Burocrazia Erasmus
Al contrario di quanto la maggior parte delle persone possa pensare - e molte volte lo si pensa - il programma Erasmus non consiste semplicemente nel mandare uno studente all'estero per fare baldoria. Il programma Erasmus ha come scopo quello di inviare studenti presso istituzioni straniere ai fini di studio, durante un semestre (o un anno); ma non sempre accedervi è facile così come possa sembrare.
Programma Erasmus
Una cosa che vale per tutti gli studenti Erasmus: bisogna accumulare lo stesso numero di crediti previsti dalla propria università. Normalmente, nell'arco di un anno, in una università portoghese dobbiamo accumulare 60 ECTS (crediti) - 30 per ogni semestre. Lo stesso accade se volessimo andare in Erasmus. Nessun coordinatore o professore ci concederà mai 30 ECTS e di partire per l'estero, senza che si faccia alcuno sforzo.
Ogni facoltà ha accordi con altre facoltà straniere . Questo significa che è possibile scegliere di svolgere il programma Erasmus in una di queste facoltà e ciò perché, sotto certi aspetti, esistono somiglianze tra i programmi di studio che queste università straniere offrono; ciò permetterà ad uno studente di ottenere all'estero quei 30 crediti per semestre che avrebbe ottenuto in uno stesso corso/area di studio nel paese d'origine.
Il problema è che, come potete ben immaginare, i corsi non sono uguali in tutti i paesi. Non basta presentare domanda per l'Erasmus, risultare idonei ed andare. Esiste un intero iter - da considerarsi davvero seccante - che sarebbe quello di compilare i moduli della didattica di modo che questa possa combaciare tra le due facoltà (quella di origine e di destinazione). Questo modulo si chiama Learning Agreement.
Learning Agreement
Il Learning Agreement è un documento ufficiale che attesta l'equivalenza della didattica tra la facoltà scelta con la vostra d'origine e che deve essere approvato dai coordinatori Erasmus di entrambe le facoltà. Questo documento attesta che si accumulerà lo stesso numero di crediti (che non sempre vuol dire fare anche lo stesso numero di esami) nella facoltà estera che, a priori, ha già stabilito accordi con la vostra facoltà e, per questo, deve essere firmato e verificato da un professore che cosce bene il vostro piano di studio
In alcune facoltà si ha maggior sostegno da parte dei professori, in altre meno. Ma insistete per averne, altrimenti compilarlo vi risulterà davvero difficile.
Non so come funzioni nelle altre facoltà - questo perché credo sia differente da un paese all'altro - ma nella mia dobbiamo non solo far corrispondere il numero di crediti (30 ECTS in Portogallo= 30 ECTS in qualunque altro paese), ma anche l'area scientifica. Ora vi spiego subito.
Nel mi corso in particolare (e in tutti gli altri della mia facoltà) abbiamo un piano di studio abbastanza completo che include esami di differenti discipline. Io studio Pubbliche Relazioni e Comunicazione d'Impresa e il mio piano di studio prevede esami del mio corso di studio, ovvio, e anche di Pubblicità e Merketing, Scienze Sociali, Scienze della Comunicazione, Audiovisual etc... Il mio piano di studio prevede nel corso dei 3 anni di Triennale, esami di tutte le aree affini con differente peso, come è ovvio.
Il mio ambito di studio principale è quello di Pubbliche Relazioni e per questo, come è ovvio, il mio piano di studi prevede un maggior accumulo di crediti nella mia area piuttosto che in qualunque altra affine, sopra riferita.
Questo significa che se ho 15 crediti in Pubbliche Relazioni, 5 in Merketing e 10 in Scienza delle Comunicazione in un certo semestre, allora ho da accumulare 15 crediti in Pubbliche Relazioni, 5 in Marketing e 10 in Scienze della Comunicazione in una facoltà straniera.
Il mio corso si concentra in particolare su un'area di studio molto conosciuta. Questo, molto infelicemente, significa che molto spesso, i nostri corsi (persino nel mio Paese) non sono solo di Pubbliche Relazioni, ma anche di Marketing, Pubblicità, Giornalismo; insomma un insieme di tante materie.
Tutto questo rende molto difficile fare corrispondere in modo esatto i crediti tra l'università di origine e quella straniera. Spesso, vi potrebbe capitare di sostenere esami di altri anni accademici (anche precedenti al vostro).
Quando tutto va a rotoli
Bene, una volta arrivata in Erasmus, avevo un Learning Agreement completo ed idoneo affinché il mio corso di studi sarebbe stato compatibile con quello della mai facoltà in Portogallo. Dopo essermi iscritta, ottenni l'orario dei miei corsi ed è qui che le cose cominciarono a complicarsi.
Como vi ho detto in precedenza, potreste dover seguire dei corsi di altri anni accademici differenti dal vostro. Per esempio, il mio Learning Agreement prevedeva che avrei dovuto sostenere esami di altri anni diverso dal mio, generalmente quasi di tutti e 4 gli anni del mio corso (si il mio corso qui dove sono dura 4 anni e non 3 come quello in Portogallo).
Inoltre, c'è stata un'altra aggravante: il corso qui è tenuto in trimestri e non in semestri come accade in quasi tutte le facoltà del Portogallo. Questo non mi avrebbe creato problemi se solo i crediti fossero stati ripartiti equamente per trimestre, cosa che chiaramente non era: 20 ECTS per ciascun trimestre. Ciò significa che invece di esami da ECTS, come avviene in Portogallo, ciascuno ne valeva 4.
