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Nel cuore di Barcellona (4)

Pubblicato da flag-it Emanuele Benetti — 10 anni fa

0 Tags: flag-es Esperienze Erasmus Barcellona, Barcellona, Spagna


Quando ho scritto che la precedente puntata si concludeva in Plaça de la Seu, in realtà non ero completamente nel giusto. Difatti, benché dalla fine di Carrer de la Palla la Cattedrale fosse già in vista, ho deciso di evitarla, almeno per il momento. Attraversata Plaça Nova, ho svoltato invece in Carrer del Bisbe, la stretta viuzza che nasce tra i due possenti bastioni chiaramente visibili dalla piazza. Dopo aver fatto alcuni passi tra le mura poderose del Palau Episcopal e della Casa de l'Arcadia, ho svoltato di nuovo a destra, entrando nel cuore della Ciutat Vella.

Ad essere precisi, mi sono diretto verso Plaça de Sant Felip Neri, una piazzetta assai caratteristica per la sua atmosfera tranquilla che ho trovato davvero incantevole. L'aria era infatti pervasa dal delicato profumo dell'incenso, proveniente probabilmente da un negozio vicino, mentre una piccola folla di curiosi si riuniva intorno ad una giovane musicista pronta a cominciare il proprio spettacolo. Il posto è così incantevole che potreste perfino non notare la targa commemorativa situata di fianco alla facciata della chiesa. Essa ricorda le vittime di un raid aereo perpetuato nel 1938 dalle truppe di Franco, la maggior parte delle quali furono bambini. Nonostante ciò, con lo spirito rasserenato dalla gradevole melodia della musicista, ho ripreso il mio viaggio, lasciando la piazza sul lato opposto e svoltando poi a destra lungo la Baixada de Santa Eulalia.

Alcuni metri in leggera discesa (da cui probailmente deriva il pomposo nome di Baixada) mi hanno condotto ad un minuscolo angolo sormontato da una statua ugualmente piccola statua, che tuttavia merita di essere vista da vicino. Si tratta infatti di Santa Eulalia, la patrona della città, che è stata raffigurata in questa bella immagine. Facendo marcia indietro e svoltando a destra in Carrer de Sant Domenec del Call, poi ho fatto il mio ingresso in una delle aree più affascinanti di Barcellona, l'antico ghetto ebraico (detto appunto call). I vicoletti stretti e quasi bui, i minuscoli ristorante il cui ingresso è tutto da scoprire, le pittoresche botteghe rendono il Call un luogo davvero unico.

L'area corrispondente al vecchio ghetto è abbastanza limitata, racchiusa tra Carrer del Call, Carrer dels Banys Nous e Carrer de Sant Honorat. Il miglior modo per scoprirla è probabilmente vagare per le viuzze secondo la propria ispirazione, ma ad ogni modo è possibile anche visitare il Centro d'Interpretaciò del Call (Placeta de Manuel Ribé), dove troverete maggiori informazioni a riguardo. In ogni caso, non perdete uno dei gioielli del ghetto, l'antica sinagoga che fu scoperta soltanto nel 1996, quando un negoziante argentino trovò questi resti medievali nei sotterranei del negozio in apparenza ordinario che aveva da poco comprato. Se non una visita (è stata restituita ora alla funzione originale), il posto merita almeno un'occhiata da vicino.

Riprendendo l'itinerario dal Carrer del Call, mi sono diretto a nord verso Plaça de Sant Jaume, il fulcro della vita cittadina da quando i Romani vi costruirono il forum dell'antica Barcino. Per quanto non sia una piazza pittoresca rispetto ad altre, ospita una serie di edifici assai notevoli, ossia il Palau de la Generalitat e l'Ajuntament, rispettivamente sulla vostra sinistra e sulla vostra destra provenendo da Carrer del Call. Nessuno dei due ha l'aria particolarmente attraente, per cui il palazzo più interessanti di quest'area è probabilmente il quattrocentesco Palau Centelles, situato nella vicina Plaça de Sant Miquel.

Trascurando (per ora) ogni possibile deviazione, sono uscito dalla piazza imboccando Carrer de la Ciutat, che origina sul lato sinistro dell'Ajuntament. In questo modo, ho avuto la possibilità di ammirare l'unico lato del palazzo che conserva la struttura gotica originaria (non a caso, è senza dubbio l'angolo più interessante dell'edificio). Pochi passi più in là, svoltando a sinistra, mi sono diretto verso la Esglesia dels Sants Just i Pastor, la cui presenza imminente è annunciata dal curioso campanile. Raggiungendo infine la piazzetta antistante la chiesa, è possibile ammirare questo edificio in stile gotico, risalente al XIV secolo, in tutta la sua bellezza. Interessante sottolineare un paio di aneddoti curiosi riguardo a questo luogo: è curioso notare come proprio in questa piazza siano state girate alcune scene per il film "Profumo: Storia di un Assassino" nel 2006, mentre oltre 80 anni prima nientemeno che Antoni Gaudì fu arrestato davanti alla chiesa, dove si stava recando per la Messa, a causa del suo rifiuto di parlare in castigliano alla polizia. Dopo aver trascorso un giorno in prigione, fu messo in libertà grazie ad un amico che pagò la cauzione.


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