Manuale di sopravvivenza
Nuova università.. nuovo universo
Da studente dell'Università La sapienza da più di quattro anni mi sono spesso trovata in difficoltà e soltanto adesso posso dire quasi con certezza di sapere dove andare a cercare le soluzioni ai problemi che ognuno può incontrare nel suo percorso di studi.
Essendo stata due volte studente Erasmus mi rendo conto che trovare, in un'università estera, tutte le informazioni di cui si ha bisogno viene reso più difficile da molti aspetti tra i quali, per esempio, la lingua o il non sapere esattamente dove andare a cercare tali informazioni. Bisogna ammettere, tuttavia, che generalmente uno studente che decide e riesce a partire per studiare in un paese diverso ha sicuramente quelle abilità che gli permettono di cavarsela in ogni situazione egli si trovi.
Andando a studiare in una nuova università dunque bisogna imparare a trovare il programma dei corsi, capire come si svolgono gli esami e non solo quegli esami che abbiamo scelto ma anche il funzionamento generale delle prove (intermedie o finali), e come prepararsi adeguatamente per superare le prove universitarie.
L'Università di Roma si pone tra le migliori università sia in Italia che in Europa. Essa ha un storia antichissima, essendo stata istituita attraverso una bolla papale nel 1300, e presso di essa si sono laureati (e a volte essi hanno anche insegnato) tantissimi personaggi che si sono distinti in tutto il mondo per le loro qualità.
Come raggiungere l'Università
Ci sono moltissimi modi in cui si può raggiungere l'università: per chi viene da fuori città indubbiamente il mezzo più utilizzato è il treno, che può arrivare a Roma Termini o a Roma Tiburtina, le quali sono distanti pochi metri dal campus. Un altro modo per raggiungere l'Università è la metro o il tram, mentre l'autobus è secondo me il mezzo meno utilizzato per arrivarci (se non dalla stazione Tiburtina, ma il pezzo di strada è breve, 20 minuti circa, e si può andare a piedi). Più insolito, ma decisamente più economico ed eco-friendly, è l'utilizzo della bici: non è impossibile in quanto conosco persone che la usano come mezzo di trasporto nel centro di Roma, ma è sicuramente più rischioso. Il traffico della città la rende una giungla e non ci sono (da quello che io sappia) delle strutture adibite per andare in bicicletta nel centro urbano.
Sportelli informazioni
Se si è disorientati nel campo universitario, per ogni tipo di informazione bisogna passare al CIAO, sportello informazione posto dietro al Rettorato dell'Università sapientina, presso il quale alcuni studenti sono a nostra disposizione per ogni dubbio che possiamo avere. Un'altra fonte di informazioni è il SOrT (Sportello orientamento e tutorato) presente in tutte le facoltà dell'Università. Lì si può chiedere qualsiasi tipo di informazione, e gli studenti che sono in carica appartengono a quella stessa facoltà e hanno attraversato più o meno le stesse difficoltà che potreste incontrare.
La prima difficoltà che personalmente ho incontrato durante i primi giorni alLa Sapienza è stata quella di capire come leggere gli orari pubblicati sulle bacheche della facoltà. Tuttavia, essendo stata io stessa uno studente tutore presso il SOrT, mi rendo conto che molti non sanno neanche dove cercare tali bacheche: dopo avere compreso quali sono gli esami che dobbiamo dare e aver letto minuziosamente il programma pubblicato on-line, il prossimo step è quello di cercare sulle mura della facoltà l'orario dei corsi scelti e individuare l'aula.
Aule universitarie
Se il corso appartiene alla facoltà di scienze politiche esso può tuttavia essere situato in diversi posti: nelle aule presenti nel corridoio principale della facoltà, in quelle che si trovano alla fine di tale corridoio A e B (al secondo piano, aula alla quale si può accedere attraverso le scale esterne), quelle che si trovano agli ultimi piani, le aule che si trovano a sinistra dall'entrata principale (venendo dal Rettorato) e poste attualmente tra le aree di cantiere e le aule blu, situate sulla parte destra del prato del campus. Se ci sono aule di cui non conoscete l'ubicazione, la mappa universitaria vi può aiutare: per sapersi orientare bisogna individuare innanzitutto il codice dell'edificio dell'aula, il quale è posto di fronte ad ogni facoltà.
