Una giornata tipo a Milano.
Milano è a misura d'uomo, viene considerata una grande città ma di fatto è più piccola di città europee come Parigi e Londra, quindi io la considerò una città grande ma non troppo. Nonostante ciò, i suoi abitanti, secondo il mio parere, sono molto diversi tra loro. Del resto, dipende di chi stiamo parlando, se parliamo di studenti o di lavoratori. Quindi adesso prenderò ad esempio quella che è una giornata tipo di un adolescente che vive nel Milanese.
La mattina.
Quando il telefono comincia a far casino, tu cominci a soffocarti con il cuscino, perché hai ancora sonno. Poi però smetti di soffocarti perché se arrivi in ritardo a scuola, anche solo di un minuto, chi ti soffocherà saranno i professori incazzati che quindi ti prenderanno di mira e magari ti interrogheranno per far diventare una giornata storta in una vera e propria giornata di merda. In base a quale tipo di istituto hai deciso di frequentare, passerai dalle cinque alle sei o addirittura sette ore a scuola, o come la chiamavamo noi, prigione. Del resto la mia scuola superiore si trova di fronte al carcere, quindi si faceva in fretta a confondere le due cose. Non eravamo autorizzati a lasciare l'edificio durante la pausa pranzo quando avevamo il rientro (nonostante la parola "rientro" implichi un abbandono e un successivo ritorno, ma pazienza). Ma siccome non eravamo autorizzati a farlo e non volevamo mangiare i panini rinsecchiti del "bar" della scuola, una volta abbiamo deciso di ordinare una pizza e di farcela portare, ma, rullo di tamburi, non era possibile neanche far ciò. Non era tollerato che una mano di uno esterno alla scuola attraversasse l'ingresso e lasciasse giù una pizza, quindi alla fin fine la gente del piano terra se le faceva passare dalla finestra, alla faccia dei bidelli mestruati.
Il pomeriggio.
Dopo esser sopravvissuti a test a sorpresa, temi argomentativi ed interrogazioni di vario tipo si fa finalmente ora di tornare a casa. Dovete sapere che se in altri paesi, come per esempio gli Stati Uniti, gli studenti possono esercitare dello sport oltre che a studiare nel pomeriggio, gli Italiani non hanno neanche il tempo di respirare. Sì perché i compiti a casa vengono assegnati dall'oggi al domani, così come le verifiche scritte e anche se cerchi di far ragionare i tuoi professori di tutta risposta ti dicono che non fa niente se ci sono tre verifiche al giorno, il dovere di uno studente è quello di studiare. E d'accordo, vorrà dire che se nel frattempo mi dimentico di mangiare e crepo poi mi avrai sulla coscienza.
Se invece è sabato, o per i più fortunati, venerdì, allora puoi chiudere i libri e dimenticarti per un attimo che sei uno studente e tornare a essere un umano, con la necessità di socializzare con altri umani, e quindi esci. Lo zaino però lo lasci a casa. Si perché finalmente puoi andare a farti un aperitivo sui Navigli, a berti una cosa all'Arco della Pace o a ballare, perché tanto è il weekend, e sulla base di quello che vuoi fare, Milano offre posti più o meno eleganti, più o meno costosi, e di ogni genere. Se invece si tratta di una domenica mattina e siete tipi sportivi, potete farvi una nuotata in una delle piscine comunali di Milano o una corsetta in uno dei parchi pubblici.
Questa è stata più o meno la monotonia di cui sono stato "vittima" nel corso degli anni, quando poi mi sono confrontato con la cultura Americana e fatto l'ultimo sforzo in quinta per poter uscire da quel maledettissimo istituto superiore. Le giornate di chi ha un lavoro indeterminato invece sono sicuramente ben diverse, ma di questo ve ne parlerò solo quando avrò esperienza in merito.
- Cristian
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