Qualche dritta su Amsterdam

Prima di partire per Amsterdam, mi sono recata nella biblioteca della mia città natale per cercare una guida, in modo da organizzare i programmi del mio viaggio meticolosamente, salvo il caso in cui qualcuno voglia affidarsi a indicazioni fatte su misura per chi ha soldi da lanciare fuori dalla finestra, è stata praticamente inutile, se non per una lista molto frugale sui principali luoghi di attrazione e spostamenti con i mezzi di trasporto. L’unico piano certo, il giorno e il luogo dell’andata e del ritorno, emozione unica su Alitalia. La compagnia d’eccellenza italiana ci abbandonerà a breve e io potrò raccontarlo con pathos ai miei nipoti davanti a un caminetto d’inverno, dondolandomi su una sedia a dondolo, mentre lavoro a maglia (come se non lo facessi già). Meglio di un concerto per poter dire: “Io c’ero”.

Una cosa che particolarmente non condivido è la considerazione di fasce di prezzo, come se 40€ fosse qualcosa di economico per quanto riguarda un pranzo o una cena, oppure 60 euro come costo stracciato a notte per hotel localizzati in periferia. Pertanto, mi sento in dovere di lasciare qualche consiglio in più rispetto a questi libretti vecchio stile.

Trasporti:

Ho visitato la città prettamente a piedi, però l’incognita fondamentale di una destinazione lontana è come raggiungerla dall’aeroporto. Dopo svariate ricerche che indicavano ogni sorta di mezzo di trasporto, son giunta alla conclusione di dover chiedere direttamente ai banchi informazioni di Schipol, i quali mi hanno reindirizzata a delle fermate del bus, ove ho chiesto direttamente ai conducenti. Io ho preso la linea 197, ma solo qui è possibile effettuare un acquisto concreto, quindi se non avete l’opportunità di non poter comperare su internet, approfittatene, lasciando perdere la via tecnologica, perchè anche se siamo nel XIX secolo, c’è sempre qualcuno che non ha le carte abilitare per fare transazioni online o semplicemente non si fida, come la sottoscritta. Da qui fino al centro della capitale olandese, ci si impiega 45/50 minuti, spendendo la modica cifra di 5€ per ogni tragitto. Gli olandesi usufruiscono invece di comode tessere ricaricabili che obliterano ogni volta che salgono su un mezzo. Ci sono anche treni o taxi, ma a parer mio, questo è il metodo più comodo. 

Il fattore per cui è molto rinomata questa località sono le biciclette, che potete noleggiare tranquillamente in diversi modi. Nel mio caso, l’opzione più comoda era farlo tramite l’ostello, ci cui parlerò in seguito. Avventurarsi per le strade in questo modo è un’esperienza unica, ma adeguarsi ai ritmi degli abitanti è qualcosa di faticoso. Nella città ci sono ovunque grandi corsie dedicate solo ai ciclisti, quasi di pari importanza alle automobili e i tram, ma son davvero spediti nel muoversi e non si fanno problemi a tartassare suonando continuamente col campanello sul manubrio. Unica pecca della parte di strada riservata a loro è che ci passano anche i motorini.

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(Traversa di piazza Dam con vista sul canale e la stazione centrale)

Alloggio:

