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Amsterdam


Ciao a tutti! In questo articolo vi darò qualche informazione su Amsterdam, la capitale dei Paesi Bassi.

Situata nel nord dell'Olanda, conta circa 900 mila abitanti, provenienti da ogni parte del mondo. Il centro della città, sviluppato intorno a meravigliosi canali, è stato dichiarato Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO, nel 2010, ed è uno dei maggiori centri rinascimentali di tutta Europa. La città è conosciuta, principalmente, per il quartiere a luci rosse e per i suoi coffee-shop, autorizzati alla vendita di marjuana e dei suoi derivati. Ma in realtà, Amsterdam è una città molto versatile, come l’acqua che l'attraversa, e nasconde mille sfaccettature. Offre tantissime cose belle da vedere ed ospita importanti musei, come quello di Van Gogh ed il Rijksmuseum.

Io sono stata ben due volte in questa meravigliosa città e, se avessi la possibilità, ci ritornerei! Sono state due esperienze abbastanza particolari.

La prima volta che ci sono andata avevo 19 anni. Avevo fatto credere ai miei genitori di aver vinto un viaggio a Londra di 3 giorni, in seguito alla mia forte partecipazione ad un congresso sulla lingua inglese avvenuto l’anno prima, a Roma (anche questo, fittizio; in realtà avevo prenotato un volo per Barcellona, che, sfortunatamente, persi e quindi feci l’autostop fino a Napoli, per andare a stare dai miei amici visto che non potevo tornare a casa). Ricordo come se fosse ieri quando mia madre mi telefonò, contentissima, dicendomi che era arrivata una lettera da Londra sulla quale c’era scritto che avevo vinto questo soggiorno, insieme ad altre due ragazze. Avevo fatto spedire la lettera da un mio amico che viveva a Londra. Avevo creato un indirizzo e-mail, un sito internet ed addirittura un timbro della compagnia fittizia che mi stava regalando il viaggio. I miei genitori ci erano cascati in pieno. Loro non volevano che io viaggiassi da sola, ma a me non piaceva viaggiare in compagnia, e quindi ero costretta a mentirgli. Purtroppo, mio padre, che è estremamente geloso, cominciò a credere che al vertice di questa compagnia, ci fossero degli uomini interessati a noi che stavano lì ad aspettarci per poi farci qualcosa di brutto. Quindi, poco prima di accompagnarmi alla stazione del treno, decise di non farmi partire. A quel punto, fui costretta a dirgli tutta la verità. Mia madre scoppiò in lacrime. Non ci poteva credere. Non poteva credere all’enorme mole di bugie che gli aveva raccontato la sua bambina. Mio padre si infuriò. Io dissi che sarei andata via senza mai più tornare, se non mi avessero dato il permesso di partire. Dopo una lunga discussione, finalmente acconsentirono (anche se erano sempre convinti che stessi andando a Londra). Purtroppo, però, avevamo perso troppo tempo a discutere ed avevo perso il treno. Avrei perso anche l’aereo. Ma, per fortuna, mio padre mi accompagnò ad un’altra fermata del treno, a circa 50 minuti da casa, e riuscii a partire. Era il 2 marzo. Il volo partiva da Pisa ed arrivava ad Eindhoven, una città che conta circa 250 mila abitanti