4 recensioni World Food Edition: Amsterdam

E se son stata ad Amsterdam non può mancare la mirabolante rubrica delle 4 recensioni world food edition, che come al solito non avrà i classici ristoranti tradizionali soliti e boriosi. Innanzitutto, perchè avete in rete qualunque altro sito creato con l’intento di recensirli appositamente, secondo, sono una studentessa fuori sede squattrinata che non ha soldi da scialacquare, e ultimo, son sempre quella dei posti inusuali. Inoltre immaginatevi che noia aver davanti quattro luoghi uguali, sfornati con lo stampino, dove cambia la specialità della casa, ma hanno un menu praticamente identico. Di conseguenza mi focalizzerò su ciò che ho sperimentato e ciò che è stato di mio gusto.

In linea generale, guardandomi attorno nella scelta dei ristoranti, se avete voglia di cibo italiano, troverete un sacco di opzioni, con i più svariati nomi declinati nelle varie regioni, aventi per la maggior parte l’offerta “Pizza & Pasta 5€”, sia chiaro, l’una o l’altra, coperto e bevanda esclusa. Se siete europei, farete un affare, però se siete italiani, vedendo solo le orrende immagini tramutarsi in realtà, chiamerete Amnesty International per una violazione di diritti umani per l’atrocità del crimine commesso nei confronti della nostra nazione. 

Una cosa che va molto sono i pancake, infatti troverete miriadi di locali dediti alla loro preparazione  e anche caffetterie su caffetterie con un rifornimento a 360 gradi di paste dal dolce al salato, ma comunque non mancano le oscenità.

Ad ogni modo direi di dare il via a questa super analisi!

 Jacketz

Indirizzo: Kinkerstraat 56, 1053 DZ Amsterdam 

4-recensioni-world-food-edition-amsterda

Se avete intenzione di pranzare e saltare la cena, questo è il posto per voi, perchè con una fascia di prezzo intorno ai 10€ sarete sfamati per giorni interi. Questo ristorante si caratterizza per il suo ingrediente base: le patate e il resto sta al cliente. Questi infatti decide poi come elaborarle, o meglio elaborarla, dato che il suo formato classico è di 500 gr, il quale riempirete a vostro piacimento seguendo pedissequamente le istruzioni del meno. 

  1. Prima fase: scegliere tra una patata da 500 gr, o una di 250 gr oppure un’insalata. Ebbene si, in questo posto meraviglioso c’è pure qualche eretico che ha il coraggio di ordinare quest’ultima, stando alle parole di uno dei camerieri, gentilissimo come ogni suo collega. Insomma, l’equivalente di chiedere una fiorentina in un ristorante vegano. Ad ogni modo tutte le opzioni vengono 3,95€, tranne la patata da 250gr che è 2,96€, ergo tanto vale esplodere in nome del cibo.
  2. Seconda fase: Scegliere uno o più ripieni. Il prezzo è variabile a seconda di ciò che si sceglie, freddo o caldo, dalle verdure alla carne fino al pesce.
  3. Terza fase: quella dei toppings. Quattro tipi di formaggi diversi o il bacon, cada uno a 0,95€
  4. Ultima fase: la salsa. Ce ne sono delle più disparate, ma vi posso dire che partendo dalla mega patata, se direte di si al condimento, firmerete per il sonnellino post pasto migliore della vostra vita. Se non volete strafare, non fatevi problemi a non metterla, il piatto non risulta per niente asciutto. 

Io avevo scelto uno stufato di manzo e fidatevi, avrebbe stonato metterci altri sapori tanto per. 

La location si presenta con un’atmosfera minimale e rustica ed è abbastanza affollata e illuminata. Le pareti sono un inno ai tuberi, con le migliori citazioni a riguardo e niente, letteralmente niente stona nel design generale del luogo. Mi posso ritenere al 100% soddisfatta.

