 pannelli in grado di produrre energia elettrica per 1000 famiglie.
Il mio primo giro turistico in bus si è concluso qui. Ho fatto un bagno in quest'area balneare, grande lavoro di ingegneria ed architettura urbana. Non c'è sabbia. Sono state ricavate varie piscine naturali di acqua salata, tra le rocce. Molto particolare. Dopo essermi rinfrescata il giusto, ho bevuto una sangria mentre ammiravo il calar del sole e poi ho ripreso l'autobus che mi ha riportato a Plaça de Catalunya.
Ho raggiunto il mio albergo, ho fatto una doccia. Mi sono vestita e sono riuscita. Dopo una passeggiata solitaria lungo la Rambla, ho visto un gruppo di ragazzi italiani e mi sono presentata. Ho trascorso il resto della serata in loro compagnia. Mi hanno portato in un locale molto particolare, che vi consiglio assolutamente di vedere. Si chiama Il Bosco delle Fate e si trova su una viuzza della Rambla, chiamata Passatge de la Banca, al numero 5. E' un posto molto suggestivo, che rappresenta, appunto, un bosco fatato. Vengono riprodotti addirittura i suoni della natura. E le luci soffuse rendono l'atmosfera molto intima. Una location veramente magica. Un locale non troppo grande. I prezzi sono nella norma. Il personale è gentile. Super consigliato! Nella foto in basso ci sono io, come una scimmia, aggrappata ad un albero finto all'interno del locale.
Il secondo giorno mi sono svegliata presto, verso le 7:30, come era mia abitudine. Ho fatto colazione in un bar sotto l'albergo, con cornetto e cappuccino ed ho continuato la mia visita in autobus. Ho preso il pullman allo stazionamento di Plaça de Catalunya ed ho ammirato le strade della città, seduta comodamente, al secondo piano del bus, all'aperto. Vento in faccia e cuffiette nelle orecchie con le quali ascoltavo i racconti della voce registrata della guida turistica. Sono scesa direttamente alla fermata successiva a quella del Forum, ovvero Glòries-Torre Agbar, un grattacielo situato vicino alla Plaza de les Glòries Catalanes, disegnato dall'architetto francese Jean Nouvel ed inaugurato nel 2005. L'edificio è il terzo più alto della città, dopo l'Hotel Arts e la Torre Mapfre. È alto esattamente 144 metri ed è composto da 38 piani, di cui 4 sono sotterranei. Si può visitare soltanto la hall, in cui è presente un piccolo negozio di souvenirs.
Ho ripreso il pullman dopo circa 25 minuti e sono scesa alla fermata successiva, ovvero quella della Sagrada Familia, che è forse la principale attrazione della città. Effettivamente è meravigliosa! È una grande basilica cattolica, considerato uno dei più importanti capolavori di Antoni Gaudí. I lavori per la costruzione della basilica cominciarono nel 1882. L'edificio sarebbe dovuto essere in stile neo-gotico, ma, nel 1883, Gaudí subentrò come progettista e lo ridisegnò interamente. Per il resto della sua vita, lavorò alla chiesa, che tutt'oggi non è ancora stata completata. Si spera, tuttavia, che i lavori terminino nel 2026, ovvero dopo 144 anni dalla posa della prima pietra. Purtroppo procedono molto lentamente ed in maniera discontinua, anche perchè dipendono moltissimo dalla quantità delle donazioni. In ogni caso, la chiesa è stata consacrata il 7 novembre del 2010, da papa Benedetto XVI.
Ho ripreso il pullman dopo un'oretta e mezza. La fermata seguente era Hospital de la Santa Creu i Sant Pau, un ospedale costruito tra il 1901 ed il 1930, progettato da Lluís Domènech i Montaner e dichiarato Patrimonio dell'Umanità dall'Unesco. Ho guardato l'edificio soltanto da fuori ed ho preferito proseguire, anche perchè la fermata successiva era Park Güell e non vedevo l'ora di arrivarci! Il parco si estende su un'area di quasi 18 ettari, nella parte superiore della città, sul versante meridionale del Monte Carmelo. Fu costruito tra il 1900 ed il 1914, a spese del ricco imprenditore catalano Eusebi Güell e su progetto di Antoni Gaudí. Nel 1926 venne inaugurato come parco pubblico e nel 1984 fu dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall'Unesco. Gaudí mantenne l'andamento naturale del terreno e lasciò libero sfogo alla sua immaginazione, creando quest'opera spettacolare dal profilo sinuoso, perfettamente integrata nella natura. Creò strutture ed animali in calcestruzzo e li ricoprì di ceramiche variopinte e pezzetti di vetro, alla maniera dei mosaici, utilizzando la cosiddetta tecnica del "trencadís".
