La temuta CAF ed altri aiuti

Proseguendo dall'articolo precedente, Papeleo erasmus y líos mentales, in questo post continuerò l'argomento da dove l'ho lasciato e spiegherò in cosa consiste la CAF.

La CAF in francese significa, Caisse d'allocations familiales, ed è un aiuto economico fornito dal Governo francese ai cittadini residenti, per aiutarli a pagare l'affitto della propria casa.

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Teoricamente, questo aiuto economico lo concedono a tutti quelli che lo chiedono, ma fino a quando non viene accettata la richiesta ed inviano i soldi, bisogna attraversare una vera odissea.

Se già risultava complicata la richiesta per la borsa di studio Erasmus, comparata con quella presso la CAF, è un gioco da ragazzi.

A causa di tutti i documenti che chiedono ed il ritardo per lavorare le richieste, le persone normalmente finiscono per gettare la spugna e se ne dimenticano.

Ma questo è il peggior errore che si può fare. Bisogna continuare ad insistere perché alla fine vi concederanno l'aiuto.

In base alle vostre entrate mensili, l'aiuto che vi daranno sarà maggiore o minore, ma vi daranno comunque qualcosa.

Normalmente, quando noi studenti Erasmus arriviamo in Francia, i nostri coordinatori francesi ci consigliano di fare la richiesta alla CAF quanto prima affinché sia più facile pagare il nostro soggiorno nella residenza.

I documenti da consegnare presso la CAF, sono:

  • Copia della carta di identità o passaporto.
  • Copia dell'attestato di nascita (in lingua francese).
  • Copia della tessera sanitaria europea o dell'assicurazione sanitaria.
  • Un documento dello studente che attesti che le sue risorse economiche siano sufficienti per vivere in Francia.
  • Documento che attesta l'assegnazione della borsa di studio Erasmus.
  • Copia del contratto della residenza o della casa in cui soggiornate.
  • Copia del Rib della vostra banca francese.

Allora, la prima cosa che dovete fare non appena arrivate in Francia è richiedere alla residenza un documento che attesti che state vivendo lì o che siete stati accettati ed inoltre una ricevuta del prezzo di affitto mensile; Questi documenti devono essere firmati dal direttore della residenza nella quale vivete.

La ricevuta e la prova di alloggio non sono difficili da ottenere perché basta andare alla reception e dire che sono necessari per fare la CAF e loro vi daranno quello di cui necessitate per effettuare la richiesta.

Riguardo alla copia dell'attestato di nascita, come ho detto prima, deve essere in francese. Non in spagnolo, né in inglese od altra lingua.

Sono troppo esigenti questi francesi, perché alla fine nell'attestato di nascita sono indicati solo la data, l'ora ed il luogo di nascita, il nome dei genitori e poche altre informazioni e questi dati sono gli stessi in qualsiasi lingua li leggi, perché si capiscono perfettamente.

Ma alla fine, son così questi francesi e dunque è necessario effettuare una traduzione ufficiale del documento davanti ad un notaio e lo stesso vale per la copia dell'assicurazione medica privata.

Nel mio caso, siccome conoscevo la CAF e sapevo quali documenti dovevo consegnare, prima di andare in Francia ho richiesto la traduzione dal notaio dell'attestazione di nascita. Per fortuna non mi è costato nulla (grazie ad amici di famiglia), ma credo costi un po' e che dipenda da quante pagine vuoi far tradurre; So che in Francia puoi arrivare a pagare abbastanza per ogni pagina.

Disgraziatamente, non posso fornire prezzi riguardo alle traduzioni perché non ne ho conoscenza e nemmeno mi sono presa la briga di chiederlo agli altri colleghi studenti, quindi vi consiglio di ricercare vari traduttori e compararne i prezzi e non arrendervi, può darsi che abbiate fortuna ed incontriate qualcuno che ve lo faccia gratuitamente.

Il documento che attesta che avete risorse sufficienti per vivere in Francia deve essere, ovviamente, in francese.

In questo caso, non deve essere una traduzione ufficiale. Si basa solo su una lettera in cui si afferma esattamente ciò che vi ho detto, ma avrete maggiori possibilità che accolgano la vostra domanda prima se, con quella lettera, consegnate una lettera firmata dalla vostra banca nella quale viene confermato che avete fondi sufficienti per la Francia.

Nella richiesta della CAF, nella casella "Studente borsista" dovete barrare l'opzione No, perché nonostante avete una borsa di studio Erasmus, non avete una borsa di studio pagata dal governo francese.

Altra cosa molto importante, oltre alle traduzioni ufficiali, è avere un conto bancario francese. È un documento obbligatorio se si vuole beneficiare della CAF, perché senza di esso non vi daranno nulla.

Ci sono varie banche ad Amiens, ma la più conosciuta e raccomandata è la banca LCL.

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Nella banca LCL, potete aprire un conto corrente per studenti in cui non vi faranno pagare per avere una carta di credito o debito, né per mantenere il conto ed inoltre funge anche da compagnia assicurativa e ciò coincide con il requisito di assicurare la propria abitazione per vivere in una residenza, al costo di 5 euro al mese (se stipuli un contratto con LCL, perchè con un'altra compagnia assicurativa non so quanto costi).

