Tornato in America... Dopo Due Anni.

Pubblicato da flag-it Cristian Fabi — 7 anni fa

Blog: In Italiano
Tags: Generale

Il mio anno all'estero è stato molto emozionante, ricco di viaggi ed avventure che mi poterò sempre nel cuore. E' stata l'occasione di una vita, quella che mi ha permesso di stringere amicizie importanti e di condividere momenti speciali con persone con cui, si spera, potrò condividerne altre in un futuro. Adesso tutte le mie conoscenze sono sparse per il mondo. C'è chi vive ad Instanbul e chi a San Paolo e Buenos Aires, poi ancora a Quito e Copenhagen. Oltre alle emozioni che ho provato nel conoscere queste persone, ne ho anche provate delle altre con le persone del luogo, quelle nate e cresciute a Greeley e che addirittura non avevano neanche mai visto l'oceano. Una delle mie amiche Americane mi ha svelato che ha visitato soltanto tre stati dei cinquanta che ci sono e che addirittura non ha mai preso un aereo. Quando mi ha risposto così ho capito a quanto fortunato ero ad esser li a parlare con lei, ad essere un Italiano in America. Lasciare tutto quello è stato faticoso e di una tristezza difficile da descrivere a parole, e quindi mi sono promesso che sarei tornato. Non sapevo quando, ma di una cosa ero certo: se ci credi e ti impegni le cose le ottieni.

Quando Tutto Prese Forma.

I miei genitori americani sono venuti a Milano a trovarmi nell'autunno del 2016 e nel parlare siamo usciti sul discorso che adesso toccava a me tornare in America per passare un periodo con loro. Gli ho detto che siccome avevo appena cominciato l'Università e che tra l'altro ero in Danimarca era difficile organizzarsi ma che avrei senz'altro cercato di far funzionare la cosa. A dicembre quindi, quando scopro la timetable del nuovo semestre noto che ho due settimane libere ad aprile e che quella sarebbe stata la mia opportunità di tornare in America, quindi finalmente ho comprato i biglietti dell'aereo, e quindi il viaggio non era più soltanto un lontano miraggio ma si trattava della realtà: biglietto British Airways prenotato per il 31 Marzo e sta volta in partenza da Copenhagen non da Milano come tre anni fa. L'itinerario era però abbastanza simile, perché poi ho fatto scalo a Londra Heathrow e poi ho preso un volo diretto per Denver. Quando sono arrivano non stavo più nella pelle. Vedere l'aeroporto internazionale di Denver mi ha messo addosso un'emozione assurda. Lo amo quel posto, sono partito e atterrato li un sacco di volte e questa era l'ennesima. Al controllo immigrazione c'era naturalmente un po' di gente ma una volta superato l'officer che mi ha fatto un paio di domande e lasciato il timbro sul passaporto, non mi rimaneva altro che andare al nastro bagagli e trovare la mia valigia per poi sbucare agli arrivi ed abbracciare la mia famiglia. Prima ancora di attraversare il gate intravedo mio fratello americano che mi riconosce e dice a sua madre di avermi visto, poi finalmente esco e li vedo entrambi con il nuovo studente di scambio li, in piedi ad aspettarmi. Abbraccio tutti quanti e poi li prego di aspettarmi perché dovevo assolutamente usare il bagno. Capita, ogni volta che prendo l'aereo per viaggi così lunghi soffro con lo stomaco per qualche ora, anche se alla fine - se vi interessa saperlo - era un falso allarme, lol.

Direttamente in Montagna.

Arrivati all'esterno stavamo aspettando per il mio papà americano che, per non parcheggiare, stava girando a vuoto. Quando ci ha trovato ha accostato la macchina per qualche secondo, mi ha salutato, abbiamo messo la valigia in auto e siamo partiti. Non mi hanno portato a Greely ma in montagna, dove abbiamo speso un paio di giorni. E' stato bellissimo tornare a Time Out, così lo chiamavamo quel posto perché ci andavamo durante le vacanze. Ci siamo andati per il mio diciassettesimo compleanno e poi ancora a gennaio quando ho sciato per la mia prima volta. Esser li per la terza volta, con i vicini e gli amici di famiglia, mi ha fatto sentire particolarmente apprezzato. Abbiamo cenato e poi tutti mi hanno invitato a dormire perché sospettavano che avevo sonno, quando in realtà tutto quello che volevo fare era rimanere li con loro il pià tardi possibile. Avevo sognato per tanto tempo quel momento e adesso che ero li volevo assolutamente godermi anche i secondi. Alla fine poi tutti a poco a poco sono andati a dormire, così io sono sceso nel basement con i ragazzi e abbiamo parlato un po' fino a quando tutti e due si sono addormentati e io ho cercato di chiudere occhio. Sarei dovuto esser stanchissimo perché mi ero alzato alle tre e mezza della mattina, avevo preso un treno alle cinque ed insomma adesso in america era quasi mezzanotte, quindi erano trenta ore che ero in piedi e avevo bisogno di dormire, ma non ci riuscivo. 