Questa nella foto è la scalinata principale. Bellissima la fontana a forma di salamandra, simbolo del fuoco e dell'alchimia. In cima alla scalinata troverete la sala ipostila, che sembra un tempio greco ed è conosciuta anche come la sala delle 100 colonne, nonostante soltanto una novantina siano effettivamente terminate. Continuando a passeggiare per il parco, troverete una magnifica panchina a forma di serpente, lunga 150 metri. Il biglietto per accedere al parco costa 7 euro per gli adulti e 4, 90 per i bambini dai 7 ai 12 anni e per gli over 65. Da ottobre a marzo è aperto dalle ore 8:30 alle ore 18:15 (l'ultimo ingresso è alle 17:30). Ad aprile e maggio, è aperto dalle ore 8:00 alle ore 20:30 (l'ultimo ingresso è alle 19:30). Da giugno ad agosto, è aperto dalle ore 8:00 alle ore 21:30 (l'ultimo ingresso è alle 20:30). A settembre, infine, è aperto dalle ore 8:00 alle ore 20:30 (l'ultimo ingresso è alle ore 19:30). Sono ammessi anche i cani!
Sono rimasta a passeggiare per il parco almeno un paio d'ore. Avevo conosciuto un ragazzo argentino, appassionato di fotografia, che mi accompagnò in giro e mi faceva da fotografo personale. Ripresi il pullman insieme a lui. Direzione Tibidabo, il punto più alto della città, dalla quale è possibile godere di una vista stupenda di Barcellona. Oltre al panorama, apprezzerete anche la bellissima chiesa moderna in stile neo-gotico, chiamata Sagrat Cor. L'edificio è enorme, ed è sormontato da una altrettanto enorme statua in bronzo di Cristo. Fu progettato per gareggiare con il Sacré-Cœur di Montmartre (Parigi) ed i suoi lavori terminarono nel 1930. La cripta è scavata nella roccia ed è ispirata al movimento modernista, sviluppatosi negli ultimi anni dell'Ottocento.
Al suo interno, troverete bellissime statue realizzate da Eseubi Arnau, uno dei più grandi artisti dell'epoca. Una porta vi condurrà nella Cappella dell'Eucarestia, mentre le scale ai lati vi condurranno nella chiesa, in pietra grigia e con le vetrate decorate con bellissime ceramiche e mosaici. Prendete poi l'ascensore che vi condurrà sul tetto e da lì, dopo alcune scale a chiocciola, giungerete all'enorme statua in cima all'edificio e potrete ammirare il magnifico panorama sulla campagna e sulla città di Barcellona. Le visite alla chiesa ed alla cripta sono gratuite, ma l'ascensore per salire in cima costa 3 euro. Da giugno a settembre, è possibile accedervi dalle ore 11:00 alle ore 20:00; mentre da ottobre a maggio, è possibile accedervi dalle ore 11:00 alle ore 18:00.
Nella zona di Tibidabo, troverete anche il più antico parco divertimenti di tutta la Spagna, costruito nel lontano 1889. Infatti le giostre sono piuttosto antiche e non troverete nessuna attrazione da brivido. È possibile acquistare un biglietto giornaliero, che è molto costoso, a mio avviso. Costa 28, 50 euro per gli adulti e 10, 30 euro per i bambini al di sotto dei 120 cm di altezza. È gratuito per i bambini al di sotto dei 90 cm. Forse è preferibile pagare singolarmente alcune giostre che si trovano fuori al cancello del parco, ad esempio la ruota panoramica e l'emblematica attrazione con l'aereo che viene spesso ritratta sulle immagini pubblicitarie.
Dopo un paio d'ore abbiamo ripreso l'autobus e siamo scesi alla fermata successiva, che era quella della Casa Milà, conosciuta anche come La Pedrera. È sicuramente un'attrazione imperdibile, soprattutto per gli amanti dell'architettura modernista e del grandissimo Gaudí. L'edificio è ondulato e sembra una cava a cielo aperto. La sua costruzione fu commissionata nei primi anni del 1900, da un grande industriale dell'epoca: Milà. Nel 1986 La Pedrera fu acquistata dalla banca Caixa Catalunya, che oggi permette le visite ai turisti ed organizza eventi culturali al suo interno. Alcuni appartamenti che la compongono, tuttavia, vengono utilizzati come case, e come uffici. La visita dura circa un'ora e mezza. È possibile visitare gli ultimi tre piani dell’edificio ed il cortile. Il biglietto d'ingresso costa 22 euro per gli adulti; 16, 50 euro per gli studenti, per gli over 65 e per i disabili; 11, 50 euro per i bambini dai 7 ai 12 anni ed è gratuito per i bambini al di sotto dei 7 anni. La Pedrera è aperta tutti i giorni, tranne il 25 dicembre. Da dicembre a marzo, è possibile visitarla dalle ore 9:00 alle ore 18:30; mentre da aprile a novembre, è possibile visitarla dalle ore 9:00 alle ore 20:30.
