Come i tour pedonali gratuiti hanno cambiato il mio modo di viaggiare

Qualche settimana fa, assieme a un'amica, ho preso parte a un tour pedonale gratuito di Lisbona. Mi ha colpito molto il fatto che lei fosse entusiasta, e che continuava a ripetermi che molte più persone dovrebbero sapere di questi tour, in particolar modo gli studenti costantemente squattrinati che cercano di viaggiare spendendo poco. Mi ricordo che, verso la fine del mio primo Erasmus ad Amsterdam, una mia collega slovena - che sicuramente aveva alle spalle molti più viaggi di me - mi ha raccontato che, ogni volta che qualcuno la andava a trovare, prenotava uno di questi tour, dato che sono la maniera migliore per godersi la città e imparare qualcosa.

Perciò, dopo aver ascoltato le sue parole, mi sono ritrovata a cercare su Google come fare per provarne uno lì ad Amsterdam. Cosa avrebbe potuto andare storto? Era gratis! Il primo a cui ho partecipato era organizzato da SANDEMAN’s, la compagnia pioniera, che 15 anni fa ha inventato questo nuovo concetto, dopo che il fondatore, rimasto profondamente deluso dalla mancanza di entusiasmo di una guida, aveva chiesto il rimborso del prezzo pagato. La compagnia si rifiutò di restituire il denaro, dichiarando che il servizio era stato correttamente erogato. Tuttavia, ciò non ha impedito a Sandeman di avviare il suo progetto per porre una soluzione definitiva al problema.

Così è nata l'omonima compagnia. Vengono offerti tour gratuiti in collaborazione con guide freelance, in 20 città sparse per il mondo; e alla fine, si può decidere di lasciare un'offerta di un valore che si ritiene congruo alla qualità del tour. In altre parole, più entusiasta, divertente e preparata è stata la guida, e più i "clienti" saranno motivati a offrire. Penso che sia un'ottima soluzione all'incongruenza che si riscontra nel mercato del turismo, dove si è sempre subordinati all'umore della guida di turno.

Vi verrà raccontato questo aneddoto all'inizio di ogni visita, e io sono felicissima di usarlo per convincere i miei amici a provarle. Una motivazione molto valida è che la compagnia è nata da un episodio negativo, quindi esiste un reale interesse a evitare il ripetersi di esperienze di scarsa qualità. Ad ogni modo, le noiose compagnie vecchio stampo non avrebbero vita facile nell'esigente mercato del turismo moderno, i viaggiatori le boccerebbero seduta stante.

Tramite il sistema a offerta libera si ha la possibilità di premiare le guide, motivandole a migliorarsi sempre di più. Non c'è più tempo per i momenti di noia, né per i viaggiatori, né per le guide. Ci guadagnano entrambe le parti.

Cosa fare

Si può prenotare tutto online, ma ci si può anche presentare direttamente al punto d'incontro se si ha fretta. Andate sul loro sito, scegliete un giorno e un orario che vi sia consono - di solito ci sono tre turni al giorno - prenotate un posto e presentatevi al punto d'incontro prima dell'inizio del tour. Aguzzate la vista per una persona con un ombrello rosso e, ovviamente, per il capannello di persone che probabilmente si sarà formato da qualche parte. Se li trovate, la vostra esperienza personalizzata può avere inizio.

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Dove provare i tour

  • Portogallo: Lisbona, Oporto;
  • Spagna: Barcellona, Madrid, Siviglia;
  • Paesi Bassi: Amsterdam;
  • Danimarca: Copenaghen;
  • Belgio: Bruxelles;
  • Francia: Parigi;
  • Germania: Berlino, Amburgo, Monaco;
  • Inghilterra: Londra, Liverpool;
  • Scozia: Edinburgo;
  • Irlanda: Dublino;
  • Repubblica Ceca: Praga;
  • Israele: Gerusalemme, Tel Aviv;
  • USA: New York;

Io ho già provato Amsterdam, Berlino e Lisbona. A breve ne prenoterò uno anche a Oporto. Di solito prenoto i tour appena arrivo in posto nuovo in cui non starò molto tempo, perché è uno dei modi migliori di capire i valori della città e cosa sta a cuore agli abitanti. Si viene anche a sapere degli eventi locali, di quali sono i ristoranti dove andare e di vecchie storie che solo un abitante del luogo come la guida può conoscere alla perfezione.

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Se mi fermo in un posto per più mesi, come nel caso di Erasmus o tirocini, preferisco prenotare il tour verso metà della permanenza. Trovo che sia divertente cercare di scoprire autonomamente gli aneddoti e le particolarità del luogo, tramite il passaparola degli amici; rende il tutto molto più personale. A quel punto, ovviamente sono già al corrente di molte delle informazioni del tour, ma ce ne sono sempre altrettante completamente nuove, che talvolta nemmeno gli abitanti del luogo conoscono.

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Ad esempio, ad Amsterdam la guida ci ha accompagnati a visitare dei giardini nei cortili di alcune case che non mi sarei mai immaginata di visitare da sola, figuratevi impararne la storia. Ci ha anche spiegato delle chiese nascoste che si possono ancora trovare sparse per la città, adibite dentro edifici tanto stretti che non sembra impossibile possano contenere una chiesa. Se non fosse stato per lei non avrei mai scoperto della Chiesa in Soffitta.

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Un altro consiglio molto utile che mi è stato dato durante i tour, questa volta a Lisbona, è che salire sull'Elevador de Santa Justa (un ascensore urbano che connette la parte bassa e la parte alta della città) è uno spreco di denaro, dal momento che si può raggiungere la piattaforma più alta semplicemente camminando attorno al Covento do Carmo e infilandosi tra questo e un ristorante. Abbiamo speso i 5€ risparmiati in Pasteis de Belem (il tortino alla crema tipico di Lisbona). Anche i ristoranti che ci sono stati consigliati si sono rivelati ottimi, e ben lontani dai prezzi turistici del centro. Per questo vi consiglio di prendere in considerazione l'opzione di un tour pedonale gratuito quando arrivate in un posto nuovo.

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Chiaramente, molte altre compagnie offrono questo tipo di esperienza. SANDEMAN's copre solo 20 città europee, quindi ce ne sono molte altre dove si può sperimentare.

Quindi, al prossimo viaggio, non dimenticatevi di mettere in lista un bel tour gratuito!


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