Leccornie al mercato Albert Cuypmarkt

4-recensioni-world-food-edition-amsterda

Indirizzo: Albert Cuypstraat

Uno dei mercati più popolari della città, organizzato direttamente sulla strada e ben fornito di abiti, prodotti per la casa, ma soprattutto cibo, cibo e tanto cibo. Molta gente espone le proprie prelibatezze, che siano lievitati dolci o salati, frutta&verdura, frullati, stand di patatine fritte, carne e pesce.. insomma non manca nulla. La gente è molto cordiale e non si tira indietro nell’offrire assaggini di ciò che espongono. Infatti la sottoscritta si è fatta comprare da un ragazzo molto solare al banco della carne grazie a un’aletta di pollo e ho acquistato questo deliziosissimo set di polpette piccanti di pollo che erano la fine del mondo alla modica cifra di 2.50 €. Diciamocelo, questo è vero e proprio cibo da strada, altro che venditori sparsi nelle zone più frequentate della città, calato in una realtà autentica locale a 360 gradi. Ovviamente anche il mercato è affollato, ma la percentuale di turisti è nettamente bassa confronto agli abitanti di Amsterdam abituali. Una delle bancarelle che ha catturato la mia attenzione vendeva degli smoothies e centrifugati. A primo impatto niente di eclatante, visto che si possono trovare a bizzeffe negozi che li fanno, ma il prezzo qui è stracciassimo mettendolo in relazione alla qualità e alla bontà. [ndr. ammetto di lasciare un impressione generale di una che potrebbe incominciare a scrivere guide turistiche per gente con le mani bucate.] Il gusto banana, mango e cocco è una libidine, ma anche quello coi frutti di bosco. Il formato piccolo, che poi non è tanto piccolo, viene 1.50€ e quello più grande viene 2.50€ Potete visitarlo 6 giorni su 7 a settimana, dal mattino fino alle 5 del pomeriggio. Non è molto centrale come zona, ma posso garantirvi che con una mappa ben dettagliata potete orientarvi tranquillamente nella città e raggiungere il posto senza alcun problema.

Seoul Food Amsterdam

Indirizzo: Kinkerstraat 73A, 1053 DG Amsterdam 

4-recensioni-world-food-edition-amsterda

L’ho scoperto per caso sbagliando strada e se anche a voi prendesse l’embolo di andare a mangiare coreano, si avete capito, coreano, questo è il posto che fa per voi. Dopo aver girato a zonzo per giorni mangiando le solite cose, quelle che potrebbe citare chiunque e non dirvi nulla di concreto, ne ho sentito il bisogno. L’ambiente si presenta in maniera molto accogliente, con dei commessi gentili e disponibili e delle prelibatezze cucinate stupendamente. Si distingue per essere un locale con cucina take-away, infatti la cucina si limita solo a preparare le pietanze e impiattarle nei contenitori da portare via, i quali trovate esposti nella vetrina all’entrata. I prezzi sono onestissimi e il sapore merita, ma potete consumare tranquillamente in loco, visto che son presenti dei tavolini e dei divanetti per accomodarsi. La cassiera, dopo aver riscaldato a microonde, vi servirà direttamente il piatto scelto da voi e potrete star lì fino a quanto vorrete. Fatto non scontato, poiché a primo impatto, credevo che il locale fosse poco frequentato, ma all’apertura, ossia mezzogiorno, non c’è un numero assiduo di clienti. Dalle 2 del pomeriggio incomincia il pienone e pur di non cacciarti, lasciano senza problemi occupare lo stesso tavolo. Le portate sono le più classiche:

  • Tteokbokki (떡볶이, gnocchi di riso in salsa piccante con “torta di pesce”).
  • Bibimbap (비빔밥, letto di riso con una serie di verdure, uova e carne adagiati sopra e da mischiare prima di consumare).
  • Kimchi bokkeumbap (김치볶음밥, riso saltato con uova, cipolla e kimchi, alimento base nell’alimentazione coreana che consiste in cavolo fermentato con peperoncino, aglio, cetriolo e altri condimenti).
  • Mandu vegetariani e non (만두, semplicemente ravioli ripieni).
  • Japchae (잡채, tagliolini saltati con carne e verdure) e così via discorrendo.

