La mia visita a Berlino (2012)
9 novembre 1989: il muro dell'odio sbriciolato con un ruggito potente... LIBERTÀ!
Oriente e Occidente si uniscono. I nonni vedono i loro figli per la prima volta. Si stappa lo champagne, risate, lacrime, abbracci. Oltre 600 persone sono state uccise mentre cercavano di fuggire, tra il 1961 e il 1988. Ad alcuni hanno sparato lì, altri sono annegati, alti hanno subito incidenti mortali o si sono uccisi quando sono stati catturati. Hanno provato di tutto per sfuggire, un metodo popolare di fuga è stato scavare tunnel sotterranei, altri invece si sono nascosti nei veicoli, dietro l'ammortizzazione dei sedili.
Oggi è cambiato molto, dopo appena 23 anni. Un muro, una divisione fisica, blocchi di odio cementati dalla paura, paura dell'ignoto e del cambiamento. Il nostro mondo, i nostri Paesi, i villaggi, le città e i luoghi che hanno ancora i loro "muri". Che si tratti del colore della pelle, delle differenze culturali, della religione, del genere, dell'orientamento sessuale, dell'aspetto o della razza, le barriere dell'odio esistono ancora oggi, sfortunatamente.
Allora, com'è Berlino nel 2012? Be', prima di tutto non esiste più molto dell'originale muro di Berlino. Tutti volevano il loro pezzo di storia, letteralmente. Ironia della sorte, hanno costruito un muro attorno al muro per preservarlo! Sto cercando di pensare al miglior aggettivo per descrivere Berlino. Dinamica, moderna, espressiva: tutti mi vengono in mente, ma ENORME è il più appropriato. Berlino si estende per oltre 889 chilometri quadrati! Dovrei menzionare a questo punto che non ci siamo persi.. neanche una volta!
La Porta di Brandeburgo
La Porta di Brandeburgo (Brandenburg Tor) è il luogo più importante di Berlino. Parigi ha la Torre Eiffel, Londra ha il Big Ben, Dublino ha... quell'ago gigante, la Guglia. Ok, tasse dei contribuenti a parte, riflette la luce davvero magnificamente nelle sere d'estate?! Giusto? La Porta di Brandeburgo fu progettata da Carl Gotthard Langhans in stile classico. Nel 1793 fu completata con la Quadriga, una statua trionfale della Dea della pace alata che guida un carro trainato da quattro cavalli. Nel 1806 la Quadriga fu rubata da Napoleone, dopo l'occupazione di Berlino da parte dell'esercito francese, e portata a Parigi.
La statua fu restituita a Berlino nel 1814, dopo la perdita di potere di Napoleone, e la sua corona d'ulivo fu sostituita con una croce di ferro. Intimidatoria per la sua mole, è così grande da sembrare una porta nella porta! Sopra le alte colonne siede Victoria, la Dea della vittoria dentro il suo carro nel cielo. Una vista a volo d'uccello su Berlino: il vento del cambiamento ha sussurrato nelle sue serrature mentre le nuvole minacciose degli anni passati hanno gettato un'ombra sulla sua faccia ghiacciata. Secondo gli stereotipi, i tedeschi non sono noti per avere un grande senso dell'umorismo. Tuttavia, hanno posizionato la Dea della vittoria nella direzione della piazza di Parigi, ciò serve come costante ricordo della loro vittoria. Divertente, no?
Winston Churchill una volta disse: "La morte di un uomo è una tragedia, la morte di milioni di uomini è una statistica". Questa frase mi è venuta in mente mentre visitavamo il memoriale degli ebrei europei uccisi. Il museo dell'Olocausto è uno deiluoghi più visitati di Berlino, composto da 2. 711 lastre di pietra grigia che non recano indicazioni, come nomi o date. Queste lastre, fredde e grigie, ravvivano il ricordo degli uomini morti durante l'Olocausto. Fissando queste numerose e fredde lastre verticali, una sgradevole sensazione di claustrofobia e di disorientamento mi ha pervaso immediatamente. Ognuno può interpretare a proprio modo il significato di ciò che le lapidi rappresentano.
In quel momento, le lastre di diversa altezza mi hanno fatto pensare a un enorme grafico a barre, forse uno che rappresentava l'aumento dell'antisemitismo nel mondo. Altre persone credono che le figure rimandino alle carrozze dei treni della morte, che trasportavano gli ebrei nei campi di concentramento. Alcuni invece credono che il Memoriale somigli a un vasto campo di lapidi senza nome per catturare l'orrore dei campi di sterminio nazisti. Si ritiene che l'ispirazione all'architetto Peter Eisenman sia venuta nel cimitero ebraico sovraffollato di Praga. Le lastre ondulate richiamano la superficie sottostante instabile perché piena di quei corpi. Qui si trova anche il museo commemorativo, una mostra itinerante. La stanza che ho trovato più agghiacciante era quella contenente le copie di vere lettere scritte dalle vittime. Leggendole, mi sono sentita scendere dei brividi lungo la schiena. Probabilmente quella usata per scriverle, è stata l'ultima penna che hanno poggiato su un foglio carta.
