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La mia esperienza di volontariato a Porto: CASA- Centro de Apoio ao Sem Abrigo

Durante il tuo periodo come studente Erasmus a Porto, puoi partecipare a diversi progetti di volontariato. E' un'esperienza che arricchisce e che io consiglierei a tutti di fare almeno una volta nella vita.

Ho lavorato come volontaria a Porto per vari mesi e devo ammettere che questo lavoro mi manca ancora. Lavoravo presso CASA - Centro de Apoio ao Sem Abrigo. Come lo suggerisce il nome stesso, CASA è un'organizzazione di sostegno per i senza tetto. CASA fornisce cibo a queste persone (la cena e anche un pranzo al sacco per il giorno seguente che di solito contiene pane, jogurt, frutta e una fetta di torta) ed opera dal lunedì al venerdì.

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Una serata a CASA

Come si svolge una serata a CASA? Ogni giorno intorno alle 20 tutti si ritrovano nella cucina di CASA. Ogni gruppo di volontari è composto da circa 12 persone (ci sono vari gruppi per ogni giorno della settimana, la maggior parte delle persone lavora 2 volte a settimana, cioè circa 6 ore a settimana). Alcune persone si occupano di portare il cibo nella cucina: frutta, jogurt, pane, torte e altre cose come pizza e panini, avanzi di vari ristoranti che sono raccolti e portati nella cucina di CASA. Quando tutto il cibo è arrivato, si assegnano i vari ruoli. Una parte del gruppo dispiega i tovaglioli che saranno poi usati per avvolgervi il cibo. Un'altra parte del gruppo taglia il pane e ci spalma sopra (di solito) la marmellata. Alcuni incartano il cibo e altri ancora mettono il tutto in un sacchetto di plastica chiamato "kit". Allo stesso tempo, alcune persone preparano la cena (di solito zuppa, pasta o riso e qualcosa da bere come succo di frutta o acqua e una fetta di torta con caffé per il dessert).

Quando tutto è pronto, in genere intorno alle 21. 15 - 21. 30, arriva il momento di andare nelle strade. Il gruppo di volontari si divide in due e ogni gruppetto va in strade diverse, tutto ciò in macchina. Di solito, quando arrivavamo nelle strade, trovavamo una lunga fila di persone in attesa del loro pasto. Quando ci vedevano arrivare, alcuni correvano verso le nostre macchine per aiutarci a scaricare tutto quanto (i tavoli, i contenitori d'acqua e il cibo). Non appena i tavoli erano sistemati, con tutto il cibo sopra, potevamo iniziare a distribuire i piatti. C'era sempre tanto cibo e la gente riusciva addirittura fare il bis. Tutti mangiano insieme in strada e l'atmosfera è di solito molto piacevole; i senza tetto e i volontari chiacchierano e ridono insieme. Durante i miei turni di lavoro con CASA ho potuto parlare con varie persone: andandoci settimanalmente si inizia a conoscere meglio la gente e parlare diventa più facile. Ci sono vari tipi di persone che vengono a chiedere cibo a CASA: senza tetto (a volte dipendenti da droga o alcol), mamme single con tanti bambini o persone più comuni che si sono ritrovate improvvisamente senza lavoro. Non si tratta quindi solo di persone senza una casa, tanti di loro infatti semplicemente non hanno abbastanza soldi per procurare del cibo a se stessi e alle loro famiglie. Mi è capitato di parlare una volta con un ragazzo che mi ha detto di essere un bravissimo studente, ma quasi senza soldi e che quindi ha deciso di rivolgersi a CASA per avere del cibo. Questo genere di situazioni sono tristi. Le persone si rivolgono a CASA principalmente per avere del cibo, ma si vede che tanti di loro hanno anche bisogno di parlare, quindi parlano con i volontari. Tutti i volontari sono molto simpatici, empatici e buoni ascoltatori. A volte le persone non vogliono necessariamente parlare di se stesse o della loro situazione, a volte vogliono semplicemente sapere qualcosa su di te e su quello che stai facendo. Oltre al cibo, ogni tanto, i volontari portano vestiti o oggetti per la casa da distribuire alle persone sulla strada.