Uffici Erasmus
Per quanto riguarda gli studenti Erasmus bisogna trovare l'ufficio Erasmus della propria facoltà e l'ufficio amministrativo Erasmus dell'Università, il quale è situato nell'ex Palazzina Tuminelli. Per trovarlo si può chiedere allo sportello SOrT, utilizzare la mappa o seguire queste semplici indicazioni: dalla piazza del Rettorato, dove è situata la famosa Minerva, prendere la stradina situata tra la facoltà di Geologia e quella di Scienze politiche. Prima di uscire dal Campus, sulla destra, si trova l'edificio che cerchiamo e all'ultimo piano l'Ufficio Erasmus.
Piazzale Aldo Moro e la statua della Minerva
Segreterie
Qualora avessimo bisogno della segretaria didattica o di quella studenti questi sono ubicati separatamente: la segretaria didattica, che riguarda questioni su corsi e lezioni, si trova generalmente nella propria facoltà di appartenenza mentre quella studenti (dove si possono registrare tirocini, fare domande di laurea o risolvere questioni sulla borsa di studio) è situata dietro il pratone universitario (il più grande della facoltà, di fronte al CIAO), vicino agli uffici postali e alla banca Unicredit.
Stampe e fotocopie
Lì sono collocati anche i famosi Chioschi gialli, che sono altrettanto importanti in quanto si possono stampare ricevute degli esami (senza le quali non si può svolgere l'esame) o fotocopiare appunti e dispense.
Lezioni
Per quanto riguarda i corsi tra i 6 e i 12 CFU (i più frequenti), le ore di lezione settimanali sono all'incirca sei e la distribuzione è di due ore ogni lezione e di tre lezioni a settimana. Frequentare le lezioni può essere o non essere obbligatorio ma il rispetto di tale condizione è in genere necessaria per avere la possibilità di svolgere la prova intermedia, meglio conosciuto come esonero, ma non necessaria per la prova finale (l'esame vero e proprio). Questo può variare da facoltà a facoltà ma per quegli indirizzi in cui non è richiesta la parte "pratica" è solitamente così.
Qualora la frequenza fosse obbligatoria, bisogna presentarsi a lezione e accertarsi di aver firmato il foglio delle presenze.
Lo svolgimento delle lezioni è diversa da altre università estere: qui non sempre viene pubblicato in anticipo il programma giornaliero o settimanale con gli argomenti che verranno svolti. Non è dunque necessario leggere determinati argomenti o pagine del libro prima di andare a lezione: qualora uno studente volesse studiare in tempo gli argomenti, si potrebbe chiedere al professore e aggiornarsi periodicamente sull'andamento delle lezioni. Solitamente, tuttavia, gli argomenti si studiano dopo la spiegazione, aiutandosi con gli appunti presi e le slides che il professore (a volte) carica.
Personalmente consiglio di seguire, in quanto molti professori possono concentrarsi su alcuni argomenti che loro ritengono più importanti e mettere in secondo piano altri. Capita anche di andare all'esame e rendersi conto che senza sapere determinati punti del programma (anche se sono due pagine su trecento) si può rischiare di non raggiungere il diciotto: andare a lezione e prendere appunti serve molto a capire cosa si deve sapere e cosa si può fare più in generale, anche se consiglio di studiare tutto con la stessa meticolosità.
Le lezioni consistono nella spiegazione del professore degli argomenti su cui verremo verificati, si possono fare domande e può anche capitare che il professore vi faccia alcune domande (è raro, ma può capitare) su alcuni punti spiegati precedentemente. Tutte le altre cose, come la durata della pausa tra le due ore o l'inizio e l'effettiva durata della lezione, sono a discrezione del professore. Bisogna, inoltre, aggiornare costantemente la pagina del professore e, soprattutto, la pagina del dipartimento o della facoltà di riferimento: lì vengono pubblicati eventuali cancellazioni delle lezioni o recupero delle stesse.
E' anche possibile non andare a lezione e studiare a casa, se si pensa che il programma è troppo ampio: così facendo si guadagna moltissimo tempo, soprattutto se si devono prendere i mezzi per raggiungere l'università. Tuttavia, per fare ciò e andare bene all'esame bisogna rimanere comunque in contatto con i frequentanti, per gli aggiornamenti, e, al momento dell'esame, bisogna dire al professore esplicitamente che si porta un programma da non frequentanti.
Per concludere bisogna ricordarsi che le lezioni sono pubbliche e aperte per chiunque abbia voglia di prendervi parte, studenti o non studenti. Se avete qualche dubbio sulla vostra scelta vi consiglio di provare a partecipare a lezioni di facoltà che pensate vi potrebbero interessare.
