Andare in bagno in Messico

Ormai lo sapete che mi piace raccontarvi le più assurde curiosità. Sto preparando un articolo con le parole e le espressioni diverse usate in Spagna e in Messico. Non vedo l'ora che lo leggiate e spero che vi piacerà. Dovrete aspettare un po' però, perché mi sono ricordata che devo ancora chiarire il significato di alcune parole che ho usato nei post precedenti e che possono avervi confuso. Per esempio nell'articolo sul tipo di spina che si usava, nel quale vi parlavo del disastro con l'asciugacapelli, mi sono dimenticata che in Messico si chiama in un altro modo. L'altro giorno Luís, un mio amico messicano che ho conosciuto a Budapest proprio grazie a quel post, mi ha detto che nel suo paese l'asciugacapelli si chiama "secadora", mentre in Spagna "secador". Non so come chiamano l'asciugatrice, visto che in spagnolo si dice "secadora". Vi rendete conto? Queste piccole differenze sono quelle che hanno causato le più divertenti situazioni! Per esempio: cosa avrei pensato io, che sono spagnola, se mi avessero detto che avevano bruciato la "secadora"? Sicuramente che non avrei potuto più usare l'asciugatrice e che quindi avrei dovuto stendere il bucato sul balcone e sperare che non venisse da piovere. Anche Pepe e Paqui, cercavano di capire a cosa mi riferissi nel post su Colima, quando parlavo del fatto che sarei andata ad una stazione di "camiones". Sarei salita su un camion per farmi trasportare come se fossi una merce? In Messico, macchina si dice "carro", mentre in Spagna "coche". L'autobus invece si chiama "camión". Quello che gli spagnoli chiamano "camión" (camion), in Messico si chiama "tráiler". Nel post di Colima quando parlavo di "estación o terminal de camiones", mi riferivo alla stazione degli autobus. Spero che questo vi abbia chiarito alcuni dubbi. C'è qualcos'altro che vi sembra strano? Ditemelo. Può capitare che vediate più differenze di me visto che mi sono abituata e non mi accorgo se c'è qualcosa di diverso.

Devo chiarire anche una piccola cosa sui Re Magi. Maria José, che vive a Segorbe, mi ha raccontato che in Spagna è Babbo Natale a portare i regali ai bambini e che quindi per alcuni è più importante dei Re Magi. In Messico, Eduardo, che è di Guadalajara, mi ha detto che dipende dallo stato in cui si vive. Per esempio nel nord del Messico"Niñito Dios", "Santa Claus" o i Re Magi in base allo stato in cui vivete. Che pensate di questa differenza? Chi è che porta i regali a voi? Mentre ci pensate vi racconto alcune curiosità sul bagno, perché anche se alla fine ci si abitua, all'inizio è sempre un po' strano.

Curiosità sul bagno in Messico

Sto per raccontarvi qualcosa che, quando vivevo in Messico, non mi sembrava tanto strano. Ma ha cominciato a suonarmi come qualcosa di strano quando sono tornata nel mio paese, in Spagna. È assurdo con quanta velocità ci si abitui alle cose. In Messico, come in Spagna, in tutti i bagni c'è un cestino. La cosa strana è che serve per buttare la carta igienica che avete usato per pulirvi. Il water si usa solo per i propri bisogni, non ci si può buttare nulla dentro, né la carta igienica né qualsiasi altra cosa possiate usare per la vostra igiene personale. Questa è una cosa che vi lascerà sconvolti non appena arrivate in Messico. Però non credevo fosse così ovunque, a volte sono davvero sciocca. Sciocca perché pensavo che non fosse un'abitudine, ma che fosse solo qualcosa che si faceva nella casa che avevamo affittato. Fortunatamente, mio cugino José mi ha spiegato che non era così, anzi che era un'abitudine in tutto e per tutto e che avrei dovuto farlo in qualsiasi bagno.

Quando sono arrivata lì, una delle prime cose che mi ha chiesto José è stata: "come va con il fatto di buttare la carta nel cestino e non nel water? " In quel momento ho realizzato che era una tradizione che oltrepassava le frontiere, perché José aveva vissuto per anni in Cile e l'estate precedente era stato in Honduras, ma mai in Messico. Quindi si trattava di un'abitudine di molti paesi dell'America Latina. So che si fa così, sicuramente in Honduras, Colombia e Messico.

Si deve fare per forza? Sono sempre stata un po' ribelle e se qualcuno mi dice che non posso fare qualcosa, la mia curiosità sale alle stelle al pensiero di vedere cosa succede se lo faccio. Anche questa volta è andata così. Magari non sarebbe successo nulla, ma dovevo provare. Se fosse successo qualcosa, sarei giunta alla conclusione che, effettivamente, è meglio buttare la carta nel cestino piuttosto che nel bagno.

Dopo averci pensato su, ho deciso di provare a farlo a casa mia, in modo che nessuno mi scoprisse se fosse successo qualcosa. Come se potesse suonare un allarme "spia" per il comportamento scorretto di Sara, o come se potesse intasarsi e allagare tutto. Diciamo che avrei potuto scegliere qualsiasi posto che non fosse casa mia. Non c'erano allarmi però, effettivamente, si è intasato. Non subito, ma è successo. Quando sono tornata a casa, felice perché aveva smesso di piovere e le strade sarebbero ritornate asciutte in poco tempo, sono stata sorpresa da un fiume che veniva fuori da casa mia. Nel corridoio si erano incrociate l'acqua della pioggia e quella del bagno. Potete immaginare che erano di colori differenti e che insieme alla carta igienica che avevo buttato nel water, davano vita ad un fiume che scorreva per tutto il corridoio.

Ve l'ho già detto? Con me non ci si annoia mai. Ci provo, ma non sono capace di stare tranquilla, faccio sempre qualcosa, anche senza volerlo, che mi tiene impegnata. Pare che il bagno fosse costruito su una superficie con poca pendenza e per questo si otturava ogni giorno. L'acqua in più veniva gettata verso l'esterno e per questo c'era sempre un centimetro d'acqua sul pavimento del corridoio. Dopo questa prova, come potete immaginare, non l'ho più fatto. Mi sono abituata a buttare la carta nel cestino e non nel water. L'ho fatto solo una volta nel TEC (Instituto Tecnológico de Estudios Superiores). Vi ho già detto che è un mondo a parte, no? Beh è molto diverso dal resto del Messico. Quando sono arrivata all'aeroporto di Madrid mi sono ricordata che lì si poteva fare e non ho più smesso di buttare la carta nel bagno da quel momento. Se mai doveste attraversare l'oceano e andare in uno di questi posti, non preoccupatevi se vi dimenticate di fare questa cosa assurda, perché ci saranno sempre dei cartelli che ve lo ricorderanno. Vi lascio le immagini di alcuni cartelli che ho fotografato, così quando li vedrete li riconoscerete.

Andare in bagno in Messico

Andare in bagno in Messico

Andare in bagno in Messico

Andare in bagno in Messico

Ditemi la vostra. Vi sembra strano? Cosa si fa nel vostro paese? Sono molto curiosa. Raccontatemi.

Sara.


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