C'è una sede molto grande (credo sia la principale) in via de Trois Cailloux, che prima era un antico teatro.

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È proprio qui che io e i miei colleghi Erasmus abbiamo aperto il conto, in meno di niente perchè è molto facile e veloce.

Gli orari della banca sono diversi da quelli delle banche in Spagna, che normalmente alle 14:00h ed il fine settimana non effettuano operazioni come l'apertura di un conto.

Dal martedì al venerdì dalle 10:00h alle 13:00h, e dalle 14:00h alle 18:30h, a parte i giovedì in cui l'apertura è dalle 15:00h alle 18:30h

Il sabato dalle 9:30h alle 13:00h, e dalle 14:00h alle 16:00h.

Nel mio periodo di Erasmus ad Amiens, ho trovato due filiali LCL in centro (ma può darsi che ora siano di più), una è in Trois Cailloux, come ho detto prima, e l'altra si trova nel Centro Hall, dove si trova il Carrefour grande, davanti alla fermata dell'autobus.

Questa filiale in realtà non la raccomando per l'apertura del conto perchè gli operatori di filiale sono un po' distaccati, mentre quelli della filiale de Trois Cailloux sono tutti giovani ed empatici con gli studenti.

Tornando alla CAF, è molto importante che effettuate la richiesta non appena arrivate in modo da non aver problemi con l'elaborazione di tutti i documenti.

Agli studenti che andranno a vivere in qualche residenza del CROUS, sarà assicurato il pagamento del sussidio.

Per la consegna dei documenti è possibile farlo da soli su internet o attraverso un ufficio della CAF, consegnandoli personalmente.

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Nel caso in cui non volete farlo personalmente, si deve richiedere un appuntamento prima di recarvici, altrimenti vi faranno attendere ed entrare per ultimi.

Dunque, una volta consegnati e inviati tutti i documenti e la richiesta, arrivano i problemi.

Vi invieranno lettere dicendo che non avete consegnato qualche documento, che non vanno bene o non sono corretti.

Tutto questo è un una grande falsità. La verità è che penso che questo lo facciano per fregare la gente, soprattutto gli studenti Erasmus.

A me per esempio mi successe che per due mesi non facevano altro che chiedermi la tessera sanitaria europea, perché secondo loro non l'avevo inviata.

Non aveva senso perché mi accertavo sempre bene di avere tutti i documenti che chiedevano ed in più, ogni volta che mi inviavano una lettera dicendo che mancava la tessera sanitaria europea, andavo direttamente in ufficio e consegnavo una copia della tessera direttamente nella buca delle lettere all'entrata.

Dopo aver inviato quasi 10 copie, sono andata in ufficio per parlare direttamente con un dipendente, mostrare la tessera fisica e chiedere una spiegazione che ingoiai nonostante fu talmente falsa che mi fece arrivare il sangue alla testa e potevo essere capace di fare una scenata.

Mi dissero che era perché ogni volta che inviavo una copia della mia tessera sanitaria europea la mettevano in un altro fascicolo e non nel mio.

Excusez-moi?! (Mi scusi?! )

L'avevo caricata direttamente nel mio profilo, dunque era impossibile che la copia della mia tessera sanitaria europea fosse stata messa in un altro fascicolo.

Dopo molte lamentele e discussioni (perché ero fuori di me a causa del disservizio subito), finalmente la mia domanda fu aggiornata.

E dopo essere arrivata a quasi la metà del periodo Erasmus, a metà Febbraio, ho ricevuto l'aiuto. Fu quasi una miseria.

In totale mi hanno dato 190 euro, 38 euro mensili per 5 mesi.

Quando ricevetti i soldi non sapevo quanti fossero e nemmeno capii perché mi avevano dato così poco e per soli 5 mesi quando avevo dichiarato nella mia richiesta che vivevo in Francia da 9 mesi.

Quando pensai di lamentarmi, parlai con altre ragazze che vivevano nella mia stessa residenza e anch'esse studentesse Erasmus da 9 mesi e mi dissero che anche loro avevano ricevuto la mia stessa quantità di denaro.

Mi spiegarono dopo che era perché la borsa di studio Erasmus copriva solo 5 mesi della nostra permanenza e per tale ragione la CAF ci aiutava solo per 5 mesi. Ciò non aveva senso, perché nulla ha a che vedere la borsa di studio Erasmus, con la CAF.

Alla fine, i soldi che mi inviarono mi servirono per pagare l'ultimo mese di affitto nella residenza, che costava 186 euro.

C'è poco ancora da dire sulla CAF a parte che è un disastro, però se siete persistenti e non gettate la spugna finiranno per darvi il sussidio, ma ci sono alcune persone che passano oltre perché per il poco denaro che si riceve preferiscono passare il proprio tempo in attività più produttive.

Altro aiuto interessante per pagare l'affitto viene fornito dal CROUS.

CROUS, in francese, è l'acronimo di Centre Régional des Oeuvres Universitaires et Scolaires.

