Domenica a Chartres
La città
Si trova a poco meno di un'ora in treno da Parigi, ed è un peccato non visitarla anche solo in giornata!
La notorietà di questa città è sicuramente legata alla sua Cattedrale, gotica, risalente al XIII secolo, che ha naturalmente visto numerose modifiche nel corso degli anni fino al giorno d’oggi.
Un aspetto curioso di questa Cattedrale, consacrata a Notre Dame, è la forte asimmetria della facciata, che presenta due torri molto diverse tra loro.
Tre volte al giorno è possibile montare sulle torri, come sempre gratuitamente per gli under 26 (http://www.chartres-cathedrale.fr/Preparer-sa-visite/Offres-et-services).
Da notare nella chiesa sono le vetrate, di grande valore artistico per il buono stato in cui si trovano, e il labirinto che si trova sul pavimento della navata centrale.
Al centro della cattedrale si trova inoltre il recinto del coro, in stile Rinascimentale, attualmente in restaurazione e dunque in ottimo stato, che racconta episodi della vita di Maria e Gesù.
Infine, è qui conservata anche una reliquia del velo della Vergine; non a caso questa cattedrale è tappa per molti pellegrini nel Cammino di Santiago.
Poco lontano dalla cattedrale si trova l' elegante Salon de tè ‘Le Molière’. Il nome non è casuale: si racconta infatti che la casa in cui si trova fosse in passato l’abitazione di un certo signor Jean de Champrond, più noto per la sua avarizia che per il suo nome. Tanto avaro che, nel costruire la sua casa, rinuncia a usare pietre per ripiegare sui più economici mattoni: infatti, sulla facciata, si può vedere come l’uso di pietra sia stato interrotto.
Pare che Molière, nella composizione della sua opera L’avare, si sia ispirato proprio a questo personaggio!
Che ci si creda o no, vale comunque la pena di fermarsi per un caffè!
Altra tappa interessante e insolita di Chartres è la Maison Picassiette, costruita dal signor Raymond Isidore durante la sua vita (1900-1964) che ebbe l’idea di usare frammenti di ceramica, porcellane e altri che trovava durante le sue giornate lavorative come ‘spazzino’ del cimitero della città. Il risultato è una casetta con tanto di giardino, interamente rivestita di mosaici e pietre colorate; il soprannome non è quindi casuale: Picassiette vorrebbe effettivamente significare ‘Picasso de l’assiette’.
Evidentemente anche a Chartres si trova un Musée de Beaux Arts, ma se non avrete voglia di chiudervi in un museo, la città offre comunque splendidi scorci e deliziose stradine in cui è piacevole anche solo passeggiare, prima di ritornare alla brulicante vita di Parigi!
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