Sai già qual è la tua destinazione? Le migliori offerte di alloggio sono le prime a spiccare il volo, non fartele scappare!

Voglio cercare casa ORA!

Tango y Cava: ballo, vino, fotografia e il ricordo di te.


Introduzione.

Prima di iniziare a descrivere questa fantastica esperienza di ballo, e non solo, vorrei dire una cosa ai miei lettori. La ragione per cui ho deciso di approfondire, anche in questa occasione, la conoscenza del tango, sotto diversi apetti, non mi lega soltanto dal punto di vista lavorativo o salutistico/dilettantistico che dir si voglia, bensì, mi lega, ancor prima e più di ogni altra cosa, al ricordo di mio nonno.

tango-y-cava-ballo-vino-fotografia-ricor

E’ infatti proprio lui che voglio ricordare in questo articolo, così come ho fatto nei giorni in cui ha avuto luogo questa esperienza, e così come mi capita di fare ogni qual votla che mi accingo a ballare, e non soltanto il tango!

Una passione in comune.

Più che un passione in comune, quella che lega me e mio nonno è un modo di essere ed un modo divivere la danza, attraverso le emozioni più nautrali, sincere e spontanee, che questa è capace di donare.

A volte mi chiedo se non sia stato proprio grazie a lui che io mi sia così tanto appassionata di una forma d’arte che adesso, in realtà, non riesco ad abbandonare per nessun'altra ragione al mondo. Non so ancora, per certo, se l’attitudine alla danza possa essere considerata come un fattore genetico, oppure come qualcosa che si acquisisce grazie all’ambiente che ci circonda.

tango-y-cava-ballo-vino-fotografia-ricor

Fatto sta che, ogni qualvota che mio nonno mi prendeva a ballare, io ho sempre sentito un'emozione particolare che, purtroppo, da pochi quesi a questa parte, non mi sarà più dato di percepire con nessun altro, dopo la sua scomparsa.

Sembrerà strano, forse, che a pochi mesi dalla sua perdita io abbia “voglia” di ricominciare a fare le cose che facevo insieme a lui, anche se queste, di certo, non riflettono il mio intimo stato interiore attuale, che soltanto in pochi riescono a percepire e che sono, forse, capaci di immaginare.

Era, infatti, proprio l’ultima cosa che avevo voglia di fare, quella di ballare, appena ricevuta la notizia della sua recente scomparsa, per me quasi inaccettabile, eppure, è soltanto “ballando” che riesco a sentirlo più vicino a me.

Non scrivo queste parole per giustificarmi con qualcuno che avrebbe, forse, quasi certamente, da ridire sul mio comportamento, forse ambiguo, perché sono sicura che queste mie parole non cambieranno il suo giudizio, ma non per questo hanno alcuna intenzione di farlo.

Lo scrivo perché, facendolo, mi rendo conto di esserne convinta sempre di più e perché spero che, in qualche angolo dell’universo, mio nonno possa leggere queste parole.

Resta difficile, tuttavia, “abbraciare”, così come è di dovere fare nel tango, uno sconocsciuto o un maestro di ballo, pur sapendo che non ti porterà mai come soltanto lui faceva, eppure,, in questo modo, so di cercare, almeno, di poter essere degna di essere sua nipote, dando, sempre, il meglio di me, in una cosa che sono certa che lui amava e che sarebbe, ed è, e sono sicutrra, felicissimo di vedere che, “passo dopo passo”, nel vero senso della parola, sto realizzando con pazienza e sacrificio questo mio, da sempre, piccolo grande sogno.

Dedico perciò a lui questo mio articolo ed ogni mio passo che mi solleverà a tempo di musica perché so che questo, in qualche parte dell’universo, lo renderà felice.

Informazioni generali.

Quanto tempo è durata questa esperienza?

L’esperienza che mi accingo a descrivere è durata poco meno di due giorni, eppure, a dir la verità, le attivutà svolte, con regolare e precisa puntualità, mi sembrano aver riempito più tempo di quanto non sia accaduto iin realtà.

tango-y-cava-ballo-vino-fotografia-ricor

Dove si è svolta questa esperienza?

Questa esperienza si è svolta in una piccola città che si trova nel nord della Spagna, in Catalunya, precisamente, al centro dei monti del Penedès. Sto parlando di Vilafranca: una città dal nome un po’ italiano, a me sconosciuta, prima della decisione di intraprendere questa esperienza, ma, tuttavia, da scorpire con semplicità.

Parlo di semplicità, proprio perché Vilafranca mi è sembrata essere, fino ad ora, un piccolo paese molto semplice, sia nelle costruzioni edilizie, e sia per quanto riguarda i paesaggi. Mi ha ricordato molto, infatti, la mia amatissima Calabria. Perché? Vi starete chiedendo. Ed io, prontamente, vi rispondo.

