L'Alcázar dei Re Cristiani

Se siete dei fan della serie "Il Trono di Spade", avrete probabilmente sentito parlare dell'Alcazar di Siviglia, dove sono state girate alcune scene del regno di Dorne, tra le quali quelle dei Giardini Acquatici, con protagonisti la principessa Myrcella Baratheon e il principe Trystan Martell.

Anche la città di Cordova ha il suo proprio alcazar, che si chiama Alcázar dei Re Cristiani. L'entrata a questo monumento, situato in prossimità del fiume Guadalquivir, costa 4, 50 € per gli adulti e 2, 25 e per gli studenti, un buon motivo per non lasciare a casa il tesserino universitario! Per gli amanti degli affari d'oro, l'ingresso è gratuito dal martedì al venerdì dalle 8:30 alle 9:30. Durante il mio semestre a Cordova ho visitato l'Alcazar tre volte, motivo per cui è diventato il mio sito preferito della città. Consiglio di andarci nel mese di aprile, il momento in cui l'ho trovato in assoluto più bello.

Alcuni cenni storici

Come la maggior parte delle parole spagnole che iniziano per "al", il termine "alcazar" viene dall'arabo "Al Qasr", che significa "fortezza, castello". Per questo, sia l'Alcazar di Siviglia che quello di Cordova rientrano tra le vestigia lasciate dai musulmani nella penisola iberica, in particolare in Andalusia, dove sono rimasti più a lungo, dopo il periodo detto di Al-Andalus.

L'alcazar, all'origine fortezza visigota, è diventato un bastione arabo in seguito alla conquista della penisola nell'VIII secolo, prima di essere utilizzato dai "re cristiani" Ferdinando d'Aragona e Isabella di Castiglia successivamente alla "Reconquista", termine che designa la riconquista della penisola iberica da parte dei cattolici. L'Alcazar di Cordova fu la loro residenza per una decina d'anni, motivo per cui il loro nome è rimasto legato a quello della fortezza. Il risultato di questo passato movimentato, è un monumento dagli influssi al tempo stesso cristiani e musulmani, caratteristica che ne rende meritevole la visita.

L'Alcázar

All'interno dell'alcázar è possibile ammirare l'architettura dall'aspetto romanico della struttura. Inoltre, al suo interno sono esposti dei giganteschi mosaici splendidamente conservati, dei quali uno mi ha colpito in modo particolare: quello raffigurante il dio Poseidone, col volto circondato da creature marine. È possibile anche salire sui rampari, dai quali ammirare una vista stupenda sulla città, in particolare sulla moschea-cattedrale.

I giardini

Ciononostante, a mio avviso l'attrattiva principale dell'alcázar dei Re Cristiani sono senza alcun dubbio i suoi giardini, nei quali dei bacini d'acqua cristallina contornati da fiori affiancano delle fontane attorniate da aranceti e limoni. L'atmosfera dei giardini invita il visitatore a rilassarsi, e ad approfittare di quanto viene offerto a tutti i suoi sensi. Personalmente potrei passare delle ore al loro interno, sotto il gradevole sole dell'Andalusia.

In uno dei sentieri del giardino si innalzano tre gigantesche statue, raffiguranti Isabella di Castiglia e Ferdinando d'Aragona di fronte a Cristoforo Colombo. In effetti, quest'ultimo era stato ricevuto a Cordova dal re e la regina per presentare loro i suoi progetti di viaggio, che verranno finanziati solo in seguito alla presa di Granada, ultima roccaforte mora nella penisola iberica.

Questo monumento riflette alla perfezione la diversità culturale che Cordova offre, ed è veramente piacevole passeggiare tra i suoi muri carichi di storia e le sue strade ornate da piante e fiori scintillanti.