e si trova nella provincia del Barbante Settentrionale, ad un’ora e mezza da Amsterdam. Alla stazione incontrai un ragazzo italiano che viveva in quelle zone da un po’ di tempo. Mi disse che non valeva la pena fare il biglietto e mi fidai di lui. In realtà, ad un certo punto, due controllori entrano nel nostro vagone, uno da un lato ed uno dall’altro. Ci braccarono e ci fecero la multa, fortunatamente con un po’ di sconto (una per tutti e due). Pagammo circa 70 euro a testa. Finalmente arrivai in albergo, ma quando provai a pagare con il bancomat, la transazione veniva rifiutata. Non riuscivo a capire il perché. Ero sicura che ci fossero abbastanza soldi. Qualche minuto di panico e poi, la triste verità: la carta era scaduta il 28 febbraio. Avevo pochi spiccioli in tasca, ma non volevo chiedere aiuto ai miei genitori. Pensai a lungo e alla fine…decisi di andare a lavorare nel quartiere a luci rosse! Ahahahahahah! Scherzetto! Decisi di “sopravvivere” con quel poco che avevo. Mangiavo veramente poco. Andavo alla ricerca di quei supermercati in cui puoi pesare pane e frutta da solo e prendevo due cose al prezzo di una. Ad esempio, pesavo una mela e ne prendevo due, oppure pesavo un panino e ne prendevo due. So che questo significa rubare, ma non avevo alternative e tutto sommato non si trattava di grossi furti. Parliamo di pochi euro. Non potetti visitare nessun museo. Ma ebbi modo di passeggiare a lungo, lungo i meravigliosi canali che attraversano la città. Feci tante amicizie, ma ebbi anche modo di meditare, in solitudine. Vi starete chiedendo dove ho dormito. Ed io ve lo racconto! La prima notte pensai di restare sveglia, girando per i coffee-shop, ma, non appena mi addormentavo seduta, con la testa poggiata su un tavolino, arrivavano i camerieri, mi svegliavano e mi cacciavano. La seconda notte, trovai un grosso parcheggio auto, con una grandissima ascensore. Mi chiusi lì dentro, ricoprii il pavimento di giornali e mi ci stesi sopra. Non c’entravo proprio per intero, quindi non stetti comodissima, ma almeno riuscii a sopravvivere al freddo e alla neve. La terza ed ultima notte fu la migliore! Ebbi la sveltezza di entrare in un palazzo, subito dopo che era entrato un signore. Salii all’ultimo piano e mi distesi sul pianerottolo. Finiti i 4 giorni ad Amsterdam, tornai in Italia. Le disavventure però, non finirono qui! Riuscii a fare la tratta Pisa-Perugia in treno, senza essere fermata da nessun controllore; ma, arrivata a Perugia, una volta salita sull’autobus che mi avrebbe riportato a casa, ecco entrare i controllori. Gli spigai cosa mi era successo e gli dissi chiaramente che non avevo un solo centesimo in tasca per poter acquistare il biglietto. Mi lasciai fare la multa senza esitazioni. All’incirca 40 euro, da pagare entro 30 giorni. Una cosa del genere. Mi feci una risata…e, finalmente, arrivai a casa. Contenta della mia avventura. Era uno dei miei primi viaggi da sola ed avevo imparato due cose importanti: controllare sempre le scadenze di carte di credito, bancomat e documenti d’identità; e fare SEMPRE il biglietto quando si viaggia sui mezzi pubblici!