La peculiarità di questa cittadina è che, non appena fuori dal piccolo grande borgo, o centro storico, che dir si voglia, ovunque si volga lo sguardo, si sarà sempre sorpresi nel ritrovare le stesse piante e le stesse strutture. Sto parlando delle numerosissime e splendide vigne che, seppure molto semplici, riescono a ricordarmi perfettamente, le colline della mia tanto amata terra d’origine.

Mi ha sorpresa, però, la concorrenza spietata: vedere, infatti, a soli pochi metri di distanza, una vigna quasi identica, perlomeno all’apparenza, con una cantina che porta un nome differente, mi ha spinta a chiedermi cosa mai potesse esserci di diverso a soli pochi metri di terreno di distanza da quello precedente.

Non sono, ahimè, ancora, un’esperta di terreni, nonostante la mia famiglia abbia una lodevole azienda vinicola, e quindi, purtroppo, non ho potuto rispondere a questo mio dubbio. Posso però immaginare che si tratti di una forte tradizione, in questo piccolo grande paese, che spigne, “quasi chiunque”, direi, a voler creare, da sé, il proprio vino, a dispetto di tutti e di tutto!

Se così fosse, tutto sarebbe molto più interessante, sebbene, a mio modesto parere, tuttavia, molto strano e singolare.

Quante persone hanno partecipato a questa eperienza?

Mi riesce difficile, a dire il vero, cercare di ricordare, esattamente, quante persone abbiano partecipato all’evento. Di sicuro, però, ricordo che saremmo stati tra le 40 e le 50 persone a partecipare al primo giorno di attività.

tango-y-cava-ballo-vino-fotografia-ricor

Alcuni, infatti, non hanno potutto partecipare alle attività del giorno seguente per svariati motivi, eppure la buona compagnia non è mancata! Al contrario, abbiamo stretto ancora di più il legame che si era creato con alcune coppie il giorno precente. Il gruppo è stato molto omogeneo e, a dire la verità, molto più aperto e disponibile al dialolgo, di quanto non mi aspettassi potesse accadere in un ambito di quasi tutti ballerini professionisti di tango!

tango-y-cava-ballo-vino-fotografia-ricor

Come è stata organizzata questa esperienza?

L’esperienza è stata organizzata, a mio modesto parere, in maniera quasi esemplare. I tempi incalzanti degli scambi di attività mi hanno ricordato molto i vari stage di danza che ho già fatto in precedenza, ed essendo sincera, a volte questi ritmi mi sembrano essere un po’ stressanti, eppure è proprio questo il bello di queste giornate: dedicarsi interamente all’attività fisica che più prediligiamo, senza mai fermarsi!

tango-y-cava-ballo-vino-fotografia-ricor

Sono in parte abituata a questi ritmi, ultimamente, poiché coinvolta nella frequenza costante di diversi gruppi di ballo, per motivi di studio, tuttavia, il tango, è un ballo che richiede molto: concentrazione, precisione, tecnica, ma soprattutto, tanta passione! E forse, proprio per questo motivo, mi è sembrato di essere un po’ più stanca del solito.

tango-y-cava-ballo-vino-fotografia-ricor

Il primo giorno ci siamo ritrovati, anche se un po’ in ritardo (personalmente), a seguire una lezione di tango, tenuta dai Maestri Claudio Hoffmann e Pilar Alvarez, che, detto da una principiante, è sta molto interessante e non molto complicata, al tempo stesso. Con “non molto complicata”, faccio sempre riferimento al fatto che il tango è un ballo, di per sé, molto difficile, e forse, come dicono in tanti, è il più di difficile tra i balli di coppia.

tango-y-cava-ballo-vino-fotografia-ricor

Alla fine di questa fantastica lezione, ci siamo spostati nella zona esteriore dell’hotel, dove ci aspettava una splendida piscina, come sfondo, ed una ancora più attraente terrazza, su cui poter mettere in pratica i passi appena imparati, oppure, semplicemente, ballare!

tango-y-cava-ballo-vino-fotografia-ricor

Al termine di questa milonga, ci aspettava una cena molto appetibile, ma, soprattutto, è proprio a cena che abbiamo potuto iniziare a “degustrae” l'atro oggetto del nostro incontro: lo spumante.

tango-y-cava-ballo-vino-fotografia-ricor

Ad accompagnarlo, tuttavia, c’erano anche diversi tipi di vino, i quali ci hanno permesso di liberare, al meglio, la nostra passione, durante la seconda milonga della giornata che ha messo fine alla nostra cena.

tango-y-cava-ballo-vino-fotografia-ricor

Non posso darvi informazioni riguardo l’orario di chiusura delle danze poiché, ahimè, e con grande rimpianto, sono andata a riposare, dopo tutte queste ore di ballo, un po’ prima che gli altri “chiudessero le danze”.

