La mia esperienza di scrittrice a Barcellona.

Introduzione al post.

Scrivere: il mio talento!

Mi piace credere che, nella vita di ciascuno di noi, ci sia un talento nascosto, ovvero, un qualsiasi tipo di attività che ci riesca particolarmente bene e, ancora di più, mi piace pensare, per adesso, che il mio piccolo grande talento sia quello di scrivere.

Benchè questa mia passione sia presente in me praticamente da sempre, per rendermi conto di questa speciale capacità ho impiegato molti anni e non perché non credessi davvero in me stessa (infatti ho sempre pensato di avere delle doti particolari in questo e creduto anche di avere delle quasi certe future possibilità di lavoro, o quantomeno di espressione, in questo campo), ma perché le persone autorevoli attorno a me non hanno, forse, prestato la giusta attenzione al riguardo.

Non ho avuto dei buoni maestri!

Ricevendo, dunque, degli strani e contrastanti tipi di feedback, anche la mia quasi forte autostima ha avuto dei punti in ribasso, riguardo questo importante pensiero.

Vi racconto la mia storia....

Tu mi lasci? Ed io scrivo!

In particolare, però, è stato un evento della mia vita che mi ha portato a “decidere”, se non completamente a sentire il bisogno, di iniziare seriamente questa carriera ed in questo devo ringraziare il mio ex ragazzo per avermi lasciata.

Non esiste, in queste mie parole ed intenzioni,la benché minima ironia al riguardo, anzi, sono consapevole e felice di riportare che, sebbene avessi già scritto, negli anni precedenti, delle importantissime righe riguardo la mia vita passata,la vera svolta che mi ha letteralmente aperto gli occhi è accaduta quando una delle mie più importanti storie d’amore si è interrotta.

Ho infatti sentito l’imminente e necessario bisogno di iniziare a scrivere riguardo la stessa, e di raccontare, al meglio, la persona che sono e le emozioni che ho vissuto.

La mia vera passione!

Dopo questo importantissimo ed iniziale “sblocco” non mi sono fermata soltanto alla favola della mia storia d’amore, bensì ho iniziato a realizzare le mie vere capacità di scrittrice, tanto da credere, oggigiorno, che questo sia il mio primo e vero talento innato, sebbene la mia mente sia affollata da innumerevoli e grandi altre passioni.

Scrivere a Barcellona.

Com'è scrivere a Barcellona?

Il mio rapporto con la scrittura, a Barcellona, era già iniziato tempo fa, ancora prima di partire.

Era nascosto dentro l’intenzione di “staccare la spina” e di allontanarmi dal mio mondo, con l’intenzione di scoprire una nazione che ho sempre, e tanto, amato.

La parola “fine”.

Speravo, infatti, di poter riuscire, finalmente, a porre la parola “fine” al termine del mio primo ed interminabile libro che, ogni volta, non riesco a considerare finito, sebbene il numero di pagine che abbia già scritto sia, in realtà, di gran lunga superiore a quelle che ho in mente di pubblicare.

Ho quindi sempre progettato di vedere questa nuova esperienza “lontana dal mio mondo”, come quella in grado di porre finalmente fine, in tutti i sensi, al mio interminabile racconto che, ogni volta, si incontra inevitabilmente con l’inconscia necessità di non poter essere da me pensato comecompleto.

C’è da dire, però, che, anche e soprattutto il mio lavoro di ricerca che mi appresto a sviluppare interamente qui, a Barcellona, richiede la mia massima attenzione e, dunque, non sono sicura che io riesca a portare a termine anche questo compito per me “secondario”, secondo il punto di vista accademico, ma di primaria importanza per quanto riguarda la mia persona, e, in ogni caso, ben voluto, anche a tempo debito.

Una fonte di ispirazione: Barcellona.

Volendo, invece, dare un giudizio generale sulla Catalunya, posso soltanto dire, per adesso, che, sin dal primo giorno, ho potuto notare le meravigliose architetture che costruiscono la città di Barcellona e che, esattamente come tutti i grandissimi artisti che qui hanno vissuto o soltanto lasciato una loro impronta,sarebbe impossibile, per una qualsiasi persona che abbia a che fare con l’arte, ed in questo caso mi riferisco anche alla figura dello scrittore, e quindi a me stessa, resti indifferente a questa immensa bellezza, o che non riesca a trarne anche la più misera delle fonti di ispirazione.

Sarà, infine, sorprendente, anche un progetto che ho in mente di presentare e che non era ancora in fabbricazione nella mia mente fino al mio arrivo a Barcellona.

Ho infatti partorito, qui, la mia intenzione di scrivere un interno libro sulla mia esperienza di Erasmus.

Un nuovo libro!

Questo libro, esattamente come il primo che è in eterna via di stesura, porterà con sé alcuni riferimenti autobiografici, ma anche di fantasia, confondendo, ancora una volta, il lettore tra ciò che mi è realmente accaduto e ciò che invece è puramente frutto della mia immaginazione e della mia vena creativa.

Sarà, anche questo, da considerarsi, quindi, un romanzo d’amore, esattamente come il primo, o, tutt’al più, un racconto narrativo. Tenete conto, però, di quel detto che dice che “Tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare” e, dunque, prima di ricercare il mio testo tra gli scaffali catalani delle librerie di Barcellona o d’Italia, dovrete ricevere una mia personale conferma al riguardo!

Gli scrittori, proprio come gli artisti,si sa, non sono padroni delle loro fonti di ispirazione e, per tanto, non posso garantire la pubblicazione di un determinato scritto, fino a che non lo avranno completato.

Tuttavia, per quanto mi riguarda, posso, almeno, annunciare questa mia intenzione, rendendo utile, per qualcuno, spero, l’informazione che Barcellona, in particolare, sia un vero punto di ristoro per l’arte e quindi, inevitabilmente, anche una grande fonte di ispirazione, per chiunque faccia parte di questa meravigliosa sfera, non per sua scelta, ma perché, semplicemente, ha ricevuto il dono della sensibilità e della trasformazione della realtà in arte, sia essa un quadro, oppure un foglio bianco.