Coinquiline
Conoscere i tuoi coinquilini
In Portogallo, ho diviso la casa con 4 ragazze; 3 portoghesi e una angolana, che comunque parlava solo portoghese. Ovviamente prima di partire ho commesso l'errore di non studiare per niente il portoghese, complice la mancanza di tempo. Così facendo una volta arrivata, all'inizio ero solo in grado di comunicare in inglese. Nel mio quartiere Algés che non era proprio in centro, anzi per la precisione non era nemmeno più Lisbona, bensì Oeiras, per colpa di qualche metro di differenza, i commessi e la gente in generale parlava ben poco inglese. La cosa che mi ha lasciata più perplessa è che le mie coinquiline non erano ansiose di conoscermi e fare amicizia! La prima l'ho vista dopo un pò di giorni in cucina e non ci capivamo non parlando la stessa lingua... mi è sembrata così diversa e distante da me ma in verità è la ragazza con cui ho stretto più rapporto ed è stata per me fondamentale. Irina è angolana ed ha un cuore d'oro, mi ha sempre aiutato, anche all'inizio quando non sapevo comunicare con lei. Mi ha insegnato un pò di portoghese, anche se i portoghesi dicono che l'angolano non è proprio il vero portoghese. La prima impressione che abbiamo avuto l'una dell'altra è stata completamente scorretta! A dimostrazione che le prime impressioni tante volte sono completamente sbagliate. Successivamente ho conosciuto C., una ragazza 20enne, partita dall'Algarve e che ha dovuto affrontare molte difficoltà nella sua giovane vita. Lavorando e mantenendosi da sola o almeno provandoci per sua scelta l'ho trovata una ragazza molto coraggiosa. Nel contempo la meno spensierata e la più fredda del gruppetto. Anche la più strana volendo, anche se a suo modo mi ha dimostrato affetto. Con B. è stata subito simpatia, una diciotenne spensierata ancora molto teenager, che frequenta l'università. Infine F. è arrivata nello stesso periodo in cui sono entrata in casa io, F. è timida ma gentile.
La cucina
Vivere in 4 ragazze nella stessa casa non è affatto semplice. Quando c'eramo tutte, non sempre perchè qualcuna tornava a casa nel weekend, era un vero delirio. La cucina è stato il punto più drammatico ma anche il punto di ritrovo essendoci la televisione e un piccolo divano. Spesso ci siamo ritrovate senza darci appuntamento, ciascuna con la propria cena, a degli orari assurdi, tipo alle 22 e 30 a spadellare. Irina mi ha sempre fatto assaggiare i suoi piatti africani, molto buoni. Io d'altronde le ho fatto assaggiare le lasagne e ha scoperto il ragù.
La televisione
Un altro problema non indifferente è stato avere il comando della televisione. Chi arrivava primo in sostanza decideva che guardare. Per fortuna c'era Amor Major che è una telenovela che bene o male piaceva a tutte noi e che guardavamo insieme. Le teenovele sono molto utili per imparare una nuova lingua. Normalmente non le ho mai guardate ma Amor Mayor mi ha davvero appassionata, avendo riprese di Lisbona e di Sao Tome dove la novela è ambientata. Vivere e frequentare persone portoghesi sarà fondamentale per capirci qualcosa e per iniziare a parlare la lingua.
I primi problemi
Per Pasquetta abbiamo organizzato un pic-nik a Belém, finalmente un momento di relax che si è trasformato in un momento di panico. Infatti ci chiama K., che era rimasta a casa dicendo che dalla stanza di I. proveniva un flusso costante di acqua...aveva forse lasciato il suo rubinetto aperto? Certo che no...se ne sarebbe certamente accorta. Ci precipitiamo a casa dopo esserci scattate un selfie chiaramente!!! K. nel frattempo, senza preoccuparsi di chiudere l'acqua dal pannello generale se ne era uscita.. la cucina era un lago.. e la camera di Irina era letteralmente una piscina, avendo pure una specie di pavimento blu. Lo spessore dell'acqua raggiungeva tranquillamente un metro e le sue cose galleggiavano...una vera e propria inondazione. La cosa positiva è stata che l'idraulico è arrivato subito nonostante fosse un giorno di festa.. ci è venuto il dubbio che abitasse nello stesso palazzo.
Rimanere chiusa fuori dalla stanza
Mi è successo sì! Non so come.. sono entrata ho aperto la porta e lasciato le chiavi e tutto dentro poi sono andata in cucina a cucinarmi la cena e la porta non si è più riaperta.. Le mie coinquiline si sono attivate per aiutarmi ad aprire la porta... coltelli, cacciaviti e via dicendo..ma alla fine ha vinto F., che passando dal bagno che era comunicante scalando il muro grazie al wc, è riuscita ad aprirmi la porta. Per cui c'è una cosa che ho capito e che è chiara nella mia testa, dopo 5 mesi passati in Portogallo, i Portoghesi ti aiuteranno sempre, non importa da quanto poco ti conoscano, cercheranno sempre di aiutarti nei momenti di difficoltà...sono persone di cuore.
Despedida
Prima di andare via e tornare in Italia le mie coinquiline mi hanno organizzato una cena, è stata una cena che ho offerto e a base di pizza.. certo non buona come la nostra in Italia! Sono state carinissime e una di loro è venuta apposta per salutarmi. Anche i miei colleghi e i miei amici della palestra mi hanno organizzato una despedida e sono stati dolcissimi, offerto pranzo e cena e tanti abbracci e divertimento!!!
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