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Natale a Torino

Pubblicato da flag-it Silvia Roccatagliata — 7 anni fa

0 Tags: flag-it Esperienze Erasmus Torino, Torino, Italia


Week end prenatalizio a Torino

Lo scorso anno, nell’imminenza delle feste natalizie, abbiamo deciso di regalarci un fine settimana a Torino. Avevo letto da qualche parte che ogni anno, in quel periodo, si tiene la manifestazione Luci d’Artista. Si tratta di una mostra d’arte contemporanea che illumina le strade dello shopping con installazioni di artisti di fama nazionale ed internazionale e volevamo fare un confronto con la Fete de Lumiere di Lione che ci era piaciuta tantissimo.
Così siamo partiti senza considerare che Torino è una grande città e che, con molte cose da vedere e fare, il week end sarebbe volato via in un baleno.
Quando dici Torino pensi immediatamente alla FIAT e viene subito alla mente una città attiva ed operosa.
Prima capitale d’Italia Torino è una città antica che, dopo la crisi che negli anni Ottanta ha investito la sua fabbrica più importante, ha saputo rinnovarsi e scommettere su un futuro diverso, non più legato solo alle sue industrie, ma ha dovuto e saputo cambiare la propria pelle.
Nel 2006 la città di Torino ha ospitato i Giochi Olimpici invernali e questo evento ha contributo in maniera determinante al suo rinascimento con la costruzione di grandi opere di riqualificazione, che l’hanno resa una importante metà turistica.
Arrivati a destinazione abbiamo capito quasi subito che il percorso espositivo delle Luci d’Artista, per quanto particolare e a tratti anche suggestivo, non poteva certo competere con quello che avevamo visto nella città francese mentre tutto il resto della città viveva il fermento che c’è nei giorni che precedono il Natale.
Ci siamo quindi sentiti molto coinvolti in questa atmosfera gioiosa dalle numerose manifestazioni che si tenevano nella Piazza Castello e in altre zone della città.

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Anzitutto il particolarissimo e illuminatissimo albero di Natale che attirava l’attenzione di tutti, quando alla sera veniva illuminato da uno spettacolo di giochi di luci e musica. Nella stessa Piazza Castello, era stato installato un gigantesco Calendario dell’Avvento: un castello fiabesco disegnato da Emanuele Luzzati, le cui caselle venivano aperte ogni giorno nel tardo pomeriggio, dai Vigili del Fuoco.
In Piazza Castello si esibivano anche musicisti, artisti di strada, maghi, mangiafuoco.
Poco più in là chalet e bancarelle di un mercatino di Natale con tantissimi espositori e varietà di prodotti dall’artigianato, alle specialità culinarie alle decorazioni natalizie un bel mercatino per chi è a caccia di idee e si riduce all’ultimo perché non sa cosa regalare.
Abbiamo anche notato alcuni negozi del centro che vendono oggetti tipici del periodo come addobbi e fantasiose luminarie e statuine per il presepe.
Lo shopping proseguiva poi, volendo, sotto i portici di via Po. Dato il clima bello ma freddino ogni tanto conveniva fare una pausa ristoratrice magari gustandosi un bel bicerin oppure uno zabaione. In effetti a Torino ci sono bellissimi locali storici tra cui spiccano diversi bar e pasticcerie.
Impossibile resistere alla curiosità di entrare e magari (come abbiamo fatto noi) fare una bella colazione calati in quest’atmosfera d’altri tempi.
In Piazza Carlo Alberto era stata approntata una pista di pattinaggio e a Parco Dora non solo la pista di pattinaggio ma anche il “Christmas Village” con ovviamente la casa di Babbo Natale. Il clima natalizio si respirava anche per i bei spettacoli offerti dai cori gospel e dai concerti di musica sacra.

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Per quanto mi riguarda, invece è stato piuttosto deludente, il famoso Mercato di Porta Palazzo (Piazza della Repubblica) che abbiamo “rincorso” per diverse volte salvo poi appunto rivelarsi, a mio modesto avviso, poco caratteristico.

Ma Torino aveva altre cose da offrirci: in primo luogo i musei, le residenze reali, le chiese e anche del buon mangiare per cui ogni anno ad ottobre si tiene a Torino il Salone del Gusto.
Passeggiando per il centro si possono notare numerosi locali con cucina semplice ma ricca di sapori ed anche eleganti ristoranti situati in palazzi storici. Probabilmente conoscerete già alcuni piatti tipici della tradizione tra cui gli agnolotti, la bagna cauda (piatto a base di acciughe, aglio ed olio) in cui intingere peperoni, finocchi, cavolo, cardo e molte altre verdure crude. Il bollito misto, che viene accompagnato con salsa verde e la cugnà e i numerosi formaggi e salumi non mancano i vini rossi e bianchi e le birre artigianali. Insomma se siete una buona forchetta qui troverete pane anzi… grissini per i vostri denti.
E poi il gelato, il cioccolato e lo zabaione, i gianduiotti e le splendide pasticcerie che in vetrina sfoggiano dei panettoni natalizi che sono dei capolavori!
Noi non abbiamo avuto granché modo di andare in giro per ristoranti ma vi consiglio comunque un locale in cui siamo stati una sera e dove fanno un buonissimo risotto al castelmagno: L’Angolo di Parin.
Per visitare la città vi suggerisco, prima di partire di prenotare, la Torino+Piemonte Card che potete acquistare in base a quante giorni vi trattenete in città. Questa card, che si può sottoscrivere per una durata di 1, 2, 3 o 5 giorni consente l’ingresso gratuito o a prezzo ridotto a numerosi musei, mostre e residenze reali di Torino e del Piemonte. Quando siamo andati all’Ufficio del Turismo, che è situato in Piazza Castello, forse per colpa del primo week-end natalizio, c’era una coda notevole, per cui sarebbe bene acquistarla in anticipo on-line.
Abbiamo scoperto tra l’altro che Torino è la città italiana più ricca di verde pubblico con ben 320 chilometri di viali alberati e il famoso Parco del Valentino, che per problemi di tempo non abbiamo neppure sfiorato.
Inoltre sul Po è possibile navigare a bordo di battelli turistici (tipo bateaux mouches) per avere una visione insolita della città. Purtroppo al nostro arrivo abbiamo scoperto che i battelli erano stati danneggiati dalla quasi alluvione che si era verificata qualche giorno prima della nostra partenza.