E tu pensi: ma non avresti potuto fare due trimestri? E io rispondo dicendo che avrei potuto, se il secondo trimestre non finisse abbastanza dopo aver iniziato il mio secondo semestre in Portogallo.
In breve: 3 mesi per ottenere 30 ECTS in un luogo dove insegnano solo 20 ECTS a trimestre.
Il problema è stato quando ho guardato l'orario. Avendo esami di anni così diversi, naturalmente alcuni corsi si sarebbero sovrapposti. Il mio Learning Agreement era appena andato in fumo.
Non c'è niente di sbagliato in questo perché dalla data di arrivo si ha circa un mese di tempo per cambiare eventualmente qualcosa nel Learning Agreement. Ma un altro problema si ripropose: le iscrizioni si erano concluse e non c'erano quasi più posti vacanti.
Analizzai di nuovo i crediti, rendendoli uguali alle aree scientifiche e poi ho cercato di combinare questi 2 criteri con il criterio numero 3 - orario. Per fortuna e con molta difficoltà ho pensato di aver impostato un programma che coprisse tutto ciò di cui avevo bisogno. Ho cercato di iscrivermi ai corsi, giustificando che avevo davvero bisogno di avere un posto in quei corsi specifici. Ho ottenuto posti in tutti i corsi, tranne uno.
Ed è allora che il problema si ripresenta: le lezioni pratiche. Oltre a quelle teoriche, ho lezioni pratiche con turni. I turni sono suddivisi in orari diversi e io,
Sto ancora cercando di risolvere questa parte...
In breve: 8 corsi dopo e mi manca solo 1 ECTS in uno dei settori scientifici... E la cosa peggiore è che devo andare in classe per essere valutato e tutti gli altri corsi corrispondono a quelle che ho già seguito.
Altri problemi
Come se tutta questa confusione non bastasse, a un certo punto la disperazione è stata così grande che ho finito per dover scegliere i corsi indipendentemente dalla lingua in cui vengono insegnate, il che significa che avrò un sacco di corsi in catalano e, come ho già spiegato, il catalano non è una lingua facile.
Pensa positivo
In una situazione come questa, è difficile pensare positivo. In un paese che non è il vostro, in costante contatto con il dipartimento della mobilità, che dice solo che nulla può fare, il coordinatore Erasmus del Portogallo è in attesa di sapere se posso fare più corsi (ancora di più!) per ottenerei crediti necessari e sono disperata perché volevo solo venire in Erasmus e cogliere l'opportunità di conoscere una nuova città, una nuova cultura e approfondire le conoscenze nel mio ambito.
Cosa si fa in una situazione come questa? Bene, parlate con tutti e usate le migliori e più grandi argomentazioni che avete. Le mie opzioni sono praticamente esaurite. Ero già disposta a sostenere gli esami in Portogallo per le materie che non ho mai avuto - perché sono qui - per ottenere i crediti per finire il semestre e forse l'anno, in quello che doveva essere il mio ultimo anno di laurea.
Alcune persone tornano nel loro paese e dimenticano l'Erasmus, ma non riesco a vederla come un'opzione. La posta in gioco è molto alta. Ho una casa in affitto, un pass acquistato, biglietti aerei... Molti investimenti sono già stati fatti, e ora il "principale" dell'Erasmus sta dando problemi. Cosa ne fate di tutto questo? Non basta dire: "Torno in Portogallo".
Come dovrebbe essere
Se le facoltà hanno già accordi con altre facoltà straniere è perché sanno che i piani di studio coincidono in qualche modo. Se ciò dovesse accadere, anche le università straniere dovrebbero essere pronte ad accogliere gli studenti Erasmus. Non basta dire di sì e poi, solo in un secondo momento, risolvere i problemi. Bisogna prevenire.
Secondo me c'era una strategia che avrebbe funzionato. Se sai di avere un accordo con quel college x, allora confrontati con i coordinatori, cerca di capire quali sono i corsi che consentono di ottenere l'equivalenza e fai un programma esclusivo per gli studenti Erasmus che include quei corsi. In questo modo ogni studente inserito nell'istituto X avrebbe già un accordo di apprendimento comune a qualsiasi altro studente dello stesso corso che si sia recato nello stesso istituto e, allo stesso tempo, avrebbe un orario di cui non deve preoccuparsi di organizzare.
Strategia numero 2: Aprire posti esclusivi per Erasmus. Non è colpa nostra se l'università è piena di studenti o no. Veniamo da un altro Paese pensando che avremo dei posti nei corsi che ci spettano ed invece non li abbiamo, perché questi sono occupati da altri studenti.
Consigli
Prima di partire, informatevi bene di ogni cosa. Fate liste e organizzate bene i corsi e gli orari. Confrontatevi con gli studenti che già sono andati in Erasmus, magari nella stessa facoltà in cui andrete. Cercate, prima di tutto e prima di prenotare il viaggio, se il vostro corso possa essere equivalente a quello straniero.
Ci sono persone che preferiscono andare in Erasmus principalmente per fare esperienza e poco si preoccupano della questione della compatibilità del corso; tuttavia, se siete tra coloro che desiderano terminare gli studi in tempo, informatevi bene. Insistete. Mandate migliaia di email e andate sempre all'ufficio di competenza, anche più volte se necessario. Parlate con i professori, spiegate la situazione, chiedetegli di essere comprensivi. Molte volte lo sono.
Spero non vi troviate mai in una situazione del genere, in caso contrario, seguite i miei consigli. Buona fortuna!
Contenuto disponibile in altre lingue
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