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Le residenze che fanno parte della CROUS sono quelle pubbliche e generalmente sono economiche, comparate con altre private.

Queste residenze sono molto richieste dagli studenti francesi, ma in alcune di esse, può essere fatta richiesta anche se non si è studenti e si hanno poche risorse economiche per pagare una casa condivisa o un appartamento intero.

Oltre alle residenze offerte dalla CROUS, vi sono anche varie mense universitarie a fianco delle facoltà in cui si può mangiare abbastanza bene al prezzo di 3, 50 euro il menù.

Tornando alle residenze, molte volte sono soliti a negare la richiesta a studenti stranieri perché suppongo che vogliano dare la precedenza a quelli francesi e, purtroppo, quando rifiutano le domande, non spiegano il perché e tendono a fornire scuse poco plausibili o semplicemente non rispondono alle lamentele degli studenti respinti.

In caso vi serva una spiegazione, dovete bombardare di email e chiamate la CROUS esigendo una spiegazione o un'alternativa e, alla fine, sicuramente vi daranno ascolto e vi aiuteranno, perché i francesi nascondono sempre qualche informazione utile per gli stranieri.

Nel mio caso ho avuto molta fortuna e mi hanno concesso un alloggio senza problemi. Ma credo ciò dipenda dal fatto che Amiens non è comunque una grande città e, essendo una città universitaria, ci sono molte residenze e abitazioni condivise a prezzi modici.

Adesso parliamo dell'aiuto della CROUS.

Nel caso in cui non abbiate entrate monetarie elevate e la borsa di studio Erasmus non vi aiuta a coprire tutte le vostre spese principali, potete fissare un appuntamento con un responsabile della CROUS per richiedere un aiuto.

Ad Amiens, per mia fortuna, l'ufficio era giusto sotto la residenza delle ragazze in Saint-Leu in cui vivevo.

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Normalmente potete andare in ufficio e chiedere di parlare con il responsabile delle borse di studio e questo è tutto. Una volta che parlate con il responsabile potete spiegargli tutta la vostra situazione.

Conosco un'amica che viveva nella mia stessa residenza che andò a parlare con la CROUS e quando è uscita le hanno dato un assegno di 250 euro.

Ho dato di matto e sono andata a cercare questo signore.

Per la cronaca, la ragione per la quale mi decisi ad andare non era che avevano dato alla mia amica un aiuto ed io volevo lo dessero anche a me (cioè, in fondo si, ma per ovvi motivi), ma perché cominciavo ad avere problemi finanziari e avevo difficoltà di arrivare a fine mese.

Quando arrivai e gli parlai della mia situazione, mi disse che disgraziatamente tutti i fondi economici erano terminati e che non avrebbero avuto più fondi fino all'estate; ma mi poté compilare la scheda studente per mangiare nella mensa universitaria CROUS gratis per due mesi, una volta al giorno.

La verità è che questo è sempre meglio di niente, ed in generale ho apprezzato molto il cibo che davano al RU (mensa universitaria).

Ho avuto un'altra amica a cui non diedero nulla, orfana di padre e con la madre in disoccupazione.

Questo mi fa pensare che tutto si riduce ad aver fortuna o meno.

Come ultima cosa, altro aiuto per gli studenti, non finanziario, è quello della UPJV nel campus (al di fuori della città).

Credo di averne già parlato in precedenti articoli in questo blog riguardo l'università che, se vai al campus, può dare utensili da cucina, come bicchieri, posate, piatti, pentole, pentole, padelle, ecc; In questo modo non devi comprarli ma poi vanno restituiti perché non si possono portar via.

Quelle cose che vi forniscono sono di studenti degli anni precedenti che le hanno donate all'università per fornirle agli studenti degli anni successivi al fine di non far spendere loro soldi per acquistarle nuovamente.

L'unica condizione affinché ti forniscano questi oggetti, è restituirli una volta che te ne vai.

E per averle, devi farne richiesta, altrimenti se ne dimenticano.

La persona che ci diede questi oggetti era la simpaticissima Melanie della quale vi ho parlato precedentemente.

Nessuno è a conoscenza dell'esistenza di queste donazioni, però un'amica con me in Erasmus lo venne a sapere da un'altra studentessa venuta in Erasmus in precedenza e siamo andate all'ufficio relazioni internazionali a informarci se esisteva questo servizio.

Dopo aver menzionato questo servizio, ci hanno portati nella sala dove si trovavano tutte queste cose e siccome fummo le prime ad arrivare, ci siamo prese quasi tutto, ops...

Ma più che altro perché le avremmo divise in tre (visto che vivevamo nella stessa residenza) e perché organizzavamo cene collettive e necessitavamo di molti utensili affinché tutti avessero avuto un piatto in cui mangiare.

Alla fine, credo che questi sono tutti gli aiuti che esistono, o almeno quelli che io ho richiesto.

Se mi ricorderò di qualcos'altro, lo aggiungerò a questo articolo, o altrimenti, una volta che arrivate ad Amiens o altra destinazione Erasmus, comunque informatevi e chiedete sempre se ci sono aiuti per gli studenti Erasmus, perché ce ne sono sempre.


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