Booking e Airbnb straripano di suggerimenti a buon prezzo e son convenzionali ad ogni tipo di esigenza. Un’opzione che voglio consigliare calorosamente è l’ostello. So che molti sono restii, pensando al fatto che non sia abbastanza pulito, o che qualcuno possa rubare gli affetti personali quando non siete in stanza, oppure che è un ritrovo di gente poco raccomandabile e via dicendo. Io ho soggiornato nella catena Stay Okay, che ha varie sedi sparse in tutto il mondo, e si trovava nelle vicinanze del Vondelpark, della Leidseplein, i musei più importanti della città, la scritta “I Amsterdam” e alla via di negozi più frequentata. Ho scelto la tipologia di camera mista con 12 posti letto e mi son trovata bene, considerando anche che offrono molte agevolazioni, tra colazione, serate a tema, le biciclette e una miriade di sconti per i vari luoghi di interesse. Se però non siete persone flessibili, non fa per voi. In una stanza di 12 persone, ognuno ha orari diversi e se avete il sonno leggero, può capitare che qualcuno russi o faccia qualche rumore rientrando. Nessuno ha mai usato le tapparelle, quindi con la bella stagione mi son svegliata dalla luce della finestra. Secondo l'opinione comune avere il bagno condiviso è una delle cose più anti igieniche che ci sia, ma garantisco che viene mantenuto in condizioni eccellenti e non si ha a disposizione un solo lavandino, angolo doccia e via discorrendo, ma coloro che progettano una tale camera e una tale struttura sono consapevoli di tale numero, perciò il rischio di non poter usufruire del bagno in dati momenti è molto basso.

Rinomato per esser un ostello internazionale, troverete gente da ogni parte del mondo, marpioni compresi, o tanta gente in vena di far festa che non si fa problemi a invitarvi per andar a far festa in giro o in un bar.

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(La vista dal mio ostello con affianco uno scorcio di Vondelpark)

Andare in giro:

Andando a piedi, se avete una buona resistenza, potete in qualche giorno visitare Amsterdam da cima a fondo, dai già citati musei e posti, dalla piazza più grande, Piazza Dam, ricca di scenari meravigliosi e luoghi per fare acquisti, nelle catene più in voga del fast fashion, fino al mercato dei fiori, inno al giardinaggio e ai bellissimi bulbi. Lì vicino, nel quartiere di Singel, con gli affitti più bassi della città, trovate chinatown, i quartieri a luci rosse e i coffeeshop. Al di là di ciò che si può immaginare, le semplici case dove la gente comune vive sono davvero graziose, poste tra un canale e l’altro. A chinatown, non troverete solo ristoranti e negozi gestiti da cinesi, ma una varietà di cibo asiatico in generale, e allo stesso modo piccoli imprenditori. Per quanto riguarda il secondo, da italiana, non sono solita ad avere incontri ravvicinati con le prostitute (tranne in Via Piave a Mestre di sera) con un solo vetro a marcare una distanza. E’ un bene che siano in strutture private, e nel massimo del rispetto non è consentito fare foto, benché vedere una bella donna esposta in vetrina possa sembrare qualcosa di inusuale. Non sono qua per fare discorsi moralisti, bensì per vedere una luce positiva in tutto ciò, ovvero provare un certo senso di sicurezza per loro, poichè la nazione si preoccupa di regolamentare anche una tematica scottante o tabù come la prostituzione, lasciata allo sbando e in mano a giri loschi di affari in molti paesi del mondo, anche quelli che si vantano di essere civilizzati. È assolutamente vietato scattare loro foto anche per una questione di rispetto. 

Invece, per quanto concerne i tanto acclamati coffeeshop, non sono soltanto qua, ma è la zona principale. Scriverò il titolo in modo a sè stante col fine di catturare la vostra attenzione..

Erba:

