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VIENNA. The best erasmus place.

Pubblicato da flag-it Paola Priola — 5 anni fa

6 Tags: flag-at Esperienze Erasmus Vienna, Vienna, Austria


VIENNA. The best erasmus place.

“come mai non avete l'Inghilterra come meta di scambi erasmus? ”.

Fu l'unica cosa che pensai di chiedere quando, ancora minorenne e liceale, mi avvicinai alle giornate di orientamento universitario per scegliere quale futuro intraprendere. E quando decisi di iscrivermi in Economia e Finanza, ero conscia della vastità della scelta in termini di università ospitante. Il tempo è volato e ad Aprile dell'anno scorso, mi sono ritrovata con il bando Erasmus fresco fresco di stampa.

È difficile spiegare le sensazioni che hanno preceduto la partenza: compilazione di una caterva di documenti, scelta della destinazione, litigi con la presidenza per farsi convalidare gli esami, l'attesa febbrile della graduatoria. Ho ricordi confusi di quel periodo, probabilmente troppo coinvolta da quel cambio di vita che ho sempre atteso da non riuscire a realizzarlo. Non l'ho compreso neanche quando mi è stata assegnata la destinazione che avevo scelto, anche questa frutto di una tribolata riflessione. Perché alla fine vai in Erasmus a seconda dei parametri di valutazione. Cosa cerchi, divertimento allo stato puro? Vai in Spagna. Vuoi studiare? Cerca qualche facoltà tosta. Vuoi viaggiare e goderti la natura selvaggia? Vai in Norvegia.

Personalmente, cercavo una destinazione che mi permettesse di divertirmi, di viaggiare, di dare I 6 esami del mio semestre, senza dover rimpinguare il mio portafogli di 1500 euro al mese e possibilmente senza dovermi ghiacciare durante l'inverno inoltrato.

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L'università

La risposta è Wirtschaftsuniversität di Vienna, conosciuta semplicemente come WU. È l'università di Business e Management più grande di Europa, situata al 33° posto nel ranking europeo per affidabilità, concretezza e livello didattico. È un'università pubblica, fruibile a chiunque e ogni semestre conta circa 650 studenti in entrata. Dispone di tantissimi corsi ad hoc per Erasmus, ho trovato l'imbarazzo della scelta e mi ha permesso di accelerare la mia progressione verso la laurea. Può vantare di un sito web eccelso che aiuta chiunque sia interessato nella ricerca della casa, dei corsi e permette di iscriversi ad un corso intensivo di tedesco nonché ad un programma di orientamento nella città, denominato “Ok Program”, che è il trampolino di lancio per l'allacciamento di rapporti sociali tra Erasmus. Per coloro I quali non abbiano nel bagaglio universitario lo studio dell'economia, vi sono altre università importanti nella città, tutte rigorosamente pubbliche.

L'alloggio

Scelta la facoltà, restava l'incognita della città. Come sarebbe stata Vienna? Mi avevano detto fosse piuttosto “noiosa”, “grigia” e freddissima d'inverno. E io, che arrivo dal Sud della Sardegna, non nego di essere stata parecchio spaventata.. non avevo intenzione di morire di geloni.

Ma andiamo con ordine, ho subito iniziato a cercare alloggio. A Vienna esiste un'organizzazione, chiamata OEAD, che gestisce gli studentati in tutta la città, e sono veramente tanti. Con una caparra della modica cifra di 600 e passa euro, è possibile lasciare loro il merito di cercare una camera a seconda delle proprie esigenze. Ciò che si paga non è il risultato, bensì la prestazione. Non è garantito infatti che si possa trovare la camera nello studentato dei propri sogni, anche perché I più blasonati (come Haus Erasmus) sono anche quelli più richiesti. I prezzi di una camera singola partono dai 340 a salire, una camera doppia è più economica e sta sui 280 euro. La maggior parte di questi sono edifici di nuova generazione, con tutti I comfort (spesso anche palestra e sauna) e la cucina può essere in comune per piano oppure comune a più camere, come mini appartamenti.

E io, che non disponevo di sufficiente liquidità da anticipare senza compromettere il mio primo mese di Erasmus, mi sono avventurata nella ricerca di una camera privata. Vi è un sito utilissimo in tedesco che, agganciato a google translator, permette a chiunque di trovare una camera o un appartamento. I prezzi sono decisamente più abbordabili, la singola viene intorno ai 250-300 euro.

Ristorazione

Il 3 settembre 2010 ho messo piede in terra austriaca e subito l'odore di cibo mi ha aperto lo stomaco. Avete presente I würstel che mangiate di solito? Ecco, se non siete tedeschi o austriaci.. scordateveli. Probabilmente assaggiarli in Austria o in Germania vi porterà a rinnegare per sempre quelli prodotti dalla vostra nazione. Abbinati alle classiche "kartoffeln" (patate), poi, sono uno squisito pasto che vi terrà lo stomaco impegnato per qualche giorno (ma non preoccupatevi). Del resto a Vienna non c'è mai rischio di restare a digiuno; I ristoranti tipici sono gli Heurigen, disseminati ovunque anche se costringono a mettere mano al portafogli per circa 10-15 euro. Il centro storico, Stephansplatz, pullula di ristorazione. Nella via principale dello shopping, Mariahilfestrasse, particolarmente apprezzati perché economici son I take away: panino con salsiccia, noodles con carne, tranci di pizza e così via.. 3-5 euro: c'è solo l'imbarazzo della scelta. Non mancano le colazioni: da Aida in pieno centro storico – quant'è caro – ai più classici Starbucks o Anker, il panettiere con paste e caffè. Il costo della vita non è eccessivo, e con camera privata 700 euro mensili sono sufficienti per vivere in modo spartano. Essendo una capitale, non male no?

