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Seguendo il corso di cinese, livello base, come attività "a libera scelta" presso l’Università del Foro Italico.


Introduzione.

Cos’è un’attività a libera scelta?

Così come, in altre università, è possibile, o doveroso, frequentare, queste attività a libera scelta, anche presso l’Università del Foro Italico di Roma, è possibile ricorrere, o dover ricorrere, a questa scelta.

Prima di tutto, devo specificare che il ruolo delle attività a libera scelta è diverso, generalmente, tra i programmi di studio della laurea triennale e quelli, invece, della laurea specialistica, o in questo caso, del mio Master in Attività Fisica e Salute, che Mate si chiama, soltanto, perché è un percorso di laurea specialistica che si svolge, interamente, in inglese.

Le attività a libera scelta nella laurea triennale.

Le cosiddette attività a libera scelta della laurea triennale, vengono considerate, almeno presso l’Università del Foro Italico, come un arricchimento obbligatorio per da utilizzare per poter usufruire dei crediti necessari da raggiungere prima della laurea.

Personalmente, non ho frequentato l’Università del Foro Italico di Roma per quanto concerne i miei studi di Scienze Motorie, bensì, mi sono laureata a Perugia.

Tuttavia, ho ottenuto questa informazione dal mio vecchio coinquilino, con cui abitavo proprio a Roma, il quale seguiva, guarda caso, proprio i corsi della laurea triennale.

Le attività a libera scelta nel Master Europeo di Attività Fisica e Salute.

Per quanto riguarda le lauree specialistiche, a dire il vero, non saprei se queste attività a libera scelta siano considerate come facoltative o meno, posso, però, condividere la mia esperienza con voi, per quanto riguarda la mia esperienza di laurea specialistica nel Master europeo in Attività Fisica e Salute.

Una falsa concessione!

Quello che ho avuto modo di notare, riguardo l’intero sviluppo del mio Master, è che, veramente, c’è sempre stato un enorme problema di organizzazione.

Una grave e peccaminosa mancanza ripetuta che i miei colleghi stranieri non hanno potuto fare a meno di disprezzare, quasi ogni giorno.

Impossibile seguire i corsi!

Una di queste enormi mancanze, a dir poco, vergognose, è stato l’ingannevole “accesso” che ci veniva concesso per la frequentazione delle attività a libera scelta, questa volta ritenute non obbligatorie, ma utili ad ottimizzare il personale livello di crediti, oppure, semplicemente, al fine di ottenere una specifica formazione gratuita.

“Corsi gratuiti?!”.

Si. Gratuiti, ma considerato l’elevato peso delle tasseda anticipare all’Università di Roma, credo che “il tutto”, sia compreso nel prezzo!

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Orari impossibili.

Senza volermi soffermare più di tanto su tutti gli altri problemi riscontrati in questo Master, di livello europeo, voglio soltanto riferire che, a proposito delle attività a libera scelta, era per noi, letteralmente, impossibile, poter seguire le stesse, in quanto i nostri orari avevano inizio alle ore 9 del mattino, e fine alle ore 18.

Ecco perché, presa comunque da tanta volontà, ho tentato, almeno di frequentare un po’ di lezioni di una materia a libera scelta, concedendomi delle assenze, ma non troppe, all’interno del Master, visto che, fino ad allora, non mi ero assentata neppure una volta.

“A libera scelta” o forzata?!

E’ stato difficile, per me, scegliere questa attività a libera scelta, anche perché, come se non bastasse, alcune delle attività più interessanti si sovrapponevano, addirittura, tra di loro!!

Canottaggio o corso di cinese?! Questo è il dilemma!!

Avevo, infatti, tantissima voglia di seguire il corso di canottaggio messo a disposizione dall’università, nei pressi del fiume Tevere ed avevo sognato, già un anno prima, di poter imparare a sapermi destreggiare anche attraverso questo forse pericoloso sport!

Tuttavia, anche questa volta, incredibilmente (!!), i corsi coincidevano esattamente con quelli del corso di cinese che già mi interessava molto, sia in termini di giorni settimanali, che di orario.

Inoltre, a quanto pare, i posti per il corso di canottaggio, erano stati già tutti occupati, e così, il professore addetto ai corsi mi ha suggerito di inviare una e-mail per richiedere, nell’eventuale caso in cui qualcun altro avesse deciso di rinunciarvi, di poter partecipare ai corsi.

