Coliving: tutto quello che c'è da sapere sulla nuova moda abitativa

Negli ultimi dieci anni l'avanzamento tecnologico ha apportato cambiamenti importanti al nostro modo di relazionarci. É un dato di fatto ormai: siamo più connessi che mai, ma sistematicamente sempre più isolati. Cercando una soluzione a questa problematica sono nate molte iniziative che cercano di mettere al primo posto la socialità come nel caso del coliving, o co-living, e di altre forme che analizzeremo in questo articolo.

Nei modelli abitativi, questo fenomeno di isolamento si traduce in blocchi di edifici dove non si conoscono i vicini e non si ha una vita sociale. Nelle grandi città, in particolare, questo problema è legato a lunghi orari di lavoro o a orari spezzati che si svolgono lontano da casa, in cui si ritorna tardi o addirittura a notte inoltrata.

Quest'anno, poi, non ha sicuramente facilitato la socializzazione, il che ha avuto un grande effetto sul nostro umore e sulla nostra salute mentale. Quello che ci è chiaro è che in una società post-covid dovremo puntare su modelli basati sulla socialità per evitare problematiche derivanti dall'isolamento e dalla solitudine.

É importante anche avere informazioni dirette su come affrontare questi prossimi mesi così da sapere, se si ha intenzione di andare all'estero ad esempio, come il Covid ha inciso sull'Erasmus e sugli altri programmi di studio e tirocinio.

Cos'è il coliving?

Probabilmente conoscerai già il termine coworking, quindi coliving ti sembrerà più o meno simile. O forse ti fa pensare alla condivisione di un appartamento con altri coinquilini, ma con un nome più moderno. Non si tratta proprio di questo, però! Quindi, cos'è il coliving?

Il coliving è nato qualche anno fa nella Silicon Valley con l'obiettivo di far condividere a persone con interessi simili sul posto di lavoro anche esperienze, progetti e vita quotidiana. Rispetto al coworking che già conoscevamo, in cui si condivide uno spazio con connessione internet e scrivanie durante la giornata lavorativa, il coliving va oltre permettendo a lavoratori e imprenditori di vivere in uno spazio in cui, oltre a lavorare, possono scambiarsi idee e preoccupazioni durante il tempo libero.

Questo nuovo modello combina lo spazio abitativo privato con numerose zone comuni come spazi di lavoro, aree di svago e relax, palestre, piscine, ecc. Proprio in questo modo il coliving riesce a combinare la privacy e l'indipendenza con la vita comunitaria. Purtroppo però, molti di questi spazi, anche se non tutti, non ammettono studenti in quanto il concetto si focalizza su un ambiente più professionale.

Differenze tra cohousing e coliving

L'idea di comunità di cui abbiamo già parlato viene ormai utilizzata da decenni per combattere una società sempre più individualista. Si cerca di salvare valori come la solidarietà, la condivisione di esperienze e, in breve, di fare vivere le persone in comunità secondo i nuovi modelli abitativi. Come risultato è nato il co-housing, l'antenato del coliving. Ma sono la stessa cosa? Cos'è il cohousing?

Il cohousing (anche chiamato condominio solidale) è un modello nato in Danimarca negli anni '60 e consiste in una comunità formata da case private con moltissimi servizi e zone comuni. In generale, si tratta solitamente di comunità internazionali o gruppi affini che condividono una serie di obiettivi e valori che facilitano il loro vivere insieme. Questi spazi possono essere autogestiti o meno.

Il design è orientato alle persone per favorire l'incontro e la vita comune e anche i residenti lavorano alla pianificazione e allo sviluppo della comunità. Quindi, nonostante condivida diversi valori con il coliving e i suoi partecipanti possono avere interessi simili, questo modello non ha come obiettivo principale quello di condividere esperienze e dare vita a progetti come invece succede nel coliving.

Il coliving in Spagna: coliving a Madrid e a Barcellona

Nonostante il coliving sia molto popolare negli Stati Uniti e anche in altri Paesi europei, prima tra tutti la Germania, anche in Spagna si possono trovare vari alloggi di questo tipo.

Uno dei più conosciuti è lo Urban Campus che dispone di due spazi per il coliving a Madrid: uno a Malasaña e uno a Chamberí. I costi partono da 700€ al mese per una stanza tipo monolocale.

Diverse aziende che hanno già alloggi di questo tipo in Europa hanno messo gli occhi sulla Spagna per espandere l'offerta di coliving, come l'olandese The Student Hotel, che mira ad aprire due nuovi spazi nel 2021: uno a Madrid e uno a Barcellona, oltre a quello già previsto per San Sebastian. Anche altre aziende come Homii e DoveVivo hanno manifestato l'intenzione di ampliare il numero di camere nella capitale spagnola.

D'altra parte, la mancanza di regolamentazione comporta delle limitazioni quando si tratta di iniziare nuovi progetti di questo tipo e la maggior parte degli edifici vengono registrati come hotel o altre tipologie di stabilimenti turistici. Questa è una delle ragioni per cui il coliving non è ancora decollato in Spagna, cosa che le grandi aziende europee sembrano intenzionate a cambiare.

In ogni caso, i vantaggi del coliving sono già diventati evidenti dato che sempre più giovani professionisti optano per questo stile di vita e modo di relazionarsi. Terremo sicuramente d'occhio l'evoluzione di questa tendenza di fronte a una prossima era post-covid, anche se tutto fa pensare che sentiremo molto parlare del coliving anche ques'anno.

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