Finalmente si è fatto giorno e ci siamo diretti a Vail. La città di montagna molto conosciuta per le piste da scii è molto graziosa e la mia host mom americana mi dice che è gemellata con la svizzera St. Moritz. Ci siamo fatti un giro e poi ci siamo divisi, gli adulti sono andati a fare le loro compere e noi ragazzi ci siamo fatti una passeggiata fino ad arrivare alla Rocky Mountain Chocolate Factory e ci siamo comprati del cioccolato. Non erano neanche passate ventiquattro ore dal mio arrivo e già stavo obesando. Vabbè, ero in vacanza, tutto è lecito in vacanza no? Per pranzo invece ho provato a mangiare un panino al pastrami, era delizioso, mentre il mio fratello americano si era preso dell hot wings ed era troppo divertente perché naturalmente vanno mangiate con le mani ma siccome erano piene di sugo si era sporcato tutto e sembrava un bambino con il bavaglino attorno al collo. Poi abbiamo preso la gondola e siamo saliti sopra, ed è stato fantastico perché amo le views così dall'alto, specialmente se la natura attorno è spettacolare.

Tornato in America... Dopo Due Anni.

Di nuovo... a "Casa".

Quando siamo arrivati a Greeley il primo istinto è stato quello di dire "come mai non giri qui?" ma poi mi sono ricordato che la mia famiglia americana si è trasferita ed ha cambiato casa, e quindi non siamo entrati nel vicolo che ero solito percorrere. A casa c'era il cane che non vedevo da quasi due anni, e quando l'ho lasciato era un cucciolo, non so se si ricordasse di me ma penso proprio di no. Mi han fatto fare subito un tour della casa perché era due volte più grande di quella dove invece ho vissuto io ed era veramente fantastica.

Tornato in America... Dopo Due Anni.

Affacciava sulle Rocky Mountains e fuori dal retro avevano una fontana, tipo uno stagno con dei pesci, e un posto dove potevano attaccare il fuoco per fare gli smores. La mia stanza era la guest room, quindi aveva anche il bagno privato, la la cosa bella è che la mia era l'unica stanza del secondo piano ad affacciarsi sulle montagne e non sull'altro lato, dove c'è poco da vedere. Non avevo più un armadio vero e proprio ma avevo una piccola cabina armadio dove ho riposto la valigia per tutta la mia permanenza, e poi ho cominciato a sentirmi a casa.

La mia famiglia americana mi ha trattato come se non me ne fossi mai andato, e così mi ha chiesto di fare una lista delle cose che volevo fare, dei ristoranti dove mi sarebbe piaciuto andare e delle persone che avrei voluto incontrare per salutarli. Era un grande impegno e così poi in base a tutte le mie risposte ho cercato di organizzare le mie due settimane nel migliore dei modi. Mio fratello e lo studente di scambio avevano naturalmente scuola durante la settimana, e i miei genitori avevano il lavoro, così io passavo le mattine a guardare Thriteen Reasons Why su Netflix perché era appena uscito e ne parlavano tutti. Ho aspettato questa serie (che all'inizio doveva essere un film) per un sacco di tempo e adesso non potevo più aspettare. In assenza degli altri guardavo fuori dal balcone, giocavo con il cane e scrivevo ai miei amici americani per sapere se potevano uscire con me. 

La Sorpesa Ad Una Mia Amica.

Una volta che mi sono visto con una delle mie migliori amiche, quella che per quasi tutto l'anno è stata sempre disponbile e mi ha portato ovunque, mi ha chiesto di stare al giorno e di fare una sorpresa ad una nostra amica in comune. Lei infatti non aveva detto a questa amica che io ero in America, le abbiamo dato appuntamento in un posto e poi lei è entrata per prima, dandole l'impressione che tutto era così come doveva essere. Poi sono entrato io ma siccome lei era in coda non si è resa conto di niente, l'ho toccata sulle spalle e quando si è girata mi ha guardato come se io non fossi vero e poi ha esclamato "Cristian!" ed ha cominciato a saltare. Poi siccome si è ricordata di essere in un posto pubblico si è girata ed ha esclamato alle persone dietro al bancone "He's Italian!" mi ha fatto troppo ridere. Poi sono andato anche da Village Inn, dove abbiamo fatto colazione assieme ad altri tre ragazzi con cui ero solito uscire durante il mio scambio e poi con questa mia amica sono anche andato al concerto dei Simple Plan, di cui ho gia parlato in questo post:

https://erasmusu.com/it/blog-erasmus/generale/concerti-in-america-542190

Con altre amiche con cui ero solito pranzare, mi sono ritrovato in un nuovo posto in città chiamato Good Times, che è praticamente l'ennesimo fast food che però vende anche smoothies and stuff, quindi ho preso quello. Probabilmente era un esplosivo di calorie ma costava meno di quattro euro e non volevo studiare il menù, quindi mi sono fatto consigliare.