Una scelta forzata, più che libera!!

E così, proprio perché “non avevo altra scelta”, mi sono dedicata allo studio della lingua cinese, la quale comunque mi interessava molto, anche se, ad essere sincera, io avrei preferito seguire maggiormente il corso di pratica e di preparazione al canottaggio.

Informazioni generali.

Quando si è svolta, esattamente, questa esperienza?

Durante il secondo semestre accademico dell’anno 2015.

Quanto tempo è durata questa esperienza?

Circa sei mesi. Tuttavia, nell’ultimo periodo, non ho potuto essere più costante come prima nel risultare presente alle lezioni.

Dove si è svolta questa esperienza?

Presso l’Università del Foro Italicodi Roma.

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Come raggiungere questo posto?

Trovandoci a Roma, mi viene inizialmente da ridere, ripensando a questa domanda, prima di iniziare a scriverne la risposta.

Tuttavia, posso indicarvi una soluzione che sarà facile raggiungere, a prescindere dal posto in cui vi troviate.

Ecco la soluzione che propongo:

  • Utilizzare la metro fino ad arrivare alla fermata di Piazza del Popolo;

  • Da lì, prendere il Tram numero 2 e fermarsi al suo capolinea (Piazza Mancini);

  • Attraversare, dunque, il ponteche scorgerete in prossimità di quest’ultima piazza, e, proprio di fronte a voi, non potrete fare a meno di notare la mia attuale università!!

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E’ stato difficile riuscire a trovare questo posto?

No! La prima volta, la strada, mi è stata indicata da una mia amica che viaggiava in mia compagnia e così, da allora, non ho mai avuto problemi nel raggiungere la mia università.

Tuttavia, più che difficile, credo che raggiungere l’Università del Foro Italico di Roma sia dispendioso, in termini di tempo, a meno che non viviate, come pochi, nel rinomato quartiere di Ponte Milvio.

Erano concesse delle pause?

No! Ricordo di aver chiesto, raramente, di poter andare in bagno, e, anche se mi è stato, ovviamente, concesso, è stato quasi come se non avessi portato rispetto al professore cinese che, sicuramente, era lì, apposta per noi!

Quante persone hanno partecipato a questa esperienza?

Eravamo, almeno, una ventina di ragazzi.

Soltanto “ragazzi”?!

Alcune di queste persone, a dire il vero, facevano parte del gruppo di collaboratori che operano all’interno della scuola.

Non so come mai a loro sia concesso di seguire i corsi per gli studenti mentre noi, stranamente, non possiamo farlo (!!), tuttavia non ho potuto fare a meno di riconoscere i loro volti, non soltanto durante il corso di cinese, ma anche nel gruppo delle tante persone che si erano già prenotate al corsi di canottaggio!!

Come è stata organizzata questa esperienza?

Tutto sommato bene.

Un sussidio gratuito: i quadernoni cinesi!!

A dire il vero, una cosa, di gratuita, ci è stata offerta. Parlo dei quadernoni necessari alla scrittura in cinese. Questi erano assolutamente gratuiti, sebbene, ovviamente, non bisognava approfittare, personalmente, ho avuto modo di prenderne duevisto che, grazie alle mie numerose esercitazioni, avevo già finito di compilare il mio primo quadernone cinese!!

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Chi erano gli insegnanti di questo corso?

Le figure principali che organizzavano e dirigevano questo corso erano 3:

  • La professoressa madrelingua italiana che dimostrava delle conoscenze medie di lingua cinese ( chiedeva, infatti, spesse volte consiglio al ragazzo madrelingua cinese a cui si affiancava e leggeva molto spesso dai libri di testo);

  • Il ragazzo, o professore, non saprei, madrelingua cinese che, praticamente, è stato la nostra ancora di salvezza del corso, non soltanto perché fosse l’unico a conoscere la lingua inglese, ma anche perché, con le sue originali pronunce, ci faceva morire dal ridere (!!), il quale però, in tutta franchezza, non aveva, senza alcun minimo dubbio, ahimè, lo stesso livello di conoscenza della lingua italiana (era un po’ imbarazzante, a volte, vedere che anche lui sedeva dietro a quella cattedra e vedere che, esattamente come l’altra professoressa, richiedeva, molto spesso, dei consigli o dei suggerimenti di traduzione, rispetto all’altar lingua, tanto che, tra i due, in tutta sincerità, non mi fidavo molto del reale e preciso significato dei termini(!!);

  • La terza figura è stata occupata dal professore con cui, quasi ad ogni lezione, riuscivamo ad intrattenere una telefonata via Skype e, molto spesso, degli utilissimi e vissuti chiarimenti di tipo linguistico e non!!

