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El Jadida


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Città turistica, ma non troppo

Tradotto da flag- Alessandro Giorgino — 4 anni fa

Testo originale di flag-es J. B.S.

El Jadida è una città a sud-ovest del Marocco, a pochi chilometri da Casablanca.

È una città di mare della quale tutti i marocchini di Casablanca vanno molto fieri. Infatti, per loro è una delle perle marittime del sud, soprattutto la spiaggia di Sidi Bouzid. Vado in questa città tutte le estati da quando sono nata e, sfortunatamente, ogni anno mi piace di meno.

Nonostante sia sempre stata sporca, devo ammettere che è un po' migliorata in questi ultimi anni, soprattutto dopo che l'UNESCO ha nominato El Jadida patrimonio dell'umanità. A mio avviso, questa città non ha nulla di attraente, tranne due cose: la muraglia e le cisterne portoghesi.

El Jadida è stata una colonia portoghese dal XVI secolo, per 250 anni. È una delle mete estive più gettonate dagli abitanti di Marrakech, perché è molto vicina.

Ho guardato molte agenzie di viaggi per capire cosa dicessero di questa città, e a quanto pare considerano El Jadida come uno dei punti chiave per il turismo del paese, il che mi ha lasciato molto sorpresa.

Secondo queste agenzie, El Jadida è una delle città più incantevoli della costa marocchina. Scusa, cosa? Incantevole? Dove? Nel bianco delle nuvole? Se sembro così sarcastica è perché, come ho detto prima, questa città è tutto tranne che incantevole.

Lungo tutta la strada che porta al centro si respira un odore nauseabondo che si fa più penetrante e insopportabile ad ogni passo. Le strade sono piene di immondizia, specialmente negli angoli e tra le radici degli alberi. Non so perché, ma se dovessi descrivere il Marocco in poche parole direi: città nauseabonde.

Insomma, il Marocco è un paese molto bello, soprattutto nelle zone con pochi abitanti, ma chiunque ci sia stato, a meno che non avesse il naso occluso, ha sentito, per la maggior parte del tempo durante il suo soggiorno, odore di immondizia. Ad ogni modo, come vi ho detto prima, a El Jadida ci sono sostanzialmente due cose da visitare.

La muraglia

La parte inferiore della muraglia è, per la maggior parte, piena di graffiti e di pipì sulle pareti.

Fortunatamente adesso non è più cosi, poiché grazie all'UNESCO, hanno pulito la pipì ed hanno rimosso i graffiti dal muro per rendere la città Patrimonio dell'Umanità.

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Dopo le mura, una volta arrivati al porto, l'odore che emana il mare fa bruciare gli occhi; una boccata di quell'aria inquinata può arrivare ad uccidere.

Questo panorama che vi racconto, per fortuna di chi vorrà venire qui in futuro, sta cambiando in meglio (anche se molto lentamente).

Da quando la città è stata nominata Patrimonio dell'Umanità, il re del Marocco Muhammed XI ha lanciato un progetto di bonifica e ricostruzione della muraglia e della città antica.

Sono in Marocco da una settimana, e oggi è stata la prima volta in cui ho avuto un giorno libero per decidere cosa fare, e farlo da sola, senza dovermi portare dietro i miei cento zii e cugini.

Come vi ho raccontato in un vecchio articolo nel quale vi parlavo di Casablanca, la casa dei miei nonni si trova nella zona di Sidi Bouzid, perciò per andare nel centro della città è sufficiente prendere un taxi o l'autobus.

Il modo più consigliato per raggiungere El Jadida è andare in taxi, che vi lascerà proprio nel centro, accanto al faro. Da lì dovrete proseguire dritto fino ad arrivare alla muraglia.

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La corsa del taxi costa circa 5 dirham (circa 50 centesimi), e in 15 minuti si arriva al centro. Il sole oggi batteva forte, quindi mi sono preparata bene per combatterlo con degli occhiali da sole, un cappello ed un lungo vestito che mi proteggesse dai raggi, senza far passare troppo caldo. Un consiglio per le ragazze che dovessero andare in Marocco. Per quanto possa fare caldo, non andate mai in giro con i pantaloni corti o in canottiera.

Insomma, nessuno vi taglierà la testa o tirerà pietre nel caso lo doveste fare, però tutti (soprattutto gli uomini) vi fisseranno da capo a piedi, e vi sentirete come se foste una fetta di carne che cammina.

