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Lavorando per Gheddafi a Tripoli

Pubblicato da flag-it I love travelling ! — 5 anni fa

0 Tags: flag-lb Esperienze Erasmus Tripoli, Tripoli, Libano


Ciao a tutti!

In questo articolo vi racconterò la mia esperienza a Tripoli, capitale e città più popolosa della Libia.

Era il lontano febbraio del 2010, quando trovai un'offerta di lavoro (su un sito per hostess e promoter) con partenza immediata per la Libia. Una settimana, 7 mila euro. Mille euro al giorno. Non male come compenso. Purtroppo non c'erano molti dettagli. C'era scritto soltanto che si trattava di un lavoro per un cliente particolare, molto speciale e che era richiesto un colloquio di persona, a Roma. Un po' titubante, mi presentai al colloquio, in una rinomata agenzia di hostess e modelle. Ad aspettarmi, oltre al titolare dell'agenzia e sua moglie, una grassa signora araba. Era la segretaria di Gheddafi, Mu'ammar Gheddafi, la massima autorità libica, al potere per ben 42 anni. Non ci potevo credere. Mi confermarono per il lavoro. Non vedevo l'ora di partire. Partenza prevista: 28 febbraio 2010. Sarei partita insieme ad altre 19 ragazze, alcune delle quali erano già alla seconda partenza..

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Il lavoro consisteva nel girare dei video pubblicitari per la Libia, per promuovere il turismo in questo Stato abbandonato. La paga era ottima ed il da farsi molto divertente. Ci avrebbero portato in giro per la città di Tripoli e nei dintorni. Ci avrebbero mostrato le Università, gli Ospedali, le carceri, ecc. 

Alloggiavamo all'Hotel Radison Blu Al Mahary, un quattro stelle da urlo, su una delle strade principali della città di Tripoli, Al Fatah Street. Avevamo delle fantastiche suite con vista sul mare. Appena arrivate, ci diedero un malloppo di soldi per fare shopping nei mercati della capitale libica. Comprammo un po' di cianfrusaglie: qualche borsa, qualche collana, delle pietre "magiche", la matita nera con la punta molto spessa, che usano le donne arabe per truccarsi gli occhi, ecc.

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A colazione, pranzo e cena c'era un mega buffet dove potevamo servirci liberamente. Oppure potevamo scegliere di andare a mangiare al ristorante. Ovviamente, tutto a spese del povero Gheddafi, ormai defunto.

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Potevamo usufruire dei servizi della Spa, saune, massaggi, piscine, ecc.

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Tutto era fantastico. La città non è assolutamente niente di che. Il clima è buono, tipicamente mediterraneo, con estati secche e calde ed inverni miti con poche precipitazioni. Le condizioni climatiche attirano molti turisti, ma, onestamente, a mio avviso, c'è ben poco da vedere. 

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Il centro cittadino, chiamato "Medina" è cinto da grosse mura e conserva un'aria molto misteriosa e magica. Dentro la cinta muraria, e più precisamente in Piazza Verde, a ridosso di un bellissimo specchio d'acqua, potrete ammirare il Castello Rosso, "Assaraya al-Hamra", un imponente palazzo che è considerato il monumento simbolo della città. Si estende su 13.000 metri quadrati ed oggi ospita al suo interno il Museo Archeologico Nazionale, molto consigliato soprattutto agli amanti di storia antica, in cui è possibile scoprire splendide statue classiche, tantissimi reperti archeologici e raffinatissimi mosaici, oltre alla vecchia Volkswagen azzurra guidata dal Colonnello Gheddafi nel 1960. Entrati nel castello, potrete ammirare bellissime decorazioni di piastrelle, i resti di una piccola residenza con alcune vecchie colonne ed un pozzo. Salendo una rampa sulla sinistra potrete accede alle prigioni del castello. E' possibile visitare anche gli antichi alloggi del governatore ed i cortili. I dintorni del Castello sono pieni di statue di pietra che raffigurano leoni e fontane zampillanti.

Oltre al Castello, potrete vedere l'Arco di Marco Aurelio, unico monumento romano superstite, e potrete visitare qualche moschea, sempre se sarete vestiti in modo adeguato. Le donne devono indossare obbligatoriamente un velo sul capo, anche se sono turiste, come nel nostro caso. 

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Insomma, tutto proseguiva liscio...fino a che, il terzo giorno che mi trovavo lì, non risposi ad una telefonata di mio padre, perchè avevo lasciato il cellulare sotto carica e stavo nella stanza di un'altra ragazza ad organizzarmi su cosa portare alla gita nel deserto del giorno dopo. Mio padre si preoccupò e telefonò il proprietario dell'agenzia, chiedendogli che fine avessi fatto e perchè non rispondevo al telefono. gli chiese di rispedirmi in Italia il prima possibile. E così fecero. A nulla servirono i miei pianti, le mie scuse. Mi comprarono un biglietto per tornare in Italia, il giorno dopo. Lo pagarono 1.700 euro. Pagarono anche me, per le giornate di lavoro svolte, in cui, praticamente, non avevo fatto nulla, se non una breve vacanza. Non ebbi modo di girare il video pubblicitario, ma fortunatamente conobbi il Comandante Gheddafi, che mi regalò anche un Corano, autografato. 

Atterrata a Roma, presi un autobus per Perugia che fece una sosta a Roma Tiburtina. Andai in bagno e dimenticai il portafoglio, senza neppure rendermene conto. Poco dopo che ero risalita sul pullman, mi telefonò mio padre informandomi che dopo di me, era andato in bagno un finanziere, che aveva trovato il mio portafoglio con all'interno quasi 3 mila euro. Me lo conservarono in caserma fino alla settimana dopo. Avevo prenotato per Amsterdam, con partenza da Roma, e ripassai a prenderlo. Fui veramente molto fortunata. La settimana dopo, ad Amsterdam, persi il cellulare. Dopo una serata trascorsa a cercarlo, mi decisi a telefonare i miei genitori da una cabina telefonica, per avvisarli dell'accaduto. Mia madre mi disse che il barista di un bar aveva trovato il mio cellulare in bagno e me lo stava conservando. Dovevo solo andarlo a riprendere. E così feci. Due belle botte di fortuna in pochissimo tempo!!!

In ogni caso, questa esperienza a Tripoli sarebbe potuta andare diversamente. Sarebbe potuta andare molto meglio. Avrei visto cose nuove, avrei visto il deserto. Era un mio sogno. Un sogno spezzato...

A volte, purtroppo, l'amore e la gelosia nei confronti di una persona si trasformano in ossessione. L'ossessione si trasforma in follia. E la follia distrugge tutto. Purtroppo...

Non mi resta che augurarvi un buon viaggio ed una buona permanenza a Tripoli!


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