Obiettivo risparmio pt.1: Il budgeting secondo la mia esperienza

Pubblicato da flag-it Chiara M. — 4 anni fa

Blog: Chiara's blog
Tags: Suggerimenti Erasmus

Quando si è in Erasmus è risaputo: le possibilità economiche non sono infinite e mentre da un lato vorremmo spendere tutti i nostri soldi in viaggi o per uscire e goderci spensieratamente la vita, dall’altro sentiamo un forte senso di responsabilità; e così, ci tocca risparmiare per poter pagare l’affitto, fare la spesa, ma, soprattutto, per non dover arrivare, a un mese dal nostro rientro in patria, a dover chiedere soldi ai nostri genitori, promettendogli che, al nostro ritorno, glieli restituiremo in qualche modo. Siamo onesti: questo non accadrà mai.

Il problema fondamentale dell’Erasmus è che i fondi ricevuti dalle istituzioni servirebbero, teoricamente, solo a coprire le spese di affitto e non sono assolutamente sufficienti a coprire tutte le altre spese che uno studente deve affrontare: spese di viaggio, bollette e di approvvigionamento. Giungere a compromessi con i propri cari potrebbe essere una soluzione: vi impegnerete ad affrontare spese di approvvigionamento, bollette mensili, abbonamenti trasporti eccetera e loro, in cambio, provvederanno all’affitto. Nella maggioranza dei casi è così, ma sbarcata la soglia dei vent'anni il senso di responsabilità cresce sempre di più e si può anche non voler ricevere un aiuto economico dai propri genitori, ma provvedere da soli a tutto

Ed ecco che qui entra in gioco la vostra abilità nel pianificare esattamente le vostre spese.

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Bisogna quindi trovare strategie per cercare di risparmiare e rientrare nel budget mensile. Sembra facile a dirsi, ma a farsi?

Prima di ogni cosa le spese che andrete ad affrontare dipendono sostanzialmente dalla vostra destinazione: potrete fare qualunque operazione di budgeting, ma se una delle vostre destinazioni è una grande capitale europea, città come Parigi, Berlino, Lisbona, Barcellona... sappiate che il costo della vita è abbastanza alto. Ovviamente, sappiate che l’aiuto economico universitario che avrete sarà quantificato sulla base del costo della vita del paese di destinazione.

Data la mia personale esperienza, devo dire di essere stata davvero fortunata; Coimbra, piccola città del Portogallo, ha un costo della vita davvero basso, cosa che mi ha davvero facilitato le cose. Avendo a mio carico moltissime spese, inizialmente la disperazione mi assalì: ero quasi sicura che avrei mangiato pane, pastina in brodo e insalata per gran parte della mia permanenza. Per fortuna, seguendo piccoli accorgimenti, sono riuscita a sopravvivere, riuscendo perfettamente a trovare il giusto equilibrio tra doveri e svago.

Parlando di università italiane è davvero difficile che voi partiate già con dei soldi in tasca. Spesso il contributo mensile vi sarà dato dopo un mese, massimo due; per cui, purtroppo, dovrete fare affidamento ai vostri risparmi o ad un aiuto dei familiari.

Il mio primo passo fu quello diacquistare un’agendina tascabile su cui appuntare le spese mensili e, giorno per giorno, le spese affrontate.

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Purtroppo nel primo mese la pianificazione vi risulterà difficile: vi ritroverete ad affrontare molte e svariate spese. Ad esempio, se siete fanatici della pulizia, vi toccherà comprare prodotti per pulire la vostra stanza, oppure, in mancanza, dovrete acquistare pentole, stoviglie varie, lenzuola, coperte... dipende da quello che troverete, o meno, al vostro arrivo in casa; il mio consiglio è quello di chiedere sempre preventivamente all’host.

Dopo essere arrivata, mi informai immediatamente su quali potessero essere le mie spese fisse mensili oltre ad affitto e bollette, come, ad esempio, spese per l'abbonamento dei trasporti e della palestra. Una volta quantificate tali spese fisse mensili, mi fu già più facile capire quanti soldi avessi mensilmente a disposizione per le spese variabili. Sull’agendina divisi le spese variabili in due voci: svago e approvvigionamento. A questo punto, giorno per giorno annotavo sull’agenda le spese affrontate, così da tenere sott’occhio il tutto.

Per quanto riguarda l’approvvigionamento, i primi mesi è davvero difficile stabilire un tetto massimo di spesa: dovete ancora capire quali supermercati sono più convenienti di altri e vi servirà anche del tempo per capire cosa e in che quantità acquistare. Data la mia esperienza, dopo due mesi, riuscì perfettamente a stabilire che tetto massimo dare alle mie spese alimentari.

Lo scopo ultimo di questa mia pianificazione, molto “casereccia” e per niente meticolosa, era quella di mettere da parte quanti più soldi possibili per lo svago: viaggi, uscite serali o anche shopping. Queste spese saranno sicuramente consistenti, come è giusto che sia. Non potrete pianificare un tetto massimo per tali spese, sarebbe assurdo! Vi potrebbe capitare di organizzare una gita imporvvisa con i vostri amici, di acquistare più souvenirs di quanto vogliate, di andare ad un concerto o, una sera, di offrire da bere ai vostri amici. Lo scopo dell’Erasmus è anche divertirsi, fare esperienze di vita e di certo non possiamo mettere un limite a tutto ciò.

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Per queste spese sarà il vostro giudizio e senso di responsabilità, se ne avete, a guidarvi.

Sicuramente avrete a disposizione una carta; pagare con la carta è sicuramente più comodo, ma ha i suoi svantaggi. Pagando con la carta e non toccando con mano i soldi, potreste avere la percezione di averne tanti e di non stare spendendo mai abbastanza. Qualsiasi cifra voi stiate pagando, non avrete mai la reale percezione di quanto realmente state spendendo.

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Eppure, vi accorgereste di quanta differenza c’è se pagaste un acquisto di 30 euro prima con soldi contanti e poi con la carta. Data la mia esperienza, è sempre meglio tenere sotto controllo periodico il vostro credito, tramite app sul cellulare o computer.

Ci saranno acquisti che non potrete fare con la carta, ad esempio il singolo caffè al bar o l’acquisto in bancarella. Qualora decidiate di prelevare, quasi sicuramente, al prelievo, pagherete una tassa di commissione. Inizialmentee, il mio errore fu quello di prelevare alla volta tra i 10 e i 30 euro e per ogni prelievo pagare una tassa di 2,50 euro. La cosa migliore da fare, quindi, sarebbe prelevare cifre elevate, così da evitare di buttare soldi pagando ripetutamente tali tasse.

Questi, ragazzi, erano i miei consigli paratici e, spero, utili su come organizzare le vostre spese e gestire i vostri soldi in Erasmus.


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