Il fiume Guadalquivir

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Mi sono casualmente imbattuta in un articolo e, come per magia, mi sono tornati in mente tutti i ricordi fantastici legati al fiume Guadalquivir. Non era importante l'ora in cui uscivi, che fossero le 16:00 o le 20:00, perché in un modo o nell'altro si passava sempre da quelle parti e si finiva per passare l'intera serata nella zona. Dal "fare tapas" (aperitivo tipico spagnolo) in Calle Betis, fino ad entrare in uno di quei tipici locali della stessa via, in cui ti offrono continuamente uno shot, poi una birra, poi un cocktail (e perché no? )... e senza neanche accorgertene, ci entri, conosci gente nuova e finisci per stare con loro tutta la sera.

Non erano poche le volte in cui uno si prometteva e riprometteva di tornare a casa presto, e che se fosse andato da qualche parte, sarebbe stato solo a Budha (oggi si chiama Kudeta). Ma alla fine la verità è che si finiva sempre o a Disco Boss (che credo abbia chiuso) o nella temuta Bandalai, che non mi è mai piaciuta, ma che era quella in cui terminavi sempre la serata, visto che a partire da una certa ora era gratis e perché i ritmi della vita dello studente Erasmus ai quali ero abituata, ti lasciavano con la continua voglia di volere "sempre di più" (sembra che solo i giovani Erasmus riescano a seguire questo stile di vita).

Spero che non sia cambiato troppo da quando vivevo lì, ormai già due anni e mezzo fa. Era una scarpinata lunghissima, anche perché si doveva tornare a piedi dato che la metro e la maggior parte dei pullman non erano in funzionamento. I pomeriggi lungo il fiume erano tremendi, le litigate erano pane quotidiano, ma alla fine tutto terminava in un sorriso e in un'altra memorabile serata.

Ringrazio Rocío per il suo articolo che ha risvegliato in me tutti questi bei ricordi. Spero che stia andando tutto bene laggiù.

Un saluto!