Esperienza Erasmus Traineeship a Valencia
Ciao a tutti!
In questo articolo vi parlerò di Valencia e della mia esperienza come studentessa Erasmus traineeship in questa città!
Valencia è una bellissima città, che vale sicuramente la pena visitare!
Arrivati all'aeroporto di Valencia, il primo consiglio che vi do è quello di acquistare la tarjeta TuiN, la quale vi consentirà di risparmiare sul prezzo della metro per il centro della città (vi costerà 2 euro, al posto di 3, 90 euro) e di spostarvi da una zona all'altra della città, senza la necessità di comprare più tessere (costano 1 euro l’una). L’unico “problema” è che dovrete ricordarvi di convalidare anche l’uscita dalla metro, altrimenti pagherete il prezzo maggiorato di circa 0, 50 centesimi (questo non sarà necessario per il tranvia, sul quale basta convalidare solo l’entrata). Esiste anche un’altra tessera, chiamata bonometro. Essa consiste nell'acquisto di 10 viaggi per una sola zona della città ad un prezzo scontato. Il “problema” è che nel caso in cui vogliate cambiare zona, dovreste acquistare un’altra tessera, o dovreste aspettare di finire tutti i viaggi su quella che già avete, per poi poter cambiarla.
Com'è il clima a Valencia?
Il clima è tipico mediterraneo, mite ed umido. La temperatura media annuale è di circa 18° C e le precipitazioni si concentrano nei mesi autunnali, in cui sono abbastanza intense. Io sono stata a Valencia dal 29-03-17 al 23-05-17 ed ha piovuto soltanto due giorni. Sono andata a mare appena arrivata ed ho anche fatto il bagno; anche se i lidi li hanno montati solo ad inizio maggio. Tuttavia, le spiagge erano già abbastanza frequentate e successivamente sono diventate affollatissime.
Come sono le spiagge a Valencia?
Le spiagge di Valencia sono lunghe e sabbiose.
La spiaggia più vicina al centro della città è quella de La Malvarosa, raggiungibile facilmente in tranvia o in bus (io consiglio il tranvia, in quanto il biglietto del bus costa 1, 50 euro, quindi è più caro di quello del tranvia, che ci impiega anche meno tempo, non essendoci traffico sui binari del tram). Il mare, a mio giudizio non è niente di particolare. La mattina è bello, pulito, con acqua trasparente.
Il pomeriggio, però, l'acqua si riempie di piccole alghe marroni fastidiose.
La spiaggia è lunga chilometri e chilometri, comprendendo anche la Playa de las Arenas e la Playa El Cabanyal, tutte spiagge attrezzate con docce pubbliche e campi di pallavolo a disposizione di tutti. (Ricordatevi di portare un pallone piuttosto pesante, in quanto c’è sempre molto vento ed un classico super-santos volerebbe via. )
Il lungo mare è molto carino, pieno di palme, fontane, ristorantini dove si può gustare un’ottima paella valenciana e giardinetti con giostrine (molto carini per chi, come me, viaggia con un bambino). L'unica pecca è che la zona vicino la spiaggia è piena di case abbandonate, popolate da zingari. Uno dei primi giorni che arrivai a Valencia, ero con mio figlio nei pressi del lungomare e cercavo un bar per comprare una bottiglina d'acqua. Sentii della musica e mi avvicinai, rendendomi presto conto di essere in mezzo ad una banda scatenata di rom, i quali si infastidirono per la mia presenza e mi intimarono di andare via, cominciando a lanciare petardi. Fu abbastanza spiacevole come esperienza. Quindi vi raccomando molta attenzione, anche sulla spiaggia: non lasciate mai incustodite le vostre cose, perché è pieno di ladruncoli che aspettano che vi allontaniate per fare il bagno e poi rubare i vostri oggetti di valore.
Raccomanderesti Valencia come meta Erasmus?
Sì! Sicuramente nei mesi primaverili ed estivi, in modo tale da poter approfittare del mare e del sole! Purtroppo non so come funzionano le Università di Valencia, in quanto io ho avuto la possibilità di svolgere un Erasmus Traineeship e quindi non ho frequentato le lezioni. Se siete interessati a fare un Erasmus Traineeship e siete studenti di lingua o di grafica pubblicitaria, allora potreste contattare il mio datore di lavoro, Antonio Devis, titolare della compagnia My Language Skills. La compagnia si occupa di pubblicare online libri gratuiti per imparare tutte le lingue del mondo.
