Un divertente mercatino di Barcellona

Venerdì 9 dicembre 2016, grazie ad una meravigliosa crociera nel Mediteranneo Occidentale, per la prima volta ho visitato la bellissima Barcellona, capoluogo della Catalogna, nel nord-est della Spagna.
A differenza di qualsiasi altra città spagnola, Barcellona ha uno spirito e una personalità inconfondibili. Con i suoi grandi viali, i parchi rigogliosi e un ambiente artistico ricco di fermenti, questa città globale è un importante centro di interesse culturale ed estetico.

La navetta che ho preso faceva la spola tra il Palacruceros, ossia il terminal crociere e il centro città e si fermava dinanzi al monumento di Cristoforo Colombo, all'inizio delle Ramblas, i celebri viali di Barcellona animati da artisti di strada e popolati da vari bar e bancarelle e presi d'assalto tutto l'anno da turisti di tutto il mondo. 
Dal momento che per me visitare una città equivale apprezzarne non solo i monumenti ma anche le specialità gastronomiche, in un bar delle Ramblas ho avuto modo di assaggiare una focaccia molto buona che si chiama coca e che era farcita con peperoni e melanzane arrostite, tagliate a strisce e profumate con olio, sale e aglio.

Mescolandomi tra la folla, dopo una lunga camminata, seguendo le indicazioni di un cartello turistico, ho svoltato a destra e mi sono ritrovata in Plaza de la Seu, ossia la piazza antistante alla cattedrale di Barcellona.
Qui nel periodo natalizio viene allestito il mercato della Fira de Santa Llúcia, il più antico e il più famoso mercato di Natale della città, in cui c'erano molte bancarelle che vendevano di tutto, da decorazioni prettamente natalizie ad oggettini artigianali da inserire nel Presepe ma anche piante e vegetazione.
Ecco a voi alcune foto che ho scattato a due bancarelle:

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Ciò che ha reso indimenticabile e speciale la mia visita a questo mercatino è stata la presenza di due bancarelle che hanno suscitato maggior interesse nei miei confronti e alle quali ho scattato due foto ben distinte che vado ad allegare e commentare qui di seguito:

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Come potete vedere, a colpire la mia attenzione è stato questo insieme di piccoli e simpatici tronchetti di legno con una faccia sorridente e che indossano un berretto rosso. Una volta tornata in Italia, facendo qualche ricerca su Internet, ho scoperto che il nome di questo tronchetto molto buffo è Tió d de Nadal o Caga Tió.
Secondo la tradizione catalana, il giorno dell'Immacolata (l' 8 dicembre) esso viene portato in casa, coperto con un drappo per tenerlo al caldo e nutrito dai bambini che  devono ogni giorno portagli cibo e bevande. Il giorno di Natale poi i bambini percuotono con dei bastoni il simpatico pezzo di legno mentre cantano canzoni natalizie, esortandolo a espellere dal suo corpo dolciumi e regalini (che in precedenza i genitori avevano nascosto sotto la coperta).

La seconda bancarella molto particolare che ha suscitato la mia ilarità è la seguente:

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Anche in questo caso, dopo varie ricerche, ho scoperto che il “Caganer” è un’altra tradizione natalizia catalana che comprende una piccola figura con i pantaloni abbassati che si nasconde nei presepi di ogni casa. Secondo l’usanza i bambini si divertono cercando questo omino che si dice che porti fortuna fertilizzando la terra.

Come potete vedere, visitare Barcellona nel periodo dell'Avvento riserva tante sorprese divertenti, proprio come è successo a me l'anno scorso!


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