La partenza...
Ciao a tutti!
In questo articolo vi parlerò di Bucarest, la capitale della Romania, città che ormai conosco piuttosto bene, in quanto è già la terza volta che la visito!
Mentre scrivo sono sull’aereo. Questa volta sono partita da sola, senza il mio piccolo compagno di viaggio ed io mio grandissimo amore… mio figlio Pietro. Inizialmente, sarei dovuta partire insieme a lui, ma poi, per una serie di motivi, è rimasto a casa, con i nonni, i miei genitori. Non sono nemmeno arrivata e già mi manca da morire! Gli ho lasciato un cellulare vecchio mio, sul quale gli ho scaricato what’s up, in modo tale da poter comunicare più facilmente e più tranquillamente.
Sto volando con un aereo della compagnia wizzair, sul quale viaggiano, insieme a me, almeno altre 180 persone, la maggior parte delle quali sono rumene. Effettivamente, la Romania, non è una meta fortemente turistica. Io stessa non l’avevo mai inserita nella mia lista dei luoghi da visitare assolutamente. Ma in realtà, devo dire che non è niente male e che merita senz’altro una visita! Tra le altre cose, i voli durano poco e sono molto economici. Io, ad esempio, parto alle 15:45 ed arrivo alle 17:15, che , con l’orario rumeno, sarebbero le 18:15; ed ho pagato soltanto 35€ tra andata e ritorno, con comoda partenza dall’aeroporto di Sant’Egidio, a Perugia. Inoltre, la vita costa pochissimo in Romania e quindi potrete permettervi una vacanza super lussuosa con pochissimi soldi. Spostarsi in taxi, andare al ristorante, andare a ballare… tutto costa davvero poco!
Per la prima volta, dall’aeroporto, ho preso un pullman fino a Piazza Uniiri, che sarebbe il centro della città. Devo dire che è molto comodo. Bisogna scendere al piano meno uno e prendere l’autobus numero 783. Per acquistare il biglietto, c’è una biglietteria alla destra dell’uscita. Potrete pagare con il bancomat, così da non cambiare i soldi all’aeroporto, dove il cambio è più basso. Il biglietto costa solo 8,60 lei ed è valido anche per il ritorno. Con il taxi, invece, si spende intorno ai 40 lei. Però dovrete contrattare perché ve ne chiederanno di più.
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