Cinque cose che ho fatto per la prima volta in scambio culturale

Tutti ti dicono di andare in scambio e di essere te stesso, ma ti dicono anche di uscire dal tuo guscio e dire sì a (quasi) tutto ciò che le persone ti offrono. Giusto? Beh, penso questo sia un valido argomento. Le persone hanno bisogno di sperimentare nuove cose per poter parlare con gli altri senza annoiarli. Devono provare le cose prima, quello è l'unico modo affinché possano sapere se gli piaccia farle o no. Devono fare cose per poter scrivere di esse. Devono...

La lista è lunga e potrei andare avanti per ore a provare a convincervi che la cosa giusta da fare è uscire lì fuori e divertirvi, ma ora vi fornirò semplicemente degli esempi concreti. Quando ero più giovane ero solito essere molto timido e mi interessava quello che la gente avrebbe potuto dire di me. Non credevo davvero in me stesso e non avrei mai creduto che sarei potuto arrivare dove sono oggi. Quindi cos'è cambiato? Ho fatto un'esperienza di scambio culturale! E ho fatto queste cinque cose per la prima volta:

1. Ho giocato a tennis

Suona stupido, ma questa cosa mi ha abbastanza aiutato ad uscire là fuori. Non era solo un gioco per me. stavo davvero giocando una competizione sportiva per la prima volta. Ero là fuori e dovetti fare uno sforzo in ciò che stavo facendo perché altrimenti anche il mio compagno sarebbe affondato con me. Non mi nascondevo nella mia stanza per tutto il pomeriggio dopo la scuola ma ero fuori a fare sport. Sono sempre stato il tipo di ragazzo che ama le serie TV e rimane in casa. Esco ma non per fare sport, ma ero lì, a giocare e divertirmi (a volte ahah).

2. Ho sciato

Anche questo potrebbe sembrare sciocco, ma non ho mai sciato prima ed ero abbastanza preoccupato di farmi male. Intendo dire, sono andato a sciare per la prima volta una settimana prima del Rotary Ski Weekend perché la mia famiglia americana voleva che facessi delle lezioni così che sarei stato preparato, almeno un po', prima di andare a sciare con i miei amici. Mi sentivo molto in imbarazzo a stare lì, senza essere in grado di muovermi senza avere la sensazione di cadere, cadere realmente e poi rialzarmi sentendomi esausto... Ma alla fine della giornata, ho realizzato che l'avevo fatto, e ho sciato due volte dopo quella giornata, diventando sempre più bravo. Questo mi aiuta a realizzare che ho solo bisogno di credere in me stesso un po' di più rispetto a quanto io faccia realmente.

3. Sono stato il vice presidente del club interazione

Essere il vice presidente di qualsiasi cosa mi avrebbe aiutato, immagino. Ammettiamolo: come ho detto prima, sono sempre stato il tipo che restava a casa a guardare la televisione invece di ubriacarmi ogni notte. Non ero esattamente il teenager più socievole del mondo, ma sono passato dall'essere uno studente in scambio della scuola all'essere il presidente del club interazionale. Durante i pochi incontri ero quello in carica, tenevo discorsi e discutevo argomenti con gli altri compagni. Ero uno dei leader e avevo sempre visto me stesso come un seguace più che un leader, ma forse mi sbagliavo.

4. Il mio primo discorso pubblico

Una persona timida è quella che trema quando deve incontrare gente nuova. Sono angosciati da qualcosa di così facile come conoscere qualcuno nuovo e si sentono davvero a disagio tra la folla. Non ero al primo stadio, intendo dire, ero in grado di sopravvivere ad un evento sociale, ma tuttavia a volte speravo di essere da qualche altra parte perché è così che sono fatto. In ogni caso, negli Stati Uniti dovevo tenere dei discorsi ogni tanto. Ho deciso di essere un Rotary Ambassador, e questo significava dover partecipare ad eventi un paio di volte al mese e a volte intervenire o addirittura avere il mio programma da discutere di fronte a centinaia di persone. Non appena ho iniziato a parlare con il microfono vicino alla mia bocca, mi sentivo come se non potessi respirare, ma in qualche modo sono riuscito a presentarmi e sono andato dritto al punto tanto che venti minuti dopo stavo ridendo davanti a queste persone che mostravano interesse per me e il mio programma. Vedevo che gli piaceva vedermi e che capivano il mio accento inglese ed era tutto ciò che volevo, quindi ce l'avevo fatta.

5. Ho scoperto una mia nuova passione

Per iniziare, non sarei qui a scrivere il mio blog se non fossi andato in scambio. Prima della partenza, ogni studente in scambio ha iniziato a scrivere un blog. Hanno iniziato tutti a scrivere della loro attesa, il loro collocamento, la loro eccitazione, ecc. Ed io ero uno di quelli. Nel corso del mio scambio, avevo il mio diario, ma ho anche seguito delle lezioni interessanti a scuola. Siccome a Milano non potevo scegliere le lezioni da seguire e non avevo nemmeno molto tempo libero dopo la scuola, non ho mai fatto molte delle cose che avrei sempre voluto provare, ma in America era diverso. Ho seguito dei corsi d'arte, ho partecipato ad un'opera teatrale perché mi mancava stare sul palcoscenico e... Ho comprato la mia prima macchina fotografica. Quindi è nata la mia passione per la fotografia nello stesso modo in cui è nato il mio amore per la scrittura. Mi sentivo quasi obbligato a fare foto perché qualsiasi cosa sembrava diversa o strana ai miei occhi. Nulla era nello stesso modo in cui era a casa, quindi ho iniziato a fotografare tutto con la mia nuova macchina fotografica.

Ecco tutto. Andare all'estero non significa solo provare ad essere fighi o viaggiare per togliere dei paesi dalla vostra lista dei desideri, andare all'estero significa praticamente darvi un'altra occasione. Significa darvi dello spazio e concentrarvi sulle cose che più contano per voi. Queste sono solo alcune delle ragioni, poi ci sono tutte le altre come "imparerete una nuova lingua", "prenderete per la prima volta un pullman giallo", "conoscerete nuove persone" ma prima di tutto conoscerete meglio voi stessi. Il che non significa che dovrete diventare tennisti o sciatori perché l'ho fatto, ma significa che avrete bisogno di fare le cose che vi aiuteranno a crescere come persona.

- Cristian

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