Terzo giorno

Pubblicato da flag-it I love travelling ! — 5 anni fa

Blog: Una settimana a Fuerteventura
Tags: Generale

Ciao a tutti!

In questo post, vi racconterò il mio terzo giorno a Fuerteventura!

La mattina del terzo giorno, mi svegliai come al solito presto ed andai a fare la mia bella passeggiata sulla spiaggia. Poi tornai a casa, e preparai la colazione per tutti, questa volta a base di tanta frutta fresca che avevo acquistato in un mercato nel quale mi ero imbattuta per strada, lungo il cammino. Feci una bella macedonia di banane, arance, papaya, ananas, melone e mango. Restarono tutti contenti. Poi ci preparammo e partimmo alla scoperta del “Parque Natural de Jandia”, situato nel comune di Pájara, a sud-ovest dell’isola. Si tratta di un parco di oltre 3000 ettari di superficie, che vi consiglio di visitare assolutamente.

Dopo aver trascorso l’intera mattinata all’interno del parco, andammo a visitare uno zoo, chiamato “Oasis Parque”, che è considerato il parco tematico più consigliato dell’isola, in quanto è capace di offrire divertimento a persone di tutte le età, anche se, a mio avviso, è sicuramente più consigliato per chi viaggia con bambini. Al suo interno, convivono oltre 3 mila animali, di più di 300 specie diverse, e potrete addirittura interagire con lemuri, cammelli e leoni marini. È possibile visitare l’Oasis Parque tutti i giorni dell’anno, dalle ore 9:00 alle ore 18:00. Il biglietto d’ingresso è gratuito per i bambini al di sotto dei 4 anni; costa 11,50 euro per i bambini con età compresa tra i 4 e gli 11 anni e 19 euro per le persone con età compresa tra i 12 ed i 60 anni e 16 euro per gli over-60, residenti sull’isola; mentre costa 19,50 euro per i bambini con età compresa tra i 4 e gli 11 anni e 33 euro per le persone con età compresa tra i 12 ed i 60 anni e 28 euro per gli over-60, non residenti sull’isola, quindi noi, sfortunati turisti, che non abbiamo diritto ad agevolazioni.

Dopo aver visitato lo zoo, tornammo a casa, ci lavammo, ci vestimmo, ed andammo da zio Fabio. Questa volta assaggiai la pizza del mio amico Michelangelo, che era davvero buona! Dopo mangiato, avendo preso abbastanza confidenza con il proprietario, diedi una mano alle ragazze a servire a tavola e sparecchiare, perché mi scocciavo di tornare a casa. Staccammo di lavorare intorno alle undici e mezza, ci andammo a cambiare, ed andammo a vivere un po’ la vita notturna dell’isola, che è davvero molto florida. Andammo al “Wikiki”, uno dei disco-club più conosciuti e frequentati dell’isola, perché una delle poche discoteche che restano aperte fino alle sei del mattino. Fu una magnifica nottata. Ballammo come i pazzi tutta la notte, e poi andammo ad ammirare le luci dell’alba in una spiaggia vicino casa, chiamata “Playa El Castillo”, una delle più piccole dell’isola, caratterizzata da sabbia bianca fine ed onde molto alte, dovute al forte vento.

Tornati a casa, andarono tutti a dormire, ma io non avevo sonno, e poi volevo approfittare a pieno dei miei giorni a Fuerteventura. Quindi decisi di andare da sola in qualche spiaggia, magari facilmente raggiungibile in autobus...


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