Bar di Botafogo

Una delle cose più piacevoli da fare a Botafogo è bere (e mangiare). O, almeno, è dove si trova la maggior varietà di bar e ristoranti per kilometro quadrato a Rio de Janeiro (fonte: inesistente). Con tanta gente di tutti i tipi sparpagliata ovunque, non c'è da sorprendersi se questo effervescente quartiere si sia trasformato nella dimora di bar e pub dai tipi più svariati: dal chiosco alla champagneria, passando per opzioni un po' stravaganti fino a sbarcare nel banale. Dalle stelle alle stalle, Botafogo riunisce opzioni per tutti i gusti e tutti i portafogli.

Ci sono diverse aree in cui i bar sono più concentrati, come le vie Rua Voluntários, da Patria e Rua Farani - vie i cui nomi, da soli, sono utilizzati dai carioca per riferirsi ai locali che esse ospitano. "Ci andiamo a fare un aperitivo a Farani con il gruppo dell'ufficio oggi" o "Ti ho visto a bere a Voluntários ieri". Non c'è distinzione, è tutto un solo agglomerato di persone! Le enormi folle di giovani riuniti ostacolano il traffico di automobili e pedoni intorno ai punti più contesi.

Il Durangos, come suggerisce già il nome, è per chi sta proprio al verde! Il chiosco più economico della regione si trova quasi all'angolo della via Voluntários e la spiaggia, ed è qui che si riuniscono i più giovani. Gli universitari si ammucchiano, sempre in gruppi da contare di dozzina in dozzina, intorno a enormi bottiglie di birra comprate ad un prezzo onesto. Il personale è educato, tuttavia un po' lento, il che è totalmente comprensibile per l'enorme afflusso di clienti e bevande che vengono servite. Il bar in sè è un po' piccolo, i tavolini sono tutti sul marciapiede e si espandono fin dove possono: l'angolo dove un'edicola - che vende anch'essa birra! - ospita i suoi clienti in tavoli di cemento, quelli da piazzetta.

Uscendo dalla via Voluntários e proseguendo sulla spiaggia, un po' più avanti ci imbattiamo nel Ganjah; in stile coffeeshop di Amsterdam, Ganjah è una catena di tabaccherie che unisce arte urbana, musica, moda e gastronomia in un ambiente decorato in stile rastafariano dove varie magliette appese si contendono l'attenzione delle birre esposte nel bar della parete opposta. La sera c'è un DJ e addirittura musica dal vivo, e la gente si stringe in un unico locale trasformandolo in una mini discoteca, con possibilità di fumare in un patio con vista sulla baia di Botafogo. I prezzi non sono così esorbitanti, e le birre sono vendute in bottiglie da 600ml.

Parlando di questo tipo di locali, e tornando qualche passo indietro sulla via Voluntários, incontriamo anche la Void. Questa catena, che conta dieci esercizi in Brasile - di cui sette solo a Rio de Janeiro - unisce vestiti, pizza e birre artigianali. Persone non troppo giovani e abbastanza alla moda, comprano, giornalmente, dalle scarpe di marca alle birre da 600ml, che vengono pagate direttamente in cassa - la stessa cassa in cui vengono esposti orologi di tendenza che riflettono il profilo della clientela. La cucina dispone di chef invitati appositamente per rispettare il tema del giorno, che può essere vegetariano, tailandese, e così via.

Gli altri bar sono sparsi, celando persone meno scontate in vie più distanti dalle principali. È il caso di Colab, un caffè/bar/ristorante/locale per shows sperimentali (sono denominati proprio così), che ospita persone del campo della moda e dell'arte nella Rua Fernandes Guimarães, prima sconosciuta. L'arredamento in legno naturale e tubi in ferro a vista è accogliente sia per un pranzo seguito da un caffè nel pomeriggio, che per una riunione divertente con gli amici bevendo birra in piedi sulla porta e ascoltando musica alta la sera. Un ambiente animato in una via che è prevalentemente residenziale, quindi niente grida e schiamazzi, ok? Qui, oltre ad esserci prezzi più alti, la clientela ha uno stile un po' più raffinato, o almeno ci provano.

Parlando di raffinatezza, nella Rua Bambina troviamo la rinomata Champagneria Ovelha Negra. Il locale, che non apre durante i fine settimana, presenta fila sulla porta la maggior parte dei giorni. Che sia solo per un aperitivo o per bere con il gruppo di amici prima di andare a fare serata, l'ambiente è adatto a lasciare la vostra mente frizzante come lo champagne! Tra la musica molto alta (mai andarci per un appuntamento) e il servizio efficiente, riuscirete ad apprezzare uno spumante brasiliano ad un prezzo più economico che un rene al mercato nero (R$67,00 per l'Aurora Conde De Foucauld Brut) e uscirete di là sentendovi parenti della Regina Elisabetta. È vero, il locale è una grande baracca con un tetto che minaccia di crollarvi in testa ad ogni vibrazione delle casse, ma il ricordo affettivo che conserverete è che voi, comuni mortali, avete appena bevuto in un locale che serve uno champagne da R$1.700,00. Chic, no?

Che succede, R$1700 per una bottiglia di alcolico non va bene per voi? Allora dovrete solamente attraversare la strada ed entrare nell'ostello che, al pianoterra, ospita ciò che chiamiamo il Biliardo della Bambina. Oltre alla birra gelata a prezzi giusti e gente di tutto il mondo conversando nel patio esterno all'entrata, ci sono vari tavoli da biliardo e divanetti in un secondo (e grande, sebbene claustrofobico a causa del soffitto molto basso) ambiente che ricorda un pub cupo. In fondo, incontriamo il primo bar e un corridoio che, se vi ci avventurate, attraversando le tende di plastica a strisce colorate che lo chiudono, porta in una specie di tugurio dove le persone fanno la fila per un gettone del karaoke e cantano a pieni polmoni. Non potrebbe non esserci un secondo bar vicino al karaoke, per evitare che perdiate il vostro turno nella fila per il microfono. A causa degli ospiti, la serata lì dura solo fino alle 3 di notte, in base all'afflusso. Ma va bene uguale, perchè già uscirete di là così ubriachi, che penserete addirittura di pagare una notte nell'ostello per buttarvi a letto senza dover tornare fino a casa.

Botafogo è una frenesia di birre, cibo, cinema e persone; uno dei quartieri più movimentati della vita urbana carioca. La spiaggia è solo la ciliegina sulla torta del panorama della regione, conferendo quel tocco carioca che mescola sabbia e asfalto, proprio come i brasiliani mescolano il riso e i fagioli.