Esperienza a Abidjan, Costa d’Avorio di Kouassi Didier Stephane

Come ti è sembrata la città di Abidjan da vivere? La consiglieresti? Come è la città?

La città di Abidjan è composta da dieci comuni: Le Plateau, Abobo, Adjame, Attékoubé, Cocody, Koumassi, Marcory, Port-Bouet, Treichville e Yopougon.

La città di Abidjan è molto movimentata.

Le Plateau

Soprannominata da alcuni la “Manhattan dei tropici”, Le Plateau domina la laguna di Ébrié con i suoi innumerevoli edifici. Dalla creazione del quartiere ferroviario, per accogliere la parte finale della ferroviaria della tratta Abidjan-Niger, Le Plateau non ha smesso di svilupparsi per diventare il centro amministrativo, commerciale e finanziario della Costa d’Avorio.

Abobo

Il comune di Abobo ha da sempre il ruolo di rifugio per i migranti che hanno poche risorse finanziarie. All'inizio questo quartiere aveva una delle prime stazioni dei treni, e si è quindi sviluppato tutto intono alla stazione.

Adjamé

Ad Adjamé si trova la il ceppo più antico di Abidjanesi. Mentre le colonie si insediavano a Le Plateau, i primi migranti, arrivati per lavorare nei cantieri della ferrovia, hanno costruito le loro case in prossimità della città di Adjamé. Questo quartiere è oggi un centro di scambio dove i commercianti dei Jula, libanesi, delle isole Mauritious ecc… si sono insediati.

Fonte

Attécoubé

Situato su una collinetta sulla baia di Banco, Attécoubé è rimasto un semplice villaggio non molto influenzato dall'urbanizzazione che si stava sviluppando nelle località vicine. All'inizio dell’era coloniale, Attécoubé è stato il primo testimone dell’esportazione del legno. Tronchi di mogano, niangon (Heritiera utilis), sipo, samba, framiré e altri legni pregiati passavano per la laguna fino ad arrivare sulle navi incaricate di portarli in Europa. Questi tronchi di legno fanno ancora parte de paesaggio di Attécoubé. D'altronde, il comune comprende la totalità dei 3000 ettari che costituiscono il Parco Nazionale del Banco.

Cocody

La fama di questa località residenziale deriva dal suo quartiere delle ambasciate, dove dei giardini speciali dominano sulla laguna dando un tocco un più alle belle dimore dall'architettura lussuosa. Cocody ha l’enorme vantaggio di essere un sobborgo autonomo: la maggior parte delle scuole elementari e medie sono raggruppate e, insieme all'università, l’Ecole Nationale d’Administartion, all’Istituto d’arte ecc... creano un vero e proprio centro culturale. C’è anche la radiotelevisione ivoriana (RTI). Con i suoi ospedali, mercati ristrutturati e diversi centri commerciali (tra cui l’Espace Latrille, che ospita la più grande galleria commerciale della regione), a Cocody non manca niente. Anche nei suoi quartieri come Riviéra, Deux-Plateaux, Angré si vive molto bene.

Koumassi

Essendo la città tradizionale d’Ancien Koumassi connessa al comune di Marcory, Nouveau Koumassi è tutta un’altra città, bonificata dalle paludi solo qualche anno fa. Gode di un’area industriale che le garantisce un certo equilibrio tra opportunità di lavoro e alloggi.

Marcory

Sorgendo in un’area paludosa e coperta di boscaglia, Marcory è sempre stata giudicata come un luogo dove non si potesse costruire. Fino a quando dei privati hanno preso l’iniziativa di riempire la penisola e di valorizzare la città.

L’ironia della gente la si può ritrovare nella denominazione delle strade di questa località. Infatti “l'avenue de la TSF” ironicamente si estende in un quartiere che, essendosi sviluppato spontaneamente e privo di qualsiasi rete è chiamato "Marcory sans fil" (Marcory senza fili). Più a est, troviamo "Marcory Poto Poto" che significa “la fangosa”.

È sempre parte del demanio comunale la zona 4C che ospita sia delle industrie, sia delle ville, secondo il sistema usuale delle concessioni dove gli alloggi sono adiacenti alla fabbrica. Marcory racchiude ancora dei villaggi come Biétry, Vieux Koumassi, Anoumabo che si distinguono per le loro chiese cristiane sempre presenti.

