Erasmus: meglio un anno intero o un semestre?

Erasmus: meglio un anno intero o un semestre?

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Il secondo semestre è da poco iniziato e questo implica che, con tanta tristezza, abbiamo dovuto salutare chi è tornato nel proprio Paese perché la loro borsa di studio Erasmus prevedeva un solo semestre all'estero.

Prima di tutto, vorrei consigliarti una cosa, basandomi soprattutto sulle esperienze che ho avuto modo di conoscere direttamente.

Quando si decide di fare l'Erasmus, una delle prime cose da scegliere è quanto tempo rimanere all'estero: meglio un anno intero o, al contrario, un semestre?

Per scegliere una delle due opzioni, si possono tenere in considerazione vari criteri:

  1. La nostra università ci permette solo di rimanere un semestre.

    Questo caso, anche se può sembrare strano, si verifica spesso. Ci sono infatti molte università che concedono ai propri studenti la possibilità di studiare all'estero solo per un semestre. Non so bene quali siano le ragioni per cui succede, ma probabilmente tra queste c'è la mancanza di denaro sufficiente per coprire le borse di studio o la non accettazione da parte di qualche professore che la propria materia venga seguita all'estero, senza la sua supervisione (com'è successo ad alcune persone che conosco).

  2. Non possiamo permetterci di stare un anno intero fuori casa.

    Se, come me, decidi di andare in Polonia, non ci sono problemi: la vita è molto meno cara che in Spagna, anche se bisogna aggiungerci il costo dei voli (che se non sei bravo a trovarli economici, sprechi un sacco di soldi), i viaggi (già che ci sei, approfitta del luogo in cui ti trovi per vedere il più possibile cos'hai attorno), gli hobby, i soldi spesi nel tempo libero e per le feste.

    Però, per chi sceglie una destinazione come Parigi o l'Italia questo fattore incide molto nella decisione relativa a quanto tempo passare in Erasmus, perché si va incontro a: uno stile di vita caro, cibo caro, affitto caro e necessità quotidiane varie.

  3. Non vogliamo stare un anno intero fuori casa.

    Ognuno è fatto a modo suo e non tutti vogliamo stare lontani da casa per molto tempo. Ci possono essere diversi motivi, come ad esempio se si tratta di persone che hanno vissuto fuori per poco e si sentono insicure a riguardo, o persone che hanno legami con la propria casa, tipo un/a fidanzato/a (argomento di cui scriverò in futuro).

  4. Questioni accademiche importanti nella nostra città.

    Anche questo succede abbastanza spesso perché molti studenti vanno in Erasmus durante l'ultimo anno di università e, di conseguenza, devono tornare per scrivere la tesi. In questi casi, se l'università lo permette, i professori sono d'accordo e tu vuoi farlo, la soluzione si trova (ma serve un insieme di fattori che spesso non coincidono). Comunque conosco persone che lo stanno facendo e, anche se le cose si complicano non avendo vicino un professore che possa seguirti, al giorno di oggi c'è una varietà tale di modi per comunicare online (tipo Skype) che si riesce a stabilire un contatto molto facilmente. In più, non dimenticarlo, l'università ospitante è a tua disposizione e può aiutarti come quella di origine. Se questo è il tuo caso, approfittane e fatti aiutare al meglio dai tuoi nuovi professori.

Se uno di questi fattori, e soprattutto i motivi accademici, impediscono una lunga permanenza, bisogna accettarlo con la maggior naturalezza possibile e rendersi conto che è comunque meglio di niente e si potrà studiare all'estero per cinque mesi meravigliosi.

Il problema sorge, o almeno così la vedo io, quando la decisione di restare solamente un semestre deriva da fattori psicologici, come la paura, l'inquietudine o false preoccupazioni. Non cadere in questo errore!

Avere paura è normale se si pensa a mollare tutto e vivere soli all'estero. Che lo vogliamo o no, lasciamo la zona di comfort a cui siamo abituati e la nostra casa che ci accoglie come solo lei può fare, dovremo mantenerci da soli, parlare una nuova lingua, cucinare e prendere tantissime decisioni da soli.

Perciò, come non aver paura?

La paura, dal mio punto di vista, è una cosa buona. Quando ci proponiamo un obiettivo, questo ci deve spaventare, deve colpirci, deve farci sentire piccoli, altrimenti vuol dire che la sfida non è sufficientemente grande.

Più passa il tempo e più ci sforziamo per raggiungere l'obiettivo, più ci rendiamo conto che stiamo migliorando, che l'obiettivo non sembra più qualcosa di irraggiungibile bensì un traguardo vicino.

Un traguardo che si raggiunge, nonostante il cammino sia complicato e duro. Se si insiste, si riesce e ne vale la pena.

Pertanto, non lasciare che la decisione di passare all'estero solo un semestre sia determinata dalla necessità di diminuire i rischi e dal pensiero che "se le cose vanno male, non voglio dover restare lì".

Perché se le cose vanno bene, che succede? Anticipiamo sempre gli eventi, ci facciamo venire in mente ipotesi negative. Invece di fare ciò, pensa a tutte le cose belle che potrai vivere.

Lo dico perché, ripeto, ho visto tante persone che sono dovute tornare in Spagna perché obbligate dalle ragioni che ho citato. Molte di loro hanno scelto di restare all'estero solo un semestre e una volta qui hanno vissuto la loro esperienza e si sono rese conto, mentre si stavano divertendo e se la stavano godendo, che il tempo stava volando e il giorno della partenza si stava avvicinando, quando era già troppo tardi per chiedere il prolungamento dell'Erasmus.

Non tutto sarà negativo: ho conosciuto anche persone che dopo aver scelto di stare un solo semestre per la stessa paura, hanno chiesto di rimanere un anno intero perché si son rese conto di aver sbagliato (e fortunatamente le loro università hanno accettato senza problemi).

In ogni caso, se d'accordo con la tua università sceglierai di rimanere un anno intero e le cose andranno male per qualunque motivo, nessuno ti punterà una pistola alla tempia per obbligarti a restare all'estero. Certamente potrebbero esserci imprevisti e complicazioni, però risolverai tutto perché la cosa più difficile è, al contrario, che accettino di prolungarti l'Erasmus.

Ricorda: non lasciarti influenzare dalla paura, dalle false idee che ti verranno in mente o dalle ipotesi negative che inizi a immaginare. Probabilmente è l'unica possibilità che avrai nella vita di studiare all'estero, a queste condizioni. Anche se le sovvenzioni economiche non sono il massimo, il resto sì che lo è. Avrai modo di uscire, divertirti, viaggiare, conoscere persone, imparare, fare festa e lasciarti guidare dalla magia dell'Erasmus.


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