Siamo sinceri, non tutti sono fatti e finiti per seguire il classico itinerario del turista, alla ricerca dei soliti monumenti, i musei rinascimentali oppure medievali, insomma ciò che la maggior parte della gente considera effettivamente “arte” interessante. Ciò che si avvicini giorni nostri, sfortunatamente non è altrettanto affascinante stando al giudizio altrui, perciò tutti si accontentano delle solite cose screditando coloro che adorano l'arte contemporanea, ed in generale le creazioni e le invenzioni attuali. Se siete nella categoria di coloro che amano tutto ciò, andando in un certo senso controcorrente, e siete per caso a Venezia, il museo di Peggy Guggenheim è una soluzione a tutti i vostri problemi. Affacciano sul Canal Grande e a pochi minuti a piedi da Punta della dogana oppure dal tanto decantato Ponte dell’Accademia, ogni anno apre le sue porte milioni di turisti e a studenti, di cui una parte entrate per il semplice motivo dell’Art Night, ovvero ogni museo ed esposizione della Serenissima a questo zero per una notte. Io ho preferito vederlo con più calma, almeno la prima volta, dopo una mattinata di lezioni, sfruttando la convenzione fornito dall'essere studente, pagando la somma di € 9 per l’ingresso. Con tale biglietto si può accedere alla collezione permanente, quella temporanea e al magnifico balcone che si trova davanti un panorama sconfinato di architetture pittoresche, che caratterizzano questa città unica nel suo genere, e di imbarcazioni che vanno e vengono.
Questi soldi valgono solo per questa vista mozzafiato. Per accedere a qualunque area ivi menzionata dovete passare per il giardinodi Peggy Guggenheim, che ai tempi, viveva proprio lì. È molto caratteristico, sia per la rigogliosa vegetazione e sia anche per le sculture e installazioni presenti.
Niente di particolarmente sfarzoso, ma comunque ad effetto e d’impatto per il visitatore. La prima volta che lo visitai fu l’aprile del 2016 e nella zona d’esposizione temporanea si esibivano i lavori di colei che curò l'aspetto estetico e decorativo dei cancelli e vari pittori della scena artistica degli anni 60 e 70, italiana e non. Mi recai per conto mio, un'esperienza che raccomando a tutti, visto che talvolta da soli, si ha i propri tempi e un metro di giudizio più autentico, senza dover sacrificare alcune opere o doversi soffermare troppo su altro.
Non sono permanente possiamo osservare dipinti collage installazione E sculture del secolo scorso, dei vari filoni importanti quali futurismo, surrealismo, astrattismo, cubismo e metafisica, tanto per citarne qualcuna, e si individuano nomi molto celebri come, ad esempio, Ernst, De Chirico, Kandinsky, Mondrian, Picasso e via discorrendo.
L’ingresso è sempre disponibile al pubblico tranne in particolari giorni di festività nazionale e il martedì, di consueto giorno di riposo nella zona di Venezia. Qualora vogliate staccare perchè non troppo abituati a una full immersion simile, è presente una caffetteria per sgranocchiare o bersi un qualcosa. Sappiate che è carina solo perchè è ubicata in un luogo del genere, perchè il menù non è nulla di che, qualora cerchiate qualcosa di meno ordinario. Inoltre, se siete fanatici dei souvenir e dei negozi ufficiali dei musei, come d'altronde lo è la sottoscritta, poco fuori c'è tale punto vendita, che vanta di una vasta proposta di libri, articoli di cartoleria, magliette, cartoline, giocattoli, accessori e persino oggetti della casa. I prezzi sono quelli di un qualunque museo, ma non aspettatevi un luogo dalle dimensioni stratosferiche, è abbastanza piccolo, ma comunque ricco di articoli in vendita e disposti in maniera più che impeccabile. Il consiglio particolarmente nel momento in cui vorreste passare un pomeriggio rilassante e fuori dalla routine, senza bighellonare qua e là per le calli veneziane.