La città, il meteo

Da Erasmus, non mi sono mai sentita una turista. Perciò, non ho avuto l'esigenza di scoprire Vienna tutto d'un fiato. Ho preferito assaporarla piano piano, scoprendogli il viso all'imbrunire estivo, salvo poi farmi accompagnare dallo scroscio delle foglie secche sotto le scarpe quando l'inverno le trascinava via. Rigorosamente sempre senza ombrello, da ragazza del sud ho adorato la neve. La neve.. è la ciliegina su una torta fantastica, rende il paesaggio viennese di incanto. Il freddo c'è, eccome. Si passa da un +25° estivo a un -15° invernale, ma l'inverno è molto secco e questa è stata la mia grande scoperta: acquisiti giubbotti e felpe in pile, sono riuscita a non soffrirlo troppo.

La città e il meteo sono andati per me di pari passo. Il sole, quando raramente ha fatto capolino, ha dato una sterzata al mio umore che mi ha permesso di passeggiare con 0 gradi a giubbotto scoperto; purtroppo è sempre stato un miraggio, perché il cielo è perennemente annuvolato. Forse, l'unica pecca del posto.

Cinque mesi sono stati sufficienti per visitare Vienna. È una città relativamente piccola, concentrata nelle zone del centro, dove la maestosità dell'architettura neoclassica fa capolino. Passando da Stephansplatz mi è capitato spesso di camminare fino all'Opera, culla del teatro austriaco. È un edificio imponente che mi ha stregato, pur non essendo un'amante delle opere liriche. La residenza degli Asburgo è spettacolare: dà direttamente ad uno spiazzo verde immenso, dal quale si può notare in lontananza musei e parlamento. Il Rathaus sta a due passi, altro epicentro di cultura con musei e bar famosi annessi. Molto più distante sta la Torre del Danubio, una struttura situata in periferia, dove ho potuto ammirare Vienna dall'alto stando seduta in un ristorante per cena, a soli 250 metri d'altezza.

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Viaggiare da e per Vienna

In Erasmus ho imparato che la distanza è relativizzata dalla tua capacità di accorciarla. Con la metropolitana sono sempre arrivata ovunque in massimo 20 minuti. La mia città, a paragone, è del terzo mondo. Con una frequenza di 5 minuti, sono arrivata a scocciarmi quando capitava di perderlo per un soffio. Tra l'altro, nel weekend viaggia anche di notte e questo mi ha sempre permesso di fare tardi e di partecipare alle feste senza dovermi accampare da qualche parte. L'aeroporto è poco distante dal centro, ma sviluppato solo nelle sue linee essenziali; Vienna è l'ombelico d'Europa, non necessita di un sistema aeroportuale efficiente. Un altro discorso va per bus, corriere e treni: puoi andare ovunque.. Slovacchia, Ungheria, Polonia e Germania non sono mai state così vicine in vita mia.

Feste e Divertimento

Dicono che gli austriaci siano un po' freddi. L'ho percepito in realtà, ma non è mai stato un problema. Sapevo che avrei passato il semestre con Erasmus, ma non avrei mai immaginato di essere immersa in una sub-popolazione europea di Erasmus impazziti. L'Erasmus Social Network è particolarmente sviluppato, specialmente alla WU. Organizzano viaggi per ogni dove (Bratislava, Budapest, Cracovia, ecc. ) a prezzi particolarmente vantaggiosi. Ho avuto anche modo di fare snowboard per la prima volta a Zell Am See, una località turistica vicino al confine con la Germania, ed è stato uno spettacolo.. immagina 250 Erasmus in un albergo, che durante il giorno sciano e la notte ballano. Ogni giorno della settimana c'è un evento programmato in qualche locale convenzionato con l'ESN. Se avete paura di non trovare questi locali, ci saranno locandine appese in ogni palo. Dopo due mesi non ne potevo più, e ogni giorno mi svegliavo promettendomi che avrei trovato un giorno a settimana per riposare e dormire decentemente. Direi che non ci si annoia mai, il divertimento è assicurato. Se poi si vuole fare qualcosa di alternativo, ci sono sempre gli ice-skating, l'opera lirica, un giro nei mercatini di natale se si è in stagione.

Conclusioni

In genere si dice che le aspettative deludono gli eventi. Questo perché sono irrazionali ed eccessivamente elevate rispetto alla realtà. Direi che la mia esperienza Erasmus rappresenta un'eccezione alla regola. Sono arrivata in Austria sperando di stare bene, di divertirmi e di non rimanere indietro con lo studio che, come si sa, in Erasmus è quasi d'obbligo. Non mi sarei mai aspettata di divertirmi così tanto, di studiare così poco e di legarmi così profondamente a quelle che saranno per me amicizie di una vita. La mia vita da Erasmus è stata un viaggio sulla luna.. perché un periodo così spensierato e sereno si trova difficilmente nella vita di tutti I giorni, dove gli impegni e la routine ti schiacciano e ti fanno perdere un po' il sorriso. Non esisteva routine, e il bianco è l'unico colore che posso attribuire ai miei 5 mesi, perché ogni giorno ci mettevo sopra qualche cromatura differente. Mi sono sempre sentita felice di quel che fossi, di dove vivessi e di cosa stessi facendo.. è la fortuna di non rimpiangere la propria patria perché ci si sente a casa ovunque si vada.

A malincuore ho finito quest'esperienza, era tempo di andare.. ma Vienna è tutto questo. Potrebbe bastare?

Consigli utili per futuri Erasmus

Per l'alloggio:

Jobwohnen

Oead

Trasporti:

Oebb

Wienerlinien

Se studi economia, questa è la WU:

WU


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