Fonte

Port-Bouët

Lungo tutta la costa, per una decina di chilometri, al di là del canale Vridi, Port Bouët prende il nome dal Comandante Bouët Villaumez che, nel 1837, fu incaricato dal re di Francia di concludere dei trattati commerciali e di protezionismo con i capi villaggio. Sarà a partire dal 1930 che Port Bouët inizierà ad essere abitata. La costruzione di una piattaforma marina darà inizio a tutta una serie di attività di movimentazione delle merci. Il faro di Port Bouët è stato costruito in quest’epoca.

La seconda tappa dello sviluppo di questo comune risale alla creazione del porto nel 1950. Fabbriche e aziende si moltiplicavano dopo che Vridi è diventata la zona principale per il lavoro di Abidjan. Porta di Abidjan per eccellenza, avendo ceduto il porto marittimo a Treichville a causa del canale, Port Bouët ha però preso l’aeroporto internazionale di Abidjan.

Treichville

Treichville prende il nome da Treich-Laplène, il primo francese ad avere delle piantagioni a Elima e firmatario di numerosi trattati commerciali, di protezionismo e di collaborazione. Treichville nasce nel 1910 su un’isola disabitata esattamente di fronte a Le Plateau, dove era appena stata costruita la stazione della RAN, stazione finale della ferrovia. Nel 1936, questo quartiere ha goduto dei lavori per la realizzazione del canale di Vridi, assicurando il collegamento tra le Plateau e il cantiere lungo la laguna. Nel 1950 venne costruito il porto di Abidjan e Treichville divenne il polo principale dello sviluppo delle industrie e dei magazzini commerciali che si insediarono nelle Zone I, II e III.

Treichville è il comune più popolare di Abidja per le sue discoteche in rue 12e all'incrocio di Francia-America, con centinaia di locali dove la birra e la selvaggina sono il menu tradizionale, e per i suoi mercati.

Yopougon

Nel corso degli anni ’70, l’area di Yopougon era stata scelta come grande zona d’espansione di Abidjan e dove si sarebbero sviluppati gli importanti programmi statali riguardanti gli alloggi sociali. L’istituto di ricerca OSTROM (Office de la Recherche Scientifique et Technique d'Outre-Mer) e l'Institut Pasteur si sono installati a Yopougon. Hanno costruito anche una zona industriale e un ospedale universitario moderno.

Fonte

Come è l’ambiente universitario a Abidjan?

Abidjan è una città d’affari, è molto difficile studiare qui.

Quanto costa viverre a Abidjan?

La città di Abidjan è una delle più care al mondo.

Il cibo è abbastanza economico, i ristoranti sono abbastanza pieni. I taxi sono abbordabili, ma soprattutto il telefono è molto costoso.

È difficile trovare un alloggio a Abidjan? Hai qualche consiglio da dare?

Trovare un alloggio è Abidja è molto difficile, vi consiglio di contattare le agenzie immobiliari.

Come è la cucina della città? Quali sono i tuoi piatti preferiti?

Abidjan è la capitale della costa d’Avorio e come in tutte le capitali del mondo ci sono molti ristoranti che propongono una cucina tradizionale, ma altrettanti più internazionali. I migliori sono situati principalmente nei quartieri residenziali della città. Ci sono degli eccellenti ristornati dove il menù costa circa 25 000 Franchi CFA o altri più abbordabili ma altrettanto buoni, dove il prezzo dei menù si aggira intorno ai 15 000 franchi CFA.

Abidjan ha anche alcuni ristoranti tradizionali che sono conosciuti sotto il nome di "maquis". Quest’ultimi propongono una cucina casareccia servita nelle corti privati delle case che si improvvisano “ristoranti” senza esserlo realmente e dove i prezzi sono molto interessanti. I maquis sono gestiti nella maggior parte dei casi da donne.

Si possono anche gustare dei deliziosi piatti locali con prezzi che vai dai 10 000 ai 15 000 Franchi CFA sfidando la concorrenza in un luogo caloroso e gioioso, mentre si guarda la televisione, si ascolta la musica o si parla. I maquis più famosi servono piatti un pochino più cari e i menù possono andare dei 3 000 ai 7 000 Franchi CFA per quelli più raffinati.

