Gita Scolastica a Budapest.
Ormai è passato già un anno da quando mi sono diplomato, e sono uscito una volta per tutte dall'istituto di scuola superiore. Niente più verifiche a sorpresa, niente più compiti a casa, niente più professori a trattarci come se fossimo degli scarti di società. Però ci sono comunque cose che mancheranno delle superiori, come per esempio le risate tra un banco e l'altro, le ore trascorse nei laboratori di informatica, le ricreazioni e perché no forse anche i rientri, ma tra le cose più importanti: le gite scolastiche. Il più dei compagni di classe alla fine erano persone con cui io mi trovavo soltanto a scuola, erano pochi quelli che avevano il "lusso" di frequentarmi anche al di fuori delle ore scolastiche e quindi le gite sono state un buon modo di conoscere meglio le persone con cui condividevo ossigeno e tempo tutti i giorni.
Il bienno l'ho trascorso con un gruppo di persone, mentre il triennio l'ho vissuto con altre, perché c'è stato il cambiamento dell'indirizzo, io ho scelto sistemi informativi aziendali mentre la maggior parte dei miei compagni del biennio hanno scelto altro. In terza la prima gita che abbiamo fatto con i miei nuovi compagni è stata ad Urbino, Gradara e Ravenna, mentre la seconda, quella che ricordo meglio, è stata al di fuori del territorio nazionale. Siamo andati alla scoperta di Budapest, in Ungheria.
Il Giorno della Partenza.
Il primo giorno c'è stato il ritrovo fuori da scuola, dove abbiamo caricato le valigie e siamo saliti sul pullman che ci ha portato fino a Orio Al Serio Aeroporto. Il volo era Ryanair e all'interno del velivolo ci siamo dovuti sedere in ordine di registro, perchè evidentemente è così che la nostra agenzia ha eseguito il check-in. Arrivati all'aeroporto di Budapest l'impatto è stato... particolare, infatti probabilmente il nostro è stato l'unico volo in arrivo perché l'aeroporto era semivuoto e il nostro era l'unico nastro in funzione per tirar giù le valigie che purtroppo non sono potute salire a bordo a causa di mancanza di spazio nelle cappelliere presenti sopra le nostre teste.
Arrivati in albergo troviamo un delirio di persone a fare il check-in, molte delle quali addirittura arrivavano da Milano. Si trattava di studenti come noi ma provenienti da altre scuole, in gita proprio quando lo eravamo noi, ma c'era persino il liceo scientifico della nostra scuola, solo che loro sono arrivati il giorno prima e se ne sarebbero andati un giorno prima di noi. Sembrava veramente un cinema, perché per quanto fosse grande l'hotel, il parcheggio era piccolo e tutte le corriere che erano parcheggiate ostruivano il passaggio, per non parlare di tutte le persone che si facevano largo tra i divanetti della hall. Dopo esser riusciti a sopravvivere all'attesa che sembrava non finire mai, abbiamo ricevuto le chiavi e lasciato i bagagli nelle nostre camere, tutti i maschi su un piano e tutte le femmine su un altro. Con il pullman che ci ha portato dall'aeroporto all'albergo siamo riusciti a vedere un po' della città, tra cui il Ponte delle Catene, però comunque ancora dovevamo vedere il resto. La sera abbiamo cenato in albergo perché era incluso. Era tutto a buffet ma c'era poca roba tipica del posto, infatti abbiamo trovato piatti abbastanza internazionali e patatine fritte, quelle non mancano mai. Poi le professoresse ci hanno fatto scegliere, chi voleva poteva rimanere in albergo altrimenti gli altri potevano andare in un bar poco distante da li a bere una birra. Purtroppo il nosto hotel era abbastanza periferico e nella zona c'era poco da fare, quindi quello era l'unico bar dove potevamo andare, peccato che chiudeva a qualcosa come le dieci e mezza di sera. Dopo la nostra birra siamo quindi tornati indietro e ci siamo messi fuori sui balconi a chiacchierare.
Giorno Uno di Tre.