Esperienza personale.

Qual è il ricordo migliore che ho di questa esperienza?

L’aver imparato un po’ di cinese! Sono contenta di essere in grado di riuscire a riconoscere i suoni ed essere in grado, a distanza di un anno, di ricordare come si scrivono e come si pronunciano, soprattutto, i diversi vocaboli della lingua cinese!

Una lingua non molto “sconosciuta”!!

A essere sincera, ero fermamente convinta, fino a pochi mesi fa, del fatto che la lingua cinese fosse, certamente, una delle lingue maggiormente parlate al mondo, ma mai avrei potuto immaginare quello che ho scoperto, insieme ad una mia amica, qualche tempo fa.

Eravamo, infatti, entrambe curiose sull’origine della lingua più parlata al mondo e, così, abbiamo deciso di ricercare su internet, molto semplicemente, la lista delle lingue più parlate in tutti i continenti del globo.

E’ stato così, con mio sommo stupore, che abbiamo scoperto, entrambe, che la lingua più parlata al mondo, sembrerebbe essere proprio il cinese!

Non so come sia possibile che riesca ad essere maggiormente utile della lingua inglese, vista la sua complessità ed unicità di scrittura, tuttavia questo significa, per me, e per tutti voi, sicuramente, una nuova ragione in più per cui imparare la lingua cinese!!

Come sono venuta a conoscenza di questa opportunità?

Ho voluto ricercare, di mia spontanea volontà, l’elenco delle attività “a libera scelta” (!!), verificandone, nella bacheca appesa nel corridoio principale dell’istituto, il mio eventuale interesse per le stesse!!

Ci era stato detto, infatti, in maniera molto disinvolta e disinteressata di questa opportunità e “vantaggio” (!!) di poter usufruire, liberamente, di questa forma di formazione, aderente all’iniziativa didattica della nostra università del Foro Italico di Roma.

Se potessi, sceglierei di ripetere questa esperienza?

Tutto sommato, si!

Che benefici ho tratto d questa esperienza?

Sono certa di aver impostato una buona base di conoscenza della lingua cinese che, va sempre considerata, in se per sé, nella sua immensa complessità!

Cosa cambierei se tornassi indietro?

Nulla! Ho seguito i corsi con passione ed impegno ed è proprio per questo motivo che non cambierei nulla, semmai potessi, davvero, ritornare indietro!

Consigli per il futuro.

Vi consiglio, ardentemente, di comprare il libro di testo consigliato! Senza libro, non potrete mai essere in grado di seguire, passo per passo, purtroppo, le spiegazioni che si fanno a lezione! Oppure, semplicemente, resterete indietro!

Consiglierei questa esperienza ad altre persone?

Si! La consiglierei a tutte le persone che amano:

  • Le lingue;

  • La Cina;

  • L’ambito intercontinentale ed internazionale;

  • Le comunicazioni;

  • L’apprendimento di cose nuove e, perché no (!!), anche complicate!!

Consigli per gli altri.

Se posso darvi un consiglio spassionato, in merito alla frequenza di questo corsi di cinese, o, in linea di massima, riguardo un qualsiasi corso basico di cinese, allora, il mio suggerimento, è quello di impegnarsi molto nei seguenti diversi aspetti:

  • La pronuncia, la quale è veramente molto importante nella lingua cinese, in quanto, con il solo cambiamento di un accento, sebbene della stessa vocale o consonate, può farvi cambiare, veramente, il significato della parola che andrete a pronunciare ( a volte anche in maniera molto ridicola, qualora vi ritroviate nella situazione sbagliata!!);

  • La scrittura, ( non so se questa debba essere considerata ancora più prioritaria rispetto alla pronuncia: entrambe hanno funzioni diverse, eppure sono essenziali ed indispensabili per una corretta comunicazione in cinese che non rappresenti, solo ed esclusivamente, un monologo fatto con se stessi, anche se, forse, anche in questo caso, ci sarebbe da correggersi e da pronunciare bene gli accenti!!);

  • L’ascolto, in quanto aiuta tantissimo a riconoscere ed imitare, al meglio, i diversi suoni e modi di esprimersi della lingua cinese ( se non impariamo bene, impareremo sbagliato!!);

  • Il vocabolario, in quanto, non essendoci un alfabeto come quello usato da noi, non sarà possibile ne leggere, ne scrivere, né nessun altra forma di comunicazione della lingua cinese, qualora non si conoscessero sufficienti vocaboli, tali da permettere di riconoscere, non soltanto i diversi suoni, ma anche, e soprattutto, i diversi simboli che, faticosamente, dovremo imparare a tracciare!!

