Un Italiano da GBK.
Ieri ho avuto la seconda classe di Experimental Film Production. All’inizio il professore ha fatto riferimento all’articolo che dovevamo leggere a casa, e poi ci ha fatto vedere dei video per farci capire in che modo questi ci fanno “immergere” e quindi ci fanno sentire parte di quello che succede nel video, oppure come ci fanno disconnettere da quella che è la situazione o storia che ci viene riportata dal video stesso. Per farci un esempio ci ha fatto vedere un filmato di Gordon Ramsey, un episodio di Hell’s Kitchen in cui si intravede il cuoco al tavolo con il proprietario di un locale. Le riprese vengono incastrate quasi come se noi spettatori fossimo al tavolo con loro, quindi in un certo senso veniamo travolti da quella che è la situazione, solo che Gordon sta “maltrattando” il cuoco, e questo ci porta a distaccarci dalla storia perché se fossimo nei panni del proprietario del locale ci sentiremmo imbarazzati e persi di mira. Abbiamo poi visto altri video, il secondo a mio parere è stato veramente noioso, ma del resto il professore aveva avvisato. E’ il frammento di un film dove si vedono due persone camminare per circa sei minuti, in un primo momento non si capisce in che direzione stanno camminando, perché il video è buio ed è anche leggermente sfocato. Penso che lo scopo di tutto ciò fosse quello di focalizzarsi sui dettagli, come per esempio i suoni e le ombre, per vedere come questi deformano la pellicola stessa.
Comunque alla fine ci siamo messi a parlare di video a trecentosessanta gradi e il professore ci ha fatto vedere la videocamera che ha l’università. Non ricordo il nome del modello naturalmente, ma si tratta di un rettangolo dotato di un piccolo display in superficie con il bottone di accensione, una volta acceso il dispositivo può esser spento soltanto tramite l’applicazione e il bottone di accensione servirà per selezionare la modalità desiderata, si può selezionare tutto ciò utilizzando invece le frecce che si trovano sul lato. Infine il professore ci ha dato una task da fare in un’ora e mezza e queste sono quelle che mi spaventano maggiormente, perché ancora non conosco nessuno dei miei compagni e non so mai con chi capito a lavorare, senza contare il fatto che i professori li capisco mentre gli inglesi a volte faccio ancora fatica, si mangiano le parole e ognuno di loro ha letteralmente un accento diverso, Worcester è in Inghilterra ma è anche vicino al Galles, che è la regione dalla quel provengono un sacco di studenti qui. Alla fine mi sono aggiunto al gruppo di una ragazza di Hong Kong che sembra molto simpatica. Siamo usciti per far le riprese che dovevamo fare e ci serviva una persona che fosse inquietante, così una si è offerta per la parte quando l’altra del gruppo ha interrotto tutti e fa “penso che Cristian sia la persona più inquietante tra noi in questo momento” c’è stato un attimo di silenzio perché non capivo in che modo potessi trasmettere inquietudine/sospetto. “No è solo perché sei vestito di nero, nessun insulto per nessuno di voi due” ahh, ok. Allora praticamente ci siamo messi d’accordo sul percorso da filmare attraverso il campus, passando dall’interno all’esterno e viceversa, e poi dopo circa tre tentativi siamo tornati in classe e abbiamo fatto vedere al professore il nostro lavoro, che è stato il seguente: praticamente la ragazza che stava facendo il video sarebbe stata la "viewer" che veniva guidata dalla ragazza che invece compariva nel video. La viewer doveva seguire questa ragazza che di punto in bianco scompariva, mentre la viewer is trovava di fronte a persone strane con un cappuccio in testa. L'ultima di queste persone strane ero io, che invece ho cominciato a seguirla. Contento ma non pienamente soddisfatto, il prof ci ha dato altri consigli su come migliorare il filmato e poi siamo usciti di nuovo, sta volta semplicemente nel corridoio, per provare a far altre cose.
Devo dire che mi sono divertito, è stata la prima volta che qualcuno di loro mi ha chiamato per nome, questo mi ha confermato che almeno lo conoscono, e poi al termine della lezione mi hanno aggiunto su Facebook di loro spontanea volontà. Si fanno passi avanti sostanzialmente, adesso spero di avere un gruppo per il resto del semestre.