Spero che i moderatori non me ne vogliano male per il contenuto, ma sapete tutti che non sto parlando di ciò che cresce nei prati comuni, in mezzo ai fiorellini o in un campo da calcio. Questa sezione è scritta con l'intento di smontare tutte quelle posizioni che molto spesso visitatori europei hanno e non circa questa città, ovvero visitarla con il solo scopo di sballarsi perchè semplicemente è legale. Ma approfondiamo un attimo questo concetto di legalità, visto che nel comune immaginario pare essere una città di perdizione. Amsterdam e l'Olanda è molto più di un semplice Stato che ha deciso di legalizzare l'uso di marijuana, come spero anche io di aver dimostrato in questi articoli inerenti tale destinazione. Di certo come decisione non è stata presa con il puro intento di regalare ore di piacere in modo alternativo ai suoi abitanti e turisti, ma per il semplice fatto che questa nazione è da secoli una delle più tolleranti del Vecchio Continente, e ben consci dei rischi che questo uso può arrecare, hanno deciso di regolarlo con estrema cautela e attenzione. Non aspettatevi di certo di poter sfoggiare una canna come se nulla fosse per la città, essento per uso personale si fuma semplicemente dei cosiddetti "coffeshop" o si compra per poi usufruirne nel proprio alloggio, qualora vi sia permesso dal proprietario. Non nego che nella città ogni tanto si venga investiti da una zaffata di maria, ma qualora decidiate di esporvi in un luogo pubblico, rischiereste di farvi beccare dalla polizia, che non si farà problemi sanzionarvi profumatamente. Se mangiate invece i "magici brownies" in una piazza davanti a un sacco di gente e corpi di polizia, non attirerete l'attenzione per l'odore che emanano, visto che sembrano dei comuni dolci al cioccolato, anche se chi li ha provati sa benissimo di cosa si tratta. Nonostante questo, non aspettatevi di mangiare intere teglie di torta, perchè gli stessi commessi dei coffeshop si premurano di far capire alla clientela di consumarli con parsimonia e un pezzo intero ogni due ore, anche se appartenete a quella categoria di persone che fa uso frequente di erba. Una volta che si trova nel vostro stomaco e già sentite l'effetto salire, due dita in gola per vomitare servono a ben poco. Inoltre, consiglio vivamente di non ingerire ciò a stomaco vuoto, ma soprattutto se non siete sicuri o convinti di poter reggere un' "esperienza" del genere, evitate, o perlomeno tagliate a metà o anche in più pezzi. Se provenite invece da paesi dove è severamente vietata come sostanza, pena l'arresto e anni di reclusione, in quanto da considerarsi droga, essere ad Amsterdam non è una giustificazione. Se invece siete consci che a breve dovrete fare degli esami medici, i quali vedono questo consumo come discriminatorio nei confronti della vostra persona, partenze per viaggi di studio o in ambito lavorativo, non fatene uso, c'è molto di meglio da fare in una località così poliedrica e magnifica.

 Ricordatevi che è importante fare tutto nei limiti della legalità. 

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(centro abitato di Singel)

Non è una città pericolosa, anche essendo una ragazza abbastanza minuta, mi son trovata a vagare di sera e da sola, nonostante tutto il fracasso e tutti i fiumi di alcol in occasione della partita dell’Ajax in Champions League. Bar che straripavano, tifosi agguerriti e scatenati, che non darebbero fastidio a una mosca. Ovviamente, se in tali circostanze siete occasionali residenti in un posto vicino alla movida, prettamente concentrata nei pressi della Leidseplein, non avrete pace prima delle 2 di notte. Anche i locali di divertimento notturno non costituiscono un fattore di pericolo, io per esempio, avevo di fronte all’ostello il casinò e la discoteca “Paradiso”, una chiesa sconsacrata adibita a locale. Sia in questi, che nei posti sopra menzionati, non c’è alcun rischio.

La gente è molto cordiale, non ci sono i soliti passanti scortesi che si trovano facilmente in Italia pronti a fischiare nel momento in cui intravedono una ragazza.

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(Bancarella del mercato dei fiori. Starring: i tulipani)

P.S. Per chi cercasse un bagno, qualora sia in giro per Amsterdam, senza problemi e senza il peso della convenzione sociale di dover comprare qualcosa in un bar, e facesse di solito ripiego sui fast food, anche McDonald ci ha traditi, facendosi pagare 50 centesimi. Io personalmente trovo assurdo dover pagare i miei bisogni fisiologici in un luogo dove già  spendo dei soldi per mangiare. L’unico fedele e gratis è Burger King. Lunga vita al re.


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