- Ponte delle Catene;
- Chiesa di San Mattia;
- Bastione dei Pescatori;
- Castello di Buda;
- Parlamento Ungherese;
- Crociera sul Danubio.
Il giorno seguente, che poi alla fine sarebbe stato il primo vero giorno di shitseeing, abbiamo fatto colazione. Il cappuccino faceva un po' ridere ma almeno il sapore non era male, e poi abbiamo trovato in mezzo al buffet anche patatine fritte (probabilmente gli avanzi della sera prima...) e delle cose strane che ho mostrato ad una mia amica ungherese e neanche lei è stata in grado di dirmi cosa fossero, quindi boh l'ho addentata e poi l'ho lasciata nel piatto. Ops.
Il primo giorno abbiamo preso un pullman con una guida locale, che parlava italiano, e attraversando il Ponte Delle Catene siamo arrivati alla Chiesa di Mattia. La guida ci ha fatto entrare e ci ha un po' spiegato tutto quello che c'era di importante, sono passati diversi mesi quindi ricordo poco delle informazioni ma ricordo invece perfettamente i colori e la bellezza della chiesa. Proprio li attaccato sorge il Bastione dei Pescatori, dal quale si può ammirare il Danubio e il Parlamento Ungherese, il quale è veramente molto bello. Poi proseguendo abbiamo visto il cambio della guardia davanti al Castello di Buda e siamo scesi per percorrere a piedi il Ponte.
Qui possiamo trovare anche la statua del Chilometro Zero. Arrivati dall'altra parte del Danubio abbiamo proseguito fino a Vörösmarty tér e poi ci siamo divisi in gruppi e ognuno ha fatto un giro individuale. Ho fatto un salto dentro l'Hard Rock Café e qualche altro negozio di cose locali, poi abbiamo pranzato da... KFC. Alcuni miei compagni ancora non lo avevano provato e io non lo mangiavo da quando ero stato in America, a Milano ancora non lo avevano aperto e quindi la nostra scelta è ricaduta li.
Il pomeriggio siamo andati al Parlamento, dove avevamo prenotato per poter entrare a far visita. E' veramente bellissimo, pieno d'oro ovunque. Siamo anche riusciti ad assistere ad una simulazione di un'assemblea con degli studenti. All'interno dell'edificio dorato si trova anche la corona di Santo Stefano, protetta da una teca di vetro e da diverse telecamere. Questa è il simbolo del Paese in quanto venne usata nel corso dei secoli per incoronare i re. All'uscita dal Parlamento, abbiamo proseguito il nostro cammino e abbiamo trovato un "monumento" tirato su da persone, con sopra scritto "La France n'a pas peur" che in italiano significa "La Francia non ha paura". Siamo stati a Budapest tre o quattro mesi dopo gli attentati terroristici di Parigi e questo è stato un segnale di solidarietà nei confronti della Francia, che stava ancora soffrendo.
Al tramonto ci siamo messi in coda per la Crociera sul Danubio, che è stata bellissima. Mentre il cielo diventava sempre più scuro, il Parlamento si colorava di una forte luce gialla. Il palazzo era gia bello ed imponente di giorno, ma sotto questa luce era addirittura più bello. Ci han parlato delle varie cose che ci sono lungo il Danubio, come per esempio le terme, e poi siamo tornati indietro.
Giorno Due di Tre.
- Visegrad;
- Szentendre;
- Piazza Degli Eroi;
- Bagni Széchenyi;
Dopo il tran tran matuttino della doccia e del ritardo ritrovo nella hall dell'hotel, il secondo giorno ha avuto inizio con una'oretta e mezza passata in autobus, per raggiungere la piccola città nella provincia di Pest chiamata Visegrad, dove abbiamo visto l'ansa del Danubio. Poi siamo partiti alla volta di Szentendre (Sant'Andrea). La piccola città è famosa per i suoi musei e luoghi d'arte. Noi abbiamo solamente fatto un giro nel centro, dove ci siamo divisi poi per pranzare. Dalla piazza con la colonna nel centro, io e i miei amici siamo andati a mangiare dei langoos, che sono un po' come delle pizze fritte sul quale si può mettere prosciutto, formaggio e quant'altro.
