Una fantastica esperienza internazionale allo IUSM.
Pubblicato da 
Gilda Immacolata Stelitano
— 8 anni fa
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Tags: Esperienze Erasmus Foro Italico University of Rome,
Foro Italico University of Rome,
Italia
Un Master Europeo all'Unversità del Foro Italico di Roma. =)
L'esperienza che ho la fortuna di seguire, ancora oggi, presso l'Università del Foro Italico di Roma è la più soddisfacente, ed adatta a me, occasione di studio di cui potessi soltanto immaginare di poter approfittare.
Mi trovo, infatti, a frequentare un Master Europeo in Health and Physical Activity, dopo aver conseguito la mia Laurea Triennale in Scienze Motorie e Sportive, presso l'Università degli Studi di Perugia, due anni fa.
Perchè "Master"?
Viene definito “Master”, e non Laurea Specialistica a Percorso Internazionale, cosa che è in realtà, semplicemente per il piacevole obbligo di dover affrontare questo percorso di studio internazionale a livello europeo, interamente, ed in ogni sua forma, in lingua inglese.
E' così che, infatti, viene definito un percorso di Laurea Specialistico all'estero: semplicemente con la dicitura “Master”.
In realtà, questo Master presenta circa 40 crediti universitari in meno, rispetto a quelli assegnati alla Laurea Specialistica tradizionale, da sostenere in lingua italiana.
Questo dato non vuole, però, significare una minore valenza, al contrario, il titolo di Laurea è equivalente e riconosciuto, allo stesso modo che in Italia, anche in alcune delle Università consorziate con quella del Foro Italico di Roma.
Queste università sono, infatti e a tutti gli effetti, facenti parte della commissione dell'apparato didattico, ed in parte organizzativo, di questo prestigioso Master, tanto che, a conferma di ciò, vi è un determinato numero di studenti riservato, per quanto riguarda il test di ammissione, agli studenti stranieri.
Sono, infatti, accolti studenti anche da altre nazioni europee e questo riesce a rendere ancora migliore la comparazione con le altre differenti culture, sebbene tanto vicine, delle nazioni europee coinvolte, e a rendere l'idea di un clima prettamente europeo.
Com'è strutturato questo Master europeo?
Per facilitare questa non usuale presenza, che resta obbligatoria presso la sede centrale del Master, e cioè presso l'Università del Foro Italico di Roma, almeno durante il primo anno accademico del corso in esame, il Master stesso è stato impostato in 4 Moduli da seguire, ciascuno dei quali ha, secondo delle direttive e schematiche europee, circa 3 settimane di frequenza obbligatoria ai corsi intensivi che sono tenuti da professori provenienti da diverse universitàe che, ogni giorno, si sostituiscono, al fine di lasciare spazio ad altrettanto professionali voci appartenenti al contesto di docenti europeo, e non solo.
Alla fine di ogni modulo, gli studenti sono tenuti ad affrontare, presso qualsiasi domicilio, un mese circa di studio e di riflessione su quanto discusso nel periodo di corsi intensivo e a sostenere, alla fine di questo altro mese, l'esame inerente all'argomento affrontato, prima di ricominciare un nuovo modulo e quindi, una nuova tematica da affrontare.
Il secondo anno, quello di cui faccio ancora attivamente parte, è quello che vede gli studenti apprestarsi a scegliere almeno due mete di tirocinio all'estero tra le università satelliti.
I due periodi, che si svolgono con la stessa tipologia di un modulo del primo anno, hanno, infatti, un enorme valore accademico e sono, per tanto, obbligatori, in quanto costituiscono il vero corpo di studi del secondo anno.
E' possibile, comunque, qualora si riesca, partecipare anche a più di due periodi di tirocinio, ma, in tal caso, il lavoro extra dei tirocini scelti non obbligatoriamente verrà considerato come facoltativo e gli stessi non saranno rientranti della numerologia di voti accademici che andrà poi a costituire la media aritmetica finale dello studente-matricola.
La tesi di Laurea.
L'altra metà del piano di studi del secondo anno è costituita, al pari delle altre Lauree Magistrali, dalla tesi di Laurea. E' proprio questo lavoro che mi risulta essere il più arduo dell'intero corso di studio, ma anche il più soddisfacente ed interessante.
E' infatti alla fine del mio personale percorso inerente agli esami ormai sostenuti, che mi accingo, proprio in questi giorni, a sviluppare il mio lavoro di tesi.
Questa esperienza ha l'obbligo di essere svolta accanto alla presenza di un “supervisor”, ovvero un coordinatore, che può, sorprendentemente, appartenere alla schiera dei professori dell'Università del Foro Italico di Roma, come pure ad un'altra qualsiasi Università.
Questa è risultata essere la migliore prospettiva per iniziare a “lavorare” con il mondo europeo, e non solo.
Inoltre, sebbene per lo studente sia preferibile redigere una tesi di Laurea Specialistica secondo una modulistica scientifica, data l'impostazione del Master, prevalentemente impostata nell'ambito della ricerca, gli è anche concesso di sviluppare una tesi compilativa che, in maniera molto più attenta, vorrebbe commentare, paragonare o mettere in relazione degli studi di letteratura scientifica già elaborati e pubblicati.
E' per questa ragione che lo studente, in generale, tende a preferire quello che sarebbe l'ideale programma di sviluppo di lavoro della sua tesi e cioè essere accorpato ad una ricerca scientifica in atto, collezionarne i dati ed affrontare, così per come è stato largamente spiegato durante i moduli del primo anno del corso, una ricerca scientifica ed un'analisi statistica dei dati, fornendo, come ultimo scopo e principale risultato da produrre, una conclusione finale che possa poter confermare o meno la sua tesi!
Nella più complessa delle opzioni, viene riportata anche quella che personalmente ho scelto, vale a dire lo sviluppo di una tesi di laurea “partendo da zero”, e cioè essendo responsabili della ideazione e strutturazione del design di ricerca e della parte pratica da testare e considerare nel momento in cui ci si approccia ad un tanto arduo lavoro di ricerca.
Questa possibilità non deve, però, essere vista, a mio modesto parere, come una difficile ed insostenibile prova da dover sostenere ed affrontare in completa solitudine, ma, al contrario, come una valida opportunità per redigere e testare il lavoro che dovrebbe essere, alla fine, il desiderio di qualsiasi studente che si sia approcciato a seguire un Master di questo livello: il ricercatore.
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