E non finisce qui, qualche giovane con la mano lunga si azzarderà a toccarvi se lo desidera, perché alcuni hanno molto meno rispetto e pudore di altri. Questa cosa non la capirò mai, come è possibile che in un paese musulmano, dove si suppone che gli uomini debbano rispettare le donne, le maltrattino ed abusino di loro in questa maniera?

La maggior parte degli uomini sono degli svergognati, davvero ripugnanti, non si trattengono proprio. La cosa peggiore di tutte è che, anche se vi vestite nella maniera più discreta possibile, ci sarà sempre un cretino che vorrà farvi qualcosa. E, purtroppo, ve lo dico per esperienza.

Mi è successo a Marrakech, la città più turistica del mondo, secondo gli ultimi sondaggi sul turismo. Lì è pieno di straniere che girano con i pantaloncini corti e le magliette attillate, perché con 43 gradi di temperatura, chi mai vorrebbe coprirsi? Si suda in un istante, come un pollo in un forno!

Con questo clima, si potrebbe pensare che i marocchini siano abituati a vedere le gambe o la scollatura delle donne, ma in realtà è tutto il contrario. Ogni volta che vedono un po' di carne, diventano degli animali e rimangono impalati a fissare come se volessero morderla.

Una volta mi è capitato di uscire con un vestito più o meno corto, fino a poco sopra le ginocchia, e le maniche mi arrivavano fino ai gomiti, che in qualsiasi altro luogo che non fosse musulmano, sarebbe stato considerato un vestito autunnale per la lunghezza della gonna e delle maniche.

Tuttavia a Marrakech sarà sembrato loro uno straccetto minuscolo, perché, mentre camminavo, potevo sentire come quegli sfacciati si chinavano dietro di me per provare a guardarmi sotto la gonna, o si avvicinavano in maniera intimidatoria per dire alcune porcherie (capisco l'arabo, sfortunatamente).

Ma non finisce qui. C'è stata un'altra volta in cui sono uscita con un vestito piuttosto lungo e largo, dal quale era praticamente impossibile scorgere la mia sagoma da quanto era grande, grazie anche alle stampe floreali. Tuttavia, malgrado il mio abbigliamento piuttosto semplice e per nulla appariscente, un ragazzo ha avuto la faccia tosta di toccarmi il sedere mentre camminavo.

All'inizio ho pensato che fosse una delle mie amiche che stava facendo la spiritosa, ma quando mi sono voltata ho visto il ragazzo che mi lanciava un bacio, mi sono arrabbiata così tanto, che mi sono messa ad inseguirlo per dargli uno schiaffo, come minimo. Ma una delle mie amiche mi ha tenuto mentre l'altra gli tirava una bottiglia d'acqua.

La mia amica, che è di Marrakech, mi ha detto che la cosa migliore da fare era non andare verso di lui, perché aveva paura che avesse con sé un coltello o qualcosa di affilato con cui colpirmi la faccia e lasciarmi una cicatrice per sempre. Ho finito per dare di matto, fuori di me, piena di rabbia, non riuscivo a credere a ciò che mi stava dicendo. Quindi cosa? Mi sarei dovuta limitare a mettere da parte l'orgoglio e continuare a camminare lasciando che gli uomini facessero di me ciò che volevano?

Lei mi ha detto che non c'era altro modo, che aveva visto come ad alcune ragazze a cui era successa la stessa cosa, che avevano voluto affrontare gli aggressori, era andata male. Per questo mi ha consigliato di non avvicinarmi a loro.

La verità è che aveva un'aspetto molto brutto, il tipo di persona che sarebbe capace di fare qualunque cosa se si trovasse davanti una persona indifesa, o una donna. Dopo che la mia amica mi ha convinto a non andare a colpirlo, sono crollata e mi sono messa a piangere, totalmente disperata.

Nessuno in vita mia mi aveva mai fatto una cosa del genere, mi sono sentita stuprata, e sono arrivata ad odiarmi per essere uscita vestita in quel modo. Da quell'istante ho messo una croce sul Marocco, e se non fosse stato per il fatto che i miei nonni vivessero qui, non sarei mai tornata.

Ho sempre saputo che la maggior parte degli uomini locali sono dei maiali, ma dato che sono sempre uscita con i miei genitori e zii, immagino che nessuno avesse mai avuto il coraggio di avvicinarsi. Ma questa volta a Marrakech ero da sola con le mie amiche, tutte ragazze, ed eravamo solo quattro. La cosa che più mi fa arrabbiare, è che, malgrado girassi piuttosto coperta e senza alludere a niente, sono stata vittima di questo atto tanto spiacevole.