tango-y-cava-ballo-vino-fotografia-ricor

Il mattino seguente ci attendeva, invece, come da programma, la visita guidata di un famoso vigneto, non molto lontano dall’albergo in cui abbiamo alloggiato.

tango-y-cava-ballo-vino-fotografia-ricor

Una guida molto attenta e dettagliata dei vigneti e della cantina in cui si produce questo particolare tipo di spumante, ci ha condotti, senza quasi farcene accorgere, alla fine, al luogo in cui avremmo ballato la prima milonga del giorno.

tango-y-cava-ballo-vino-fotografia-ricor

tango-y-cava-ballo-vino-fotografia-ricor

tango-y-cava-ballo-vino-fotografia-ricor

L’atmosfera molto suggestiva, creata dalle luci notturne allestite per l'occasione, nonostante ci trovassimo in pieno giorno, ha reso l'aria molto più magica di quanto possa essere trasmessa dalle foto.

tango-y-cava-ballo-vino-fotografia-ricor

Inoltre, a farci compagnia, anche questa volta, era la ragione principale per la quale, quella mattina ci siamo recati presso quesl determinato luogo: lo spumante!

tango-y-cava-ballo-vino-fotografia-ricor

tango-y-cava-ballo-vino-fotografia-ricor

tango-y-cava-ballo-vino-fotografia-ricor

Anche al termine di questa milonga, ci siamo, giustamente, accomodati a tavola per gustare le più diverse proposte culinarie del menù a buffet offerto dalla casa!

Il pranzo è stato talmente abbondante e appetitoso, che quasi impediva di poter trovare, ancora, la forza di ballare, quell’ultima milonga, che attendeva tutti gli invitati in una delle sale della cantina. Eppure, non per questa ragione, in molti si sono rifiutati di farlo!

Dopo un momento di ritrovo e di meritato relax e conciliazione con persone fantastiche, ho salutato opportunamente tutti i partecipanti, lasciando un piccolo pezzo di cuore in quel piccolo, ma grande paese spagnolo che ha saputo rendere speciale ed indimenticabile un weekend che, altrimenti, sarebbe forse stato ricordato per le ”semplici” gioie di sempre.

Vorrei ringraziare tutte le persone che hanno partecipato e reso possibile questo evento, eppure, non sono sicura che potranno leggere e capire questo articolo perchè è stato scrtitto in italiano e ricordo che, ovviamente, la lingua ufficiale di questo evento è stata lo spagnolo!

Avrò sicuramente, però, modo di farlo, e spero che questo possa accadere nel prossimo incontro, augurandomi, questa volta, di sorgeggiare un po’ meno spumante e di godermi, ancora di più, i momenti di ballo!

Esperienza personale.

Qual è il ricordo migliore che ho di questa esperinza?

E’ difficile, per me, rispondere a questa domanda, perché i ricordi, o meglio, i momenti più belli che porterò con me, sono davvero tanti! Eppure, se dovessi rispondere con una sola opzione, credo di essere più che certa che l'ambiente collettivo in cui si è svolta questa esperienza è stata, forse, la cosa meglio riuscita in questa organizzazione. Il clima gioviale e di serenità, ha allietato più di ogni altra cosa sia le degustazioni di vino, che l’approccio/la continuazione della crescita personale nel mondo del tango.

tango-y-cava-ballo-vino-fotografia-ricor

Come sono venuta a conoscenza di questa opportunità?

Sono venuta a conoscenza di questo evento tanghero grazie al mio professore di tango. Sono, infatti, molto onorata di avere come professore lo stesso Claudio Hoffmann che ha organizzato l’evento, insieme a Pilar Alvarez e Pilar Fernandez. E’ stato quindi molto semplice, per me, attraverso la mia scuola di ballo, riuscire ad aderire all’iniziativa, anche grazie alla sua preziosa disponibilità.

Cosa cambierei se tornassi indietro?

Beh, se tornassi indietro cambierei soltanto due cose: una sarebbe quella di arrivare con un po’ più di anticipo per godermi al meglio l’arrivo in questo splendido posto ed anche i primi minuti dell’inizio dell’intetessante lezione e l’altra è quella di bere un po’ meno spumante, in modo tale da poter ammirare, con un pò più di razionalità, i fantastici ambienti che ci hanno acccolti in quei due giorni!

Nonostante, infatti, i vini offerti siano stati di buona qualità, mi sarebbe piaciuto ballare ancora un po’ di più e degustare, semplicemente, per quello che si intende tecnicamente con il termine “degustazione” questi vini di qualità!

Consigli per il futuro.