Il Museo Egizio


A Torino abbiamo scoperto che ci sono tantissimi musei anche se quello più famoso, secondo per ricchezza solo a quello del Cairo, è il Museo Egizio. Si trova in pieno centro e fu fondato nel 1824 dal re Carlo Felice è stato recentemente rinnovato ed offre un percorso di visita suggestivo.
C’ero già stata in gita scolastica alle elementari e devo dire che non ricordavo granché. Comunque avevamo prenotato da casa la visita guidata e pertanto abbiamo dribblato abilmente la lunga coda. La visita dura circa un’ora e mezza al termine della quale è possibile comunque restare all’interno del museo e rivedere gli oggetti e i manufatti più interessanti.
Sarà perché la civiltà egizia è molto affascinante ma ritengo che una visita a questo museo sia assolutamente da fare soprattutto per i bambini.

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Il Museo Nazionale del Cinema

Simbolo della città di Torino la Mole è stata la costruzione in muratura più alta d’Europa (da qui il suo nome) ed inizialmente doveva essere un tempio israelitico ma l’architetto Antonelli, incaricato dalla comunità ebraica propose tante e sostanziali modifiche che fecero lievitare i costi dell’opera e rallentare i lavori, anche per problemi strutturali, a tal punto che la comunità ebraica rinunciò all’opera e cedette l’immobile al Comune.
Attualmente all’interno della Mole Antonelliana si trova il Museo Nazionale del Cinema (chiuso il martedì – il sabato con orario prolungato invece fino alle 23,00).
Confesso che non sapevamo assolutamente che il cinema italiano è nato a Torino all’inizio del ‘900. Anche qui c’era una coda notevole soprattutto per salire con l’ascensore panoramico fino alla cupola.
Stavolta ci siamo sciroppati una coda di tre ore e mezza (probabilmente era la giornata sbagliata perché era domenica) ma siamo stati ripagati dallo splendido panorama a 360° gradi che si gode da lassù. Anche l’ascensore panoramico che attraversa in verticale il museo è piuttosto spettacolare e consiglio di registrare un filmato della salita con il vostro cellulare.
In pochi secondi si giunge alla terrazza panoramica a 85 metri di altezza da cui vedere la città e le montagne dell’arco alpino spruzzate di neve.
Il Museo Nazionale del Cinema all’interno della Mole ha un allestimento veramente particolare sviluppato a spirale verso l’alto. E’ molto multimediale ed interattivo per cui il visitatore è continuamente stimolato e ripercorre tutta la storia del cinema dal teatro delle ombre e le lanterne magiche per arrivare alla scoperta di come nasce un film, dei trucchi e degli effetti speciali.
Al centro della struttura ci si può sdraiare su comodissime chaise longues e si può assistere alla proiezione, su maxi schermi, di una selezione di immagini. Ad intervalli regolari uno spettacolo di luci e suoni che è proiettato sulle pareti della cupola interrompe queste proiezioni. Ci sono aree espositive dedicate ai vari generi: horror, fantastico, western, musical etc…
Dalla parte centrale con una rampa si accede ai piani superiori per arrivare poi alla galleria dei manifesti.
Un museo particolare che sicuramente vale la pena visitare.
Siamo riusciti anche a visitare molto rapidamente la Galleria Sabauda a vedere una riproduzione della Sacra Sindone e qualche chiesa ma il tempo a nostra disposizione era già terminato.
Nel suo complesso la città mi è piaciuta parecchio e penso valga la pena di conoscerla più a fondo.
Se dovessi consigliare un periodo per visitarla opterei per i mesi primaverili di aprile-maggio.
Vivere l’atmosfera natalizia è stato comunque bello e coinvolgente ma mi raccomando copritevi!
Consiglio inoltre anche un passo alla Venaria Reale reggia sabauda che è stata recuperata e ospita con frequenza mostre ed eventi e possiede degli enormi giardini che andando in primavera potrete meglio apprezzare. Inoltre a pochi chilometri dalla città c’è il Parco Naturale della Mandria, in cui vivono numerose specie di animali selvatici, fra radure, alberi secolari e prati ed di cui è possibile percorrere i viali in carrozza.

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