Non dovrebbero mai azzardarsi a toccare, senza il suo consenso, nessuna donna in nessuna parte del mondo, in qualunque modo vada vestita. Per questo vi consiglio di non richiamare troppo l'attenzione, tanto per come vi vestite che per come vi truccate, per evitare al massimo che questa gentaglia vi si avvicini.

Ad ogni modo, tornando a Jadida, questa volta ho deciso di vestirmi in maniera più semplice, e sono uscita con mio padre, perché non avevo il coraggio di stare da sola. Una volta raggiunto il faro, ci siamo messi a camminare dritto, passando tra i piccoli bar, negozi di cianfrusaglie e altre piccole botteghe dove vendono prodotti in pelle.

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A metà della camminata abbiamo deciso di prenderci un gelato a palline, piuttosto scadente e per di più costoso. In Spagna, quando abbiamo fatto il viaggio in macchina per venire in Marocco, ci siamo fermati a riposare ad Algeciras, abbiamo preso un gelato a palline immenso, per 3, 40 €, ed oltretutto era buonissimo.

Quello che abbiamo preso a Jadida era composto da tre palline di dimensioni normali, con pezzi di ghiaccio dentro perché era stato scongelato e rimesso a congelare, ad un prezzo di 25 dirham, circa 2, 50 euro, e lasciava molto a desiderare. Uno spreco di denaro, senza alcun dubbio. Successivamente abbiamo camminato fino ad arrivare alle muraglie portoghesi. Una volta superate, siamo entrati nella città portoghese.

Già dall'ingresso, ci si può fare un'idea di come fosse questo luogo in passato, perché, malgrado prima la città vecchia fosse una porcheria, in questi ultimi anni sono state apportate migliorie enormi e non ci sono più pile di immondizia dappertutto. Questo aiuta ad immaginare l'aspetto che El Jadida aveva secoli fa.

Basta seguire i vicoli fino ad arrivare all'altro lato della muraglia, nel porto. In verità la città vecchia è veramente piccola, in meno di 15 minuti la si può girare da cima a fondo senza alcuno sforzo. Capirete di essere arrivati alla fine quando troverete i condotti che affacciano sul mare.

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Anni fa questo luogo era tra i più sporchi di tutta la città, perché la gente era così irrispettosa da avere la faccia tosta di gettare l'immondizia nel mare, e addirittura farci la pipì. La cosa peggiore è che uno dei miei parenti vive proprio davanti a quel molo. Ricordo che odiavo con tutte le forze andare a visitarlo, perché il cattivo odore arrivava persino nelle stanze della casa. Un gran problema. Ma, come vi ho detto prima, tutto è cambiato e almeno non ci sono più buste di immondizia in acqua.

In estate potrete vedere bambini e ragazzi fare il bagno, e tuffarsi dall'alto della muraglia. Per quanto quei ragazzi siano felici, ritengo che dovrebbe essere proibito fare il bagno in quell'acqua, per quanto è inquinata.

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Malgrado il lavoro di pulizia che è stato fatto, rimangono ancora dei resti, e ogni tanto esce fuori un lieve olezzo di uovo marcio. Inoltre, l'acqua è verdastra e marrone. Scommetto che più di una persona si è beccata un'infezione. Ma niente, qui non c'è nessuna sorveglianza, e addirittura i genitori portano i figli a fare il bagno in queste acque così torbide.

Per me, il fatto di tuffarsi dalla muraglia è totalmente inaccettabile, soprattutto se non c'è alcun tipo di sorveglianza o di soccorso nel caso qualcuno finisse per aprirsi la testa... Ad ogni modo, che ognuno faccia ciò che vuole della propria vita.

Dopo quelle inferriate che potete vedere nella foto, a destra, troverete una piccola scalinata che vi porterà sopra la muraglia, dalla quale potrete scorgere i tetti della città, e l'oceano lì accanto.

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Purtroppo la muraglia non è molto alta, soprattutto se messa a confronto con gli edifici della città, e quindi il panorama non è proprio dei migliori. Dopo aver fatto un piccolo giro sulla muraglia ed essersi fatti qualche foto sui cannoni, bisogna tornare nel centro della città vecchia, quasi all'ingresso della muraglia, per trovare quella che è, secondo il mio punto di vista, la cosa più interessante e che vale la pena vedere della città: le cisterne portoghesi

Cisterne portoghesi

Quando i portoghesi hanno occupato El Jadida, questo luogo, inizialmente, era un'armeria, ma visto che canalizzava molto bene le piogge e poteva rifornire la città di acqua potabile nel caso fosse stata attaccata e fosse rimasta senza provviste, hanno deciso di trasformarla in una serie di cisterne. Un fatto curioso è che Orson Welles ha girato qui parte del film "Otello".