Fonte

Piatti migliori:

• Attiéké. L'attiéké è una semola di Manioca;
• Alloco. L'alloco è un piatto con platano maturo fritto;
• Cococha. Pasta di platano maturo (la pelle è gialla) ottenuta dalla macinatura in un mortaio in legno;
• Attoukpou (piatto a base di manioca);
• Foutou (pasta ottenuta da banane bollite);
• Riso grasso, chiamato anche tchep ivoriano;
• Placali (pasta di manioca fermentata);
• Toh (pasta a base di farina di mais);
• Foutou banane (mix di banane bollite all'olio di palma);
• Foufou (pasta di platani non maturi mischiati con un po’ di platani maturi ottenuti dalla macinatura in un mortaio in legno);
• Patate bollite;
• Banane bollite;
• Foutou di patate;
• Kabato (pasta originaria del nord della Costa d'Avorio, a base di semola di mais, accompagnata da salse);
• Attiéké e olio rosso (olio di palma);

Cosa consiglieresti di visitare a Abidjan?

Sofitel, il Porto Autonomo di Abidjan, l’aeroporto FELIX HOUPHOUET BOIGNY, un giro a Plateau e una visita ai parchi nazionali.

Fonte

E per mangiare? Quali sono i tuoi ristoranti preferiti?

Il quartiere ospita diversi maquis e chioschi che servono dirigenti di società e studenti delle scuole di commercio, che sono contenti di avere la possibilità di mangiare dei piatti locali, che gli ricordano la loro infanzia, a dei prezzi accessibili.

Uno dei migliori ristoranti internazionali è un ristorante vietnamita, “Nuit de Saigon", nel quartiere Deux Plateaux. Qui si mangia un’ottima anatra, è la loro specialità, "Delhi Darbar", nello stesso quartiere, propone un’ottima cucina indiana. Per scoprire la cucina russa, bisogna andare a “La Caravane” dove si può degustare un salmone o delle aringhe affumicate in un’atmosfera calorosa. È possibile anche provare l‘autentica cucina delle Antille, recandosi a "l'Escale kréyole".

Abidjan possiede anche ristoranti locali come "Aboussouan", nel quartiere di Treichville che accoglie regolarmente l’alta società abidjanese la quale apprezza molto le sue specialità e la carta dei vini. O anche il “Soukala”, situato nello stesso quartiere, che propone una cucina ivoriana di qualità.

Fonte

Per quanto riguarda i maquis, i migliori si conoscono soprattutto perché consigliati da conoscenti, ma alcuni sono diventati particolarmente noti, come quelli nel quartiere di Yopougon o in Rue 12 di Abidjan. Ce ne sono molti lungo la rue "Mille maquis". Si possono anche citare maquis famosi come Marcory Gazoil conosciuto sotto il nome di MG, Kassamoulé, Cour des grands o ancora 116. Il Maquis "Espace 331" nel quartiere di Cocody è per esempio un luogo molto apprezzato dagli abitanti di Abidjan, che ci vanno per mangiare principalmente degli ottimi spiedini di trota o il pollo saltato alla diavola.

Nello stesso quartiere, anche il Maquis du Val è molto buono per scoprire la gastronomia ivoriana e altre specialità africane. Se all'inizio si trattava di un piccolo maquis come qualunque altro, adesso è un vero e proprio ristorante, più caro che un maquis tradizionale, ma che offre l’opportunità di gustare la vera cucina senza spendere una cifra astronomica come nei ristoranti di alto livello della città.

In Rue Washington, nel quartiere Cocody, un famoso “Allocodrome” raggruppa decine di venditoriin un ambiente conviviale e popolare. Da vedere!

I ristoranti di alto livello si trovano principalmente a Plateau, nel cuore degli affari di Abidjan. Si può per esempio andare al ristorante "Chez Georges", un ristorante-pizzeria di qualità in un ambiente caloroso; "La Croisette", un ristorante dove la spalla di capra farcita e la sogliola della mugnaia sono le specialità; "La Cascade" dove il salatino di fois gras è molto apprezzato o infime a "La Case Ebène".

Dove consiglieresti uscire ad Abidjan?

Andate nella spiaggia dell’Hotel Ivoire.

Quali consigli daresti ai futuri studenti Erasmus di Abidjan?

Studiare ad Abidjan non è facile per coloro che non se lo possono permettere, ma è una questione di volontà, bisogna prendere gli studi seriamente.