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La differenza culturale tra Romania e Spagna


Prima di tutto voglio spiegare perché ho scelto di analizzare le differenze culturali.

La ragione per la quale ho scelto questo tema è proprio perché è importante conoscere e investigare altre civiltà e in quanto straniera ho subito uno shock culturale nel vivere in Spagna, paese che fu casa mia per 6 mesi.

Anche perché penso che sia affascinante descrivere i cambiamenti che accadono nella vita, vivendo in un'altra cultura, con altre persone e parlando un'altra lingua.

La parte difficile nello scrivere questi concetti è proprio il non criticare né favorire nessuna cultura. Penso che tutte siano meravigliose e lo sono ancora più quando arrivi a "sentirle" tu stesso, e non soltanto leggendo o ascoltando chi ne parla. Ognuna ha le sue usanze originali e sensazionali che caratterizzano la sua gente, musica, storia e vita in generale.

Tra le fonti che utilizzerò per scrivere questo elaborato c'è la mia stessa esperienza. Penso che le reazioni e i cambiamenti che si sono verificati descrivano al meglio lo shock culturale che subii arrivando in Spagna. Anche i libri come ¨Managing cultural differences¨ (gestire le differenze culturali) di Philip Moran, così potete leggere di più riguardo alle altre esperienze culturali che hanno avuto un impatto maggiore sugli stranieri tanto nei paesi europei come in Asia e America.

Quando si tratta di un nuovo paese, una lingua straniera e una cultura diversa dalla nostra, è essenziale essere più aperti e recettivi nei confronti nelle novità.

Dal primo giorno in cui sono giunta in questo magnifico paese pieno di passione e colore, ho sentito un'atmosfera più calorosa, un ambiente molto più rilassato e la vita più tranquilla e allegra degli spagnoli rispetto a ciò a cui ero abituata.

Ci sono cose alle quali mi sono abituata un po' più a fatica, e altre alle quali fu facile adattarsi. Voglio dire, è impossibile non godersi il calore, le feste, le tapas, i turisti, la dieta mediterranea, la siesta. Al contrario mi costò molto mangiare così tardi e andare a dormire di mattina.

In seguito presenterò alcune situazioni nelle quali le differenze culturali hanno provocato uno shock impressionante nella mia vita quotidiana e poi spiegherò nel dettaglio due situazione concrete.

Dall'inizio potete notare che gli spagnoli parlano ad altissima voce, quasi gridano, direi io, senza curarsi del fatto che sono uno di fronte all'altro o in un gruppo. Il loro modo di comunicare è molto dinamico, si vede che mettono molta energia in ciò che dicono. Il ritmo della lingua non è molto diverso da quello romeno perché anche noi parliamo veloce però sì, non così ad alta voce.

Un'altra cosa fuori dal comune è il saluto e i baci sulla guancia. Loro si salutano per strada anche se non si conoscono, in ascensore o nei negozi. Ciò mi sembra un gesto molto carino che denota rispetto e cordialità. Per quanto riguarda i baci che si danno ogni volta che conoscono qualcuno o semplicemente si incontrano per caso, ecco, questo fu un po' insolito e curioso. Noi, i rumeni, siamo soliti stringere la mano o semplicemente dire "Ciao"! però qui la gente è molto più amichevole e simpatica. È anche certo che questo atteggiamento molto allegro è dovuto al fatto che gli spagnoli si divertono di più, spendono di più, viaggiano di più e hanno molte meno preoccupazioni, penso io.

Fu molto interessante osservare che nella cultura iberica non si utilizzano molto spesso le parole grazie e per favore. Questo succede perché non sono abituati, non perché siano ingrati o maleducati. Se per esempio vado a comprare qualcosa e una signora mi aiuta a trovare un tipo di cioccolato io la ringrazio, anche quando se ne va, se la ritrovo in cassa mi sorride e io la ringrazio di nuovo, e lo ripeto anche quando esco dal negozio.

Un'altra cosa che non smette di sorprendermi è che non si lascia la mancia. Nel nostro paese per esempio, lasciamo quasi sempre il 5% o il 10% del conto al cameriere. E se siamo in tema, voglio aggiungere che in Spagna un bel locale è quello che ha cenere e tabacco per terra, tavoli senza posacenere però con un po' di musica.

Quando ho visto un nostro coinquilino di Cadice mangiare molto pesce e frutta, consumare olio di oliva in quasi tutti gli alimenti e abbinando prosciutto e melone o uva con ravanelli, ho capito che si tratta della dieta mediterranea. Una cosa molto facile per me fu abituarmi a questa dieta e iniziare a mangiare molto più sano e a fare più sport.