Le orme da questo luogo commemorativo sono "un parcheggio senza pretese": sotto il quale c'è il bunker in cui Hitler si è suicidato. Prima che Hitler ponesse fine alla sua stessa vita, si sposò il 29 aprile. Lo stesso giorno delle nozze di William e Kate! Che strano!
Un viaggio a Berlino sarebbe incompleto senza una visita ai mercati delle pulci. È il miglior mercato all'aperto che ho visto finora. Borse vintage, souvenir in abbondanza, antiche cianfrusaglie o tesori ovunque. C'era uno spazietto esterno nascosto, molto bello e stravagante, in cui mangiare. Inutile dire che le nostre papille gustative si sono divertite grazie a una pizza rustica cotta nel forno a legna. Un'arena in stile anfiteatro all'aperto era situata proprio accanto alle principali bancarelle del mercato. Il karaoke live e altri spettacoli si svolgevano durante i mercati. Gli spettatori guardavano lo show di un intrattenitore di basso livello e la stessa domanda era nella mente di tutti: "Davvero entrerà in quella piccola valigia? "
East Side Gallery
L'East Side Gallery è una visita da ricordare: 1. 36 km con oltre 106 dipinti di artisti di tutto il mondo. La galleria all'aperto più grande che ci sia. Come spesso accade, il clima è peggiorato proprio quando eravamo lì: non molto disponibile, per non dire altro. Di colpo è arrivata la pioggia, era come un esercito di proiettili pronto a bucare l'asfalto. Tuttavia, noi soldati abbiamo marciato, ammirando i murales mentre la pioggia scorreva sui nostri volti battuti dalle intemperie.
Mmmm, quindi... com'è essere "colti"?! Come topi fradici, alla fine ci siamo imbattuti o affondati nel nostro campo base, nientemeno che un McDonalds! L'insegna con la 'M' nel cielo, quell'unico amico (o nemico) in ogni Paese in cui andiamo. Anche se noi irlandesi siamo d'accordo sul fatto che nulla sia paragonabile alla tua friggitoria locale e a una salsiccia da usare per accompagnare una pinta! Un comfort domestico che abbiamo trovato era Kerrygold, nel Lidl. #BestBuyEver
Nessuna pioggia comunque poteva attenuare la brillantezza di quei murales dai colori vivaci. Vortici di colori che danzavano sulla tela dell'artista, con tonalità di rosso e arancione che riscaldavano l'anima. Aforismi motivazionali e parole di saggezza contribuivano molto bene a questo memoriale della libertà. Una semplice didascalia su un murales si è fatta largo in me: "Siate umani". Efficace e diretta. La galleria mi ha ricordato il murales su John Lennon di Praga. Dopo la caduta del comunismo la gente ha iniziato a decorare questo muro con disegni e messaggi sulla pace. Lennon era un'icona per molti, perché durante l'era comunista la musica occidentale era vietata, in particolare le canzoni sulla pace e sulla libertà. La polizia ha cercato di ripulire quel muro e tingerlo di bianco varie volte, ma alla fine ci ha rinunciato! Ogni volta che si guarda quel muro su John Lennon, poi ci si allontana da lì con uno spirito sollevato e un atteggiamento positivo. (Sfortunatamente dura per poco).
Berlino ha anche la sua TV Tower, un'architettura grottesca che ad alcuni potrebbe far storcere il naso. I tedeschi, in maggioranza cattolici, erano molto impressionati da questa torre televisiva quando vedevano la luce brillare attraverso la torre, che a volte rifletteva una croce sulla città sottostante. Ma poi hanno capito che non era affatto una croce, bensì nient'altro che il segno più! Non sono divertenti i tedeschi, pazzi come cavalli!
Essere un turista può essere stancante e infatti abbiamo dormito come bambini la prima notte. Freschi come margherite la sera successiva siamo andati a un rave in un club vicino chiamato Trés Or. MAI PIÙ! Un magazzino sotterraneo o meglio una prigione, con della musica martellante: un paradiso techno techno techno! Un mondo sotterraneo per pazzi che ballano frenetici come conigli duracell nelle prime ore del mattino. Giuro su Dio che non ero sicura se alcuni di loro danzassero o si picchiassero a volte! Presumo che questo sia un primo segnale del mio invecchiamento, dato che mi dava fastidio la musica ad alto volume, così come le grida impazzite e le luci stroboscopiche! Per quanto riguarda il lato positivo, questo club rave vende i panini TANGHIC HANG, chi l'avrebbe mai detto?!
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