Un Americano a Venezia.

Pubblicato da flag-it Cristian Fabi — 7 anni fa

Blog: In Italiano
Tags: Generale

Una volta saliti sul nostro treno per Venezia ci siamo rilassati un attimo e Hunter ha fatto un pisolino, evidentemente non aveva dormito abbastanza la notte precedente, oppure l'ho fatto camminare talmente tanto che anche se avesse dormito quindici ore di fila si sarebbe addormentato in treno comunque. 

In Gondola con Furore.

Arrivati a Venezia ha comiciato a dirmi quanto fosse bella e caratteristica, come dargli torto? Non si vedono auto, si vede solo gente camminare in ogni vicoletto e gondole che regnano nei canali. Ci siamo messi a girare e io ho fotografato ogni angolo dellacittà, perché anche se si trattava solo di porte e finestre, erano tutte particolari. I balconi colorati, le porte antiche, le gondole che comunque erano diverse l'una dall'altra con gondolieri che ad ogni angolo urlavano per farsi sentire dagli altri gondolieri per non scontrarsi. Ogni gondola può accogliere un massimo di sei persone e la tariffa è fissa (ricordatevelo, perché se vi dicono che dovete pagare duecento euro sono dei ladri e vi stanno fregando). Abbiamo speso ottanta euro e se fossimo stati in sei la spesa sarebbe stata minima, ma vabbè lui ha voluto salirci, visto che non sapeva quando ci sarebbe tornato a Venezia. Siamo saliti e siccome lui era curioso mi diceva delle domande che io dovevo tradurre e girare al gondoliere che nel frattempo ci portava da un canale all'altro. L'unico problema è che i gondolieri parlano il veneziano e alle volte nemmeno io riuscivo a capire cosa diamine stava cercando di dirmi. Mi ha spiegato come verificare se il livello dell'acqua del canale si alza o si abbassa, perché ci sono tutti i segni sui muri, e poi altre cose. Siamo passati sotto il ponte di rialto e poi ci ha lasciato visto che i nostri trenta minuti di giro erano scaduti. 

Un Americano a Venezia.

Pranzo Deludente.

Per pranzo avevo detto al mio fratello americano che avremmo speso un po' di soldi perche Venezia è una città cara, però ho voluto comunque trovare una trattoria dove magari avremmo potuto spendere qualcosa meno. Abbiamo trovato un posto dove un piatto di pasta costava quattro o cinque euro e quindi siamo entrati. La fortuna era che oltretutto c'era solo una coppia di inglesi a mangiare e quindi non avremmo aspettato tanto. Il posto era veramente rustico, con i muri in legno. Mi sembrava caratteristico e particolare, quindi ci siamo fermati anche per quello, oltre ai prezzi medio bassi. Solo che Hunter ha voluto provare quattro tipi diversi di pasta, che comunque la ragazza gli ha messo su un piatto solo, ma quando ci ha portato il conto mi sono spaventato: cinquanta euro. Il tutto perché gli ha fatto pagare cinque euro per ogni tipo di pasta che ha mangiato, quindi in sostanza non ha pagato la quantità, bensì la varietà. Diciamo che questa cosa ha destabilizzato un po' il mio umore, perché se lo avessi saputo mi sarei fermato in un posto che cinquanta euro li valeva.

Poi abbiamo continuato la nostra passeggiata e Hunter si è fermato in ogni negozio che vende orologi, perché ha la passione e vuole conversare con chiunque ne sa quanto lui. Aveva anche intenzione di comprarne uno per suo padre e quindi voleva informarsi bene. Io invece non ero molto interessato e quindi mi guardavo in torno e se serviva facevo da interprete.

Abbiamo trovato un bracciale da comprare invece a sua madre e poi mentre camminavamo siccome c'erano un sacco di artisti che vendevano i loro dipinti e i loro posters, Hunter se n'è comprato uno che a mio parere era molto bello. Poi siamo finalmente arrivati a Piazza San Marco. Arrivarci è stato abbastanza difficile perche ad ogni angolo c'è un cartello stradale che dice "San Marco" e quindi abbiamo fatto un giro allucinante, ma alla fine ci siamo arrivati. Ci siamo presi una birra e abbiamo fatto diverse foto. Poi ci siamo fatti un giro, siamo passati da dietro, dove c'è l'accademia, e siamo tornati verso la stazione. Li vicino ci siamo fermati a mangiare un pezzo di pizza con una bella Corona Extra fresca. 

Non volevo tornarmene a Milano, Venezia (a parte il pranzo) ci aveva trattato molto bene. C'ero stato quattro mesi prima e poi ancora quando ero bambino, ma ogni volta mi sento come se fosse la prima. E' talmente particolare e sempre piena di turisti che mi sembra sempre che sia una città cinematografica, abitata soltanto da stranieri muniti dalla loro macchina fotografica che vanno e vengono ogni giorno.

Ricapitolando, abbiamo:

  • Fatto un giro in gondola;
  • Attraversato il Canal Grande;
  • Visto il Ponte di Rialto (purtroppo sotto ricostruzione);
  • Visto Piazza San Marco e cose limitrofe.

Arrivati poi in Stazione abbiamo preso il treno per Milano e siamo tornati a casa, ci saremmo presi una pausa di qualche giorno prima di andare poi a Firenze, che sarebbe stata la nostra prossima tappa.

- Cristian


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