Prima di partire

6 Novembre.

Esattamente 2 mesi fa mi trovavo nel mezzo del nulla, in un pueblo dell'Andalucia circondata da frutteti di mango e avocado. Stavo per andare a dormire e all'indomani sarei partita con destinazione Cartagena.

Sono partita da casa con l'aspettativa di vivere in una città piena di vita, ma una vita diversa da quella di Bologna. Quello che sapevo prima di arrivare era che Cartagena è un po' più grande di Rimini, la città in cui sono nata, con il mare e un porto molto trafficato e un sacco di università di ingegneria. Mi aspettavo di uscire di casa e salutare i negozianti, i vicini, conocere molta gente, ma non solo cotanei, gente di ogni sesso ed età che ti può arricchire con esperienze di ogni genere.

Ho sempre saputo che, nonostante mi piaccia molto cambiare posto, persone e cose da fare, ho bisogno della mia quotidianità, ho bisogno di qualcuno che rimanga sempre lì, a cui possa raccontare tutte le mie strane avventure. Bologna è troppo frenetica, nessuno rimane lì per ascoltarti, a Cartagena sì, pensavo, qualcuno mi aspetterà.
E poi mi immaginavo con coinquilini spagnoli e ragazzi, le ragazze sono troppo difficili.

E ora?...