La seconda volta che sono andata ad Amsterdam, è stata di nuovo abbastanza particolare. Circa 10 giorni prima, ero stata a Tripoli, in Libia, a lavorare per Gheddafi. Conobbi un ragazzo, un imprenditore italiano. Dovetti partire improvvisamente (ho raccontato il perché in un articolo che ho già scritto a proposito della mia esperienza a Tripoli). Lui mi aggiunse su Facebook e mi invitò ad andare insieme a lui a New York. Mi sembrava esagerato visto che aveva intenzione di regalarmi l’intero viaggio. Quindi rifiutai. Non contento, dopo qualche giorno, mi invitò ad andare con lui ad Amsterdam. A quel punto accettai. Volevo tornarci, per poter visitare tutti i musei in cui non ero potuta entrare la volta precedente. Detto, fatto! Comprò i biglietti per l’aereo e prendemmo appuntamento all’aeroporto di Roma Fiumicino. Prima di incontrare lui, conobbi un gruppo di ragazzi italiani che si stava dirigendo ad Amsterdam, come noi. Mentre stavamo parlando del più e del meno, passò anche Valeria Marini, che ci concesse, gentilmente, di fare una foto insieme a lei. Eccola qui:

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Mi incontrai, poi, con il tipo, che subito cominciò a sembrarmi un po’ strano. Tra tanti posti in cui mangiare, scelse il più caro, in cui, io, non avrei mai mangiato! A bordo dell’aereo, voleva a tutti i costi farmi un regalo: un profumo, o un orologio, o una collanina…mi diceva “dai, scegli qualcosa! Voglio farti un regalo! ” Io gli risposi che non aveva nessun motivo per farmelo e che io, non avrei mai comprato niente a bordo di un aereo, perché costa tutto il doppio. La vacanza cominciava male. Lui cominciava a darmi fastidio. Mi era sembrato un ragazzo in gamba, intelligente. Ma mi ero sbagliata! Era solo un povero stupido! Arrivammo all’aeroporto principale di Amsterdam, Schiphol. Ovviamente, prendemmo un taxi fino all’albergo. Io, non l’avrei mai preso! Piuttosto sarei andata a piedi, per non sprecare soldi inutilmente. Una volta giunti in questo 5 stelle nel pieno centro della città, l’addetto al ricevimento degli ospiti ci accompagnò in camera e ci raccomandò di “trattarla bene” poiché era arredata con mobili del 1600. Effettivamente, era stupenda! Aveva anche un magnifico terrazzino che affacciava su uno dei canali più belli. Ma io non avrei mai prenotato una stanza in questo albergo! Piuttosto, avrei prenotato un letto in un ostello, in camera condivisa. Nel pomeriggio facemmo un giretto per la città e la sera mi portò a cena fuori, in un ristorante molto elegante chiamato “De Silveren Spiegel”, un edificio storico, talmente antico, da essere inclinato. Location incantevole, lume di candela, atmosfera gradevole, servizio impeccabile, personale cordiale, carta dei vini eccellente, materie prime di buona qualità, e piatti curati nei minimi dettagli. Top! Ordinammo una degustazione di 6 portate. Tutto era squisito! Ed i piatti sembravano vere e proprie opere d’arte. Ma, io, non ci sarei mai andata a mangiare! Troppo caro per le mie tasche! Sarei andata, piuttosto, in qualche trattoria… Tornati in albergo, mi accorsi di aver smarrito il cellulare. Gli chiesi di accompagnarmi a cercarlo e mi disse di no, perché pioveva e faceva freddo. Che pezzo di m…! Allora telefonai i miei genitori, per informarli che non sarei stata rintracciabile poiché non avevo più il cellulare… e mia madre mi rispose che l’aveva telefonata un ragazzo dal mio numero, dicendo che aveva trovato il mio cellulare nel bagno di un coffee-shop, il “Bulldog”. Che fortuna! Lo andai a recuperare e finalmente tornai in albergo, pronta per dormire. Indossai un bel pigiamone di pile rosa e azzurro, con un disegno di un cane ed un gatto e stavo per infilarmi sotto le coperte, quando il tizio mi disse “Ma scusa, ti sei portata questo pigiama osceno?!? Non hai niente di più sexy da metterti?!? ” Ahahahahah! Gli feci una sonora risata in faccia e gli dissi che probabilmente si era fatto pensieri sbagliati. Lui confermò e decidemmo che le nostre strade si sarebbero separate, il giorno dopo. E così fu. Lui anticipò la sua partenza per tornare in Libia a lavorare, ed io, continuai la mia vacanza, ma mi trasferii in un ostello. Vidi quasi tutto quello che c’era da vedere e tornai in Italia, anche questa volta, contenta della mia avventura!

Cosa c'è da vedere, ad Amsterdam?

Amsterdam è un esempio di architettura ed ingegneria unico al mondo. Conosciuta come la “Venezia del Nord”, è interamente costruita su piccole isolette strappate all’acqua del fiume Amstel e del lago Ij. È attraversata da più di 165 canali per un totale di 100 km di lunghezza. I canali si intrecciano l'uno con l'altro, creando un percorso labirintico in cui si riesce a muovere soltanto chi è del posto. Il centro storico è accerchiato dalla cosiddetta “cintura dei canali" (Grachtengordel), in cui si trovano circa 2. 000 edifici di cui più della metà sono stati costruiti durante il ‘600, secolo d’oro per l'economia dell'Olanda e, dunque, considerati residenze di interesse storico. Una gita in battello o un giro in bici sono due valide opzioni per apprezzare la bellezza dei canali e per godere a pieno di un paesaggio urbano alquanto unico. Le attrazioni e le cose da vedere sono tantissime! Oltre ai chilometri e chilometri di canali, oltre a centinaia di strade caratteristiche ed edifici pittoreschi, potrete visitare circa 40 musei, importanti centri che lavorano diamanti, e tanto altro!