La pausa tra le 14:30 e le 17:00, che loro chiamano la siesta, è un' usanza spagnola che inizia a svilupparsi in tutta Europa. Come conseguenza, tutto si fa più tardi. Le vie sono sempre piene di gente e mangiano 2 o 3 ore più tardi rispetto agli altri paesi, per esempio cenano intorno alle 21:00.

Per me fu difficile abituarmi a questa pausa e al fatto che i negozi siano chiusi per alcune ore.

Per gli spagnoli è perfettamente normale attraversare con il rosso sia nelle piccole vie che nelle grandi strade. Mi sembra che qui non importi il colore del semaforo ma se passi o no una macchina. All'inizio ero l'unica que aspettava il verde del semaforo e rimanevo da sola sul marciapiede, però con il tempo anche io ho iniziato ad attraversare con il rosso. Fu più facile adattarmi a questa usanza però devo stare attenta, perché se la polizia mi vede fare qualcosa di simile in Romania, ricevo subito una multa.

Come ho detto all'inizio, descriverò due situazioni que hanno costituito lo shock culturale più stupefacente.

Gli studenti si concedono il lusso di entrate in aula 25 minuti dopo l'inizio della lezione e i professori non dicono nulla. Mi sembra incredibile anche il fatto che si diano del tu. Per me fu impossibile chiamare i professori con il loro nome e ho preferito sempre dire semplicemente "professore". Nel nostro paese i professori sono molto severi riguardo queste cose. Se arriviamo tardi non ci lasciano accedere alla lezione o se ritardiamo più di 10 minuti ci rimproverano. Riguardo al saluto o alla maniera di rivolgersi, dobbiamo stare molto attenti e dare sempre del lei, dire signora, signore. Una differenza è che qui le cose sono meno regolate, cosa che ho visto dal primo giorno.

Gli spagnoli e specialmente gli abitanti di Granada sanno tenere la città molto pulita. Dico ciò perché ogni notte raccolgono il contenuto dei cestini, puliscono le strade e curano molto bene i parchi.

Ciò che mi sorprese ancora di più fu vedere tutti i film doppiati e i programmi universali come Word, Trados, Yahoo tradotti e con una struttura diversa. Il titolo di un film americano ¨The Glass House¨ (la casa dei Glass) fu tradotto come ¨Última Sospecha¨ (l'ultimo sospetto). Si tratta di due orfani che scoprono che i loro tutori hanno qualcosa a che fare con la morte dei loro genitori. I ragazzi, Ruby e Rhett, che hanno ereditato 4 milioni di dollari, si trasferiscono a Malibù con i Glass, vecchi amici di famiglia e cercano di risolvere il mistero.

Il titolo spagnolo anticipa la trama del film e svela una parte importante riguardo ai protagonisti. Penso che il traduttore non abbia preso la miglior decisione e non è stato fedele al testo originale. Una traduzione semplice come ¨La casa de los Glass¨ (la casa dei Glass) sarebbe perfetta perché nel film non si parla del materiale di cui è fatta la casa, ma della famiglia Glass.

Perfino al nome del supermercato di origine francese "Auchan" è stato cambiato in "Al Campo". Dal punto di vista di un traduttore questo può essere un po' sconcertante. Perché dico questo? Beh perché "Auchan" è semplicemente un nome che non ha traduzione né un significato universale, però "Al Campo" fa pensare a cose rurali, al campagnolo e all'agricoltura. Può trattarsi di una confusione o può significare che i prodotti che si trovano in questo supermercato siano naturali, cresciuti senza insetticidi o semplicemente per creare la sensazione di uno spazio rurale pieno di ricchezze.

Grazie ai film e ai programmi TV sottotitolati nel nostro paese, i bambini e non solo, hanno potuto ascoltare e apprendere solo inglese e spagnolo.

Ci sono molte differenze tra le due culture però queste furono quelle che più mi colpirono. Lo shock culturale cambia da una persona all'altra però io l'ho recepito come qualcosa di positivo ed interessante. Dopo un'esperienza tanto incredibile, nulla torna ad essere lo stesso, perché ho conosciuto un'altra maniera di vivere, un altro modo di lavorare, divertirsi e mangiare. Ciò mi aprì una finestra molto ampia verso il mondo in generale, non solo in ambito di traduttori e interpreti.

Lo scontro culturale tra Romania e Spagna

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