Cinque Consigli Pre Partenza.
Prima di partire abbiamo un miscuglio di pensieri per la testa e ci sentiamo annegare tra le mille cose che ci sono da fare, e i voti che vanno mantenuti oltre il sei per garantire la promozione immediata e non debiti a settembre, i quali sarebbero un problema per una partenza garantita. Quindi volevo lasciarvi cinque consigli da seguire per passare un pre partenza più sereno.
No Aspettative.
Non fatevi mille film in testa. So che è difficile non farsene proprio, d'altronde l'immaginazione viaggia, però aver meno aspettative aumenta la probabilità di trovarsi bene. Se avete troppe aspettative e mettete troppi paletti va a finire che rimanete delusi. Cioè se vi trovate ancora nella fase di attesa e non vi è stata assegnata una famiglia ospitante, non aspettatevi di andare in una villa sul mare in florida perché se poi vi piazzano nel nord del Minnesota dove d’inverno vi si ghiacciano anche i peli vi rattristate. Cercate sempre di vedere entrambe le facce della medaglia. Fate una lista delle cose positive di entrambi i posti, quelli caldi e quelli freddi. Io per esempio se fosse stato un posto caldo lo avrei preferito vicino alla spiaggia (non Arizona quindi, per dire) e se invece fosse stato freddo mi sarebbe andato bene ovunque purché avrei avuto la neve a Natale (e alla fine l’ho avuta anche il giorno del mio compleanno, meglio di cosi?!).
Partite A Mente Aperta.
Siate open minded, per farla breve. Non siate quelle persone pesanti che si sentono in dovere di giudicare tutto e tutti, e non siate nemmeno quelle che pretendono il mondo. Siate umili e gentili con tutti, così facendo avrete una buona probabilità che gli altri faranno lo stesso con voi.
Prendete Nota Di Tutto.
Il pre partenza è una fase delicata dell’exchange, perché anche se questa decisione l’abbiamo presa, non sappiamo veramente a cosa stiamo andando incontro. E poi, abbiamo solo sedici anni e siamo pieni di incertezze. “Mi troverò bene a scuola? E con la famiglia? Mi piacerà la mia host city?”. Scrivetevi su undiario tutto questo, le vostre paure e le vostre sensazioni, vi farà piacere leggere dopo anni e anni tutte le cose che vi siete scritti. Sarà un modo anche per capire quanto siete cresciuti e cosa è cambiato grazie all’esperienza di studio all’estero, fatta alle superiori e non in università.
Rilassatevi.
Sì, mi avete capito. Respirate! Lo so che state aspettando con ansia per una host family che sembra non arrivare mai, so anche che volete sapere cosa infilare in valigia e non sapere se state andando vi manda in bestia perché non sapete se dovete mettervi in valigia dei passamontagna per il Montana o un costume e un ventilatore per il Nevada (ovviamente sto esagerando). Aspettare però fa parte dell’esperienza e quando finalmente vi ritroverete sull’aereo proverete una sensazione bellissima. Della serie “Dopo le selezioni, gli infiniti moduli da compilare in inglese, l’attesa e l’arrivo della host family, finalmente sono qui!”.
Non Guardate Gli Altri.
Siamo tutti umani, e tutti diversi l’uno dall’altro, con gusti e abitudini diversi. Quindi, non guardate cosa fanno gli altri e quale tipo di placement ricevono, concentratevi sulla vostra esperienza personale. Anche perché non tutto quello che viene pubblicato sui social è vero, o comunque anche se lo è, non è l’unica verità. C’è chi si trova bene e pubblica i video su snapchat e c’è chi invece si trova male che non lo mette, quindi è questo che sto cercando di dire. Prima di dire “Che culo che ha avuto quello li però, vorrei esser nei suoi panni” pensateci. Io conosco delle persone che erano nelle grandi città, facevano tanto i fighi e poi alla fine hanno cambiato famiglia perché si è scoperto che non si trovavano bene. Altri che invece erano in posti microscopici hanno magari fatto il giro degli States durante l’anno e hanno avuto una host family da sogno. Shit happens. Date valore alle giuste cose.
Spero che questi consigli potranno essere utili a tutti coloro che nel prossimo futuro partiranno per un exchange. E poi un sesto consiglio: live it up.
- Cristian
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