Il primo luogo in cui dovrete recarvi è, sicuramente, Piazza Dam, in cui potrete visitare il Palazzo Reale, il Museo dell'Erotismo, il Museo delle Cere di Madame Tussaud e la Galleria De Bijenkorf. Un'immensa distesa di ciottoli e tanti piccioni affamati ricoprono quest'importantissimo spazio pubblico di Amsterdam, che prende il nome da una diga (dam) costruita sul fiume Amstel, nel 1270. La vita della città ruota intorno a questa meravigliosa piazza che, se in passato serviva per allestire i mercati, per compiere le esecuzioni, le rivolte, ecc., oggi è un luogo enormemente turistico. L'attrazione più importante della piazza è, probabilmente, il Palazzo Reale, costruito nel 1600. Progettato da Jacob Van Campen, doveva servire come Municipio e come testimonianza della ricchezza della Repubblica Olandese. A quei tempi, la struttura era considerata addirittura una delle otto meraviglie del mondo, per la bellezza dei suoi interni in marmo bianco italiano, delle tante sculture che la riempivano e dei soffitti ricoperti di meravigliosi affreschi. Successivamente, nel 1808, Luigi Bonaparte lo trasformò in Palazzo Reale. Oggi viene usato dalla famiglia reale soltanto durante festività importanti e visite di Stato.

Alla destra del palazzo, si trova la Nieuwe Kerk (Chiesa Nuova) costruita nel 1408, che viene utilizzata per incoronare i monarchi, ed anche come sala da concerti e come sede per mostre d’arte.

Se esiste una Chiesa Nuova, evidentemente esisterà anche una chiesa vecchia. La Oude Kerk si trova nell’area di Oudezijds Voorburgwal, al centro del quartiere a luci rosse. Il suo nome ufficiale è Sint Nicolaaskerk e la sua costruzione risale agli inizi del 1300. Si presenta in stile gotico, con tre navate. Al suo interno è ospitata la tomba della moglie di Rembrandt. Mentre, la Chiesa Ovest, Westerkerk, ospita la tomba di Rembrandt, della sua amante e forse anche di suo figlio. Il resto delle sculture e degli ornamenti della Oude Kerk, purtroppo, vennero distrutti dai calvinisti durante il periodo della Riforma. Costruita nel 1620, per i poveri fedeli calvinisti, è, invece, la Noorderkerk, ovvero la Chiesa del Nord, situata nell’area di Prinsengracht.

Dall’altro lato della piazza, invece, potrete ammirare il Monumento Nazionale della Liberazione. Si tratta di un obelisco in travertino alto più di 20 metri, costruito nel 1956 per ricordare le tantissime vittime della Seconda Guerra Mondiale.

Un’altra piazza molto importante, in cui dovrete senz’altro passare, è Piazza Rembrandt, uno dei luoghi più frequentati della città. In passato veniva utilizzata come mercato del burro. Oggi è un’area piena di negozi, locali e ristoranti, sempre vivace ed affollata. Vi consiglio di andare al Grand Cafè l’Opera, al Cafè Schiller ed al Royal Cafè de Kroon, che sono tra i bar più antichi e rinomati della città.

Il Rijksmuseum è il più importante museo d’arte d’Olanda. Non basta una giornata intera per visitarlo! Raccoglie una mole sconfinata di inestimabili tesori: 5 mila quadri, 3 mila opere d'arte orientale, un milione di stampe, 30 mila pezzi tra sculture e ceramiche, e 17 mila cimeli. Le opere più notevoli sono sicuramente quelle del ‘600, in particolar modo quelle dei pittori Rembrandt e Vermeer, considerati i rappresentanti più autorevoli di questa epoca. Potrete ammirare la "Ronda di notte”, ovvero l'opera più famosa di Rembrandt, "La sposa ebrea", "Geremia lamenta la distruzione di Gerusalemme", "I sindaci dei drappieri di Amsterdam", "Donna che legge una lettera", "La lattaia", "Vista della casa di Deft", "La lettera d'amore", "la Madonna dell’Umiltà del Beato Angelico", "la Bambina in blu" di Johannes Cornelisz, "il Ritratto di Don Ramon Satué" di Goya, "l’Autoritratto" di Vincent Van Gogh, oltre ad altre magnifiche opere di noti pittori quali Piero di Cosimo, Beato Angelico, Hals, de Wit e Bol. Sappiate che il museo è aperto tutti i giorni, dalle ore 9:00 alle ore 17:00, ed il biglietto d'ingresso costa 17, 50 euro. I bambini entrano gratuitamente. E gli autobus che conducono lì sono i numeri:145, 170, 172, 174 e 197. Mentre, se preferite prendere il tram, potete prendere la linea 2, la 5 o la 12.