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Fonte

L'ingresso alle cisterne non è molto appariscente. È a malapena segnalato da una bandiera marocchina (credo che dovrebbero metterne una portoghese, ma vabbé) e un piccolo cartello che indica gli orari ed i prezzi.

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Prezzo:

  • 10 dirham (circa 1 euro) per chiunque, tutti i giorni della settimana.
  • I venerdì e il primo giorno festivo di ogni mese è gratis per i marocchini.

Orari:

  • Mattina 9:00 - 14:00
  • Pomeriggio 15:00 - 21:00

Credo che il prezzo sia più che accessibile, e non solo. Non è niente in confronto all'esperienza di vedere le cisterne, che sono una meraviglia, perciò vale davvero la pena scendere lì sotto. Dopo averle visitate, abbiamo dovuto cercare un posto in cui mangiare, ed è stato un compito piuttosto arduo.

In Marocco, soprattutto a Jadida, la gente va matta per il pesce, in particolare per le sardine, e vi stuferete di vedere posti che offrono solo pesce.

Non troverete neanche ristoranti con i tavoli puliti, con delle tovaglie e dei tovaglioli veri ma solo di carta. Inoltre il cameriere non verrà a prendere l'ordine per iscritto ma si metterà ad urlare la comanda al cuoco dall'altra parte del locale.

E nel caso doveste trovare un ristorante vero, vi costerà un occhio della testa, e solitamente il cibo non vale il prezzo.

I locali tradizionali sono come i "ristoranti" di strada che si trovano in Spagna, ma un po' peggiori, a parer mio.

Personalmente non vi consiglio niente, è meglio comprare un paio di chili di carne e di pesce e cucinarli, ma nel caso non doveste avere una cucina, cercate di trovare un locale pulito. Vi so consigliare solo questo, perché il cibo sarà lo stesso in tutti i posti della zona. Bene, dopo la muraglia ed i serbatoi, troviamo la spiaggia. Che non è nulla di che.

Spiaggia di Jadida

La spiaggia è troppo vicina al porto, a parer mio, e ciò non mi sembra igienico, tant'è che quando i miei genitori mi ci hanno portato, non ho messo neanche piede in acqua. Tuttavia, durante l'estate è sempre pieno di persone (soprattutto gente di Marrakech).

Non avendo la spiaggia a Marrakech, la gente di solito passa l'estate in qualche città vicina al mare, per potersi rinfrescare dal caldo assurdo della città. Oltre a questa, c'è un'altra spiaggia un po' lontana dal centro, a circa 20 minuti di macchina, chiamata Sidi Bouzid, dove vivono i miei nonni.

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Questo luogo è quasi esclusivamente turistico. È pieno di case in affitto, di ostelli e grandi hotel, soprattutto vicino al mare. Il costo degli affitti in estate è altissimo, soprattutto se confrontato con gli altri periodi dell'anno o con i prezzi nella mia città. Ad ogni modo a noi stranieri sembrerà molto basso.

Per esempio, alloggiare per tre notti e tre giorni in un appartamento con due saloni, una cucina e un bagno, durante il mese di Agosto, costa 350 dirham, circa 35 euro. Niente male, vero? Ciò che più conviene è sicuramente affittare un appartamento, perché gli hotel sono cari, anche per gli stranieri.

Una notte in un hotel, di fascia media, in alta stagione estiva può arrivare a costare più di 1000 dirham, circa 100 euro.

Inoltre, se andrete in Marocco, sarà per visitare le città più che per rimanere chiusi in albergo, a meno che non sia un super hotel. Tuttavia, il prezzo di 350 dirham per l'appartamento riguarda Jadida, a Sidi Bouzid già cambia di molto. Il costo per 3 notti può arrivare a più di 500 dirham, circa 50 euro, che comunque è conveniente per gli stranieri, ma non troppo per i marocchini.

Ad ogni modo, il mio consiglio è, se volete visitare la capitale finanziaria del Marocco, ovvero Casablanca e in più andare in spiaggia e godervi una città turistica che non puzzi di immondizia dappertutto, quello che dovete fare è affittare una casa a Jadida. Di mattina presto prendete un taxi o un autobus per passare la giornata a Casablanca fino alla sera, poi tornate a Jadida per cenare con un po' di frittura di pesce, che in quella zona è sempre fresco e viene pescato il giorno stesso.

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