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Intervista con il direttore di CASA

Per il mio blog ho voluto fare una breve intervista all'attuale direttore di CASA. Si chiama Pedro Pedrosa ed è un giovane divertente, allegro e molto simpatico. Ecco la mia conversazione con lui:

Ambra: Puoi raccontarmi come è iniziato il progetto CASA?

Pedro: CASA è un progetto nato a Lisbona che ha preso ispirazione da un monaco buddista chiamato Tulku Pema Wangyal Rinpoche. Pedro Nicolau (fondatore di CASA Porto), da Porto, andò fino a Lisbona per chiedere se lo stesso progetto poteva essere proposto anche a Porto. Quando iniziò c'erano vari gruppi di amici, uno per ogni giorno della settimana, che andavano per le strade a distribuire cibo e a parlare con i senza tetto. Il tutto è iniziato il 3 marzo 2007. Oggi, CASA è la più grande organizzazione che lavora con i senza tetto in Portogallo. Quando abbiamo iniziato a Porto non c'era molta gente che distribuiva cibo nelle strade e neanche tanta gente che veniva a prenderlo. Adesso invece aiutiamo più di 200 persone al giorno.

Ambra: Cosa ti ha spinto a iniziare a lavorare per CASA a Porto? Avevi delle ragioni particolari (personali? )? Vorrei sapere cosa ti ha portato a prendere questa decisione.

Pedro: Non c'era una ragione specifica. Volevo fare qualcosa per gli altri e mi sembrava che non ci fossero abbastanza persone che lo facessero già.

Ambra: Interessante.. Potresti dirmi qualcosa in più sull'aspetto organizzativo? Quanto cibo bisogna preparare ogni volta, quanti "kit"..?

Pedro: E' basato su delle statistiche. Sappiamo quanti piatti di plastica consumiamo e quanti gruppi abbiamo. Mettendo insieme questo e il conteggio dei kit e del cibo, possiamo stimare le quantità necessarie piuttosto accuratamente.

Ambra: Diresti che tante delle persone che si rivolgono a CASA sentono il bisogno di parlare con qualcuno? O vengono solo per necessità (il cibo)? Qual è la tua esperienza a riguardo?

Pedro: Alcuni si sentono più a loro agio nel parlare con i volontari rispetto ad altri e, per quanto riguarda queste persone, i volontari dovrebbero provare ad ascoltare quello che hanno da dire. Anche questo fa parte dei nostri obiettivi, ascoltare le storie delle persone, ma quando abbiamo tanta gente che viene a mangiare le conversazioni sono più corte. Adesso è già diverso rispetto a qualche anno fa. Adesso passo molto più tempo a parlare che a distribuire cibo! All'inizio davamo da mangiare a 40 o 50 persone al giorno, quindi avere una conversazione e aiutare la gente anche in altri modi era più semplice. Dato che il numero delle persone che mangiano sulla strada è aumentato così rapidamente, abbiamo avviato il progetto CASA AMIGA. Per poter diminuire un po' questo numero, abbiamo iniziato a donare ad alcuni di loro alimenti non cotti attraverso il progetto CASA AMIGA. Così possono cucinare il cibo direttamente a casa e non serve che scendano in strada, mentre noi riusciamo ad aiutare in modo più efficiente coloro che in strada ci vivono. Al momento distribuiamo cesti di beni alimentari a più di 200 famiglie. Queste possono passare a prendere il loro cesto ogni sabato presso il nostro deposito oppure possiamo portarlo noi direttamente a casa loro.

Pedro mi ha detto che a breve ci sarà anche una mensa dove i senza tetto potranno consumare i loro pasti, così che non debbano più mangiare sulla strada.

Sono molto grata che esistano persone come Pedro. Vorrei ringraziare Pedro personalmente per ciò che ha realizzato con il progetto CASA. Stai facendo qualcosa di incredibile e bellissimo per l'umanità intera e scommetto che ci sono ancora centinaia (se non di più) di persone che ti sono grate per le tue azioni! Continua a lavorare così, tornerò a far visita a CASA di nuovo molto presto.

Vorrei anche incoraggiare un'ultima volta tutti a fare o almeno provare il volontariato. Non sarete ripagati in denaro, ma in amore. Diventa volontario e fai la differenza :-).

"Ci guadagniamo da vivere con ciò che facciamo, ma ci costruiamo una vita con ciò che diamo" - Wiston Churchill

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