Qualcosa di più.

Le lezioni, a dire il vero, hanno avuto una forma molto interessante di svolgersi: si sono infatti realizzate, secondo una ordinata forma di “botta e risposta” che ha reso attivo, ciascuno dei ragazzi che ha potuto partecipare alla realizzazione di questo corso.

Il proprio nome!

Ad esempio, abbiamo imparato, proprio tutti (!!), a scrivere, ciascuno di noi, e tutti insieme, il nome di ogni ragazzo della classe che si era oramai formata e compattata.

Io, ad esempio, ho imparato a scrivere il mio nome e mi è piaciuto molto scoprire che forme e che segni si utilizzano per comporlo.

Voglio dire: mi piace molto il mio nome scritto in cinese!!

Un piccolo segnaposto!

In più, una volta imparato a scrivere, e a pronunciare, ciascun di noi, il proprio nome, siamo stati invitati, tutti, a creare, su di un cartoncino rigido fornitoci dall’università, ed aiutandoci con un pennarello nero della stessa origine, un vero e proprio segnaposto da porre di fronte al nostro quadernone cinese, in modo tale che, qualora avessimo voluto chiamarci l’un altro, avremmo potuto farlo attraverso questo modo molto efficace per ricordare la scrittura, e quindi anche la pronuncia, dei nomi di tutti gli altri studenti ( o comunque partecipanti al corso!!).

Ho fatto amicizia durante questa esperienza?!

Tristemente, devo rispondere di no!

Sono una persona molto socievole e, molto spesso, riesco a legare con persone nuove molto facilmente e a fare amicizia con altre persone che hanno anche soltanto una passione in comune con me.

Eppure, sarà stato per l’attenzione che dobbiamo dedicare ai corsi, oppure la voglia di conoscere e di saper apprezzare questa lingua, o ancora, la stessa enorme difficoltà della lingua stessa (!!), che ci ha impedito di creare un gruppo, al di fuori del gruppo!!

La video della diretta finale: una consueta abitudine!

Una delle soluzioni più originali e simpatiche di questo corso, è stata, tuttavia, la quasi abituale video diretta che, quasi tutte le volte, ci collegava, tramite Skype, con un professore che vive, adesso, in Cina, ma che, a quanto pare, faccia parte proprio, del complesso dei professori che l’Università del Foro Italico,può essere orgogliosa di vantare.

Dico “quasi tutte le volte” perché, come potrete ben immaginare, queste dirette via Skype, non hanno sempre successo, quando in mezzo ci si mette la linea che va e viene!

Quasi sempre!

Ecco perché, nonostante gli imperterriti tentativi della professoressa, che a volte facevano ritardare la fine della lezione di circa mezz’ora, se non più (!!), non era, comunque possibile, in alcun modo, riuscire a contattare, di persona, si potrebbe dire, il professore in questione.

Suggerimenti ed utili consigli!

E’ovvio che, vivendo lì, in Cina, questo professore era più che esperto, oltre che molto generoso, nel darci una miriade di consigli utili su come interpretare i modi di esprimersi dei cinesi riuscendo a rendere, soprattutto, molto facile la comprensione della lingua, oltre che essendo molto utile e gentile, nel proporci, quasi sempre, a fine lezione, una breve ripetizione della lezione appena trascorsa!

Ovviamente, questo discorso non vale più, qualora abbiate, magari, deciso, di seguire questo corso, insieme ad una persona che conoscete già o che, magari, fa parte, proprio, della vostra stessa classe!!

Una risata dopo l’altra!

Mi viene in mente, adesso che ci penso, di dirvi un’altra cosa! Le lezioni della nostra bellissima attività “a libera scelta”, erano rese, ogni volta, molto interessanti e divertenti, da tutte le varie forme di accenti e sfumature che avevamo modo di ascoltare.