Il compito dei vari studenti Erasmus è quello di scrivere e pubblicare i contenuti dei libri di grammatica della propria lingua madre. Il mio caso è stato particolare, perchè il titolare necessitava di uno studente portoghese e, non riuscendolo a trovare, mi sono occupata io del libro di grammatica portoghese, in quanto il mio livello di portoghese è C2. L'ufficio è situato a Godella (qualche fermata di metro dal centro di Valencia) ed è praticamente la casa del capo. Dunque è tutto abbastanza informale. Antonio è giovane e disponibile. Richiede agli studenti di lavorare per 30 ore settimanali, da gestire a proprio piacimento. Teoricamente l'orario di lavoro è dal lunedì al giovedì dalle 9 di mattina alle 18:30, con un'ora di pausa pranzo. E come se non bastasse, essendo piccolo l'ufficio, si lavora spesso anche da casa, il che è fantastico, a mio giudizio.
E' stato facile trovare casa a Valencia?
Per me è stato davvero difficilissimotrovare casa a Valencia, per due motivi: la presenza di mio figlio Pietro e la permanenza breve di soli 2 mesi (in quanto ero stata già 10 mesi in Portogallo e non si possono superare le 12 mensilità per ciclo di studi, dunque non potevo restare più di 2 mesi). Ho iniziato a cercare una sistemazione varie settimane prima di partire, su vari siti (compreso questo), ma la maggior parte richiedevano una permanenza minima di 3 mesi. Allora ho iniziato a contattare privati sul sito Milanuncios ed anche loro richiedevano permanenze di durata superiore ai 2 mesi o non accettavano bambini in casa. Ho anche ipotizzato di affittare un monolocale, ma se ne trovano solo di lussuosi a prezzi esorbitanti (700 euro). A prezzi più bassi (450 euro) si affittano appartamenti interi con 3 stanze da letto. In ogni caso, per voi sarà sicuramente più facile trovare una sistemazione adeguata ad un prezzo ragionevole.
Il giorno prima di partire, finalmente trovai casa, da condividere con la proprietaria, che era una ragazza di 30 anni, guatemalteca, con un bambino di 8 anni. Il prezzo della camera, che era davvero piccola, con letto singolo e senza scrivania, era 225 euro. Non era una soluzione strepitosa, ma mi sembrò l'unica, dopo tante ricerche ed inoltre mi faceva piacere il fatto che ci fosse un bambino in casa, che potesse giocare con mio figlio. E' stato il mese più brutto della mia vita. La proprietaria era "fissata" con i consumi e noi non potevamo asciugarci i capelli (ho rasato i capelli di mio figlio a zero, per non farglieli asciugare in testa ed io li ho lavati solo 4 volte in un mese, per non ammalarmi), non potevamo usare il forno, non potevamo lavare i vestiti per più di 15 minuti in lavatrice. In più, loro non scaricavano il gabinetto dopo averlo utilizzato, per non consumare l'acqua ed io trovavo i loro ricordini sgradevoli.
Inoltre, mentre cucinavo la sera, il figlio mi veniva a spegnere la luce. La notte mi lanciava la pallina rimbalzante contro la porta della camera. Guardava "con occhi cattivi" mio figlio Pietro e gli faceva segno di cucire la bocca. Insomma mi sono messa da subito alla ricerca di un'altra casa, sapendo che sarebbe stata un'impresa ancora più difficile, e dopo un tentativo di truffa, inaspettatamente, ho avuto quello che credevo fosse un colpo di fortuna, ma che si è rivelato una sciagura. Ho trovato questa casa, ad un quinto piano senza ascensore, da condividere con la proprietaria, una ragazza di Barcellona, di 23 anni, che a detta sua, aveva messo da parte i soldi ed aveva comprato quella casa. Sapeva parlare italiano e c'era poco in casa. Tutto andava bene, fino a che, 10 giorni prima del mio rientro in Italia, mi ha detto che sarebbe dovuta andare a Barcellona (una settimana prima della mia partenza) per un mese e che non voleva lasciarmi a casa sua, da sola.
Per me è stato a dir poco scioccante. Ho provato a farla ragionare, a spiegarle che sarebbe stato impossibile per me trovare un'altra sistemazione se non a prezzi esorbitanti. Le ho giurato che non avrei fatto festini in sua assenza, che non le avrei dato fuoco alla casa, che non avrei rubato nulla. Ma non c'è stato niente da fare. Andare il albergo mi sarebbe costato un'eresia. Avevo pensato di fare un'inter-rail per la Spagna ed avevo anche studiato l'itinerario, che vi ripropongo. Sarebbe il pass valido per 3 giorni di spostamenti, in un mese. Vi costerebbe intorno ai 200 euro (comprese le prenotazioni dei treni, che purtroppo si pagano a parte). La partenza, chiaramente sarebbe da Valencia. Prima tappa, la mattina: Sagunt. Seconda tappa, il pomeriggio: Saragoza. Partenza ed arrivo in serata a Madrid.
