Come si vive presso una Host Family?
Ormai penso che anche i sassi lo sappiano, ma per chi fosse arrivato tardi lo ripeto: Mi sono trasferito in Danimarca per l'università e a metà dell'esperienza ho traslocato e sono andato a vivere presso una host family. Siccome già ho vissuto con una host family in America e se mi fossi trovato male un passo del genere non lo avrei rifatto in Danimarca, alcune persone adesso si stanno chiedendo come ci si trova a vivere a casa di estranei. Già il fatto che ho vissuto due volte con una famiglia ospitante fa capire che mi sono trovato bene, ma allo stesso tempo è bene sapere che l'esperienza dipende tanto da vari fattori, come per esempio il vostro comportamento. Leggete oltre per sapere come meglio agire per far funzionare il tutto con la vostra host family.
Il tuo comportamento.
Io sono del parere che non importa che tipo di persona sei, non importa se sei introverso or estroverso, se sei bravo a parlare la lingua del tuo paese ospitante o no oppure se sei gia abituato a viaggiare o no. L'unica cosa che conta in questo caso è il rispetto. Se rispetterai la tua host family, collaborerai in casa, ci parlerai assieme, non ti isoolerai in camera tua e insomma li tratterai proprio come tratti la tua famiglia, loro instaureranno con te un rapporto che all'inizio sarà di semplice amicizia e poi con il passare del tempo potrà diventare proprio come il rapporto che intercorre tra un genitore e un figlio. Dico che non c'entra il tipo di persona che sei perché io prima di prendere la decisione di far lo scambio culturale non avevo mai preso un aereo (ad essere sinceri si, una volta, ma avevo sei anni e non ero da solo), ero introverso e con l'inglese ero più bravo nel writing che nello speaking. Però adesso sono qui, sono sopravvissuto, ho avuto ed ancora oggi ho un rapporto fantastico con la mia host family e ho imparato l'inglese. Come ho fatto? Mi sono semplicemente integrato e fatto tutto quello che loro stessi facevano.
La famiglia ospitante stessa.
E' chiaro che essere carini e coccolosi non basta, se la famiglia stessa è ostile nei vostri confronti c'è poco da fare se non contattare il vostro counselor con la speranza che prenda dei provvedimenti. Purtroppo non posso darvi consigli a riguardo, perché non mi sono mai trovato nella condizione di dover contattare il mio counselor, non ho mai avuto un minimo problema, però comunque è sempre meglio parlarne prima con la famiglia ospitante se c'è un problema. Ricordatevi sempre che provenite da una cultura diversa dalla loro. Probabilmente qualcosa che voi fate quotidianamente a casa vostra, a casa loro viene vista come qualcosa che non va fatta. Se avete dubbi chiedete sempre, meglio chiedere venti volte che sembrare menefreghisti, così l'atmosfera in cui vivrete sarà sempre armoniosa.
Abbiate un briciolo di iniziativa.
Non aspettate che la famiglia ospitante vi chieda di fare una cosa, se vedete che c'è un bicchiere fuori posto schiacquatelo e mettetelo via. Se vi alzate per prendervi uno snack, portatene uno anche a chi è in stanza con voi. Apprezzeranno sicuramente il gesto. Io per esempio prima che me ne tornassi in italia ero privo di idee. Non sapevo cosa "regalare" loro prima che partissi. Avevo trascorso undici mesi bellissimo con loro e non volevo andarmene senza nemmeno fargli capire che per me è stato importante e indimenticabile, quindi nel piccolo delle mie possibilità, ho scritto loro una lettera. Ci ho inserito delle foto, le ho stampate e poi le ho riposte sui loro letti mentre erano a lavoro. Poi mi hanno accompagnato in aeroporto e al loro ritorno a casa le hanno trovate e le hanno lette. Non ho dato loro gioielli, soldi o una tv al plasma, ma vi posso assicurare che anche due righe di ringraziamento fanno piacere a chi le riceve.
Non fate paragoni con altre esperienze.
Paragonare la vostra esperienza a quella degli altri è sbagliato. Ma non perché è illegale, semplicemente perché il paragone non può esistere. Anche se due famiglie sono entrabe americane, nel loro contesto di casa possono avere abitudini differenti (ed è anche per questo che con il programma Rotary gli studenti sono tenuti a trasferirsi due o tre volte durante il corso del loro scambio culturale). "Eh però il mio amico ha fatto quello con la sua host family. Poi loro lo hanno portato li, gli hanno dato questo blablabla" chissene frega. Lo so che è facile guardarsi attorno e che l'erba del vicino sembra sempre più verde, ma vi posso garantire che l'apparenza delle volte può anche ingannare. Una mia amica era in una scuola bellissima, per la sua senior trip è stata in crociera alle Bahamas, faceva la cheerleader e tutto quello che vuoi, ma se io fossi andato nella sua scuola non avrei mai incontrato la mia host family, quindi a me del giro alle bahamas interessa poco e zero. Capite quello che sto cercando di dirvi? Fate meno paragoni e avrete meno problemi.
Siate voi stessi.
Alla famiglia interesserà esser a contatto con i "veri" voi e non la brutta copia di qualcun'altro. Non fingete di esser un'altra persona solo perché magari pensate che loro vogliono aver a che fare con un tipo di persona diversa. Siate voi stessi, anche perché se non lo fate molte volte le famiglie se ne accorgono. Non saranno i vostri genitori, ma se vi avranno a contatto tutti i giorni con il tempo impareranno a capire il vostro comportamento e chi siete veramente, quindi fate attenzione.
Fatevi meno problemi possibili.
Se la famiglia vi ha scelto o se siete stati assegnati a quella famiglia, un motivo ci sarà. Non fatevi mille complessi, se il destino ha voluto così non dovete far altro che lasciar che tutto quello che deve succedere accada.
Seguite questi cinque consigli pre partenza.
Cristian
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Contenuto disponibile in altre lingue
- Español: ¿Como se vive en una familia de acogida?
- English: How is living with a Host Family?
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