Basta, infatti, ascoltare una parola in cinese, magari pronunciata come si deve, a volte, per scoppiare a ridere e, ancora di più, ci faceva ridere il fatto che fosse davvero semplice poter cambiare di significato ad una parola, semplicemente, pronunciando una “a prolungata”, rispetto ad una “a con pronuncia breve”.

Non vi svelo altro! Vi dico soltanto questo, lasciandovi immaginare le parole buffe e le frasi senza senso che, molto spesso, venivano fuori da tutti i nostri affannati tentativi di scrivere, leggere, capire, e insomma, imparare, la lingua cinese!!

Sono stati usati dei libri di testo?!

Si! Le lezioni seguivano sempre il programma sviluppato sul libro di testo consigliato dai professori e credo che, se non mi fossi affannata a ricercarlo, fra le varie ( e soprattutto lontane!!), librerie di Roma, non avrei mai capito molto delle lezioni e, soprattutto, più di ogni altra cosa, non avrei mai potuto ritornare sui miei passi di studio della lingua cinese, una volta terminato il corso!

Penso che sia un buon libro di testo?

Si! Credo che sia un buon libro di testo, perché spiega, in maniera semplice e dettagliata, i diversi e complessi meccanismi di questa molto complessa lingua.

Autori italiani!

Inoltre, la presenza, anche di autori italiani, ha aiutato sicuramente, il gruppo che ha redatto il libro, ad esprimere una reale e perfetta ottica attraverso guardare, in maniera chiara e comprensibile la lingua cinese, da un punto di vista prettamente italiano!!

E’ stato svolto un esame a fine corso?

Si. E’ stato realizzato un esame a fine corso, al quale, però, non ho potuto, ahimè, prendere parte.

Quante lingue conosco?!

Con lo stupore di tanti, sicuramente, vi dico che il cinese è una di quelle lingue di cui mi piace rileggere, riscrivere, o riascoltare, a volte, la grammatica, i suoni, le espressioni ed i simboli.

Credo di essere sempre stata molto portata per le lingue, sin da quando ero bambina, eppure, ancora adesso, non mi va di fermarmi ad un “solo” buon livello di inglese e di spagnolo, oltre che ottimo di italiano, spero (!!), quando capisco di ritrovarmi immersa in un mondo dove la parola mondo, non rappresenta più, soltanto, un’aspettativa, o uno spazio immenso, ma, semplicemente, la complessa realtà in cui viviamo, in quanto esseri umani, che, però, è oggigiorno raggiungibile, perlomeno nell’ambito virtuale, grazie, “soltanto”, ad un magico e semplicissimo “click” da comprimere sul nostro mouse!

Un sollecito non preso in considerazione.

Mi trovato, infatti, a fare un tirocinio obbligatorio in Danimarca, il giorno in cui si era stabilito che si facesse l’esame in questione.

Ed è proprio perché ci tenevo tantissimo ad avere poi, il certificato di livello A1 che sarebbe stato ufficialmente rilasciato, oltre il fatto che tenevo tantissimo a sostenere questo esame per poter verificare, concretamente, il mio atteso risultato  di comprensione della lingua cinese, che avevo sollecitato la docente responsabile a richiedere una data differente, per sostenere l’esame, almeno per me.

Lei mi aveva assicurato, anche per iscritto, che avrei potuto risostenere l’esame, ma, purtroppo, dopo quella “conferma” rivelatasi una bugia, non ho più ricevuto sue risposte alle mie e-mail.

E’ stato rilasciato un attestato, alla fine di questo corso?

Si, ma non a tutti! Il certificato rilasciato, alla fine del corso, sarebbe stato, infatti, proprio il prestigioso livello A1 che, nella lingua cinese, equivale, forse, ad un comune livello B2 di un’altra lingua, vista la complessità di scrittura, sintassi e via discorrendo!

Conclusioni.

Un'esperienza positiva!

In conclusione, miei carissimi amici, lettori, e, magari, perché no, colleghi, vorrei dirvi che sono molto felice di aver vissuto questa esperienza, sebbene io non abbia potuto usufruire, sempre, di questa grande opportunità!

Grazie infinite per aver letto questo post!

Spero tanto che vi sia piaciuto e, nel caso, vi aspetto al prossimo post!!

Alla prossima!!


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