Dopo un paio d'ore abbiamo ripreso il pullman. Direzione: Casa Batlló, un'altro capolavoro di Gaudí. In ogni angolo della casa, scoprirai qualcosa di sorprendente, dettagli architettonici magici che senza dubbio vi affascineranno. È possibile visitare il piano in cui risiedeva la nobile famiglia Batlló, l'attico, con gli antichi magazzini ed i lavatoi, la terrazza, le ciminiere ed il bellissimo cortile. Casa Batlló è aperta alle visite tutti i giorni dell'anno, dalle ore 9:00 alle ore 21:00, ed il tempo richiesto per una visita completa è all'incirca un'ora. Se siete interessati a visitarla, vi consiglio di acquistare i biglietti online, perchè sono previsti degli sconti ed inoltre risparmierete anche di fare la fila. L'ingresso è gratuito per i bambini al di sotto dei 7 anni; mentre online costa 20, 50 euro per i bambini dai 7 ai 18 anni, per gli studenti, e per gli over 65. Infine, costa 23, 50 euro per gli adulti.
Dopo circa due ore abbiamo ripreso l'autobus, che è passato davanti al Teatre Nacional-Auditori, ma noi non siamo scesi. Abbiamo preferito proseguire verso Plaça de Catalunya perchè eravamo già abbastanza stanchi.
A quel punto, le nostre strade si sono divise. Io sono andata in albergo, ho fatto una doccia e sono andata a mangiare fuori. Avevo fatto una bella ricerca di bar che offrivano tapas gratis ed ogni sera ne ho visitato qualcuno. Ve li ripropongo. Certo, sono passati alcuni anni, quindi non so se funzionano sempre alla stessa maniera. Nella zona di Barceloneta, vi consiglio il Cal Chusco e El Moll del Rebaix. Nella zona Sants, vi consiglio il El Capritxo, d'obbligo per gli amanti del pesce fritto; il Casa Mayo, in cui offrono un pincho (crostino di pane condito con diverse salse) per ogni birra e il Casa Lolo, dove potrete assaggiare le melanzane con il miele! Nella zona Gràcia, vi consiglio il Gata Mala. Insieme ad una birra, vi serviranno gratis una porzione di patatas bravas o un'ottima tortilla. L’unico problema è che è sempre stracolmo di gente, ma l’atmosfera è molto caratteristica, e poi quando si parla di mangiare gratis non ci si può tirare indietro! Nella zona Glòries, potrete andare al Daniel Café, dove ci serviranno tapas francesi. Infine, nella zona Raval, troverete il Bar Rustik.
Il terzo giorno, sono andata a mare! Era leggermente agitato, quindi non me lo sono goduta al meglio. Anzi... Ad un certo punto, un'onda ha completamente travolto me e la mia asciugamano, che si è completamente inzuppata d'acqua. Eccomi nella foto in basso, dopo averla strizzata.
Sulla spiaggia mi sono fatta fare un bel massaggio da una cinesina...
Ed ho fatto amicizia con un altro gruppo di italiani, molto simpatici, con i quali ho poi trascorso anche il resto dei giorni.
Molto belle le sculture di sabbia lungo tutto il litorale.
Ai maschietti piaceranno anche le tante ragazze in topless...
E molto belle anche le "statue umane" lungo la Rambla. (Non so come definire questi artisti di strada).
Passeggiando lungo la Rambla, troverete il Mercado de la Boqueria, una tappa obbligatoria. Non lasciatevi tentare dai bei bicchieri di macedonia di frutta fresca che vedrete sulle prime bancarelle, perchè li pagherete molto di più che acquistandoli alle ultime bancarelle. Io non lo sapevo ed ho subito comprato la macedonia a 3 euro e poi mano a mano che mi addentravo nel mercato, il prezzo diminuiva: 2, 50 euro, 2, 00 euro, 1, 50 euro... E mano a mano che il prezzo diminuiva, la mia rabbia aumentava. Non fate come me!
