La mia nuova casa!

Introduzione.

In vista della ricerca dell'alloggio che dovrà ospitarmi per i prossimi mesi, durante la mia esperienza Erasmus, devo ammettere di non essermi preoccupata "più di tanto".

All’ultimo momento!

Ho atteso, infatti, fino all'ultimo periodo, antecedente la mia partenza, per decidere se fosse stato meglio avere a mia futura disposizione una casa (mini appartamento) tutto per me, anche se magari fosse stato un pò fuori dal centro, al fine di non risultare troppo costoso, oppure, una semplice e comune stanza da studente.

Meglio da sola!

Ho abitato in quest'ultimo tipo di situazione per diverso tempo e non sempre è stato facile condividere idee, modi di fare, luoghi e spazi con tutti i coinquilini. Ecco perchè l'idea di avere un piccolissimo posto nel mondo "soltanto per me" mi allettava tanto. Non sono una persona asociale, tutt'altro.

Eppure, tramite le mie passate esperienze, ho capito che, di certo, la convivenza con altre persone non è una situazione da dare per scontato e né, tantomeno, una certezza di tranquillità.

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Avrei inoltre bisogno di molta calma e concentrazione per l'enorme impiego di tempo che i miei studi richiedono, eppure non ho accolto per niente male l'occasione che, da sola, mi si è presentata.

E’ lei ad avermi trovata!

Se è vero che nella maggior parte dei casi si cerca una stanza, un alloggio temporaneo o addirittura una casa, nel mio caso è stata la mia futura sistemazione a trovare me! E' per questo motivo, anche, che mi sento particolarmente legata ad un posto che, in realtà, non ho ancora visto con i miei occhi, nel momento in cui mi accingo a descrivere il modo in cui sono riuscita a trovarlo, o meglio a farmi trovare!

Un “amico” virtuale.

E' da mesi, oramai, che sono in contatto con un ragazzo dell'Università del Foro Italico tramite Facebook. In realtà, noi due non ci siamo ancora conosciuti di persona, ma mi aveva ricercata tramite questo meravigiso e stupendo nuovo canale di comunicazione, dopo aver visto il mio nome nella graduatoria Erasmus, per chiedermi se avessi già deciso la mia destinazione.

All'inizio, come ben sapete (se avete letto i post precedenti contenuti in questo blog), la mia destinazione non era ancora Barcellona, bensì Madrid.

E va bene!

E' stato allora che ho comunque deciso di accettare la sua richiesta di amicizia e di iniziare a parlare con lui di questa nuova esperienza che, comunque, già ci accomunava, a prescindere dalla nostra supposta diversa destinazione, in aggiunta al fatto che venivamo dalla stessa università.

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Grazie, Facebook!

Devo ammettere che, solitamente, non amo aggiungere persone che non conosco tramite l'applicazione di Facebook, ma la gentilezza e le motivazioni con le quali questo ragazzo si è avvicinato virtualmente a me, mi hanno spinto a fare un'eccezione, anche perchè, di lì a poco, avremmo avuto, comunque, molte speranze di diventare delle reciproche conoscenze future.

Una piacevole puntualità.

Proprio quando stavo per accingermi a cercare qualche mini appartamento, purchè fosse lontano dal centro, visti i tempi limitati in cui mi ero ritrovata, per mia "scelta" (!), è arrivato quel messaggio.

Non è arrivato così, all'improvviso, ma durante una tranquilla e ormai consueta conversazione con il mio amico virtuale, riguardo le attuali temperature del meteo di Roma e dintorni. Con estrema semplicità, mi scriveva: "Ah, se ti interessa si sta liberando la stanza della mia coinquilina:".

Una frase molto semplice che contiene, però, una moltitudine di processi ed una sola verità per cui la mia prima intenzione sarebbe stata immediatamente cambiata. Subito dopo aver ricevuto alcune foto, infatti, ho detto di essere interessata all'affitto della stanza in questione.

Sarà utile, ai fini del mio Erasmus?

L'Erasmus è un'esperienza che ha come scopo principale quello di farti crescere interiormente, almeno per come vedo io questa opportunità, e proprio per questo motivo, la "cosa più giusta da fare", in teoria, sarebbe quella di affrontare tutto ciò che ne deriverà da soli e senza alcuna piacevole, ma probabilmente fuorviante, compagnia.

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Non avere un compagno che provenga dalla tua stessa nazionalità e con cui condividere tutto è, da questo punto di vista, la soluzione ideale per poterti "costingere", in senso positivo, a calarti completamente nella nuova realtà che ti aspetta e, dunque, di conseguenza, ad affrontare da sola tutto ciò che verrà, esclusivamente "a modo tuo".

In teoria, è davvero così. Sono diversi gli ambiti in cui questa affermazione risulta essere valida. Basta pensare al solo problema della lingua, che non sarebbe, sicuramente, affrontato con la stessa preoccupazione, qualora si stesse continuamente con qualcuno che parla la tua lingua di origine.

Oppure, basterebbe pensare alla minore esigenza di instaurare nuove amicizie, visto che, essendo anche e soltanto in due, ci si potrebbe già considerare "un piccolo gruppo".

O ancora, basterebbe pensare al fatto di non sentirsi "obbligati" a vivere una nuova realtà, piuttosto che pensare a quella di appartenenza, ritrovandola continuamente nella presenza costante dell'altro, per confermare la mia teoria.

Alla fine di tutti questi "oppure" c'è, però, un grande "eppure" che, come si suole dire dalle mie parti "rompe la grammatica", nel senso che rompe la regola, fungendo da eccezione, laddove il modo di dire originario testualmente cita: "La pratica rompe la grammatica".

Ecco perchè la veridicità degli antichi proverbi mi spinge, sin da subito, ad accettare, con estrema positività, questa nuova esperienza non progettata e a ricordare che le cose più belle della vita accadono proprio, forse, in maniera inaspettata.

Il mio suggerimento Erasmus, per questa sezione, è quello di cercare di affrontare questa meravigliosa esperienza circondandovi di persone nuove, ma anche di persone che possano aiutarvi a vedere meglio quello che avete davanti ai vostri occhi.

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Insieme, è meglio!

Lasciate, dunque, che la condivisione di una casa con persone nuove possa aiutarvi ad imparare a saper convivere anche all'estero.

E' questa un'esperienza unica che sono sicura mi regalerà tante, anzi innumerevoli, emozioni.


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