Per il futuro, qualora questa esperienza dovesse, e potesse, ripetersi ancora, mi piacerebbe riuscire a coinvolgere più persone del mio stesso gruppo di classe. Eravamo infatti, io ed il mio partner di ballo, gli unici del nostro gruppo ad aver partecipato a questo evento, in quanto, forse, gli altri avevano ritenuto di non essere ancora all’altezza per essere inseriti in un evento del genere. Tuttavia, ripeto, che il clima venutosi a creare era molto piacevole, soprattutto grazie alle persone affabili che lo hanno reso tale.

Consigli per gli altri.

Dopo aver affrontato questa esperienza, posso rendere utile la pubblicazione di questo articolo, anche fornendo dei consigli utili per tutti coloro che fossero interessati alla partecipazione di un’eventuale nuova edizione di questo evento.

Consiglio dunque, se possibile, di portare con voi i vostri amici di ballo: condividere queste emozioni rende ancora più bella questa esperienza!

Il secondo consiglio è quello di dotarsi di una macchina propria o, perlomeno, di un accompagnatore, un amico o un parente, che vi possa aiutare a godere appieno dei piccoli, ma fantastici, panorami che questa piccola città offre, senza per questo dovervi perdere un solo istante delle attività previste dal programma!

Qualcosa di più.

In questa occasione, ancora una volta, sono stata accompagnata dalla mia fedele macchina fotografica che, da un po’ di tempo a questa parte, nutre attivamente la mia perenne passione per la fotografia.

Sono stata sorpresa, a  dire il vero, dalle innumerevoli situazioni, diverse ad affascinanti insieme, propostemi in soli due giorni, al di fuori di Barcellona.

 Eppure, le luci, a volte, erano un po’ difficili da contrastare ed i ritmi incalzanti delle danze e delle attività da seguire, non mi hanno permesso di ottenre i risultati che sarebbero stati possibili, se avessi potuto decdicare un po’ più di tempo a questa piccola grande passione.

Tuttavia, alcuni scatti mi hanno resa felice di aver potuto immortalare un po’ degli attimi trascorsi in quei due giorni, riuscendo a riprendere, a volte, le emozioni che trasparivano dagli occhi di chi ballava o dai sorrisi di chi non si lasciava chiedere per due volte consecutive se gradisse provare ancora un po’ del buon vino o dello spumante offerto dagli invitanti!

Conclusioni.

Mi riesce difficile scrivere le conclusioni che traggo da questo evento, in quanto avrei ancora tanta voglia di scrivere e di parlare a lungo al riguardo. Tuttavia posso, senz’altro, dire che è stata un’esperienza molto positiva e che la raccomando, vivamente, a chiunque abbia voglia di immergersi in un nuovo modo di vedere il tango, ovvero, la sola gioia di ballare, non importa dove, non importa quando, né con chi.

tango-y-cava-ballo-vino-fotografia-ricor

E’ questa forse la cosa più bella su cui posso riflettere, in conclusione, ed è proprio quello che mio nonno stesso, mi aveva insegnato.

tango-y-cava-ballo-vino-fotografia-ricor

L’arte del ballo è un mondo avvolto da un’atmosfera che soltanto chi balla è in grado di percepire, eppure, non è mai troppo tardi per imparare a farlo!

In ultimo, ma non per importanza, vorrei poter ringraziare mio nonno, per tutto quello che mi ha insegnato, riguardo al mondo del ballo, e non solo.

E’ per questo che, qualsiasi passo io inizi, nel mondo del ballo, io lo dedico a te, nonno.

tango-y-cava-ballo-vino-fotografia-ricor

E, se mai potessi concludere questo articolo con un consiglio da dare agli altri, beh, questo non potrebbe non essere il più utile che io mai possa riuscire a dare, ne sono sicura, a qualsiasi età della mia vita, a qualsiasi persona, ed in qualsiasi circostanza. Il mio consiglio è, infatti, quello di amare le persone che sono al vostro fianco, perché, la vita è una meraviglia irripetibile che passa, ogni giorno, una sola volta, e per quanto possiamo amare qualcuno, io credo, che se lo amiamo veramente, mai potrebbe sembrarci abbastanza.

Amare, dunque, è il mio consiglio del post di oggi, e ricordarsi delle persone che, purtroppo, non ci sono più, e cercare di vivere al meglio, per renderli, da qualche parte dell’universo, felici di noi.

E, se è proprio vero che bisogna amare, perché non farlo attraverso un tango?

tango-y-cava-ballo-vino-fotografia-ricor


Galleria foto


Condividi la tua esperienza Erasmus su Barcellona!

Se conosci Barcellona come abitante nativo, viaggiatore o studente in scambio... condividi la tua opinione su Barcellona! Vota le varie caratteristiche e condividi la tua esperienza.

Aggiungi esperienza →

Commenti (0 commenti)



Non hai un account? Registrati.

Aspetta un attimo, per favore

Girando la manovella!