Il quarto giorno mi sono organizzata con il gruppo di ragazzi italiani e siamo andati di nuovo insieme a mare. Relax allo stato puro. Mi sono fatta fare anche mezz'ora di massaggi da una cinesina, a soli 5 euro. In serata, siamo andati insieme a mangiare in un ristorante situato in piena passeggiata marittima, molto rinomato per la sua paella, il Can Majó. Effettivamente, la paella era davvero squisita. Ed anche gli antipasti di mare ed il risotto all'aragosta erano buonissimi. Accompagnammo il tutto con una sangria deliziosa.
E poi ce ne andammo in giro per i locali. La vita notturna nella capitale catalana è molto florida! Non rallenta mai! Barcellona è famosa per essere una città festaiola, piena di giovani e piena di locali e discoteche di tutti i tipi. Troverete piccoli beach clubs sulla spiaggia, ma anche tante discoteche di alto livello. La maggior parte delle discoteche sono gratuito entro una certa ora (solitamente l'una). In ogni caso, lungo la Rambla, o direttamente fuori i locali, è possibile incontrare una marea di PR che distribuiscono volantini con offerte o addirittura cocktails gratuiti. Inoltre, se vi piace il gioco d'azzardo, potrete andare al Casino di Barcellona, nel quartiere del Port Olímpic. Se siete appassionati dell'Hard Rock Cafe, lo troverete a Plaça de Catalunya. È disposto su due piani, con una bella terrazza dalla quale è possibile guardare la gente che cammina per la Rambla. È molto amato sia dai turisti che dai catalani, quindi è sempre molto affollato, specialmente nei weekends. Dopo cena si trasforma in disco pub e potrete bere ottimi cocktails preparati da esperti barmen. Ve lo consiglio per una serata romantica o anche per una semplice bevuta tra amici.
Il quinto giorno sono andata allo zoo, che si trova nel centro della Ciutadella. È considerato uno dei più belli di tutta la Spagna. Se avete molto tempo a disposizione, potete dedicargli una mezza giornata. Accoglie circa 2 mila animali di oltre 300 specie diverse ed è molto rinomato anche per la quantità e varietà di piante, alberi, fiori e varietà botaniche. Lo zoo si estende su 14 ettari ed è possibile noleggiare piccole automobili elettriche. Gli habitat degli animali sono riprodotti molto fedelmente. Gli animali sono piuttosto liberi. Potrete vedere: scimpanzè, oranghi, macachi, gorilla, leoni, tigri, giraffe, elefanti, giaguari, gazzelle, iene, facoceri, zebre, ippopotami, cammelli, lupi, orsi, fenicotteri, pappagalli, aironi, grifoni, aquile, avvoltoi, coccodrilli, serpenti, draghi di Komodo, ecc.
Il biglietto d'ingresso costa 19, 50 euro per gli adulti; 11, 95 euro per i bambini dai 3 ai 12 anni, ed è gratuito per i bambini al di sotto dei 3 anni. Lo zoo è aperto tutti i giorni della settimana, tutto l'anno tranne il pomeriggio del 25 dicembre. Si visita in 4 ore circa ed è dotato di percorsi per le sedie a rotelle. Dal primo gennaio al 18 marzo, apre alle ore 10:00 e chiude alle ore 17:30. Dal 19 marzo al 15 maggio, apre alle ore 10:00 e chiude alle ore 19:00. Dal 16 maggio al 15 settembre, apre alle ore 10:00 e chiude alle ore 20:00. Dal 16 settembre al 29 ottobre, apre alle ore 10:00 e chiude alle ore 19:00. Infine, dal 30 ottobre al 31 dicembre, apre alle ore 10:00 e chiude alle ore 17:30.
Il sesto giorno di nuovo mare. Ed il settimo giorno, partenza per Lisbona, Portogallo, dove sarebbe poi cominciata la mia esperienza Erasmus.
Fu una settimana meravigliosa! Il bello di viaggiare da soli è proprio questo: fai tutto ciò che vuoi, senza dover dare conto a nessuno. Scegli dove dormire, se in un hotel a 4 stelle o in una camera condivisa con altre 10 persone, in un ostello. Scegli a che ora svegliarti la mattina. Scegli cosa visitare. In che modo farlo. Se ti basta una toccata e fuga o se sei disposto a pagare un biglietto d'ingresso per una visita approfondita. Scegli come spostarti. Se in pullman, in treno, con auto-stop, in bici, in auto, a piedi. Scegli a che velocità camminare e quanto tempo dedicare a ciascun luogo. Inoltre hai modo di conoscere tantissime persone nuove. Io adoro viaggiare in solitaria.
Spero che abbiate trovato informazioni utili in questo articolo e non mi resta che augurarvi buon viaggio e buona permanenza a Barcellona, una città davvero meravigliosa, che vale la pena visitare almeno una volta nella vita.
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