Siccome il giorno prima non ero riuscito a stampare i curriculum e le varie cose che volevo stampare, dopo la lezione sono passato al laboratorio e ho fatto tutto, ho anche stampato delle foto che volevo appendere al muro di camera mia, ormai mancano poco più di due mesi però non è mai troppo tardi per sentirsi a casa e cercare quindi di rendere la propria camera un po’ più intima.
Quando sono tornato a casa siccome non volevo cucinare mi sono mangiato una vegetable soup, e nel frattempo mi sono messo a lavorare al computer. Ho cercato anche di sistemare camera mia perché non so come mai ma sembra sempre come se non lo facessi.
"Non serviamo cibo dopo le sei del pomeriggio"
Poi la sera ci siamo organizzati per andare a mangiare un hamburger fuori, quindi sono andato a farmi una doccia e poi mi sono incontrato con nove dei miei amici e siamo andati in città. Volevamo andare in un posto che ha uno sconto del cinquanta percento ogni mercoledì e venerdì ma alla fine quando siamo arrivati ormai erano le otto e abbiamo scoperto che non servono cibo dopo le sei del pomeriggio, e quindi siamo dovuti andare in un altro posto, che offriva comunque un discount del venticinque percento quindi meglio di niente.
Arrivati al Gourmet Burger Kitchen abbiamo chiesto un tavolo per dieci alla cameriera che ci ha guardato come se fossimo usciti da un altro mondo. E’ andata dal manager e ha chiesto, il manager è arrivato e anche lui ci ha chiesto quanti fossimo. Alla fine ha messo tre o quattro tavoli assieme e ci siamo seduti. Nel menù c’era anche un’opzione “combo” ovvero burger più patatine più drink e refills gratis a soli dieci sterline e quindi ho scelto quello. Il discount valeva soltanto per il resto del menù, quindi per hamburgers un po’ più elaborati, e si poteva ricevere soltanto tramite l’applicazione del ristorante che quindi ci siamo tutti scaricati sul telefono prima di ordinare. Dopo che tutti alla fine sono riusciti a far la coda e a risedersi ci siamo messi a parlare mentre aspettavamo il nostro cibo con l’acquolina in bocca. Il mio burger è stato il primo a materializzarsi sul tavolo perché sono stato il primo ad ordinare, ma poi pian piano sono arrivati i panini di tutti. Ad un certo punto sentiamo il manager parlare in italiano e così alla fine ci siamo messi a parlare e ci ha fatto qualche domanda. Per qualche ragione pensava che fossimo dei ragazzi che lavorano all’ospedale (poi ci ha spiegato il perché). Alla fine ci ha fatto finire di mangiare solo che poi quando io e la mia amica italiana dovevamo andare in bagno ci ha tenuto a parlare accanto alla porta dei servizi per tipo mezz’ora, ed è li che ci ha detto che praticamente ha ricevuto un tavolo di ragazzi italiani che lavoravano all'ospedale ed era per questo che pensava che provenissimo da li. Ci ha parlato della sua vita, delle cose che ha fatto a Londra e Worcester, delle sue ragazze, insomma di cose di cui alla fine, sostanzialmente, non ce ne fregava nulla. E’ stata una conversazione interessante ma allo stesso tempo inquietante quando ad un certo punto ci ha chiesto di aggiungerlo su Facebook. Alla fine fortunatamente siamo riusciti a concludere quella che più che una conversazione è stato un monologo del tizio, che per altro non la smetteva di toccarmi mentre parlava e mi stava dando leggermente i nervi. Siccome io e la mia amica non lo avremmo aggiunto su Facebook una volta usciti dal ristorante abbiamo detto ai nostri amici che non ci saremmo voluti tornare. Alla fine almeno il panino era buono, così come il drink e le patatine.
Quando siamo tornati al campus siamo stati un pochino nella nostra cucina come sempre e poi sono tornato in camera, mi sono messo nel letto ed ho ascoltato un po’ di musica prima di addormentarmi.
- Cristian
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