Prima Influenza & Starbucks

Pubblicato da flag-it Cristian Fabi — 7 anni fa

Blog: L'Erasmus di Cris
Tags: Generale

Giusto perché io sono una persona estremamente fortunata posso dirvi due cose, la prima è che sono malato e la seconda è che il mio MacBook ha deciso di impallarsi proprio mentre stavo scrivendo questo post, il che significa che questa è la seconda volta che provo a scriverlo. Dove ero rimasto? Ah sì…

PAT Testing...

Ieri mi sono svegliato con il mal di gola, e probabilmente avevo anche la febbre ma non ho un termometro per dirvi esattamente se ero sul ciglio dell’inferno o se invece ero lievemente tiepido, quando si è malati lo si sente e basta. So anche che la mattina è il momento più brutto della giornata, perché ancora non hai deglutito, la bocca è secca come il deserto, il naso è tappato, gli occhi continuano a chiudersi e la tua testa è come un palloncino che si gonfia e si sgonfia. No, non sto esagerando, io mi sentivo così. Comunque, è inutile dire che ci si sente così sempre nei momenti meno opportuni. L’unica cosa buona era che non avevo lezione ieri, ma avevo comunque da andare in lavanderia, andare nell’ufficio della security per fare il PAT Testing e poi andare nel centro città per lasciare qualche curriculum. Ho fatto le prime due cose, la seconda consisteva praticamente nel portare tutti gli adattatori alla security così da verificare se siano idonei o meno. 

...e Biancheria.

Ho trovato un nuovo metodo per stendere la biancheria. La prima volta se vi ricordate ho steso i panni praticamente dentro l’armadio, lasciando le antenne spalancate e la finestra aperta per far girare l’aria. Questa volta invece mi sono reso conto che posso appendere tutto sul tubicino sul quale scorre la tenda. E’ stato molto efficiente perché passava un sacco di aria e ieri era anche soleggiato quindi si è asciugato tutto abbastanza in fretta. Durante l’inverno dovrebbe essere tutto sotto controllo perché sotto la finestra c’è il termosifone quindi se non è per il freddo è per il caldo che si asciuga la roba (e lascerò comunque la finestra aperta almeno un poco).

Prima Influenza & Starbucks

Starbucks.

Poi sono tornato in camera ho sistemato le mie cose, ho guardato un episodio di Once Upon A Time e nel frattempo i miei amici stavano chiedendo se volevamo fare qualcosa tutti insieme. Mi sono messo quindi a farmi una doccia e poi ho mangiato la pasta con il pollo che avevo avanzato la sera prima e l’ho scaldata velocemente nel microonde così da far presto. Verso le due e un quarto mi sono visto con la ragazza dalla Norvegia e il ragazzo dalla Finlandia per andare in città e abbiamo incontrato nel tragitto anche la nostra amica spagnola e il suo ragazzo. Sarebbero andati alla stazione, quindi ci siamo salutati e ci siamo accordati di vederci più tardi. Alla fine noi tre siamo andati da Starbucks perché avevamo dei discounts di cui potevamo usufruire. La mia amica ha preso un Caffè Americano, il ragazzo Finlandese un Cappuccino e io ho preso un Caramel Macchiato.

Prima Influenza & Starbucks

Potevo scegliere qualsiasi bevanda perché l’avrei pagata comunque una sterlina, e quindi ho scelto quello (anche perché mi piace). Ci siamo seduti e ci siamo messi a parlare di mille cose. Anche se ormai li conosco da due settimane e passiamo un sacco di tempo insieme ci sono cose che ancora non so su di loro, come per esempio cosa hanno fatto per praticamente tutta la loro vita, prima di incontrare me. E’ troppo strano ed interessante allo stesso tempo vedere come l’infanzia di delle persone sia diversa a seconda di dove si vive. Questi due miei amici durante l’inverno scavavano in mezzo alla neve, ci si tuffavano sopra e ci giocavano tutto il giorno. Sarà che io sono di Milano, ma di solito tutte le mamme italiane sono fissate con i famosi colpi d’aria. Tutti i bambini italiani quando, e se, giocano nella neve sono coperti da capo a piedi con guanti, cappelli, dopo sci e cose di ogni tipo. Poi mi hanno fatto vedere foto di foreste, tramonti, coste e falò.  Ci siamo messi a parlare anche dei viaggi che abbiamo fatto, dei paesi che abbiamo visto e dei lavori pregressi di ognuno di noi, quando poi ci ha raggiunto la ragazza spagnola e poco dopo anche il ragazzo della Slovacchia e il ragazzo della Germania.

Chicken Soup... Yummy...

Da li siamo andati tutti da Asda, uno dei supermercati a prova di studente. Ho comprato il miele perché avevo assolutamente bisogno di scioglierlo nel tè o nel latte caldo per alleviare il dolore alla gola, e già che c’ero ho anche comprato della panna perché mi sono stufato della solita passata di pomodoro per la pasta, penne panna prosciutto e piselli sia. All’uscita ho aspettato quasi mezz’ora con il ragazzo Finlandese. Gli altri continuavano a dirci che avevano quasi finito, che stavano pagando e poi ancora che avevano bisogno del bagno, ma alla fine io e lui ce ne siamo andati da soli perché sennò si faceva l’alba e noi saremmo rimasti ancora li fuori (e a digiuno). Siamo arrivati a casa e siccome non mi sentivo bene e non avevo voglia di cucinare nulla, ho fatto solo della pastina che ho mischiato con della chicken soup e me la sono portata in camera. Me la sono mangiata mentre guardavo Once Upon A Time (sì, di nuovo) e poi mi sono messo a fare qualche altra cosa, fino a quando ho avuto la necessità di tornare in cucina a farmi un latte caldo e ho visto che i miei amici erano qui a parlare di gite fuori porta per il prossimo weekend. Dobbiamo ancora organizzarci bene ma penso che sia un’ottima idea quella di fare tutto, o quasi, questi giorni così abbiamo bel tempo (si spera) e ho il tempo di farlo (nel senso che ancora non ho un lavoro).

- Cristian


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