Ed ecco completato il primo giorno di viaggio. Io mi sarei fermata due giorni a Madrid per andare con mio figlio al Parque Warner, un parco giochi per grandi e piccini, con tutti i suoi super-eroi preferiti. Il costo del biglietto d'ingresso per il parco è circa 25 euro ed il secondo giorno si entra con soli 5 euro (bisogna comprare il biglietto per il secondo giorno nei negozi che ci sono prima dell'uscita dal parco). La secondo giornata di viaggio prevedeva una tappa in mattinata a Cordova, per poi giungere in serata a Siviglia. La giornata seguente sarebbe stata dedicata interamente alla visita di questa città per poi ripartire verso Malaga il giorno successivo. Dopo aver visitato la città, saremmo ritornati a Valencia. Ed ecco sfruttate al massimo le tre giornate di inter-rail.
Quando però proposi la mia idea al mio fidanzato, mi diede della pazza e quindi optai per l'alternativa più semplice, ovvero comprare un altro biglietto aereo e perdere i soldi di quello che già avevo per il 1 giugno. Si trattava di 45 euro complessivi, tra me e mio figlio. Così ho comprato un biglietto per Napoli (75 euro per entrambi), per partire esattamente una settimana prima della mia presunta partenza. Fortunatamente la proprietaria di casa mi ha restituito una parte dei soldi ed il capo della ditta presso cui lavoravo è stato così gentile da lasciarmi terminare il lavoro dall'Italia, dunque non ho perso la borsa di studio. In ogni caso, sotto questo punto di vista non è stata una bella esperienza e come già ho raccomandato in un altro articolo, è sempre meglio avere un contratto. Se avessi avuto un contratto, la seconda proprietaria non si sarebbe potuta comportare in quel modo. E' vero anche che, se avessi avuto un contratto con la proprietaria della prima casa, non me ne sarei potuta andare così tranquillamente, come ho fatto.
Come hai fatto a gestirti da sola, con tuo figlio?
In realtà, sono abituata a viaggiare da sola con lui. Quando abbiamo fatto il primo viaggio insieme, non aveva compiuto nemmeno tre mesi. Avevo comprato due biglietti di sola andata, per il Portogallo. All'epoca Pietro prendeva ancora soltanto il mio latte e potevo infilarlo comodamente in un marsupio fatto apposta. Quindi non fu difficile. Certo, dovevo trasportare passeggino e bagagli da sola, e fermarmi ogni volta che piangeva, e sicuramente non potevo vivere la vita notturna. Ma non mi pesava. Rimasi un mesetto in Portogallo, fermandomi a salutare vari amici nelle città di Porto, Coimbra e Lisbona. Poi tornammo in Italia. Ma da allora, cominciammo a viaggiare, senza sosta. All'età di 9 mesi, l'ho portato con me a Londra e a Praga. A 15 mesi, l'ho portato in Egitto, ad Hurgada. A 24 mesi, aveva già fatto due crociere, una nel Mar Mediterraneo orientale ed una nel Mar Mediterraneo occidentale, visitando Roma, Palma de Mallorca, Marsiglia, Savona, Bari, Santorini, Mykonos, Corfù, Dubrovnik, e qualche altra città che al momento mi sfugge. Poi abbiamo vissuto insieme 10 mesi a Coimbra ed in quel tempo abbiamo continuato a viaggiare. Siamo stati alle Azzorre, a Salamanca, a Parigi, a Stoccolma, a Varsavia, ad Oslo, a Bergen, a Bucarest, ad Helsinki, a Tampere, a Turku, a Kemi, a Rovaniemi...
Pietro è diventato un grande viaggiatore. Fa amicizia con tutti, non piange sugli aerei, nè sui treni. Ha preso anche due aerei in un giorno, oppure treni da 14 ore, ad esempio, quello per arrivare fino al Polo Nord. Non si lamenta mai. Non crea nessun tipo di problema. Mangia qualsiasi cosa e si adatta ad ogni tipo di situazione. È arrivato a rispondere a persone che mi chiedevano se volessi una mano a trasportare i bagagli, che tanto io ero abituata a portare tutto da sola. Non ha nemmeno compiuto sei anni, e già sa parlare italiano, napoletano, perugino, inglese, portoghese, e spagnolo!
Quindi, venire a Valencia da sola insieme a lui, non mi ha mai messo pensiero. Purtroppo, la scuola in cui credevo di poterlo mandare, era piena. E non è stato facile trovarne un'altra. Sono dovuta andare in un apposito ufficio, più di una volta. File, documenti, fotocopie. Ma ho trovato una scuola! La più vicina era a 20 minuti a piedi da casa nostra, camminando a passo svelto. E dopo, per andare al lavoro, dovevo fare altri 30 minuti di strada, cambiando due metro. E dovevo anche portare con me il passeggino, perché a scuola non mi permettevano di lasciarlo. Dopo qualche giorno, per fortuna, trovai una soluzione diversa. Lo cominciai a lasciare attaccato ad una delle catenelle di sicurezza di un supermercato vicino la scuola di mio figlio. Così potevo evitare di girare per la città con un passeggino vuoto.