Il sabato del prom mio fratello e lo studente che praticamente ha preso il posto mio sono andati al ballo, così la mia famiglia mi ha organizzato una cena italiana ed ha invitato alcune delle persone che avevano piacere vedermi. E' stato veramente bello vedere tutte queste persone che avevano ricavato del tempo per salutarmi, poi a fine serata sono sceso nel basement perché mio fratello ha organizzato un after party qui a casa. 

Tra i ristoranti che ho inserito nella lista c'erano Hunan's, un ristorante cinese dove andavamo spesso, e The Human Bean, un posto dove vendono bevande. Ma la mia famiglia mi ha portato anche in posti diversi, come per esempio The Candelight, che è davvero un posto particolare. A farla breve si tratta di un teatro dove gli spettatori possono servirsi di un delizioso pranzo mentre si godono lo spettacolo, ma ho scritto di più qui:

https://erasmusu.com/en/erasmus-greeley-colorado/what-to-do/candelight-dinner-playhouse-9538#p532641

Sono stato in questo posto sabato, e qui ho trovato una brochure con la pubblicità di un'azienda che produce filmati su richiesta e questo ha fatto venire un'idea alla mia host mom americana che mi ha detto "Cristian, ma questa non è un'azienda che potrebbe venirti utile per un'internship?" ed effettivamente aveva ragione. Così mi ha detto di mettermi in contatto, cosa che ho fatto, ed ho ricevuto conferma per un colloquio informale con il proprietario dell'azienda di piccola dimensione. Considerato quello che gli ho detto, ovvero le cose che speravo di fare e di imparare durante il mio tirocinio, questo ragazzo mi ha consigliato di mettermi in contatto con un'altra azienda con cui poi ho avuto un altro colloquio. Quest'azienda aveva un po' più di esperienza ed uno showereel più ricco di quello della prima, avevano anche lavorato internazionalmente e quindi ero molto più propenso a lavorare con loro, ma c'era ancora qualcosa che non mi convinceva quindi alla fine ho continuato a cercare altre aziende, tanto avevo ed ho ancora tutto il tempo che mi serve per poter organizzare bene tutto. 

Domenica Pasquale.

Quando ero in America per il mio scambio culturale mi era stato chiesto se mi faceva piacere di aiutare in chiesa, in poche parole di esser un chirichetto. Io non lo avevo mai fatto neanche in Italia, infatti frequento poco la chiesa ma ho risposto comunque che mi sarebbe piaciuto provare. Sapevo che la mia famiglia americana ci teneva e che comunque avevano bisogno di un Crucifer, colui che praticamente porta la croce durante la Santa Messa. Quindi adesso che ero di nuovo in America, anche se per un breve periodo, mi han chiesto se potevo aiutare un paio di volte perché era Pasqua ed avevano bisogno di una mano, quindi ho aiutato la prima volta quando c'è stata la lavanda dei piedi e poi la domenica quando c'è stata tutta la Messa con il corridoio pieno di palloncini. Alla fine avrei potuto anche rispondere di no, ma la mia famiglia sarebbe stata tutta li ad aiutare e io non avrei avuto nulla da fare a casa da solo, per non parlare del fatto che mi ha fatto piacere. Mi sono sentito proprio come ai vecchi tempi.

Tornato in America... Dopo Due Anni.

Quando siamo tornati a casa tutto il cibo doveva essere pronto per essere infornato perché i parenti stavano arrivando per il santo pranzo, ma qualcosa è andato storto, si perché uno dei due forni ha deciso di non funzionare e noi avevamo il prosciutto che andava cotto. La mia host mom stava andando in panico e quindi alla fine le è venuto in mente di chiamare la casa di riposo dove abita sua madre per poter usufruire del loro forno. Alla fine tutto si è sistemato anche se abbiamo mangiato un po' in ritardo. Come dessert abbiamo avuto dei brigadeiros fatti da una brasiliana che li fa presso casa sua a Loveland. E' stato molto bello ma già sentivo arrivare la tristezza perché il giorno dopo sarei partito per l'Europa. 

In auto quando sono salito mi sono seduto di fronte accanto al mio papà americano e mi stava venendo da piangere, mi ha visto e mi ha rincuorato dicendo che se sarei potuto tornare per l'internship e che non dovevo sentirmi triste, e che addirittura ci saremmo visti tre mesi dopo, quando loro sarebbero venuti in Italia. Tutte queste cose le sapevo ma ogni volta che devo lasciare gli Stati Uniti mi sento così... arrivati in aeroporto c'è stato un problema con l'assegnazione del posto e quindi poi sono tornato fuori dalla mia host mom e dai ragazzi che erano sorpresi di vedermi di nuovo, li ho abbracciati una seconda volta e poi sono andato per davvero. La distanza distrugge, ma il ricongiungimento fortifica. Sono sicuro che presto riuscirò a tornare in America, e chissà, magari anche a rimanere più a lungo...

- Cristian


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