Può Brexit essere sinonimo di progresso?

Un amico di Taiwan mi ha recentemente chiesto cosa ne pensassi riguardo alla Brexit. Ecco la risposta che gli ho dato... (e anche una foto di noi che facciamo gli scemi).

Potrei sapere le tue opinioni riguardo al futuro dopo la Brexit? Come potrebbe influire sull'economia e sulla vita britannica/europea, e che strategia ha al momento il Regno Unito?

La Brexit è un argomento di cui i britannici sono attualmente completamente stufi, eccetto, ovviamente, quelli che stanno ancora gongolando per la vittoria. Al momento è difficile dire quali saranno gli effetti a lungo termine la Brexit avrà sul Regno Unito, ma a breve termine la situazione sembra abbastanza deprimente. Il valore della sterlina è precipitato, registrando il crollo più basso verificato in una singola giornata della sua storia e raggiungendo il suo valore più basso dal 1985. Inoltre, ciò che è forse più dannoso ed egualmente preoccupante è l'aumento di attacchi razzisti e xenofobici da quando ha avuto inizio questa situazione: attentati all'Ambasciata Nazionale Polacca e vari spezzoni di video di abusi motivati dall'odio razziale postati online. Direi che queste sono le generali, ma ovviamente non le sole, conseguenze negative che si avvertiranno all'interno del rapporto tra cittadini britannici e immigrati britannici.

Al contrario, a lungo termine potrebbe rivelarsi una liberazione, dato che molti politici di sinistra si sono dimostrati molto critici riguardo l'Unione Europea, compreso il leader dei sindacalisti Jeremy Corbyn che, forzato dal suo partito, era stato designato come leader della campagna per "restare". Sarebbe interessante vedere che effetti il lasciare l'Unione Europea avrebbe sul commercio e il lavoro tra le nazioni, dato che altre nazioni europee come la Norvegia sono fiorite uscendo dall'Unione Europea, principalmente grazie all'EFTA (Associazione Europea di Libero Scambio). Un'altra nota positiva è che lasciare l'Unione Europea attribuisce alla Gran Bretagna la completa giurisdizione sulla legislazione europea, quasi come quella che Taiwan cerca di ottenere completamente dalla Cina (sebbene io debba dire che la relazione tra Taiwan e la Cina sia molto simile a quella tra Norvegia e Unione Europea). Mentre vorrei rimanere cautamente ottimista ma leggermente ambivalente, il diffondersi del fascismo e della propaganda della destra mi ha lasciato con l'amaro in bocca nei riguardi della campagna del "lasciare", ecco perché ho votato a favore del restare. Posso comunque vedere i benefici a lungo termine se siamo in grado di istituire un governo che non cerchi di favorire prima gli interessi delle multinazionali, come l'attuale governo conservativo vigente nel Regno Unito.

Una cosa che mi ha turbato dopo aver fatto più ricerche sulla campagna per la permanenza è stato lo scoprire che era fondata sulle multinazionali bancarie internazionali "Goldman Sachs", riflettendo semplicemente quanto sia il loro interesse per le multinazionali all'interno dell'Unione Europea stessa. Se l'avessi saputo prima, forse avrei cambiato la mia opinione riguardo l'Unione Europea e forse se i sostenitori della permanenza fossero maggiori conoscitori degli aspetti capitalistici e antidemocratici dell'Unione Europea, la penserebbero ugualmente. Sento che molti britannici stanno cercando la protezione dell'Unione Europea contro un governo conservatore che sta cercando di privatizzare sempre più il settore pubblico. Mentre in passato l'Unione Europea aveva protetto il Regno Unito a tal proposito, fissando un tetto massimo di ore lavorative e altri provvedimenti a favore della protezione dei diritti umani, non ha fatto nulla per proteggere altri aspetti come i contratti lavorativi a zero ore, che lasciano molte famiglie britanniche incerte riguardo al salario di ogni mese. Non ha fatto nulla neanche per cercare di aumentare la crescente privatizzazione del servizio sanitario nazionale, uno dei simboli della rivoluzione socialista post bellica britannica.

Si spera in un futuro migliore per la Gran Bretagna, uno con meno segregazione e più assimilazione, in cui gli immigrati abbiano il diritto di lavorare e vivere qui apertamente come nelle altre nazioni europee, e uno che non limiti i suoi confini solo all'Europa.

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