Con la scuola mi sono trovata benissimo. Non ho avuto nessun tipo di problema. Era una scuola pubblica, quindi gratuita. Ho pagato soltanto i pasti, che erano quasi da ristorante, sia per le pietanze servite, che per il costo. Ho pagato 150 euro al mese di mensa, contro i 50 euro mensili che pago solitamente in Italia. L'ingresso era alle 9:00 e l'uscita alle 17:00. Tassativamente. Quindi regolai gli orari del lavoro in base a questi. Chiaramente, ebbi la fortuna di svolgere un lavoro che mi permetteva di lavorare da casa e di recuperare tutte le ore perse, in qualsiasi momento.
Quando mi sono trasferita nella seconda casa, è stato molto più semplice. Avevo la fermata del tranvia a pochi metri, che mi lasciava proprio fuori la scuola di Pietro in un paio di minuti. Spesso l'abbiamo preso al volo, senza nemmeno fare il biglietto. Oppure, camminando a piedi, ci impiegavamo circa 15 minuti. Inoltre, all'uscita da scuola, ci fermavamo sempre al parco vicino casa, il Parque de Marxalenes, un parco molto bello, nuovissimo, inaugurato nel 2001, con tante giostre per i bambini. Infatti, era sempre affollatissimo. Si estende su un'area di 80 mila metri quadrati ed include anche alcuni edifici, come ad esempio un bar, un centro di attività per i giovani, un centro di attività per gli anziani, una fabbrica di olio abbandonata, ed altri.
Una piccola dramma...
Tuttavia, uno dei primi giorni in cui mi trovavo lì, uno dei primi giorni di scuola di mio figlio, tornavo dal lavoro ed il tranvia si scontrò con un autobus, quindi rimanemmo bloccati per oltre mezz'ora. Io dovevo andare a prendere Pietro. Si avvicinavano le 17:00 e non avevo la più pallida idea di come fare. L'unica persona che conoscevo, era la proprietaria di casa, che a quell'ora si trovava al lavoro e quindi non poteva essermi d'aiuto. Non parlavo spagnolo e quindi non riuscivo a spiegarmi bene! Chiesi il cellulare in prestito ad una signora, e telefonai la scuola di mio figlio, per raccontare quello che mi era successo e per chiedere la cortesia di non lasciare mio figlio da solo. Fu molto difficile farmi capire. Arrivai alle 17:20 e trovai mio figlio insieme ad un poliziotto ed al direttore della scuola. Rispiegai l'accaduto, mostrando anche delle foto per testimoniare ciò che stavo dicendo. Tutto andò bene, anche se io ero completamente in panico, in quei momenti. Preoccupatissima per mio figlio. Ricordo che desideravo tanto la presenza del mio fidanzato, che avevo conosciuto durante l'esperienza in Portogallo e che, in diverse occasioni, mi aveva aiutato con Pietro. Per fortuna, fu l'unico piccolo inconveniente. Ben superato.
Cosa c'è da vedere a Valencia?
Valencia è bellissima! Tutta da vedere! Potrete passeggiare lungo il parco Turia, costruito sul letto prosciugato del fiume Turia, che attraversava l'intera città. Per me, che ero lì con mio figlio, era spettacolare. Trascorrevamo lì intere giornate. Il parco è molto curato e ben attrezzato. Ci sono campetti di pallavolo, basket, calcio, tantissime giostre per bambini, baretti, fontanine (quindi non è necessario comprare bottigline d'acqua; noi le riempivamo ogni tanto sotto le varie fontanelle). In totale, potrete ammirare ben 18 ponti, pieni di storia, e lungo gli argini del fiume, scorgerete molti dei monumenti della città.
Ecco, ad esempio, nelle vicinanze del ponte de los Serranos, la magnifica Torre de Serranos, una delle 12 porte utilizzate per oltrepassare le antica mura di Valencia; un simbolo di potere per la magnificenza della sua architettura. Essendo situata a nord della città, era comunemente attraversata da coloro i quali provenivano dalle montagne, i cosiddetti "montanari", in spagnolo, "serranos". Da qui deriva il suo nome. Costruita tra il 1392 ed il 1398, è stata dichiarata monumento artistico nazionale per il suo grande valore estetico. Dunque dovrete senz'altro passarci!
Inoltre, proseguendo la vostra passeggiata lungo il parco Turia, potrete ammirare tantissime specie di piante differenti. Guardate questi alberi in foto, come sono particolari!
Il parco si estende per 9 km transitabili, anche in bicicletta, su apposite piste ciclabili. Eccolo rappresentato su questo cartellone che ho fotografato.
Oltre alle zone ludiche e sportive, troverete tanti angolini romantici in cui potrete perdervi. Procedendo da nord-ovest della città, attraverserete il Parque de Cabecera, che all'interno c'è un grande lago. Davvero carino. Io ci ho trascorso un'intera giornata, insieme a mio figlio, attrezzata con panini, asciugamani e crema solare. Se non avete voglia di prepararvi i panini, di fronte al parco c'è il Burger King, dove noi abbiamo cenato. Se avete figli, è attrezzato con uno scivolo molto divertente per i bambini fino ai 12 anni.