Dopodichè, abbiamo continuato a camminare e ad un certo punto ho trovato un albero di Natale... ed era Marzo, e siccome può sembrare veramente strana come cosa ho scattato una foto che può esser usata come prova di verità:
Abbiamo continuato a camminare e abbiamo trovato una via con degli ombrelli aperti posti sopra le nostre teste. Poi abbiamo percorso una via che ci ha portato fino in cima e nel tornare indietro ci siamo presi un gelato. Durante tutto questo giro abbiamo visto alcune chiese, come la Cattedrale Serbo-Ortodossa e poi abbiamo preso il pullman per tornare a Budapest.
Arrivati in città siamo andati in una delle più importanti, e belle, piazze della città: Piazza Degli Eroi. Abbiamo fatto il giro anche attraverso il parco e poi ci siamo fermati alla terme che sorgono poco più in la, chiamate Bagni Széchenyi. Sono fantastiche, c'è il bar, ci sono le cabine dove puoi cambiarti e lasciare la roba, i phon, insomma tutto quello che serve, e poi ci sono sale sia all'interno sia all'esterno. All'inizio siamo stati nella piscina fredda all'esterno, poi siamo entrati nella hot tub interna e poi ancora nella sauna. E' stato veramente bello e rilassante. Quella sera però siamo saliti sul treno senza una nostra professoressa, la quale si è arrabbiata e ci ha messo in punizione negandoci di uscire, e quindi niente birra al barettino.
Giorno Tre di Tre.
- Opera di Can Togay;
- Chiesa di Santo Stefano;
- Sinagoga;
- Mercato Coperto.
Il giorno dopo abbiamo continuato la nostra gita per la città passeggiando lungo il Danubio dove abbiamo trovato le tristi scarpe che simboleggiano il massacro degli ebrei durante la seconda guerra mondiale. Si tratta di un'opera di Can togay, un regista. Dopo di che, sempre durante il nostro cammino, abbiamo visto il Four Seasons Hotel e la chiesa di Santo Stefano, dove siamo entrati. Proprio come tutte le altre chiese era molto bella. Qui ci siamo fermati da un altro colosso Americano, non KFC, bensì Starbucks, dove abbiamo preso dei frappuccini e fotografati per le nostre pagine instagram... so mainstream. Abbiamo anche visto un diner Americano chiamato Funny Diner e poi abbiamo guardato degli "affreschi" sui muri. Siamo entrati nella Sinagoga e abbiamo incontrato una seconda guida che ci ha parlato un po' dell'edificio e di come si celebra la messa. Poi abbiamo fatto un giro nel giardino dove sorge quello che viene chiamato Albero Della Vita, realizzato totalmente in metallo, le cui foglie riportano i nomi dei martiri, per non dimenticare.
L'ultima tappa della giornata è stato il mercato coperto di Budapest, che era veramente molto affollato ed offriva un sacco di pietanze molto diverse l'una dalle altre. Attirati da ogni tipo di stand praticamente, alla fine uno ha avuto la meglio, e con pochi euro abbiamo ordinato un rustico ma pienissimo panino che ho mangiato (o meglio divorato) con gusto.
Sbarco in Italia.
Purtroppo la nostra gita era arrivata alla fine e quindi poi il quinto giorno avremmo fatto le valigie e ci saremmo diretti in aeroporto, per avere un'altra esperienza strana. Il nostro gate infatti sorgeva praticamente in un capannone esterno lontano al terminal principale, ma alla fine siamo partiti senza problemi e riatterrati nella grigia Milano, dove il nostro pulmino di fiducia (quello che vi aveva portato in aeroporto quattro giorni prima) ci ha riportato a scuola. Non dico che questa gita abbia fatto diventare amici per la pelle quelli che per tre anni erano stati semplici compagni di classe, ma devo dire che è stato un bel modo per riuscire a conoscere meglio la paggior parte di loro, se non tutti, ed infatti dopo la gita abbiamo passato gli ultimi due mesi in armonia in vista degli esami di maturità.
- Cristian
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- Español: Excursión escolar a Budapest
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