A poca distanza dal Rijksmuseum, troverete il Museo di Van Gogh, che è una tappa obbligatoria per chiunque decida di visitare la città di Amsterdam. S'impone con la sua semplicità in mezzo a favolose ville neo-gotiche. E' stato realizzato nel 1973, su disegno di G. Rietveld ed è stato poi ingrandito, nel 1999, con una nuova ala per ospitare le mostre contemporanee, disegnata dall’architetto giapponese K. Kurokawa. Accoglie una vastissima collezione, anzi, la più grande collezione, di opere del celebre artista olandese. Potrete ammirare "I mangiatori di patate", "Natura morta con Bibbia", "La camera di Vincent ad Arles", "La sedia di Gaugin", "Giapponeseria: Oiran", "La casa gialla", "Ramo di mandorlo in fiore", "Campo di grano con volo di corvi" e, chiaramente, "I girasoli". La collezione comprende anche vari effetti personali del pittore, come ad esempio una brocca che gli regalò suo fratello e che lui raffigurò in molte opere; gomitoli i lana che utilizzò per studiare i contrasti dei colori; centinaia di lettere; la collezione del fratello minore Theo con alcune tele e disegni di artisti francesi quali Pissarro, Gauguin, Manet e Corot. Nell’edificio troverete anche una biblioteca con più di 20. 000 libri su Van Gogh, un auditorium ed una sala di lettura. Il museo, quindi, non è soltanto una mostra di quadri, ma un vero e proprio strumento per conoscere il percorso artistico di Van Gogh ed un po' della sua vita, breve, ma alquanto interessante. E' possibile visitare il museo tutti i giorni, tranne il primo gennaio, dalle ore 10:00 alle ore 18:00; il venerdì chiude 4 ore dopo, ovvero alle 22:00. Il biglietto d'ingresso, per gli adulti, costa 17 euro; mentre per i bambini l'ingresso è gratuito. Potete raggiungere il museo con le linee 2, 5 o 12 del tram, oppure con gli autobus numero 170 e 172.

Nel centro di Amsterdam, nel famoso quartiere Jordaan, al civico 263 di Prinsengracht c’è la casa più conosciuta e visitata della città: la casa di Anna Frank. Si tratta della casa in cui questa povera bambina si nascose insieme alla sua famiglia ed insieme ad un’altra famiglia ebrea, dal 1942 al 1944, anno in cui furono tutti scoperti dai nazisti e vennero deportati in campi di concentramento diversi. Attraverso un passaggio segreto, nascosto dietro una libreria, è possibile arrivare alle due stanze in cui Anna scrisse il suo famoso diario, grandissima testimonianza storica dell'Olocausto, in cui sono descritte dolorose vicissitudini e viene trasmessa l’angoscia che la piccola tredicenne aveva di poter essere scoperta da un momento all'altro ed essere fucilata. L’edificio è stato trasformato in museo nel 1960 e contiene fotografie, filmati, documenti dell’epoca, e, soprattutto, il diario originale di Anne. Il tutto rende l’atmosfera molto commovente ma, allo stesso tempo, molto sconvolgente. È possibile visitare la casa-museo ogni giorno dell'anno, eccetto il 12 ottobre, giorno dell'espiazione, in cui la casa-museo resta chiusa. Per quanto riguarda il resto dell'anno, è possibile visitarla nei seguenti orari: dal primo aprile al 31 ottobre, tutti i giorni dalle ore 9:00 alle ore 21:00 (il sabato sino alle ore 22:00); dal primo novembre al 31 marzo, tutti i giorni dalle ore 9:00 alle ore 19:00 (il sabato sino alle ore 21:00); dal primo luglio al 31 agosto, tutti i giorni dalle ore 9:00 alle ore 22:00; il primo gennaio ed il 4 maggio, dalle ore 12:00 alle ore 19:00; il 5 novembre, dalle ore 9:00 alle ore 18:00; il 25 dicembre, dalle ore 12:00 alle ore 17:00; ed infine, il 31 dicembre dalle ore 9:00 alle ore 17:00. Il biglietto d'ingresso costa 9 euro per gli adulti, 4, 50 euro per i ragazzini dai 10 ai 17 anni e per i possessori della European Youth Card, ed è gratuito per i bambini fino ai 9 anni.