Subito dopo, c'è il Bioparc, un giardino zoologico costruito abbastanza recentemente, in sostituzione del vecchio zoo di Valencia. Il biglietto d'ingresso al parco è di circa 23 euro, ma è facile trovare sconti (come 2 x 1), quindi se avete intenzione di andarci, attrezzatevi con anticipo. Io ci sono andata per portare mio figlio, altrimenti me lo sarei risparmiata, sinceramente, avendo girato già decine di zoo. Forse anche lui non era interessato più di tanto, onestamente. In un'ora avevamo già fatto tutto il giro del parco. A mio avviso, non ci sono neppure tante specie animali. Ad esempio, ci sono leoni e ghepardi, ma non c'è traccia di puma e tigri. Ci sono vari tipi di scimmie, elefanti, giraffe, zebre, struzzi, rinoceronti, tartarughe, suricati (molto carini, ma sembravano impazziti nel loro piccolo habitat), ippopotami, una sola iena (poverina, andava avanti e indietro come una pazza; sembrava che non volesse fare altro che saltare fuori e sbranarci), uccelli vari, fenicotteri (molto belli), facoceri, e tanti altri piccoli animaletti. Nella foto seguente, i suricati!
Il gorilla faceva quasi impressione per come mangiava. Sembrava un essere umano. Eccolo nella foto seguente.
La cosa dalla quale probabilmente sono rimasta più affascinata, proprio perchè non l'avevo mai vista, è la grandezza dei Baobab, alberi maestosi originari dell'Africa. Eccone uno nella foto seguente, insieme ad un carinissimo elefante!
C'è uno spettacolo abbastanza carino in cui mostrano varie specie di volatili, porcospini, ed altri animali. Tutti sembravano entusiasti, personalmente non mi è sembrato niente di che; ma ripeto, ne ho viste tante di cose del genere. In realtà, il Bioparc dovrebbe avere l'obiettivo di fomentare il rispetto per gli animali, sensibilizzando, quanto più possibile, sia gli adulti che i bambini.
Continuando a percorrere il parco Turia, troverete molte zone interessanti, ad esempio il Gulliver Parc, adorato dai bambini, ma apprezzato anche dagli adulti. Io ci ho trascorso ore infinite insieme a mio figlio. L'ingresso è libero e gli orari di accesso al parco sono dalle ore 10:00 alle 20:00, tutti i giorni, tutto l'anno, eccetto il mese di agosto, in cui l'orario è dalle 10:00 alle 14:00 e dalle 17:00 alle 21:00. Teneteli bene a mente! Sarebbe un peccato arrivare lì e trovarlo chiuso.
Si può dire che i giardini del Turia colleghino la savana africana del Bioparc con il mondo sottomarino dell'Oceanografico (l'acquario più grande d'Europa) e con lo spettacolare auditorio d'opera (bellissimo la sera, illuminato). L'Oceanografico è parte di un insieme più grande, che prende il nome di Ciutat de les Arts i les Ciències (Città delle arti e delle scienze), di cui fa parte anche l'auditorio. Il parco acquatico si estende su un'area di 100 mila metri quadrati e riproduce gli ambienti marini più disparati presenti sulla Terra. La parte più suggestiva è sicuramente il tunnel sottomarino lungo 70 metri, dove vi sembrerà di passeggiare sul fondo dell'Oceano, in mezzo agli squali, alle razze, e ai pesci più disparati. Potrete, inoltre, ammirare trichechi, beluga, delfini, pinguini di Humboltd, foche comuni, anatre, cigni e numerosi uccelli, tra cui fenicotteri e ibis rossi. All'interno del parco, troverete tre ristoranti, tutti molto belli. Vi consiglio di fermarvi a mangiare in quello sottomarino, davvero molto suggestivo! L'ingresso al parco è gratuito per i bambini fino ai 3 anni; costa 21 euro per i bambini di età compresa tra i 4 ed i 12 anni, per i portatori di handicap e per gli over 65; e costa 27, 90 euro per tutti gli altri. Una visita completa richiede almeno 4 ore, ma ovviamente, dipende molto dal grado di interesse e dalla motivazione. Il parco è aperto tutti i giorni, dalle ore 10:00 alle ore 19. 00 circa, a seconda della stagione.
Oltre ai Giardini Turia, potrete visitare anche: i Giardini Reali, risalenti al periodo in cui i musulmani regnavano a Valencia (sec. XI); il Giardino Botanico, fondato nel 1567 dall'Università di Valencia, come orto di piante medicinali; i Giardini Ayora; i Giardini di Monforte; il Giardino delle Esperidi; e tanti altri.