Esami
Gli esami possono essere di ogni tipo: prova scritta, prova orale, prova scritta e orale, prova intermedia scritta e prova finale scritta, prova intermedia scritta e prova finale orale, etc.
Esami scritti
La preparazione degli esami è diversa a seconda della facoltà di appartenenza: per andare bene ad un esame scritto in una facoltà prettamente "scientifiche" bisogna frequentare per comprendere gli argomenti e risolvere gli esercizi, mentre gli esami delle facoltà "umanistiche", per esempio, richiedono più ore di studio soltanto per poter finire di leggere il materiale del programma, nonostante non ci siano molti punti complessi e difficili da capire.
Gli esami scritti, in genere, possono consistere in esercizi, domande aperte o domande con risposta a crocetta: per la seconda tipologia (domande di carattere pressocchè generale) bisogna sapere riassumere gran parte di quello che si è studiato, (non è possibile consultare appunti, libri, slides o altro) mentre per la terza tipologia bisogna scegliere una tra le quattro o cinque possibili risposte.
Per andare bene alla terza tipologia d'esame è di grande utilità ritrovare le domande che sono state chieste ai precedenti esami, cercando sul sito Quaestiones o chiedendo agli studenti che hanno già svolto tale esame. Questa tipologia può sembrare più facile ma bisogna tenere in conto che è richiesta una grande attenzione ai minimi dettagli, una memoria di ferro e che in genere una risposta errata equivale a un punto in meno (su trenta).
Esami orali
Prenotazione dell'appello
Gli esami orali sono, a mio avviso, più difficili e impegnativi. Per l'esame orale bisogna prenotare gli appelli, attraverso la piattaforma infostud, in anticipo (più di una settimana, gli appelli spesso chiudono sette giorni prima dell'appello), scaricare e stampare la ricevuta d'esame (senza non si è ammessi), controllare l'ora dell'esame che viene pubblicata su Infostud o sulla pagina del professore, presentarsi in facoltà (generalmente nella stessa facoltà dove si sono tenute le lezioni) con la carta d'identità e con mezz'ora di anticipo e controllare sulla bacheca della facoltà l'aula di svolgimento dell'esame.
A questo procedimento ci possono essere delle eccezioni: conosco, infatti, persone che appartengono a facoltà dove i corsi hanno meno di venti partecipanti e quindi bisogna attenersi a quello che il professore stabilisce per quanto riguarda luogo dello svolgimento dell'esame, orario o altri dettagli minori. La stessa cosa succede per gli esoneri e a lezione bisogna stare attenti alle indicazioni del professore. Ciò che non cambia è la necessità di prenotarsi all'esame e di portare con sè la carta di identità (esami scritti e orali) e la ricevuta dell'esame. Per quanto riguarda la ricevuta, consiglio di portarla sempre e comunque. Tuttavia, se si deve svolgere un esame scritto può succedere che il professore, dato i pochi partecipanti, decida di correggere gli esami sul momento e quindi si può avere la possibilità di verbalizzare l'esame a poche ore dala fine dell'esame: non avere la ricevuta significa che l'esame non vi potrà essere verbalizzato e registrato. Qualora avete fatto un esame scritto e vi manca il passaggio della verbalizzazione, è necessario recarsi con la ricevuta in facoltà nel giorno del successivo appello o presso l'ufficio del professore, nell'ora di ricevimento.
Ovviamente, qualora non fosse chiaro, Vorrei chiarire che la prenotazione dell'esame va fatta sia per la prova scritta che per quella orale. Gli esoneri invece non richiedono alcuna prenotazione o ricevuta.
Ordine dell'appello
Questi sono, in genere, gli aspetti burocratici. L'ordine con cui siamo chiamati a svolgere l'esame non segue delle regole precise: esso può essere basato sul criterio alfabetico (essendo Soare ho passato 1/4 della mia vita aspettando di essere chiamata) o su quello numerico (ogni ricevuta ha un numero). Anche qui può succedere che vengono interrogati prima quelli che hanno svolto l'esonero o chi ha un'urgenza e deve lasciare la facoltà. Insomma, se volete dare l'esame è sempre meglio prepararsi a dedicare l'intera giornata a quello.
