Berlino, città da scoprire, città d'amare...

Siamo alle porte di Berlino, aeroporto di Schonefeld ore 23.30 di un normale lunedi. C'è molto freddo in quel di Dicembre, ma dentro di me c'è allo stesso tempo tanto entusiamo per questa nuova esperienza Erasmus nella capitale tedesca. Tutti i miei amici me ne avevano parlato bene ma mai ero stato a Berlino e non avevo realmente idea di cosa mi aspettava. Nella fase di atterraggio ho soltanto visto dall'oblò dell'aereo un immensa città illuminata estendersi sotto di me e quella torre televisiva, la "Fernsehturm", che primeggiava su tutta la città; c'era davvero un mondo da scoprire li sotto! I miei giorni nella capitale tedesca non erano mai gli stessi anche se il tirocinio erasmus che facevo presso un'azienda siciliana a Berlino occupava gran parte della mia giornata. Nonostante l'estensione della città grazie ai mezzi pubblici efficienti si poteva arrivare in qualsiasi punto della città e si aveva sempre tempo per poterlo fare. Scoprire, esplorare, conoscere, assorbire. Erano questi i verbi che riecheggiavano ogni giorno durante i miei tre mesi tedeschi. Conoscere culture diverse dalla propria è sempre un arricchimento ed anche se provenivo dal profondo sud dell'Europa, vivere per qualche tempo in piena Europa continentale non è stato un grosso trauma, freddo a parte ovviamente. Più che altro non ero abituato a temperature che normalmente di inverno scendevano sotto lo zero, ma tutto era sopportabile essendo un freddo secco e non umido. Coprendosi un pò si risolveva tutto, o forse semplicemente era l'aria natalizia, l'aria dei mercatini di Natale (in oltre 50 punti diversi della città!) che metteva in me un pò di allegria. Tutto era magico fino a quel 19 dicembre 2017, quando la città tedesca, ormai da qualche giorno diventata la "mia" città fu scossa da uno spiacevole evento, un terribile attentato in un mercatino natalizio al centro della città, non molto distante dal mercatino in cui prestavo servizio per il mio tirocinio erasmus. Attimi di paura, panico ovunque, tutto sembrava essersi disintegrato in un secondo. Si viveva ogni giorno con la paura, ma dentro di me sempre più forte era la voglia di scoprire quella città. Ovviamente gli occhi erano sempre aperti sopratutto dentro l'u-bahn (la metropolitana berlinese) visto che era sempre piena di gente da ogni parte del mondo. Nessuno poteva fermare la conoscenza, nessuno poteva farmi odiare qualcosa che amavo. Via via che i giorni passavano conoscevo angoli nuovi della città, molto attiva soprattutto a livello culturale: musei ovunque, mostre anche di artisti italiani e tanto altro... c'era vita a Berlino e c'era vita dentro di me. Una città molto sviluppata ma che ha badato a lasciare il giusto spazio alla natura; i parchi erano tantissimi e quando la giornata era uggiosa bastava semplicemente fare una passeggiata in quei parchi, tra laghetti, scoiattoli e verde si ritrovava sempre l'allegria. Ma anche la vita notturna non scherzava: pub e locali sempre pieni di giovani, c'era sempre un motivo per uscire la sera e stare con gli amici o magari conoscere nuova gente che proveniva anche dall'altra parte del globo. Berlino è multiculturale, Berlino è accoglienza ma con le giuste regole... Il tempo volava e i tre mesi del mio erasmus si sono esauriti prima di quanto credessi. Ho lasciato li qualche amico ma soprattutto una parte di me. Ritornerò, Berlino.