Passeggiando per le vie del centro, invece, potrete ammirare la Basilica de la Virgen de los Desamparados, il Palazzo delle Poste, la Lonja de la seda (la Borsa della seta, sede dell'Accademia Culturale di Valencia, un edificio in stile gotico diventato patrimonio dell' UNESCO nel 1996), l'antico Convento del Carmen, la Plaza de l'Ajuntament, la Plaza de Toros, la Torres de Quart, la Plaza de la Reina, la Plaza de la Virgen, la Chiesa di San Nicolas, l'Umbracle, ed infine (non per ordine di importanza), la bellissima Cattedrale di Valencia, raffigurata nella foto seguente.
Costruita nel XIII secolo su un tempio romano, a sua volta costruito su una moschea araba, è chiaro che non abbia uno stile unico. Già guardando i tre portoni d'entrata, è possibile notare le differenze di stile. Il Portale principale è chiaramente barocco. Il Portale degli Apostoli è in stile gotico ed il Portale del'Almodaina, che affaccia sul Palazzo Arcivescovile, è di impronta romanica. Gli interni sono semplici ed armonici. Sulla volta dell'abside è dipinto un bellissimo cielo stellato. Le parti più importanti da visitare sono il museo e la Cappella del Santo Grial. Molto bella anche la visita alla torre de Miguelete (Micalet, in valenciano) che sovrasta la cattedrale, dalla quale potrete godere di una vista spettacolare su buona parte del centro storico, della campagna, e delle spiagge di Valencia. Per arrivare in cima alla torre, dovrete salire una scala a chiocciola di 207 scalini, lungo la quale incontrerete tre stanze. La prima, larga soli due metri, serviva per ospitare le persone che chiedevano asilo. La seconda era la camera dei campanari e nella terza, che corrisponde alla terrazza, troverete ben 11 campane, ognuna con un nome proprio. La torre ha una pianta ottogonale e fu progettata da Andrés Julià, in stile chiaramente gotico. E' possibile visitare la Cattedrale e la Torre tutti i giorni, dalle ore 10:00 alle ore 18:00, ad un costo di soli 3 euro.
Inoltre, a Valencia, potrete visitare numerosi musei, come ad esempio, il Museo del Patriarca, il Museo dell'Almoina, il Museo dell'Illustrazione e della Modernità, il Museo nazionale della ceramica, Il Museo delle Scienze Principe Felipe, il Museo d'Etnologia, il Museo delle Belle Arti, il Museo de los Soldaditos de Plomo, il Museo delle Scienze Naturali ed il Museo di Preistoria di Valencia. Un'altra cosa che dovrete assolutamente visitare è il Mercado Central, un magnifico edificio in stile modernista, risalente ai primi anni del 1900. La sua struttura in ferro, le sue vetrate colorate attraversate dalla luce del sole, le sue ceramiche e piastrelle smaltate vi faranno rimanere a bocca aperta. All'interno troverete tutti i tipi di alimenti, dal pesce alla carne, dagli affettati alla frutta e alla verdura. L'orario di apertura è dal lunedì al sabato, dalle 7:30 alle 14:30.
Poco lontano dal centro, potrete ammirare il parco naturale dell' Albufera, raggiungibile in circa 30 minuti di autobus, con direzione El Palmar. Si tratta di una zona lagunare molto umida, ricca di flora e fauna, ma molto importante e conosciuta anche per le coltivazioni di riso, che danno origine alla gastronomia tipica.
Cosa c’è da vedere, nei dintorni di Valencia?
Valencia è situata in una posizione piuttosto favorevole, nella Spagna orientale. Da qui, raggiungere altre città storiche o luoghi di naturali è molto semplice. Le strade locali sono ben asfaltate e permettono facili spostamenti, inoltre, i mezzi di trasporto pubblici sono molto efficienti.
Le città nei dintorni di Valencia sono accomunate da un lungo trascorso storico caratterizzato dalla presenza plurisecolare degli Arabi, i quali hanno lasciato tracce indelebili della loro cultura, nei numerosi monumenti che potrete visitare.
Tra le varie località che vi suggerisco di visitare, qualora disponiate di tempo libero, vi sono:
- Sagunto, una città ideale per trascorrere una giornata all’insegna del mare e della storia locale. Potrete ammirare la bellissima Acropoli ed il Teatro Romano.
- Peñíscola, che vanta una storia millenaria che parte dai Fenici. Potrete ammirare il meraviglioso Castello fortificato e poi fare un bagno a “Playa Sur”.
- Cullera, dove potrete percorrere suggestivi sentieri naturali nel Parco dell'Albufera ed ammirare un centro storico ricco di monumenti e carinissime chiese.
- Elx, famosa in tutto il mondo per le sue palme, dichiarata anche Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO.
- Cuenca, famosa per la meravigliosa “Ciutad Antigua”, raggiungibile a piedi tramite dei ponti.
- Buñol, in cui potrete assistere alla famosa “Festa della Tomatina”, una sfida che prevede il lancio di pomodori per le vie della città.