Svolgimento dell'esame orale
Per quanto lo svolgimento dell'esame orale, esso consiste in tre o quattro domande e possiamo venire interrogati dal professore, dai suoi assistenti o da entrambi (prima dal professore e poi dagli assistenti). L'esame dura in media venti minuti ma può variare, andando da un minimo di dieci ad un massimo di quaranta minuti (per la mia facoltà, per alcune gli esami orali possono anche essere particolarmente lunghi, ovvero più di un'ora). Anche qui ogni professore o assistente ha delle domande che chiede ad ogni studente, o alcuni punti su cui si sofferma maggiormente: è molto utile assistere ad un appello d'esame per sentire le domande più frequenti e segnare le risposte migliori.
Preparazione all'esame
Per quanto riguarda lo studio per l'esame, ogni studente ha i suoi metodi di studio: ciò che io consiglio è dunque di considerare la vastità del materiale da studiare e di conoscere, in primo luogo, tutti gli argomenti affrontati in termini generali. Gli esami italiani (sempre facendo riferimento alle materie teoriche) sono difficili per due motivi: le pagine da studiare sono tante e bisogna saper rispondere con essattezza alle domande. Bisogna dunque saper organizzare le tantissime informazioni ricevute attraverso la lettura, imparando a distinguere dalle nozioni più importanti e quelle meno importanti.
L'organizzazione delle conoscenze si può fare attraverso la stesura di riassunti: serve a poco comprare o ottenere riassunti già fatti precedentementi da altri studenti. Riassumere pagine e pagine è un lavoro lungo e, a primo impatto, forse troppo laborioso: ma, attraverso la rielaborazione delle parole dell'autore del libro siamo costretti a riflettere su quello che stiamo leggendo, il che ci porta ad assimilare tali nozioni e a saperle poi esporle meglio anche nella prova orale. Una volta accettata la necessità di tale lavoro, può diventare soddisfacente riportare gli stessi fatti utilizzando parole diverse, stimolando la nostra creatività e migliorando le nostre capacità di scrittura. Inoltre, l'operazione stessa della scrittura ci porterà a migliorare le nostre capacità di memorizzazione, per non parlare del fatto che se finiamo in tempo avremo del materiale su cui poter ripassare i punti cruciali dell'esame.
Altri metodi efficaci per lo studio possono essere: schemi, mappe concettuali, flash cards, approfondimento attraverso film, romanzi o documentari (anche se non bisogna affidarsi troppo a queste modalità.. ).
E' utile, per l'esame orale, provare a esporre gli argomenti studiati aiutandosi con i riassunti precedentemente realizzati. Mentre riconosco l'efficacia di quegli studenti che espongono, in maniera veloce e precisa, gli argomenti seguendo uno schema ben organizzato, credo anche che saper spiegare ciò che si è studiato attraverso un'esposizione meno "serrata" e più improvvisata, a volte può significare una maggiore interiorizzazione dei punti più importanti del programma che si è affrontato.
Se volete raggiungere il 30, tuttavia, vi consiglio di acquisire le capacità espositive della prima tipologia di studenti e di dimostrare allo stesso tempo di saper navigare tra gli argomenti, facendo i giusti collegamenti e saper mettere in risalto quei punti che sono riusciti a farci appassionare e che abbiamo approfondito.
Votazione
Bisogna considerare che per una triennale una media del 25/26 è abbastanza buona, mentre per la magistrale la media degli studenti è solitamente più alta (27/28). Come penso abbiate già capito la votazione va da 18 a 30 e lode: nonostante io consideri sia possibile raggiungere una media del 25/26, è altrettanto possibile essere bocciati anche se si pensa di avere studiato tutti gli argomenti.
Ciò che contraddistingue la Sapienza dalle università straniere è che il rischio di essere bocciato è generalmente più alto: mentre in Inghilterra o in Danimarca (per citare i posti che conosco) molti esami consistono nell'elaborazione di un saggio scritto, e quindi con la giusta dedizione si può passare l'esame, nell'esame orale non sempre si riesce a dimostrare con la stessa facilità di aver studiato e di aver assimilato gli argomenti. Il mio esempio non rappresenta tutti i casi: ci sono anche esami orali danesi altrettanto difficili e esami scritti italiani decisamente superabili.
I miei consigli sono influenzati dalle mie personali esperienze e dalle esperienze di persone che ho conosciuto e, essendo molto grande come università, le differenze tra le facoltà sono moltissime e dipendono dalla grandezza e l'organizzazione delle università.
In bocca al lupo!
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Commenti (1 commenti)
Ramon González 5 anni fa
Informazione utilissima! Grazie!