Molto consigliato è anche lo zoo di Amsterdam, conosciuto come ARTIS. È il più antico dei Paesi Bassi: è stato inaugurato nel 1838. Ospita più di 6 mila animali provenienti da tutto il mondo. Potrete ammirare: elefanti africani, elefanti asiatici, giraffe, zebre, pitoni, formichieri giganti, tartarughe giganti, rinoceronti, cammelli, marmotte, capibara, nutrie, capre, porcospini, lemuri, iguana, camaleonti, piccoli panda, draghi di Komodo, farfalle di diverse specie, gru, leoni, lama, tapiri malesi, mandrilli, lucertole e tarantole messicane, millepiedi di Mombasa, mini cavalli olandesi, gufi reali, cicogne, cigni, pavoni, tacchini, potti, coati, fossa, fennek, volpi, cani della prateria dalla coda nera, scimitarra, pinguini africani, coccodrilli cinesi, alpaca, bufali, gazzelle, struzzi, fenicotteri, gorilla, scimpanzè e scimmie di ogni tipo, pavoni del Congo, uccelli vari, ecc. ecc. Al suo interno, inoltre, troverete anche un acquario pieno di squali e pesci di ogni razza, un planetario ed un museo geologico. Lo zoo è aperto tutti i giorni. Dal primo marzo al 31 ottobre, apre alle ore 9:00 e chiude alle ore 18:00; mentre dal primo novembre al 28 febbraio, apre alle ore 9:00 e chiude alle ore 17:00. Potete acquistare i biglietti sia online che sul posto, alla biglietteria. Acquistandoli su internet, i biglietti d’ingresso costano 17 euro per i bambini dai 3 ai 9 anni e 20, 50 euro, dai 10 anni in poi. Acquistandoli direttamente alla biglietteria, li pagherete all’incirca un euro in più. Molto triste, a mio avviso, il fatto che facciano pagare la mappa dello zoo…ben 2 euro. E’ possibile acquistare un biglietto cumulativo, che permette di accedere sia all’ARTIS che al Micropia, un museo molto particolare, in cui i protagonisti sono i microbi che vivono nel corpo umano. In questo modo, i biglietti d’ingresso costano 23, 50 euro per i bambini dai 3 ai 9 anni e 27, 50 euro, dai 10 anni in poi. Mentre, i biglietti d’ingresso per accedere soltanto a Micropia costano 12, 00 euro per i bambini dai 3 ai 9 anni e 14, 00 euro, dai 10 anni in poi. Micropia è aperto tutti i giorni. Dalla domenica al mercoledì, apre alle ore 9:00 e chiude alle ore 18:00; dal giovedì al sabato, apre alle ore 9:00 e chiude alle ore 20:00.

Nell’area di Ferdinand Bolstraat, più precisamente, in via Stadhouderskade numero 78, potrete visitare una ex fabbrica della Heineken, che è stata trasformata in un museo della birra. L’ingresso è gratuito per i bambini fino agli 11 anni; costa 12, 50 euro per i ragazzi dai 12 ai 17 anni; e costa 16 euro per gli adulti a partire dai 18 anni, i quali possono scegliere anche un “vip tour”, dal costo di 49 euro e dalla durata di 2 ore e mezza circa, che comprende la degustazione di 5 tipi diversi di birre, accompagnati da formaggi olandesi. Il tour semplice, invece, dura approssimativamente un’ora e mezza e comprende una sola degustazione. Sul sito della Heineken, vi è anche la possibilità di acquistare un terzo tipo di biglietto chiamato “rock the city” che costa 25 euro e comprende, oltre all’ingresso al museo della birra, l’accesso alla A’dam Toren ed una gita in battello della durata di 45 minuti, in cui una guida esperta condividerà con voi tutte le sue conoscenze sulla città di Amsterdam ed in particolare sul famosissimo marchio Heineken.

Com'è il clima, ad Amsterdam?

La città di Amsterdam è caratterizzata da un clima oceanico, molto influenzato dalla vicinanza al mare del Nord. Sia gli inverni che le estati vengono considerati miti, anche se spesso si registrano inverni rigidissimi. Le estati, invece, sono raramente afose. Mediamente, le temperature superano i 30°C solo 3 giorni all'anno, mentre, sempre mediamente, vengono registrati 190 giorni di pioggia all'anno. Inoltre, sono molto comuni le giornate nuvolose ed umide.

Consiglieresti di vivere ad Amsterdam?

Personalmente, io non vivrei ad Amsterdam, se non per un periodo di breve durata. La città è bella, e credo che, in generale, si viva piurttoso bene, soltanto che è eccessivamente trasgressiva per i miei gusti. Può andare benissimo per i ragazzi in cerca di divertimenti, ma non per me, che sono madre.

Non mi resta che augurarvi un buon viaggio ed una buona permanenza ad Amsterdam!


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