- Benidorm
- Alicante
- Castellón de la Plana
- La Vall d'Uixó
- Teruel
- Morella
- Gandia
Non perdetevi, infine, il “Parque Natural de la Sierra Calderona”, il “Monastero Puig”, e le “Grotte di San Josè”, uno spettacolo naturale, al cui interno scorre un lunghissimo fiume sotterraneo, navigabile tramite piccole barchette.
Come si mangia a Valencia? Quali sono i piatti e le bevande principali?
A Valencia si mangia davvero molto bene!
Chiaramente, il piatto più conosciuto è la paella valenciana, il simbolo per eccellenza della gastronomia dell'intera Spagna, nata nella zona dell'Albufera (di cui abbiamo parlato poco fa). A differenza della paella, che è fatta o con pesce o con carne, la paella valenciana è cucinata con carne di pollo e di coniglio, lumache e taccole. Il riso cuoce nel sugo in cui viene cotta la carne ed in questo modo ne mantiene interamente gli aromi. Il gusto è molto forte ed autentico. Sono molto conosciute anche le tapas, che potrete mangiare nelle cosiddette "taperias" e consistono in una serie di antipastini, per lo più serviti caldi, che a volte raggiungono vette di bontà e maestria incredibili. Molto gustosi anche i bocadillos (piccoli panini) ed i pinchos (specie di tartine).
Tra le bevande, dovrete senz'altro assaggiare l'orxata de chufa, un'orzata buonissima, molto dolce, fatta con una stranissima pianta che cresce soltanto in questa zona. Mi raccomando: non comprate quella a lunga conservazione venduta nei supermercati. Piuttosto provate quella venduta dai carretti Mon Orxata, che potrete trovare in vari punti della città, ad esempio vicino l'Oceanografic. Gli spagnoli solitamente ci inzuppano dentro le cosiddette fartones, brioches molto lievitate dalla forma lunga e stretta, ricoperte di zucchero a velo.
Dove raccomanderesti di mangiare, a Valencia?
Personalmente, a Valencia, mi sono dedicata un po'alla cura del mio corpo ed alla salute alimentare mia e di mio figlio, preferendo mangiare in casa, tante verdure e legumi, tanta frutta, pochi insaccati, poca pasta, poca carne, tanto pesce, utilizzando solo cotture al vapore o alla griglia ed eliminando completamente il sale. Ad ogni modo, i primi tempi ho avuto modo di mangiare in vari posticini, che adesso vi elencherò:
- Da buona pizzaiola, non posso non nominarvi subito la pizzeria Spacca Napoli, una pizzeria molto accogliente gestita da simpatici ragazzi italiani, dove potrete gustare un'ottima pizza napoletana a prezzi nella norma (molto buona anche la cheescake al pistacchio, come dessert).
- Un posticino economico per gustare dei piccoli panini in compagnia dei vostri amici potrebbe essere, invece, 100 montaditos, che offre un pane di buona qualità e sempre caldo e croccante perchè sfornato una volta effettuato l'ordine dal cliente.
- La Paz è un ristorantino lungo la spiaggia El Cabanyal, con cucina a vista e cibi freschi e di qualità. Noi abbiamo preso come antipasto delle arselle squisite e del polpo alla piastra, una paella di pesce già pronto ed una torta al cioccolato da paura, una bottiglia di vino bianco fruttato, della casa ed una bottiglia d'acqua; eravamo due adulti ed un bambino ed abbiamo speso 70 euro, quindi il prezzo mi sembra abbastanza onesto.
- Molto consigliato anche il ristorante La Perla, sul lungomare. Noi abbiamo assaggiato la paella fatta con la pasta al posto del riso, che si chiama "fidegua", abbiamo bevuto del buon vino fresco "penascal" e terminato in bellezza con una coppetta di fragole e panna; non ricordo quanto spendemmo esattamente, ma non più di 30 euro.
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Strepitoso El Forn del Carmen, un locale piccolo, ma molto carino, che offre una paella di altissima qualità, la quale deve addirittura essere prenotata con almeno 4 ore di anticipo, in quanto preparata con ingredienti freschi acquistati appositamente.
- Se volete mangiare qualcosa di diverso dalla paella, allora provate Hansel & Crepel, un locale molto accogliente con staff molto cordiale, che offre un'ampissima varietà di crepes squisitissime, sia dolci che salate, a prezzi davvero competitivi.
- Oppure Mavalà, dove potrete gustare un'ottima piadina romagnola;
- O ancora, una soluzione adatta per uno spuntino rapido, leggero ed economico potrebbe essere begreen Salad Company, ma non dovete essere molto pretenziosi, in quanto il locale non offre un ottimo servizio (i camerieri sono pressocchè inesistenti e piatti e posate sono di plastica).
- Infine, nei dintorni del Mercado Central, troverete dei localini disposti a cucinare per voi il cibo che avete appena acquistato, con un leggero sovrapprezzo.
