Sai già qual è la tua destinazione? Le migliori offerte di alloggio sono le prime a spiccare il volo, non fartele scappare!

Voglio cercare casa ORA!

Praxe


  - 1 opinioni

Dura Praxis Sed Praxis

Tradotto da flag-it Teresa C — 6 anni fa

Testo originale di flag-pt Inês Melo

Il tema di cui parlerò non è tanto un luogo, quanto più un'attività. Un'attività unicamente portoghese perché questo tipo di goliardia, la "praxe", con questi metodi, non si fa in nessun altro paese.

Lo scopo è di "praxar" i nuovi alunni. Ovvero, "battezzarli" prima che facciano parte dell'Università.

Non è obbligatorio. Lo fa solo chi vuole.

È un tema scottante in Portogallo. Ma non ad Aveiro. Solo in altri posti: qui è divertente.

Quando escono le graduatorie, finalmente sappiamo in quale università andremo. Finalmente abbiamo la risposta per la quale siamo rimasti senza unghie a forza di rosicchiarle tutta l'estate, in attesa del risultato. Con un misto di nervosismo ed entusiasmo, più che altro nervosismo perché in realtà non vorremmo allontanarci dalla cucina della mamma, eccoci partire verso la città che abbiamo scelto, o scelta per noi. La mia, in caso non lo sapeste, è stata Aveiro. Ed eccomi qui. “Vieni alla praxe”, mi hanno detto. E ci sono andata. E mi è piaciuto. "Guarda il pavimento", mi hanno detto. E io l’ho guardato. "Qual è il tuo cielo? ", mi hanno chiesto. "È il pavimento! ", ho risposto. Quante volte l'ho sentito.

Dicono che la praxe sia integrazione. Io penso che sia così. Ho passato tanti momenti al fianco di compagni che non conoscevo affatto, e per via delle circostanze (cioè per obbligo) ho iniziato a parlare e a conoscerli meglio. Le cose che ho fatto per la praxe, nella vita non le avrei mai fatte se non fosse stato per la praxe. Ed è stato bello, in un certo modo liberatorio. Ma nella praxe, tutto ha un senso e un percorso.

Dura Praxis Sed Praxis

Quando arriviamo, è tutto molto scuro. Nessuno parla, nessuno ci guarda negli occhi. In fin dei conti, siamo i più insignificanti di tutta l’università in quel momento, nella cultura della praxe. E già che siamo entrati in questa università e dobbiamo proprio rimanerci, tanto vale buttarci nel fango per un giorno, forse così saremo all’altezza dei nostri superiori. Attenzione che non mi sto inventando niente, mi hanno fatto questo stesso discorso quando sono arrivata.

Arriva la prima praxe. Chiamano il nostro nome. E adesso? Io, da sola, dovrei parlare di fronte a tutto quel nero. Sembra una setta. Come in quei film di streghe. Ma parlo. Una donna del Tras os Montes non sta in silenzio. Con molto timore rispondo a tutto quello che mi chiedono. Segue un coro di risate. Mi chiedo quale sia il senso di tutto ciò. Non capisco la logica. In una università nuova, nuove lezioni, nuove materie. Ho bisogno di tempo per studiare e stare al passo con tutto. E allora perché mai dovrei sprecare i miei giovedì sera a farmi rompere uova in testa? È ridicolo, no? Beh sì, ma è andata così. Mi sono fatta rompere uova in testa tutto l’anno. “È un ottimo balsamo”, dicevano loro.

Arrivarono le praxe successive, ma con queste ci furono pochi cambiamenti, semplicemente gridavano più forte. “È integrazione, è per il vostro bene. ”

Finalmente, un cambiamento. Arrivò una praxe chiamata “Grande Alluvione”.

Questa praxe, che coinvolge l’intera università, consiste in un intero giorno a non fare praticamente nulla, ascoltando musica o i discorsi del “conselho do salgado”, l’alto concilio della praxe di Aveiro, per poi, la sera, intorno alle 23, lanciare le nostre scarpe in un unico monte. 2000 studenti, che vuol dire 4000 scarpe. E si può andare via solo dopo aver ritrovato le proprie scarpe, a meno di non voler tornare a casa scalzi. Ma la Grande Alluvione è qualcosa di molto più importante di questo. Tutti i caloiros (le matricole), che ad Aveiro si chiamano alluvioni, sono obbligati a contribuire con beni alimentari, che sono poi distribuiti alle più diverse cause sociali. Tonnellate di viveri sono raccolte ogni anno con questa praxe.

Dura Praxis Sed Praxis

Da qui in avanti, le cose cominciano a cambiare. I capi praxe cominciano a smettere di gridare come se avessero trattenuto la rabbia dal giorno in cui sono nati. Cominciano invece ad arrivare momenti importanti come la scelta del patrão (padrone) e il battesimo. La scelta del patrão, padrinho (padrino) in altre università, consiste in scegliere uno studente più vecchio che ci guidi nel nostro percorso accademico. E poi il battesimo, per il quale si celebra una “messa” e siamo battezzati con un bagno di 1, 5kg di zucchero misto ad acqua che viene direttamente dal Polo Nord, versato sulle spalle. E subito dopo, vengono le praxe normali. Tutto questo va avanti fino ad Aprile. In quel periodo c’è un nuovo battesimo per quanti non sono stati battezzati nel primo periodo. Allo stesso modo c’è anche, prima di Aprile, la Mini-Alluvione e la Ronfata, una versione più piccola della Grande Alluvione, in cui si ripete la raccolta di viveri. Dopo tutto questo, la tanto attesa settimana della sepoltura.

In questa settimana, oltre a non dormire, perché durante la sepoltura nessuno dorme, dobbiamo anche preparare un carro. Alla fine di questa settimana c’è la Sfilata della sepoltura, in cui finalmente passiamo la tribuna e la praxe finisce. Basta uova nei capelli. Adesso posso usare la mantella per la praxe. Ne sarà valsa la pena?

Per me, sì. Ho riso molto. Ho passato dei momenti che ancor oggi ricordo con divertimento, ed è già l’ultimo giorno. La chiamano integrazione. Ho avuto bisogno della praxe per integrarmi? No. Ha aiutato? Sì. Le cose che ho fatto durante la praxe, so che molto probabilmente non le farò mai più. E soprattutto, non è mai venuto meno il rispetto per la mia integrità personale.

Parlando adesso di una questione più seria. In molti vorrebbero proibire la praxe. Credo che abbiano ragione, ma allo stesso tempo non voglio che la proibiscano. E anche io credo di aver ragione.

In realtà, durante le praxe sono successe molte cose che non sarebbero dovute succedere. Molta gente entra nella praxe senza sapere come si faccia. Senza saper rispettare le persone.

Ci sono i buoni e ci sono i cattivi. In tutto, non solo nella praxe. Che si puniscano i cattivi e si lascino i buoni. O per lo meno che non ci vengano a dare fastidio ad Aveiro. Se c’è contrasto nella decisione di proibire la praxe, è perché ci sono persone a cui la praxe piace. E non sono poche. Per questo, rispettate chi si vuole sottoporre alla praxe e chi non vuole, che sia felice.

Galleria foto



Contenuto disponibile in altre lingue

Lascia un commento riguardo questo luogo!

Conosci Praxe? Condividi la tua opinione su questo luogo.


Non hai un account? Registrati.

Aspetta un attimo, per favore

Girando la manovella!