Oltre a vendere cibo preparato da loro, c’è anche la possibilità di poter acquistare alimenti preconfezionati, bibite e alcolici coreani. Per quanto riguarda l’estetica del luogo, se siete fan del pop coreano, potete sfogliare riviste di celebrità, rifacendovi gli occhi, oppure evitare di far la fatica di muovere un dito e guardare semplicemente i poster sulle pareti. Se invece avete un odio viscerale per tale genere e l’intrattenimento in generale perchè avete già amici che vi parlano continuamente solo di quello, non scamperete. Non sto scherzando, nemmeno in bagno avrete pace, sono una maledizione tutti quei volti truccati e rifatti, perchè il bagno è letteralmente tappezzato peggio del locale in se. Quindi figuratevi nella situazione in cui dovrete fare i vostri bisognini e delle facce ammiccanti o sorridenti vi osserveranno nel mentre. Se soffrite di solitudine, per una volta nella vita, potrete dire di esser stati in compagnia in uno dei frangenti più impegnativi dell’esistenza umana.

Ooijevaar Levensmiddelen & Belegde Broodjes

Indirizzo: Lange Leidsedwarsstraat 47, 1017 NG, Amsterdam 

4-recensioni-world-food-edition-amsterda

Posto che definirei l’apoteosi della frugalità. Trattasi essenzialmente di un mini negozio di alimentari, che però da anche l’opportunità di mangiarsi qualcosa al volo, data la sua fornitura di salumi e formaggi, insomma il classico panino del droghiere di provincia. E’ stato forse l’unico luogo in tutta Amsterdam in cui il personale non parla proprio inglese, ma si comunica tranquillamente. Di certo passa un turista una volta al mese, dato che la signora è rimasta molto sorpresa nel vederci. Nonostante la sua posizione centrale, è abbastanza nascosto, non che sia difficile da raggiungere, ma non salta per nulla all’occhio. Lo spirito d’osservazione impeccabile, guidato da finanze limitate, mi ha condotto qua e mi ha lasciata soddisfatta. Se non volete sprecare troppo tempo nel stare ore ed ore ad aspettare del cibo e soffermarvi troppo nel dopo, è l’ideale. Parlate con la donna al bancone, che vi farà scegliere la pagnotta, i salumi, i formaggi e le verdure più i diversi condimenti. Dopo aver scelto svariatissimi ingredienti, il prezzo del panino fatto e finito è stato 3,50€. Considerando che quelli proposti nelle circostanze partono da minimo 5 euro e son di qualità alquanto infima. Ad ogni modo, l’atmosfera è confortevole, benché sia un po’ buia come stanza. Se avete intenzione di farci la spesa, vi consiglio di fare qualche metro in più ed entrare nei propriamente detti “Albert Heijn”, catena di supermercati presente in Olanda, perchè i prezzi, essendo un piccolo negozio in proprio i costi son notevolmente gonfiati, quindi limitatevi al minimo necessario e a un pasto. A meno che vogliate sperperare soldi per prodotti che troverete altrove a un terzo del prezzo. Il nome proprio “Albert” appare come una garanzia nei Paesi Bassi, ergo la spesa fatela da lui. 


Galleria foto


Commenti (0 commenti)


Vorresti avere il tuo proprio blog Erasmus?

Se stai vivendo un'esperienza all'estero, sei un viaggiatore incallito o semplicemente ti piacerebbe promuovere la città in cui vivi... crea un tuo proprio blog e condividi la tua esperienza!

Voglio creare un mio blog Erasmus! →

Non hai un account? Registrati.

Aspetta un attimo, per favore

Girando la manovella!