Dove raccomanderesti di fare la spesa, a Valencia?
Il mio supermercato preferito era il "Mercadona", con prezzi convenienti ed ampio assortimento di prodotti. Purtroppo apre alle 9:00, come la maggior parte dei supermercati, ma resta aperto ininterrottamente fino alle 21:30 (la domenica è chiuso). È dotato di cassette di sicurezza e catene per attaccare oggetti più grandi. Io ci lasciavo attaccato il passeggino di mio figlio dopo averlo accompagnato a scuola, per non andare girando per la città con un passeggino vuoto, mentre raggiungevo il lavoro. Vi raccomando di assaggiare i loro muffin: sia quelli al cioccolato con ripieno al cioccolato bianco che quelli di pan di spagna bianco, ripieni alla cioccolata (una cioccolata più buona della Nutella... e ve lo dice una grande appassionata della Nutella! ).
Davvero buoni anche i cornetti vuoti, grandi e piccoli, glassati e non. Io facevo colazione con quelli, appena sfornati, tutte le mattine e con una bottiglina di succo d'arancia da mezzo litro (1, 80 euro) appena spremuto da me, grazie ad un'apposito macchinario di cui è fornito il supermercato, che permette al cliente di spremere le arance all'istante, riempendo bottiglie da mezzo litro o da un litro.
Dove raccomanderesti di uscire la sera, a Valencia?
Avendo portato con me mio figlio di 5 anni, ed avendo lasciato un fidanzato in Italia, il mio non è stato un Erasmus a tutti gli effetti: le mie uscite serali sono state poche e sicuramente diverse da quelle che potrebbero essere le vostre. Quindi non posso darvi moltissimi consigli riguardo la vita nottura, ma immagino che sia molto florida, anzi lo so per certo, grazie ai racconti dei ragazzi che lavoravano con me! In ogni caso è risaputo che gli spagnoli siano un popolo molto festaiolo.
Quando abitavo a Campanar, era difficile che uscissi la sera, perchè era abbastanza isolato. Di tanto in tanto portavo mio figlio al parco giochi del centro commerciale Nuevo Centro, fino alle 21:30 circa, dove c'erano le molle, i gonfiabili dei Minions, le macchinine che si scontrano, il percorso avventura e tanti altri giochini. Al centro commerciale ci sono tantissimi negozi (potrete trovare: Zara e Zara home, Women's secret, Intimissimi, Imaginarium, Pull & Bear, Prenatal, Calzedonia, Yves Rocher, Super Nails, Tezenis, Ale-Hop, Bershka, Benetton, Foot Locker, Stradivarius, Mango, la farmacia, i centri di telefonia, ecc. ), bar (Fika Coffee & Food, El Gran Cafè) e ristorantini (100 Montaditos, McDonald's, La Tagliatella).
Quando mi sono trasferita nella seconda casa, vicino al parco di Marxalenes, sono andata a fare degli aperitivi con i colleghi di lavoro. Ci fermavamo a bere un bicchiere di sangria sotto le Torres de Serranos, per poi proseguire verso il Bairro del Carmen, un labirinto di stradine stracolme di negozietti e localini, che la notte si trasforma in un fantastico angolo di divertimenti. Ci sono numerosi bar e discoteche, ad esempio il Bounty ed il Latex. Calle Caballeros è la strada principale della movida valenciana. I bar più conosciuti sono il Ghecko (afro-asiatico), il Cafè Bahiano (brasiliano) ed il Cafè Negrito, perfetto per gli amanti della musica soft-rock, situato inPlaça del Negret, una piazza piena di locali alla moda. Anche Plaça de la Mare de Déu è molto frequentata dai giovani ed i bar principali sono il Cafè Saint Jaume, il Cafè de las horas ed il Jimmy Glass Jazz Bar.
Per quanto riguarda la zona universitaria (Blasco ibanez, Alameda, Aragon), la vita notturna non comincia prima delle 22:00 e potrete iniziare la serata gustando delle deliziose tapas al popolarissimo Sidreria El Molinon. Un'altro quartiere alla moda, molto amato, ultimamente, dai giovani è Ruzafa, pieno di cafè-bar e bar-librerie, come l'Ubik Cafè ed il El Soho Terrace (musica chill out). Alle 2:00 i bar sono costretti a chiudere ed i ragazzi si spostano nelle discoteche (una delle più frequentate è il Biscuit Club.
Hai altre informazioni utili da darci?
Vi lascio a disposizione alcuni numeri di telefono che potrebbero esservi utili in casi di emergenza.
- Pronto soccorso 012
- Guardia civile 062
- Polizia locale 092
- Polizia nazionale 091
- Radio-Taxi +34 96 370 33 33
- Tele-Taxi +34 96 357 13 13
- Vigili del fuoco 080
- Consolato italiano +34 96 321 72 34 oppure +34 672 770 743
Non mi resta che augurarvi un buon viaggio ed una buona permanenza a Valencia!
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